[RSF] Ven 27 - IRAQ: Sit-in contro i profitti di guerra

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Author: Luigi Pirelli
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Subject: [RSF] Ven 27 - IRAQ: Sit-in contro i profitti di guerra
Date:     Wed, 25 Feb 2004 11:19:42 +0100
From:     Fabio Alberti <fabio.alberti@???>


ALTRO CHE MISSIONE DI PACE?
IN IRAQ SI FANNO AFFARI!!!

SIT-IN - CONTRO I PROFITTI DI GUERRA

VENERDI’ 27 FEBBRAIO ORE 9
VIA LISTZ, 21 – ROMA

Il 27 febbraio alle ore 9 presso l’ICE, in via Listz 21, si terrà un seminario,
realizzato dall’Istituto per il Commercio Estero e dal Ministero degli Affari
Esteri sulle “opportunità commerciali e di investimento in Iraq” con la
partecipazione di Thomas C. Foley, della CPA (Autorità provvisoria dell’Iraq)
responsabile per le privatizzazioni delle aziende irachene e presidente del
gruppo di investimento newyorkese NTC oltre che finanziatore della campagna
elettorale di Bush.

     * Dopo l’invio dei soldati italiani a Nassiriya sul campo petrolifero da 
2,6 miliardi di barili di petrolio già concesso all’ENI dal governo di Saddam 
Hussein ed ora soggetto a riconferma da parte del governatore Bremer.


     * Dopo la aggiudicazione dei primi subcontratti a ditte italiane (GTT, 
Magrini Galileo, Meccaniche Galileo, Chimic) da parte delle multinazionali Usa 
Bechtel (legata al segretario di stato di Regan,  George Shultz)  e Halliburton 
(legata al vice presidente Dick Cheney). Ed ai primi contratti della 
ricostruzione (Trevi-Soilmec).


     * Dopo la partecipazione della San Paolo IMI alla Trade Bank of Iraq


     * Ora si passa all’incasso delle privatizzazioni e del secondo giro di 
contratti. (Sarebbero in corsa Impregilo, Magrini Elettronica, Nuovo Pignone, 
FATA, Finmeccanica, Ansaldo Energia, Elsag, Alenia Marconi )


·        Intanto dei promessi aiuti umanitari non si vede traccia.


Paul Wolfowitz, vice ministro della difesa statunitense (10 dicembre 2003):

“E’ necessario, per la protezione degli essenziali interessi di sicurezza degli
Stati Uniti, limitare la competizione per i contratti primari a imprese degli
Stati Uniti, dell’Iraq, dei partner della coalizione e di paesi che
contribuiscono alla forza schierata in Iraq”