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By: stopthewar
Da Sud a Nord sabato partono tre carovane della pace, confluiranno il 20 a Roma
Toccheranno paesi e città, ricolorando dell'iride balconi e finestre. Partono sabato 28 febbraio, da Genova, Trieste e Catania, le tre carovane del popolo della pace, si snoderanno in iniziative di discussione e cortei per confuire infine a Roma il 20 marzo per la grande manifestazione internazionale contro la guerra in Iraq, proposta dai pacifisti americani al Forum sociale mondiale di Mumbay che l'ha rilanciata in tutto il mondo.
Le carovane saranno l'occasione - dice il Comitato "Fermiamo la guerra" - per parlare dell'Iraq ma anche delle tante guerre dimenticate, di pace in Medio Oriente, di disarmo e di basi militari, di immigrazione e anche di precarietà del lavoro. Ogni località ha proposto autonomamente le iniziative che si svolgeranno sul luogo all'arrivo della carovana. Alcune altre iniziative sono invece simboliche e comuni a tutto il percorso come la raccolta di firme su un bandierone della pace che aprirà il corteo del 20 e che poi verrà inviato ai movimenti pacifisti americani promotori della giornata. O come una consultazione popolare su tre quesiti (ritiro delle truppe, disarmo e smilitarizzazione, inclusione dell'articolo 11 della costituzione italiana nel trattato di costituzione europea). E comune sarà anche la richiesta di promuovere mozioni nei consigli comunali per il ritiro delle truppe.
Alcune delle località toccate dalla carovana arcobaleno sono state scelte per la loro valenza simbolica; fra queste, Genova (per l'apertura del processo contro 26 manifestanti no global per le violenze del G8), Aviano, Sigonella, Terni.
Il troncone triestino della carovana partirà dopodomani alle ore 10 di sabato, da piazza della Borsa a Trieste. Si chiamerà a carovana del Nordest. Tra le organizzazioni di Trieste che aderiscono all'iniziativa, la Cgil, la Fiom, il Tavolo per la pace, il Tavolo basta guerre, Rifondazione comunista, Emergency, Ics (Consorzio italiano di solidarietà), i No global. Lo slogan è : «Basta guerre come declinazione dei rapporti sociali». Quindi no alla guerra in Iraq ma anche ai conflitti dimenticati, e solidarietà alle lotte sociali da Scanzano Ionico ai ferrotranvieri. Prima della partenza, samba in piazza, e l'inizio della raccolta di firme per chidere al governo di ritirare i militari dall'Iraq.
Da Genova, la carovana del Nordovest, organizzata dai Comitati Piazza Carlo Giuliani e Verità e Giustizia ha come presenza simbolica di tutte le iniziative i 26 no global che il 2 marzo saranno imputati nel processo per devastazione davanti al tribunale di Genova. Si inizia dopodomani nella sala rossa del Municipio genovese, dove sarà discussa la petizione rivolta ai presidenti della Camera Casini e del Senato Pera per chiedere la discussione di alcuni progetti di legge come quello sulla creazione di una commissione parlamentare d' inchiesta sui fatti di Napoli e Genova. Tra gli
altri, saranno presenti Vittorio Agnoletto e don Alessandro Santoro. Nel pomeriggio, in piazza De Ferrari, presidio con cartelli per descrivere le violenze subite dai 93 ragazzi nella caserma Diaz e dalle decine di persone passate per la caserma di Bolzaneto. Domenica, un convegno giuridico sul reato di devastazione e saccheggio dove si discuterà anche dello «strano caso del piano contro il Black bloc», piano di prevenzione che nel luglio del 2001 non fu però attuato.
La carovana del Sud partirà sabato da Catania. Ma già domenica a Sigonella farà tappa davanti alla base che ospita il più grande insediamento aeronavale statunitense del Mediterraneo, una zona di cui i pacifisti locali chiedono da tempo la smilitarizzazione completa e la riconversione ad uso civile, per lo sviluppo occupazione del turismo e la cooperazione tra i popoli. I promotori della carovana meridionale sollecitano anche l'Unione Europea a svolgere un analogo ruolo di pace e a includere il ripudio della guerra nel proprio trattato costituzionale. La marcia del Sud è promossa da: Aprile, Arci, Attac, Catania Social Forum, Cgil Comitato per la partecipazione e la Democrazia, Giovani Comunisti, Manitese, Millemondi, S.In.Cobas, Pdci, Prc Gapa, Emergency, Azadì, Centro Iqbal Masih, Redazione Isola Possibile, Città insieme, Mediterracqua, Azad, Cope, Pax Christi, Agesci, Erroneo, Gebel, Circolo Nievski, Comitato di solidarietà con Cuba, Girotondi Catania, Città libera, Lav, C
ittà
Felice, Sinistra Giovanile, Statale 114.
Alla manifestazione manifestazione nazionale a Roma del 20 marzo ha aderito oggi anche la Sinistra ecologista.
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movimenti pacifisti americani promotori della giornata. O come una consultazione popolare su tre quesiti (ritiro delle truppe, disarmo e smilitarizzazione, inclusione dell'articolo 11 della costituzione italiana nel trattato di costituzione europea). E comune sarà anche la richiesta di promuovere mozioni nei consigli comunali per il ritiro delle truppe.<BR><BR>Alcune delle località toccate dalla carovana arcobaleno sono state scelte per la loro valenza simbolica; fra queste, Genova (per l'apertura del processo contro 26 manifestanti no global per le violenze del G8), Aviano, Sigonella, Terni. <BR><BR>Il troncone triestino della carovana partirà dopodomani alle ore 10 di sabato, da piazza della Borsa a Trieste. Si chiamerà a carovana del Nordest. Tra le organizzazioni di Trieste che aderiscono all'iniziativa, la Cgil, la Fiom, il Tavolo per la pace, il Tavolo basta guerre, Rifondazione comunista, Emergency, Ics (Consorzio italiano di solidarietà), i No global. Lo slogan è : «
Basta
guerre come declinazione dei rapporti sociali». Quindi no alla guerra in Iraq ma anche ai conflitti dimenticati, e solidarietà alle lotte sociali da Scanzano Ionico ai ferrotranvieri. Prima della partenza, samba in piazza, e l'inizio della raccolta di firme per chidere al governo di ritirare i militari dall'Iraq. <BR><BR>Da Genova, la carovana del Nordovest, organizzata dai Comitati Piazza Carlo Giuliani e Verità e Giustizia ha come presenza simbolica di tutte le iniziative i 26 no global che il 2 marzo saranno imputati nel processo per devastazione davanti al tribunale di Genova. Si inizia dopodomani nella sala rossa del Municipio genovese, dove sarà discussa la petizione rivolta ai presidenti della Camera Casini e del Senato Pera per chiedere la discussione di alcuni progetti di legge come quello sulla creazione di una commissione parlamentare d' inchiesta sui fatti di Napoli e Genova. Tra gli <BR>altri, saranno presenti Vittorio Agnoletto e don Alessandro Santoro. Nel pom
eriggio,
in piazza De Ferrari, presidio con cartelli per descrivere le violenze subite dai 93 ragazzi nella caserma Diaz e dalle decine di persone passate per la caserma di Bolzaneto. Domenica, un convegno giuridico sul reato di devastazione e saccheggio dove si discuterà anche dello «strano caso del piano contro il Black bloc», piano di prevenzione che nel luglio del 2001 non fu però attuato.<BR><BR>La carovana del Sud partirà sabato da Catania. Ma già domenica a Sigonella farà tappa davanti alla base che ospita il più grande insediamento aeronavale statunitense del Mediterraneo, una zona di cui i pacifisti locali chiedono da tempo la smilitarizzazione completa e la riconversione ad uso civile, per lo sviluppo occupazione del turismo e la cooperazione tra i popoli. I promotori della carovana meridionale sollecitano anche l'Unione Europea a svolgere un analogo ruolo di pace e a includere il ripudio della guerra nel proprio trattato costituzionale. La marcia del Sud è promossa da: Apr
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Arci, Attac, Catania Social Forum, Cgil Comitato per la partecipazione e la Democrazia, Giovani Comunisti, Manitese, Millemondi, S.In.Cobas, Pdci, Prc Gapa, Emergency, Azadì, Centro Iqbal Masih, Redazione Isola Possibile, Città insieme, Mediterracqua, Azad, Cope, Pax Christi, Agesci, Erroneo, Gebel, Circolo Nievski, Comitato di solidarietà con Cuba, Girotondi Catania, Città libera, Lav, Città Felice, Sinistra Giovanile, Statale 114. <BR><BR>Alla manifestazione manifestazione nazionale a Roma del 20 marzo ha aderito oggi anche la Sinistra ecologista.
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