Autore: forumgenova@inventati.org Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] G8: proceso blindato
Secolo xix
Black bloc, processo blindato
Scontri al G8. Domani prima udienza, numero chiuso in aula: accordo
no global-Digos per un turn over. E Bertinotti invita alla
non violenza
I 26 imputati rischiano fino a quindici anni di carcere
Genova Meno uno. Inizia domani mattina alle 9 in punto, in un
tribunale blindato, il processo ai 26 no-global accusati di
devastazione e saccheggio per gli scontri al G8 del luglio 2001. Il
processo delle polemiche, dello "strappo" politico nella
giunta comunale, della blindatura del centro cittadino.
Gli imputati. I 26 manifestanti rinviati a giudizio sono tutti
italiani.
Nessuno dei black bloc stranieri =E8 stato identificato. Secondo
l'accusa, agirono senza un disegno preciso e preordinato. Formarono
quello che fu definito il red bloc, il "blocco rosso". Che
si coagul=F2 sul campo aggregando anarco-insurrezionalisti, i
Disobbedienti e le Tute Bianche dei centri sociali veneti, cani
sciolti, violenti da stadio. Persino un pregiudicato comune
"riconvertito", a suo dire, alla politica.
Gli episodi contestati. L'assalto al carcere di Marassi, la
devastazione e il rogo di un blindato dei carabinieri in corso
Torino, gli assalti a banche, autosaloni, negozi, caserme; gli
scontri in via Tolemaide e in piazza Alimonda, durante i quali perse
la vita Carlo Giuliani, il 20 luglio 2001.
Le parti lese. Quattrocento i danneggiati dalle devastazioni che
fecero da contraltare al vertice dei Grandi. Delle parti lese
citate dai pm, per=F2, la gran parte sono state depennate. E' stato
cos=EC scongiurato il richio del trasferimento del processo a
Torino, che sarebbe scattato automaticamente perch=E9 tra le "vittime"
(ebbe l'auto danneggiata) c'era un magistrato genovese,
il gip Vincenzo Papillo.I magistrati. A rappresentare l'accusa
saranno i pm Anna Canepa e Andrea
Canciani, titolari dell'inchiesta che =E8 stata
coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino.
I difensori. Alcuni di loro invocheranno la legge Cirami, che prevede
il trasferimento dei processi per "legittimo sospetto"; altri
solleveranno gi=E0 oggi l'eccezione di incostituzionalit=E0 della norma
di legge sulla devastazione e saccheggio. Rischiano dagli otto
ai 15 anni di reclusione.
I testimoni. La difesa ha inoltre presentato un elenco di una
cinquantina di testi. In particolare gli avvocati Mirko Mazzali e
Fabio Taddei hanno chiesto che vengano sentiti il presidente del
consiglio Silvio Berlusconi, il vicepresidente Gianfranco Fini,
il deputato Filippo Ascierto (An), il sindaco di Genova Giuseppe
Pericu, i parlamentari presenti alle manifestazioni, l'allora
procuratore capo Francesco Meloni e i funzionari di polizia che
ordinarono la carica in via Tolemaide, tra cui il dirigente del
commissariato Centro, Angelo Gaggiano.
Le parti civili. Nel processo si sono gi=E0 costituiti parte civile la
presidenza del Consiglio e tre ministeri (Interno, Difesa e
Giustizia), assistiti dagli avvocati dello Stato Ernesto de Napoli e
Gianmario Rocchitta. La presidenza del Consiglio sostiene di
aver subito =ABun grave danno non patrimoniale all'immagine del Paese
nei confronti dell'intera comunit=E0 internazionale=BB.
Parte civile si costituir=E0 anche il Comune di Genova, assistito
dall'avvocato Giovanni Salvarezza. Mario Placanica, il
carabiniere prosciolto dall'accusa di omicidio per la morte di Carlo
Giuliani, non ha ancora sciolto la riserva: decider=E0
all'ultimo istante se costituirsi contro gli assalitori della jeep in
piazza Alimonda. In caso contrario, annuncia il suo avvocato
Giuseppe Gallo, si avvarr=E0 della facolt=E0 di non rispondere =ABper farl=
a
definitivamente finita con speculazioni e polemiche=BB.
Il palazzo blindato. L'aula in cui si svolger=E0 il processo sar=E0
protetta dalle forze dell'ordine che, su disposizione della Procura,
non lasceranno entrare pi=F9 di un centinaio di persone e sar=E0
accessibile da due varchi, uno riservato per le persone che hanno
titolo e interesse processuale e per i giornalisti e l'altro
destinato al pubblico. Sar=E0 invece vietato l'ingresso di macchine
fotografiche e telecamere. Ieri sera =E8 stato raggiunto una sorta di
accordo tra no global e Digos: se il turn-over potr=E0 avvenire
in condizioni di tranquillit=E0, sar=E0 concesso ai manifestanti di
avvicendarsi in aula ogni tre quarti d'ora. E da Venezia =E8 arrivata
una sorta di appello alla non violenza da parte del leader di
Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti. =ABPer riattualizzare
l'idea del comunismo - ha detto - bisogna passare attraverso una
riforma della politica, come quella dell'azione non violenta=BB.
Marco Menduni
01/03/2004
CINQUE LIGURI ALLA SBARRA Imputato a Genova, decorato in Bosnia
GenovaCinque i genovesi, tra i 26 manifestanti alla sbarra.
Massimiliano Monai, l'"uomo della trave", ed Eurialo Prendonzani,
sono tra gli assalitori della jeep dei carabinieri in piazza
Alimonda: l'episodio in cui mor=EC Carlo Giuliani. Con loro c'era il
barista pavese Luca Finotti. Paolo Dammicco, incensurato, ha ammesso:
era presente al saccheggio del supermercato D=EC per D=EC di
piazza Giusti: =ABSono entrato nel supermercato e ho riempito il
sacchetto con due bottiglie di vino e un trancio di prosciutto=BB.
Antonio Fiandra, nome conosciuto alle forze dell'ordine per vecchie
vicende di criminalit=E0 comune, ha quasi sessant'anni: =E8
stato fotografato mentre lanciava pietre contro i carabinieri in via
Invrea. Paolo Putzolu lavora per la Culmv. Per l'accusa ha
scagliato un estintore contro i carabinieri: un militare ha parato il
colpo con lo scudo.
Inquisiti per gli incidenti pi=F9 gravi Vincenzo Vecchi e Marina
Cugnaschi (gli "anarco-insurrezionalisti"), entrambi milanesi.
Carlo Arculeo e Antonio Valguarnera, siciliani, erano stati indicati
come attivisti e "staffette" dei violenti durante gli scontri.
Arculeo dopo il G8 part=EC volontario per la Bosnia e fu decorato dalla
Nato.
M. Men.
01/03/2004
Il convegno I legali: contestati reati abnormi
=ABDobbiamo avere il coraggio di stare affianco a quei 26 ragazzi sino
alla fine: insieme a loro, sul banco degli imputati, ci sar=E0
anche Carlo=BB. Un lungo applauso rompe il silenzio carico di
commozione. Le parole scandite da Haidi Giuliani al termine del
convegno no global, ieri alla sala Cambiaso, risuonano come il
"manifesto" del movimento in vista del processo di domani a
ventisei manifestanti del G8. Il comitato Verit=E0 e Giustizia ha
riunito alla sala Cambiaso giuristi ed esperti del movimento per
esaminare le implicazioni tecniche e politiche del processo ai no
global accusati di devastazione e saccheggio.
=AB=C8 l'ultima occasione per affrontare in sede giudiziaria le
responsabilit=E0 relative alla gestione dell'ordine pubblico=BB, dice
Emanuele Tambuscio, relatore al convegno e difensore di Antonio
Fiandra, uno dei 26 alla sbarra. =ABTemo per=F2 - ha aggiunto
il legale del Gsf - che non ci sia la volont=E0 n=E9 politica n=E9 della
Procura di andare oltre i semplici episodi dei singoli imputati=BB.
Sui quali incombe la pesante accusa di devastazione e saccheggio: =ABUn
reato (articolo 419 del codice penale) che prevede da
otto a quindici anni di reclusione e che =E8 stato applicato di rado
nella storia del nostro ordinamento=BB, ricorda Riccardo
Passeggi, difensore dei no global per i fatti delle scuola Diaz e
della caserma di Bolzaneto.
=ABL'impostazione del processo =E8 preoccupante, il reato indicato
abnorme=BB, attacca Lorenzo Guadagnucci, moderatore del
dibattito di ieri nella sede della circoscrizione Centro Est: =ABSono
uno dei feriti della Diaz, ho visto i poliziotti manganellare e
spaccare teste, e sono certo che nessuno di loro rischia una condanna
a otto anni=BB.
=ABLa devastazione e il saccheggio - spiega Passeggi - sono una forma
ampliata dei reati di danneggiamento e furto, che si
concretizza quando chi devasta e saccheggia sa di mettere a rischio
l'ordine pubblico=BB. Conclusa la disamina giuridica, il legale
suggerisce anche una linea difensiva: =ABSe gli accusati hanno reagito
a una carica ingiustificata delle forze dell'ordine, non si pu=F2
parlare di devastazione e saccheggio ma di semplice resistenza.
Perch=E9, forse, mancava tra i manifestanti la consapevolezza di
mettere a repentaglio con i propri comportamenti la sicurezza dei
cittadini=BB.
Tambuscio ha ripercorso le fasi salienti dell'inchiesta costellata, a
suo dire, di "zone d'ombra". =ABL'indagine nasce zoppa - afferma
l'avvocato di Fiandra - Ai manifestanti si =E8 risaliti senza problemi
grazie alle foto e alle riprese tv. Impossibile, invece, identificare
gli agenti e i carabinieri protagonisti delle cariche in piazza Manin
o corso Italia, perch=E9 indossavano caschi e maschere antigas. Cos=EC le
denunce presentate da centinaia di cittadini feriti dalle forze
dell'ordine resteranno inevase=BB. E ancora: =ABNessuno ha mai chiesto ai
responsabili dell'ordine pubblico perch=E9 ordinarono l'intervento
contro il corteo autorizzato in via Tolemaide=BB. Carlo Gubitosa,
autore del libro "Genova nome per nome", ha invocato chiarezza su due
punti: =ABInnazitutto le contradditorie dichiarazioni di Alfonso
Sabella, responsabile della caserma di Bolzaneto nel luglio 2001=BB.
Poi il finto accoltellamento dell'agente Nucera: =ABNon si =E8 inventato
tutto da solo=BB.
Enzo Galiano
01/03/2004
Blindata tutta l'area del tribunale
IL CASO G8 Domani comincia il processo ai 26 no global accusati di
saccheggi e devastazione. La mappa dei divieti
Niente auto a Piccapietra. Il percorso del corteo
Non =E8 la "zona rossa" del 2001. Niente grate n=E9 pass. Per=F2 domani
mattina il centro di Genova sar=E0 ancora una volta
blindato. Inizia il processo ai ventisei no global accusati di
devastazione e di saccheggio nei giorni del G8 e cresce la tensione.
Cos=EC ieri il questore Oscar Fioriolli e l'amministrazione comunale
hanno varato le rispettive ordinanze, a tutela della sicurezza
pubblica.
La prima udienza inizier=E0, come di rito, alle nove. Palazzo di
giustizia, per disposizione del presidente del tribunale, aprir=E0 i
battenti alle otto in punto. Pesanti le limitazioni al traffico.
Saranno infatti chiuse via delle Casaccie e il relativo tunnel che
sbuca in pieno centro; sbarrata via Vernazza fino all'innesto con
piazza De Ferrari. Inibite al passaggio di ogni mezzo via
Pammatone, piazza Portoria e via Bosco: in pratica, tutto il
perimetro del "palazzaccio" di Piccapietra. Ancora: transenne e
divieto di circolazione in largo e via Dodici Ottobre. Il traffico
nella direzione da Corvetto verso via Venti Settembre potr=E0
riprendere gi=E0 nelle prime ore della mattinata se i funzionari che
gestiscono l'ordine pubblico riterranno siano cessate le
esigenze di sicurezza.
Attenzione: nelle stesse vie, dalle 20 di questa sera, scatter=E0 anche
il divieto di parcheggio. I mezzi posteggiati saranno rimossi,
anche e soprattutto per motivi di sicurezza. Non ci saranno problemi
per chi transiter=E0 a piedi: =E8 prevista, per=F2,
un'intensificazione dei controlli sui documenti.
La polizia presidier=E0 il tribunale e sorveglier=E0, con discrezione, lo
svolgimento del corteo che partir=E0 dalla scuola Diaz
(appuntamento alle 8,30), toccher=E0 piazza Alimonda per giungere
passando da piazza Tommaseo, corso Buenos Ayres, via
Cadorna e via venti Settembre, alle porte dell'aula delle udienze.
Aula che non sar=E0 interdetta ai manifestanti. Ieri sera =E8 stato
raggiunto un accordo tra la Digos e i rappresentanti genovesi del
"movimento": Sar=E0 possibile ai no-global di avvicendarsi tra il
pubblico nell'aula di udienza a gruppi di circa cento persone per
volta, ogni mezz'ora-tre quarti d'ora.
Le forze dell'ordine schierano sul campo circa settecento uomini. La
stima sull'arrivo dei manifestanti ne fissa il numero tra i
millecinquecento e i duemila.
Ieri il vicepresidente della Regione Gianni Plinio ha chiesto di
nuovo di vietare il corteo no-global o, almeno, di modificarne
l'itinerario deviandolo fuori dal centro cittadino: =ABHo raccolto -
spiega Plinio - l'allarme di categorie professionali e
commerciali, ma anche dei residenti, che si troveranno ancora una
volta alle prese con pesanti limitazioni e disagi=BB.
Marco Menduni
01/03/2004