[Lecce-sf] decreto vincolo Parco TUZZO

Autor: Verdi Lecce
Data:
Assunto: [Lecce-sf] decreto vincolo Parco TUZZO

<html><div style='background-color:'><DIV class=RTE> 
Gu 48 del 27.2.04<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>
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 <o:p></o:p>
 <o:p></o:p>
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI <o:p></o:p>
 DECRETO 4 giugno 2003 <o:p></o:p><PRE>Dichiarazione di notevole interesse pubblico del Parco di Villa Tuzzo sito nel comune di Lecce.<o:p></o:p></PRE><PRE> <o:p></o:p></PRE><PRE>   IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI<o:p></o:p></PRE><PRE> Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante<o:p></o:p></PRE><PRE>«Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a<o:p></o:p></PRE><PRE>norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato<o:p></o:p></PRE><PRE>nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 250 del<o:p></o:p></PRE><PRE>26 ottobre 1998;<o:p></o:p></PRE><PRE> Visto il Titolo II del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490,<o:p></o:p></PRE><PRE>recante «Testo unico delle disposizioni legislative in materia di<o:p></o:p></PRE><PRE>beni culturali e ambientali, a norma dell'art. 1 della legge<o:p></o:p></PRE><PRE>8 ottobre 1997, n. 352» pubblicato nel supplemento ordinario alla<o:p></o:p></PRE><PRE>Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 1999, ed in particolare<o:p></o:p></PRE><PRE>l'art. 144;<o:p></o:p></PRE><PRE> Vista la sentenza n. 359/1985 con la quale la Corte costituzionale<o:p></o:p></PRE><PRE>ha riconosciuto a questo Ministero la potesta' concorrenziale di<o:p></o:p></PRE><PRE>imporre vincoli secondo la procedura prevista dall'art. 82 del<o:p></o:p></PRE><PRE>decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977, disposizione<o:p></o:p></PRE><PRE>recepita nell'art. 144 del citato testo unico;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che in data 30 ottobre 1996 perveniva all'allora<o:p></o:p></PRE><PRE>Ufficio centrale per i beni ambientali e paesaggistici un esposto<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'Associazione italiana WWF dal quale si apprendeva che nel comune<o:p></o:p></PRE><PRE>di Lecce era prevista la realizzazione della «Tangenziale Ovest» che<o:p></o:p></PRE><PRE>avrebbe attraversato il Parco di Villa Tuzzo, sito nella zona<o:p></o:p></PRE><PRE>nord-ovest del territorio comunale di Lecce - rione Borgo Pace, lungo<o:p></o:p></PRE><PRE>la s.s. 16, bivio per Surbo (Lecce), e si segnalavano le pregevoli<o:p></o:p></PRE><PRE>valenze ambientali del suddetto Parco chiedendo l'apposizione di un<o:p></o:p></PRE><PRE>vincolo ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, all'epoca<o:p></o:p></PRE><PRE>vigente, le cui disposizioni sono state recepite nel predetto decreto<o:p></o:p></PRE><PRE>legislativo 29 ottobre 1999, n. 490;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che, anche alla luce dei numerosi esposti che<o:p></o:p></PRE><PRE>segnalavano che il tracciato della tangenziale, cosi' come<o:p></o:p></PRE><PRE>progettato, interrompeva la continuita' del Parco della Villa di<o:p></o:p></PRE><PRE>proprieta' Tuzzo, caratterizzato da essenze arboree di notevole<o:p></o:p></PRE><PRE>rilevanza ambientale e paesaggistica, il predetto Ufficio centrale<o:p></o:p></PRE><PRE>con nota prot. SD/201/37497 del 26 novembre 1996 chiedeva all'allora<o:p></o:p></PRE><PRE>Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e<o:p></o:p></PRE><PRE>storici della Puglia di voler condurre su quanto segnalato i<o:p></o:p></PRE><PRE>necessari accertamenti e di relazionare in merito;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la predetta Soprintendenza, con note prot. n. 5217<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'11 aprile 1997 e successiva n. 2823 del 4 marzo 1998,<o:p></o:p></PRE><PRE>nell'evidenziare che sull'area del predetto Parco non incidevano<o:p></o:p></PRE><PRE>vincoli ai sensi delle leggi n. 1497/1939 e n. 431/1985, esprimendosi<o:p></o:p></PRE><PRE>favorevolmente in ordine all'allontanamento dalla zona stessa del<o:p></o:p></PRE><PRE>tracciato della «Tangenziale Ovest» ne rilevava, in merito alla<o:p></o:p></PRE><PRE>richiesta di apposizione di vincolo, il notevole interesse<o:p></o:p></PRE><PRE>paesaggistico e ambientale;<o:p></o:p></PRE><PRE> C
onsiderato che con nota n. ST/101/14525 del 12 maggio 1997, visto<o:p></o:p></PRE><PRE>il parere favorevole della citata Soprintendenza, l'Ufficio centrale<o:p></o:p></PRE><PRE>comunicava di condividere la richiesta per l'allontanamento del<o:p></o:p></PRE><PRE>tracciato viario dall'area del Parco, previo assenso dell'A.N.A.S. e<o:p></o:p></PRE><PRE>del comune di Lecce;<o:p></o:p></PRE><PRE> Vista la nota n. 2950 del 24 marzo 1998 dell'A.N.A.S. con cui, nel<o:p></o:p></PRE><PRE>comunicare che non era ipotizzabile alcuna variazione del tracciato<o:p></o:p></PRE><PRE>stradale, si precisava che, essendo il progetto ancora in fase di<o:p></o:p></PRE><PRE>adeguament
o, erano state impartite disposizioni per prevedere opere<o:p></o:p></PRE><PRE>atte a non interrompere la continuita' della proprieta' Tuzzo, di<o:p></o:p></PRE><PRE>particolare pregio ambientale;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la citata Soprintendenza con nota n. 3783 del<o:p></o:p></PRE><PRE>15 febbraio 1999 richiedeva alla regione Puglia di adottare un<o:p></o:p></PRE><PRE>provvedimento di vincolo per il Parco di Villa Tuzzo sito nel comune<o:p></o:p></PRE><PRE>di Lecce, rilevandone il notevole interesse paesaggistico e<o:p></o:p></PRE><PRE>precisando che in caso di inerzia regionale si sarebbero attivati i<o:p></o:p></PRE><PRE>poteri attribuiti al Mi
nistero ai sensi dell'art. 82 del decreto del<o:p></o:p></PRE><PRE>Presidente della Repubblica n. 616/1977 all'epoca vigente;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Ufficio periferico, rilevata l'inerzia<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'assessorato regionale, nonche' l'urgenza e l'indifferibilita'<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'emanazione del provvedimento di tutela e verificato, dopo<o:p></o:p></PRE><PRE>ulteriori sopralluoghi, che il Parco di Villa Tuzzo riveste notevole<o:p></o:p></PRE><PRE>interesse paesaggistico poiche' costituito da essenze arboree di<o:p></o:p></PRE><PRE>estrema importanza per la storia naturalistica del territorio<o:p></o:p></PRE><PRE>sa
lentino, con nota prot. n. 7044 del 18 marzo 1999, trasmetteva<o:p></o:p></PRE><PRE>tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del<o:p></o:p></PRE><PRE>vincolo per il Parco predetto, cosi' delimitato: lato Nord - con la<o:p></o:p></PRE><PRE>s.s. 16 Lecce-Manduria; lato Ovest - con parte della particella 186<o:p></o:p></PRE><PRE>(45 metri in larghezza della particella 187) foglio 194; lato Est -<o:p></o:p></PRE><PRE>con la particella 228 del foglio 194; lato Sud - con la strada<o:p></o:p></PRE><PRE>vicinale Delle Anime;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Ufficio periferico con nota prot. 8438<o:p></o:p></PRE><PRE>del 31 marzo 199
9 comunicava al sindaco di Lecce e all'A.N.A.S. di<o:p></o:p></PRE><PRE>aver inoltrato all'Ufficio centrale la proposta di vincolo per il<o:p></o:p></PRE><PRE>Parco di Villa Tuzzo, invitando a vigilare e a non intraprendere<o:p></o:p></PRE><PRE>iniziative che potessero pregiudicarne la salvaguardia;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che con decreto ministeriale del 7 maggio 1999,<o:p></o:p></PRE><PRE>comunicato alla prefettura di Lecce e al sindaco del comune di Lecce<o:p></o:p></PRE><PRE>con nota ST/703/11349 del 7 maggio 1999, ritenuta l'assoluta<o:p></o:p></PRE><PRE>necessita' di emanare un provvedimento che garantisca le valenze<o:p></o:p></PRE><PRE>paesagg
istiche del Parco, venivano inibiti i lavori progettati<o:p></o:p></PRE><PRE>dall'A.N.A.S. per il completamento della Tangenziale Ovest della<o:p></o:p></PRE><PRE>citta' di Lecce, nella parte in cui interferivano con la continuita'<o:p></o:p></PRE><PRE>della proprieta' Tuzzo, in quanto modificativi e alterativi delle<o:p></o:p></PRE><PRE>qualita' ambientali dell'area;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il Parco di Villa Tuzzo, anche se di impianto non<o:p></o:p></PRE><PRE>molto antico, nel panorama urbano leccese testimonia una delle rare<o:p></o:p></PRE><PRE>scelte positive operate in contro tendenza a meta' degli anni<o:p></o:p></PRE><PRE>cinquanta di ques
to secolo, periodo caratterizzato da un disordinato<o:p></o:p></PRE><PRE>sviluppo edilizio che ha sacrificato alle lottizzazioni l'intera<o:p></o:p></PRE><PRE>cinta di orti e giardini, compreso l'orto botanico, e pregiudicato<o:p></o:p></PRE><PRE>l'equilibrato rapporto del centro antico con la campagna;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il Parco di Villa Tuzzo e' uno degli ultimi polmoni<o:p></o:p></PRE><PRE>di verde che circondavano un tempo l'intera citta' di Lecce, di<o:p></o:p></PRE><PRE>particolare valore botanico e di estrema rilevanza per la storia<o:p></o:p></PRE><PRE>naturalistica del territorio salentino poiche' conserva numerose<o:p></o:p></PRE><PRE>piante di alto e medio fusto, di cui alcune rarissime come la quercia<o:p></o:p></PRE><PRE>«Vallonea»;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la piantumazione del Parco risale al 1956,<o:p></o:p></PRE><PRE>impostato su un'area costituita in precedenza da seminativo ed<o:p></o:p></PRE><PRE>oliveto con 130 alberi di ulivi tuttora esistenti, e che un impianto<o:p></o:p></PRE><PRE>di irrigazione appositamente realizzato ha permesso ed assicurato<o:p></o:p></PRE><PRE>l'attecchimento e la vegetazione di nuove essenze accanto a quelle<o:p></o:p></PRE><PRE>preesistenti, oltre ad un agrumeto;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che tra le essenze presenti nel Parco ris
ultano di<o:p></o:p></PRE><PRE>notevole interesse, oltre alle numerose querce medie e piccole, anche<o:p></o:p></PRE><PRE>pioppi, tigli, il Pinus pinea, pianta di Aleppo di circa cinquanta<o:p></o:p></PRE><PRE>anni, cipressi comuni di Arizonica in doppia fila continua e<o:p></o:p></PRE><PRE>ravvicinati lungo tutto il perimetro del fondo per oltre 1500 piante,<o:p></o:p></PRE><PRE>Eucaliptus per oltre 60 piante, pini vari, palme di diversa varieta',<o:p></o:p></PRE><PRE>ligustri, corbezzoli, pittosperi, grategus, nel bosco e per bordure,<o:p></o:p></PRE><PRE>in numero notevoli, Tuie da bordura e altre siepi;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il Comitato di s
ettore per i beni ambientali ed<o:p></o:p></PRE><PRE>architettonici del Consiglio per i beni culturali e ambientali nella<o:p></o:p></PRE><PRE>seduta del 22 luglio 1999 ha espresso parere favorevole alla proposta<o:p></o:p></PRE><PRE>di vincolo formulata dalla predetta Soprintendenza rilevando che «il<o:p></o:p></PRE><PRE>Parco va tutelato ai sensi della legge n. 1497/1939 non solo perche'<o:p></o:p></PRE><PRE>caratterizzato dalla presenza di una "vegetazione rigogliosa" in cui<o:p></o:p></PRE><PRE>le nuove essenze arboree coesistono con preesistenti uliveto e<o:p></o:p></PRE><PRE>agrumeto, ma anche perche' testimonia delle rare scelte positive<o:p></o:p></PRE><PRE>operate in contro tendenza a meta' degli anni '50, costituendo uno<o:p></o:p></PRE><PRE>dei polmoni di verde che, un tempo, circondavano la citta»;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che l'Ente nazionale per le strade - Compartimento<o:p></o:p></PRE><PRE>della viabilita' per le strade, con nota n. 29380 del 16 settembre<o:p></o:p></PRE><PRE>1999, trasmetteva una perizia stragiudiziale che confutava il valore<o:p></o:p></PRE><PRE>paesaggistico attribuito all'area predetta;<o:p></o:p></PRE><PRE> Rilevato che la prefettura di Lecce con nota n. 421 del 13 ottobre<o:p></o:p></PRE><PRE>1999 richiedeva al Ministero di valutare la perizia prodotta<o:p></o:p></PRE><PRE>dall'Ente nazionale per le strade;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Ufficio centrale con nota n.<o:p></o:p></PRE><PRE>ST/701/29341 del 1° dicembre 1999, inoltrava la perizia alle<o:p></o:p></PRE><PRE>valutazioni del Comitato di settore;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il Comitato di settore per i beni ambientali ed<o:p></o:p></PRE><PRE>architettonici del Consiglio per i beni culturali e ambientali nella<o:p></o:p></PRE><PRE>seduta del 6 dicembre 1999 confermava il parere favorevole reso nella<o:p></o:p></PRE><PRE>precedente seduta del 22 luglio 1999, in merito alla dichiarazione di<o:p></o:p></PRE><PRE>vincolo del Parco di Villa Tuzzo
, auspicando la redazione da parte<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'A.N.A.S. di una soluzione alternativa al fine di salvaguardare<o:p></o:p></PRE><PRE>l'area meritevole di tutela;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la predetta Soprintendenza con nota n. 3916 del<o:p></o:p></PRE><PRE>13 febbraio 2001 trasmetteva all'Ufficio centrale, alla regione<o:p></o:p></PRE><PRE>Puglia, alla provincia di Lecce, alla Soprintendenza archeologica di<o:p></o:p></PRE><PRE>Taranto ed al proprietario dell'area, ing. Ferrero Tuzzo lo schema<o:p></o:p></PRE><PRE>del decreto di dichiarazione di notevole interesse pubblico e la<o:p></o:p></PRE><PRE>relativa planimetria dell'area;<o:p></o
:p></PRE><PRE> Considerato che con nota n. ST/701/4537 del 16 febbraio 2001<o:p></o:p></PRE><PRE>l'Ufficio centrale, rilevando che nelle more era intervenuto il<o:p></o:p></PRE><PRE>citato decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, invitava la<o:p></o:p></PRE><PRE>Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e<o:p></o:p></PRE><PRE>storici della Puglia ad espletare la procedura prevista dall'art. 144<o:p></o:p></PRE><PRE>del medesimo testo unico;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la Soprintendenza con nota n. 4601 del 19 febbraio<o:p></o:p></PRE><PRE>2001, indirizzata anche ai competenti assessorati regionali ed alla<o:p></o:p><PRE>provincia di Lecce, invitava il sindaco di Lecce all'affissione<o:p></o:p></PRE><PRE>all'albo pretorio del comune della proposta di vincolo corredata<o:p></o:p></PRE><PRE>della relativa planimetria, evidenziando l'obbligo di acquisire<o:p></o:p></PRE><PRE>l'autorizzazione ex art. 151 del medesimo testo unico per ogni<o:p></o:p></PRE><PRE>intervento modificativo dello stato dei luoghi;<o:p></o:p></PRE><PRE> Rilevato che il comune di Lecce con nota n. 13575 del 20 aprile<o:p></o:p></PRE><PRE>2001, formulava osservazioni alla proposta di vincolo, evidenziando<o:p></o:p></PRE><PRE>come le modifiche alle strutture dell'asse viario denominato<o:p></o:p></PRE>
<PRE>Tangenziale Ovest proposte dalla Soprintendenza e recepite nel<o:p></o:p></PRE><PRE>decreto di perfezionamento dell'intesa Stato Regione dell'8 marzo<o:p></o:p></PRE><PRE>2001, prot. 2206 consentano di contemperare i due interessi pubblici,<o:p></o:p></PRE><PRE>quello della salvaguardia del Parco di Villa Tuzzo e quello della<o:p></o:p></PRE><PRE>realizzazione dell'asse viario, progettato al fine di migliorare la<o:p></o:p></PRE><PRE>viabilita' in loco e ridurre l'inquinamento urbano;<o:p></o:p></PRE><PRE> Rilevato che l'Ente nazionale per le strade con nota n. 12332 del<o:p></o:p></PRE><PRE>18 aprile 2001, rammentava come nel corso della conferenza di servizi<o:
p></o:p></PRE><PRE>tenutasi in data 22 febbraio 2002, la Soprintendenza avesse espresso<o:p></o:p></PRE><PRE>parere favorevole alla realizzazione della variante esterna alla<o:p></o:p></PRE><PRE>citta' di Lecce con la prescrizione di ridurre il numero delle<o:p></o:p></PRE><PRE>campate del viadotto, rivedendo la forma dei pilastri, come tale<o:p></o:p></PRE><PRE>prescrizione fosse stata gia' recepita e come, a seguito della<o:p></o:p></PRE><PRE>soluzione rinvenuta, non ci fosse piu' pregiudizio alla realizzazione<o:p></o:p></PRE><PRE>delle opere;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che con nota n. 13986 del 24 maggio 2001 la<o:p></o:p></PRE><PRE>Soprintendenza inoltrava la dichiarazione del segretario generale del<o:p></o:p></PRE><PRE>comune di Lecce del 24 aprile 2001, prot. 13575 che la proposta di<o:p></o:p></PRE><PRE>vincolo era stata affissa all'albo pretorio dal 20 febbraio 2001 al<o:p></o:p></PRE><PRE>20 aprile 2001;<o:p></o:p></PRE><PRE> Rilevato che la Soprintendenza con nota n. 22949 del 26 settembre<o:p></o:p></PRE><PRE>2001 ha trasmesso copia degli avvisi pubblicati sui quotidiani «La<o:p></o:p></PRE><PRE>Gazzetta del Mezzogiorno», «Il Quotidiano», «Puglia»;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che tramite detti avvisi si e' quindi adempiuto al<o:p></o:p></PRE><PRE>dispo
sto del comma 2 dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre<o:p></o:p></PRE><PRE>1999, n. 490;<o:p></o:p></PRE><PRE> Rilevato che l'ing. Ferrero Tuzzo ha fatto pervenire all'allora<o:p></o:p></PRE><PRE>Ufficio centrale per i beni ambientali e paesaggistici ed alla<o:p></o:p></PRE><PRE>Direzione generale per i beni architettonici e per il paesaggio<o:p></o:p></PRE><PRE>numerose note corredate di documentazione, formulando osservazioni<o:p></o:p></PRE><PRE>sia in merito alla proposta di vincolo che alla realizzazione del<o:p></o:p></PRE><PRE>predetto asse viario;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che con nota n. ST/701/4225 del 1° febbraio 2002 la<o:p></o:p>
</PRE><PRE>Direzione generale sopracitata inviava tutti i fascicoli relativi<o:p></o:p></PRE><PRE>alla proposta di vincolo ed alla realizzazione della variante esterna<o:p></o:p></PRE><PRE>alla citta' di Lecce, nonche' tutte le osservazioni pervenute al<o:p></o:p></PRE><PRE>Comitato tecnico scientifico per i beni architettonici ed il<o:p></o:p></PRE><PRE>paesaggio del Consiglio per i beni culturali e ambientali;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Comitato nella seduta del 21 marzo 2002<o:p></o:p></PRE><PRE>ha confermato i pareri espressi nelle precedenti sedute del 22 luglio<o:p></o:p></PRE><PRE>1999 e del 6 dicembre 1999, ribadendo l'interesse p
aesaggistico di<o:p></o:p></PRE><PRE>tutta l'area compresa nel perimetro del parco di Villa Tuzzo;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la Direzione generale per i beni architettonici e<o:p></o:p></PRE><PRE>per il paesaggio, preso atto del parere favorevole espresso dalla<o:p></o:p></PRE><PRE>Soprintendenza in sede di Conferenza di servizi del 21 febbraio 2001<o:p></o:p></PRE><PRE>in ordine alla nuova progettazione redatta dall'A.N.A.S. per la<o:p></o:p></PRE><PRE>realizzazione della Tangenziale Ovest di Lecce, con ministeriali n.<o:p></o:p></PRE><PRE>31319 del 27 agosto 2002 e n. 39397 del 30 ottobre 2002, ha richiesto<o:p></o:p></PRE><PRE>alla suddetta Sopri
ntendenza una nuova valutazione sulla proposta di<o:p></o:p></PRE><PRE>vincolo;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che la Soprintendenza, con nota n. 24298 del 28 ottobre<o:p></o:p></PRE><PRE>2002, e successive note n. 27050 del 12 novembre 2002 e n. 28852 del<o:p></o:p></PRE><PRE>7 gennaio 2003, ha espresso il proprio avviso circa l'opportunita' di<o:p></o:p></PRE><PRE>richiedere una pronuncia del Comitato di settore per i beni<o:p></o:p></PRE><PRE>ambientali e architettonici affinche' si esprimesse in via definitiva<o:p></o:p></PRE><PRE>sulla originaria proposta di vincolo comprendente la progettazione<o:p></o:p></PRE><PRE>della variante A.N.A.S. approvata nel
la citata Conferenza di servizi,<o:p></o:p></PRE><PRE>ovvero, valutasse altresi' l'opportunita' di istruire una nuova<o:p></o:p></PRE><PRE>proposta di vincolo con l'esclusione dell'estremita' nord della<o:p></o:p></PRE><PRE>proprieta' Villa Tuzzo, interessata dal viadotto A.N.A.S.;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che con nota n. ST/701/5526/2003 del 12 febbraio 2003<o:p></o:p></PRE><PRE>la Direzione generale sopraccitata inviava tutti i fascicoli relativi<o:p></o:p></PRE><PRE>alla proposta di vincolo ed alla realizzazione della variante esterna<o:p></o:p></PRE><PRE>alla citta' di Lecce al Comitato di settore per i beni ambientali e<o:p></o:p></PRE><PRE>archit
ettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e<o:p></o:p></PRE><PRE>ambientali;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Comitato, nella seduta del 19 febbraio<o:p></o:p></PRE><PRE>2003, ha ribadito l'interesse paesaggistico dell'intera area compresa<o:p></o:p></PRE><PRE>nel perimetro di Villa Tuzzo;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che da quanto sopra esposto appare indispensabile<o:p></o:p></PRE><PRE>sottoporre a vincolo il Parco di Villa Tuzzo sopradescritto al fine<o:p></o:p></PRE><PRE>di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi che<o:p></o:p></PRE><PRE>potrebbero comprometterne irreparabilmente le caratteristiche<o:p></
o:p></PRE><PRE>paesaggistico ambientali;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il predetto Parco non e' attualmente soggetto ad<o:p></o:p></PRE><PRE>alcun provvedimento di tutela;<o:p></o:p></PRE><PRE> Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da<o:p></o:p></PRE><PRE>parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo<o:p></o:p></PRE><PRE>dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla<o:p></o:p></PRE><PRE>regione o all'ente dalla stessa subdelegato la richiesta di<o:p></o:p></PRE><PRE>autorizzazione ai sensi dell'art. 151 del citato decreto legislativo<o:p></o:p></PRE><PRE>n. 490 del 1999 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei<o:p></o:p></PRE><PRE>luoghi, e che questo Ministero puo' in ogni caso annullare tale<o:p></o:p></PRE><PRE>autorizzazione entro i sessanta giorni successivi alla ricezione di<o:p></o:p></PRE><PRE>detto provvedimento, corredata della documentazione idonea a<o:p></o:p></PRE><PRE>consentire la dovuta valutazione ministeriale;<o:p></o:p></PRE><PRE>        Decreta:<o:p></o:p></PRE><PRE> Il Parco di Villa Tuzzo sito nel comune di Lecce, cosi' come sopra<o:p></o:p></PRE><PRE>delimitato, e' dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi del<o:p></o:p></
PRE><PRE>decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, ed e' pertanto soggetto<o:p></o:p></PRE><PRE>a tutte le disposizioni contenute nel medesimo decreto legislativo.<o:p></o:p></PRE><PRE>La Soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio e per<o:p></o:p></PRE><PRE>il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico della Puglia<o:p></o:p></PRE><PRE>provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il<o:p></o:p></PRE><PRE>presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art.<o:p></o:p></PRE><PRE>142 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 e dell'art. 12<o:p></o:p></PRE><PRE>del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'alb
o del comune<o:p></o:p></PRE><PRE>interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa<o:p></o:p></PRE><PRE>planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici<o:p></o:p></PRE><PRE>del comune suddetto.<o:p></o:p></PRE><PRE> Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso<o:p></o:p></PRE><PRE>giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale<o:p></o:p></PRE><PRE>competente, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971,<o:p></o:p></PRE><PRE>n. 1034, modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e'<o:p></o:p></PRE><PRE>ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del<o:p></o:
p></PRE><PRE>decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199,<o:p></o:p></PRE><PRE>rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di<o:p></o:p></PRE><PRE>avvenuta pubblicazione del presente atto.<o:p></o:p></PRE><PRE> Roma, 4 giugno 2003 Il Ministro: Urbani<o:p></o:p></PRE><PRE>Registrato alla Corte dei conti il 19 dicembre 2003<o:p></o:p></PRE><PRE>Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla<o:p></o:p></PRE><PRE>persona e dei beni culturali, registro n. 5, foglio n. 229<o:p></o:p></PRE><PRE> <o:p></o:p></PRE></DIV></div> <hr>Personalizza MSN Messenger con sfondi e foto. <a href="http
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