[Lecce-sf] Fwd: [assembleameridiana] carovana per la pace a …

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Autor: Antonella Mangia
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Assumpte: [Lecce-sf] Fwd: [assembleameridiana] carovana per la pace a Messina
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Tonino Cafeo <ancafeo@???> wrote:Da: "Tonino Cafeo"
A: ,
liberazione_società ,
"Liberazione partito"
,
"liberazione"
,
"carta"
Data: Fri, 5 Mar 2004 18:13:05 +0100
Oggetto: [assembleameridiana] carovana per la pace a Messina

Dalla carovana per la pace: tappa Messinese


La carovana per la pace a Messina: dal sud contro ogni guerra

La lunga giornata messinese della carovana contro la guerra comincia nella scuola media “Albino Luciani” del rione Fondo Fucile, unico “presidio” sociale in uno dei tanti quartieri degradati della città. Dopo un assemblea con ragazzine e ragazzini per nulla distratti dalla bella e fredda giornata di sole , gli attivisti della Rete Cittadina contro le guerre piantano nel cortile un alberello di ulivo come segno permanente di impegno per la pace e speranza di riscatto civile. Anche nelle altre scuole di Messina, come l’anno scorso , si sono svolte assemblee e lezioni autogestite sulla guerra in Irak, ma una carovana pacifista che parte da sud non può non ricordare tutte le altre guerre che i territori meridionali subiscono e combattono.Le guerre di mafia, innanzitutto, ma anche la “guerra” della miseria e delle marginalità sociali,la guerra contro i migranti, la guerra contro l’ambiente e il territorio, le eterne servitù militari. Nella Ginatempo, del tavolo “bastaguerra” d
ei
Social Forum racconta le tappe di avvicinamento a Messina della carovana : il porto militare di Augusta, con il pontile Nato e i suoi sommergibili nucleari, la base di Sigonella, da cui partivano le missioni di morte dei bombardieri verso la ex Jugoslavia e che ospita ancora 5.000 militari USA, il centro “di permanenza temporanea” di Pian del lago (CL) vera e propria galera etnica dove sono rinchiusi i tantissimi sopravvissuti ai viaggi della speranza verso occidente.

Intanto il furgone giunge a Ganzirri e Torre Faro, i luoghi del Ponte sullo Stretto. Tania Poguisch, del Social Forum di Messina commenta positivamente la sentenza del TAR di Catania che rinvia, accogliendo il ricorso di centinaia di famiglie, alla Corte Costituzionale la legge obiettivo per il mancato rispetto degli articoli del nuovo titolo V della Costituzione i quali, in base al principio di sussidiarietà, prescrivono il coinvolgimento degli enti locali che amministrano territori interessati da grandi progetti. Questa sentenza, anche se non blocca materialmente l’iter della grande opera, è una prima vittoria del sempre più vasto movimento antiponte. Ora ci si può porre l’obiettivo di vincere sul serio, a patto di essere in grado di saper unificare tutte le vertenze ambientali sforzandosi di rendere credibile e praticabile un modo altro e sostenibile di vivere e usare le risorse del territorio, oltre i cattivi miti dello sviluppo a tutti i costi.

Nelle ore pomeridiane e serali il variegato e vasto movimento per la pace trasforma Piazza Cairoli in un’affollata e vivace piazza tematica.

Una grande bandiera della pace campeggia davanti alla fermata del tram: a sera sarà piena delle firme dei tanti cittadini e cittadine che affollano i gazebo, guardano le mostre sulle guerre dimenticate ( Palestina, Mozambico, Tibet, Sudan), firmano le petizioni per la smilitarizzazione della città.

Grande successo ha la consultazione popolare autogestita promossa dall’ARCI, sul ritiro delle truppe straniere dall’Iraq come pure la tenda di Rifondazione, con i suoi volantini contro i TIR in città, a sostegno degli autoferrotranviari e con la dichiarazione finale dell’assemblea di Scanzano, a segnare la fratellanza e il nesso profondo fra la lotta per la pace e tutti i conflitti sociali che animano il mezzogiorno.

Nel frattempo i bambini e i ragazzi si divertono a riempire con i colori dell’arcobaleno una grande tela ed a gareggiare con gli skateboard evitando gli ostacoli che hanno le facce, per una volta buffe, di Bush, Blair, Berlusconi, ed altri loschi figuri.

La serata si conclude con le note di Angelo Morabito e Fortunato Sindoni. Un bluesman e un cantastorie da sempre impegnati e sempre disponibili ad accompagnare, ognuno col proprio stile, le lotte di almeno tre generazioni di movimento. Mentre ancora risuonano nell’aria gli ultimi versi della cantata contro il ponte di Fortunato, i carovanieri si congedano da Messina ricordando a tutti l’appuntamento del venti marzo a Roma, quando questo lungo viaggio attraverso l’Italia che ripudia la guerra troverà la sua degna conclusione della grande manifestazione nazionale per chiedere la cessazione dell’occupazione dell’ Iraq e il diritto di tutti i popoli oppressi alla pace e alla libertà.

TONINO CAFEO

(Messina Social Forum/ Prc Messina)





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