[Lecce-sf] Sabato 20 marzo 2004: il mondo dice si alla pace

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Sabato 20 marzo 2004: il mondo dice si alla pace
      "Mai più guerra. Mai più terrorismo. Mai più violenza."


      Appello della Tavola della pace



      20 marzo 2003: comincia la guerra in Iraq. Una valanga di 
menzogne, abusi, bombe, morti, feriti, sofferenze, disperazione. Una nuova 
guerra, osteggiata dal mondo intero, che si aggiunge ad un lungo, tragico, 
elenco di guerre.


      20 marzo 2004: la guerra continua. In Iraq come in Afghanistan, 
in Palestina e Israele, in Congo, in Cecenia e in troppe altre parti del 
mondo sotto lo sguardo colpevole dell'occidente e l'inazione 
dell'Unione Europea.


      20 marzo 2004: raccogliendo l'appello del movimento per la pace 
degli Stati Uniti il mondo dice ancora no alla guerra. A tutte le 
guerre. Anche a quella più silenziosa e spietata che una globalizzazione 
ingiusta continua ogni giorno contro miliardi di persone spogliate della 
vita, della dignità e di ogni diritto. Guerra e miseria si diffondono nel 
mondo seminando morte, terrore e insicurezza per tutti. Devono essere 
estirpate. Oggi è possibile. Esistono i mezzi e le risorse necessarie. 
Ma dipende anche da noi. Perché non lo facciamo?


      Il 20 marzo 2004, in solidarietà con il movimento per la pace 
degli Stati Uniti e di tutto il resto del mondo, gridiamo ancora una volta 
insieme "Basta guerra. Basta terrorismo. Basta violenza." La 
nonviolenza deve diventare politica degli Stati e impegno di tutti.


      20 marzo 2004: chiediamo che l'Italia si metta finalmente al 
servizio della pace e non della guerra. In Iraq l'opzione militare ha 
chiaramente fallito. Investiamo sull'opzione democratica. Restituiamo l'Iraq 
agli iracheni. Mettiamo fine alle sofferenze di quel popolo. 
Promuoviamo il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo della democrazia in Iraq. 
L'Italia investa dunque sull'Onu, unica autorità internazionale 
legittimata a garantire la transizione democratica verso un governo iracheno, 
e ritiri i soldati. E' l'Onu che, insieme alla Lega Araba e 
all'Organizzazione della Conferenza Islamica, può e deve aiutare il popolo 
iracheno a prendere finalmente in mano il proprio futuro.


      Il 20 marzo 2004 diamo voce a chi non ha voce. Diciamo basta con 
il silenzio e l'inazione dell'Italia e dell'Europa. Chiediamo pace e 
giustizia per Gerusalemme e per tutti i popoli del Medio Oriente. 
Sosteniamo gli "accordi di Ginevra" e tutti gli sforzi di pace. Mettiamo fine 
all'occupazione militare e alla violenza. Costruiamo ponti e abbattiamo 
i muri. 


      Costruiamo insieme un'Europa di pace: aperta, solidale e 
nonviolenta. Un'Europa in pace con il mondo, determinata a resistere a tutti i 
piani di "guerra infinita", di "scontro di civiltà" o di terrorismo; 
decisa a combattere la fame, la sete, le malattie e la miseria 
promuovendo un'economia di giustizia; impegnata a rafforzare le Nazioni Unite e 
il diritto internazionale dei diritti umani per costruire un ordine 
mondiale più giusto, pacifico e democratico. 


      L'Italia e l'Europa hanno bisogno di donne e uomini impegnate a 
promuovere la pace. Alle prossime elezioni europee e amministrative 
votiamo persone decise a mettere la pace al centro della politica, capaci 
di prendersi cura dei problemi del mondo prima che possano travolgere 
anche noi. La scelta è nelle nostre mani. 


      Tavola della Pace, Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, 
Emmaus Italia, Cipsi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la 
pace e i diritti umani, Focsiv, Manitese, Legambiente, Lega per i 
Diritti e la Liberazione dei Popoli, Francescani del Sacro Convento di 
Assisi, Centro per la pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato, 
Ics, Banca Etica, Associazione per la Pace, Peacelink, Sdebitarsi, Forum 
del Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Movimento Federalista 
Europeo, Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza. 




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<DIV>Sabato 20 marzo 2004: il mondo dice si alla pace<BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; "Mai più guerra. Mai più terrorismo. Mai più violenza."<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Appello della Tavola della pace<BR><BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 20 marzo 2003: comincia la guerra in Iraq. Una valanga di <BR>menzogne, abusi, bombe, morti, feriti, sofferenze, disperazione. Una nuova <BR>guerra, osteggiata dal mondo intero, che si aggiunge ad un lungo, tragico, <BR>elenco di guerre.<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 20 marzo 2004: la guerra continua. In Iraq come in Afghanistan, <BR>in Palestina e Israele, in Congo, in Cecenia e in troppe altre parti del <BR>mondo sotto lo sguardo colpevole dell'occidente e l'inazione <BR>dell'Unione Europea.<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 20 marzo 2004: raccogliendo l'appello del movimento per la pace <BR>degli Stati Uniti il mondo dice ancora no alla guerra. A tutte le <BR>guerre. Anche a quella più silenziosa e spietata ch
e una
globalizzazione <BR>ingiusta continua ogni giorno contro miliardi di persone spogliate della <BR>vita, della dignità e di ogni diritto. Guerra e miseria si diffondono nel <BR>mondo seminando morte, terrore e insicurezza per tutti. Devono essere <BR>estirpate. Oggi è possibile. Esistono i mezzi e le risorse necessarie. <BR>Ma dipende anche da noi. Perché non lo facciamo?<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Il 20 marzo 2004, in solidarietà con il movimento per la pace <BR>degli Stati Uniti e di tutto il resto del mondo, gridiamo ancora una volta <BR>insieme "Basta guerra. Basta terrorismo. Basta violenza." La <BR>nonviolenza deve diventare politica degli Stati e impegno di tutti.<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 20 marzo 2004: chiediamo che l'Italia si metta finalmente al <BR>servizio della pace e non della guerra. In Iraq l'opzione militare ha <BR>chiaramente fallito. Investiamo sull'opzione democratica. Restituiamo l'Iraq <BR>agli iracheni. Mettiamo fine alle sofferen
ze di
quel popolo. <BR>Promuoviamo il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo della democrazia in Iraq. <BR>L'Italia investa dunque sull'Onu, unica autorità internazionale <BR>legittimata a garantire la transizione democratica verso un governo iracheno, <BR>e ritiri i soldati. E' l'Onu che, insieme alla Lega Araba e <BR>all'Organizzazione della Conferenza Islamica, può e deve aiutare il popolo <BR>iracheno a prendere finalmente in mano il proprio futuro.<BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Il 20 marzo 2004 diamo voce a chi non ha voce. Diciamo basta con <BR>il silenzio e l'inazione dell'Italia e dell'Europa. Chiediamo pace e <BR>giustizia per Gerusalemme e per tutti i popoli del Medio Oriente. <BR>Sosteniamo gli "accordi di Ginevra" e tutti gli sforzi di pace. Mettiamo fine <BR>all'occupazione militare e alla violenza. Costruiamo ponti e abbattiamo <BR>i muri. <BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Costruiamo insieme un'Europa di pace: aperta, solidale e <BR>nonviolenta. Un'Eur
opa in
pace con il mondo, determinata a resistere a tutti i <BR>piani di "guerra infinita", di "scontro di civiltà" o di terrorismo; <BR>decisa a combattere la fame, la sete, le malattie e la miseria <BR>promuovendo un'economia di giustizia; impegnata a rafforzare le Nazioni Unite e <BR>il diritto internazionale dei diritti umani per costruire un ordine <BR>mondiale più giusto, pacifico e democratico. <BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; L'Italia e l'Europa hanno bisogno di donne e uomini impegnate a <BR>promuovere la pace. Alle prossime elezioni europee e amministrative <BR>votiamo persone decise a mettere la pace al centro della politica, capaci <BR>di prendersi cura dei problemi del mondo prima che possano travolgere <BR>anche noi. La scelta è nelle nostre mani. <BR><BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tavola della Pace, Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, <BR>Emmaus Italia, Cipsi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la <BR>pace e i diritti umani, Focsiv, Mani
tese,
Legambiente, Lega per i <BR>Diritti e la Liberazione dei Popoli, Francescani del Sacro Convento di <BR>Assisi, Centro per la pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato, <BR>Ics, Banca Etica, Associazione per la Pace, Peacelink, Sdebitarsi, Forum <BR>del Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Movimento Federalista <BR>Europeo, Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza. </DIV><p><br><hr size=1><A HREF="http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mail.yahoo.com/"><b>Yahoo! Mail</a></b>: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam
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