[NuovoLaboratorio] SCHEDA invito a convegno su ciclo rifiuti…

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Szerző: Andrea Agostini
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Tárgy: [NuovoLaboratorio] SCHEDA invito a convegno su ciclo rifiuti da ass.ambientaliste
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IN RIFERIMENTO ALL'INCONTRO DI SABATO 6 MARZO 2004 INVIAMO SCHEDA
INFORMATIVA PRODOTTA DALLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE

Ai Presidenti della Regione Liguria e Provincia di Genova, ai sindaci =
dei
comuni della Provincia di Genova, ai Consiglieri regionali, della =
Provincia
di Genova, del Comune di Genova, ai Presidenti dei Consigli di
Circoscrizione genovesi.

Avvertenza
In questa nota non si trover=E0 la parola "rifiuti".
Essa =E8 sostituita dal termine " materiali post consumo" ( acronimo =
MPC).
E' una scelta che sottolinea il cambiamento di mentalit=E0 necessario =
per
affrontare un problema creato da un modello di sviluppo senza limiti


Egregio amministratore del bene pubblico

=E8 molto probabile che Lei sia convinto che la migliore soluzione per =
la
gestione dei materiali post consumo (MPC) siano gli inceneritori con
recupero energetico.
Tuttavia =E8 probabile che questa sua certezza dipenda pi=F9 dalla =
campagna
pubblicitaria messa in atto, senza badare a spese, dai fornitori di =
questo
tipo di impianti, piuttosto che da oggettive e serene valutazioni di =
quali
siano le soluzioni migliori per tutelare gli interessi della =
collettivit=E0 e
del singolo cittadino.
Affinch=E9 anche lei, come noi, possa fare le sue scelte in base ad
informazioni corrette la invitiamo a leggere queste brevi note.
=B7         L'Unione Europea ha individuato una precisa graduatoria =
sulla
priorit=E0 degli interventi che i paesi membri devono attivare per una
corretta e moderna gestione dei materiali post consumo. Per prima viene =
la
riduzione della produzione, successivamente il riuso, il riciclaggio, il
compostaggio ed infine il recupero energetico.
Coerentemente, l'Unione Europea ha posto ai paesi membri l'obiettivo di
ridurre, fin dalla progettazione, il peso degli imballaggi ed il riciclo =
di
questi ultimi, entro il 2008, in base alla proposta approvata il 17 =
Ottobre
2002 dal Consiglio dell' Ambiente, dovr=E0 andare da un minimo del 55% , =
ad un
massimo dell' 80%.
Tuttavia, nei piani regionali e provinciali liguri non c'=E9 una parola =
sulla
riduzione della produzione alla fonte dei materiali post consumo e =
nessun
comune ligure ha ancora realizzato il passaggio da Tassa a Tariffa, =
scelta
che, premiando economicamente il nucleo famigliare che produce meno
materiali post consumo ha, come obiettivo principale proprio la loro
riduzione.
In Liguria, al contrario di altre Regioni, non esiste una politica =
organica
per incentivare la diffusione del compostaggio domestico. Eppure, la
famiglia che adotta questa pratica =E9 in grado di riciclare nel proprio
giardino, nell'orto, ma anche nei vasi per le comuni piante =
d'appartamento,
gli sfalci d'erba e gli avanzi di cucina riducendo, alla fonte, la =
propria
produzione di scarti putrescibili di circa il 30 %.
Diversi Centri Commerciali nelle regioni del Nord Italia hanno =
introdotto la
pratica del vuoto a rendere e dei distributori alla "spina" per acqua, =
vino,
detersivo, con un immediato vantaggio economico per il cliente ed una =
netta
riduzione della produzione di vuoti a perdere. In Liguria, dove questi
stessi Centri Commerciali sono presenti, questa pratica =E9 quasi =
assente. L'
unica eccezione ci risulat essere la COOP di Sestri
Sia il Piano Regionale che quello Provinciale per Genova non rispettano =
le
Direttive UE, in quanto prevedono solo il riciclaggio del 35 % dei =
materiali
post consumo e l'incenerimento del restante 65%.
Un nucleo famigliare che in modo sistematico raccoglie in modo =
differenziato
carta, vetro, plastica e metalli, evita di mandare a smaltimento oltre =
il 70
% della propria produzione di materiali post consumo.
In numerosi comuni italiani con la popolazione inferiore a 10.000 =
abitanti
la raccolta differenziata , nel 2001, ha superato il 70 %.
Sono anche numerosi i comuni con pi=F9 di 10.000 abitanti con quote di
raccolta differenziata superiore al 60 %.
Tra i capoluoghi di Provincia il primato =E8 di Verbania ( 50,2 %); =
seguono
Bergamo ( 40,8%), Lecco (38,8 %), Cremona (34,6 %), Piacenza e Lucca (34 =
%).
Genova nel 2000 ha raggiunto solo un misero 10,23 % di raccolta
differenziata, nonostante gli incessanti allarmi di "esaurimento" di
Scarpino
Brescia, recentemente, si =E8 posta l'obiettivo di riciclare almeno il =
50 %
dei suoi materiali post consumo, Roma il 45 %.
Nel 2002, la citt=E0 di S. Francisco ha riciclato il 46 % dei suoi =
materiali
post consumo e nell'Ottobre 2002 la citt=E0 californiana si =E8 posta
l'obiettivo di riciclare il 75 %, entro il 2010.
Gli Stati Uniti riciclano mediamente il 30 % della loro produzione di =
MPC e
ne inceneriscono solo il 16%. Nel 1999, almeno sei Stati USA avevano =
tassi
di riciclaggio uguali o superiori al 40%; altri 17 Stati USA avevano =
tassi
di riciclaggio compresi tra 30 e 39%.
Negli Stati Uniti, grandi citt=E0 come New York, S. Francisco, Seattle, =
da
circa dieci anni, hanno rinunciato agli inceneritori, in quanto troppo
costosi.
Il costo della raccolta differenziata varia a seconda della =
professionalit=E0
di chi la gestisce. Le rese qualitativamente e quantitativamente =
migliori si
ottengono con la raccolta porta a porta. A Monza (raccolta differenziata =
al
51 %) la raccolta porta a porta costa annualmente 80.092 lire per =
abitante;
a Brescia, con una raccolta differenziata al 29 %, la tradizionale =
raccolta
con campane affiancate ai cassonetti costa 95.228 lire per abitante.
Il ritiro ed il riciclaggio dei materiali raccolti in modo differenziato
sono assicurati dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) che paga ai
Comuni convenzionati 23,5 lire al chilo per la carta, 60 lire/kg per il
vetro, 350 lire/kg per l' alluminio, 390 lire/kg per la plastica, 22 =
lire/kg
per il legno
La percentuale di Comuni e di popolazioni liguri convenzionate con il
CONAI.=E8 la pi=F9 bassa tra le Regioni del Nord Italia.
Esiste un ampio mercato internazionale per il riciclo dei materiali post
consumo.
Una tonnellata di PET in scaglie (dal recupero delle bottiglie in =
plastica)
vale, sul mercato dell'usato, da 200 a 400 dollari.
Nel porto di Genova arrivano container pieni di carta da macero =
provenienti
dal Canada e partono container pieni di plastica post consumo con
destinazione Cina.
Esistono numerose tecnologie per il recupero dei materiali plastici da
raccolta differenziata; numerosi sono anche gli impianti che utilizzano
materiali post consumo per produrre oggetti in plastica.
A Montecompatri (Lazio) =E8 progettata la costruzione di un impianto per
riciclare la plastica. Tratter=E0 annualmente le 60.000 tonnellate di
materiali post consumo in plastica prodotti dalla regione laziale.
A Ferrara =E8 operativo il primo impianto europeo specializzato per il
riciclaggio del PVC ( 10.000 tonnellate all' anno)
Perch=E8 la Regione Liguria non prevede la realizzazione di analoghi =
impianti
nella zona industriale della Val Bormida?
A Voltri esistono numerose cartiere dismesse. Perch=E9 nel Piano =
Regionale per
la gestione dei materiali post consumo non si =E8 previsto una loro =
riapertura
per recuperare, con moderne tecnologie a basso impatto, la carta da =
macero
raccolta in Liguria?
I materiali che avanzano alla raccolta differenziata e al riciclaggio
possono essere trattati con tecniche collaudate, economiche e di
dimensionamento molto flessibile (bio ossidazione, riduzione anaerobica =
con
produzione di biogas, calore ed energia elettrica) con impatto =
ambientale
nettamente inferiore a quello dell' incenerimento.
Il Piano Provinciale per la gestione dei materiali post consumo, =
proposto da
Italia Nostra, Legambiente e WWF nel Dicembre 2001, prevede una =
riduzione
della produzione dei materiali post consumo del 15 %, il riciclaggio del =
50%
e la bio-ossidazione della restante quota.
La quantit=E0 di materiale inerte che rimane alla fine di questi =
trattamenti
(100.000 tonnellate) corrisponde alla quantit=E0 di ceneri prodotte
dall'inceneritore previsto dalla Provincia di Genova (da 90.000 a =
130.000
tonnellate) da inviare a discarica.
Pertanto questo Piano Alternativo risolve il problema della gestione dei =
MPC
prodotti dalla Provincia di Genova, senza aver bisogno d' inceneritori.
Un impianto d'incenerimento ha bisogno di una discarica per rifiuti =
speciali
dove inviare le ceneri residue (30 % in peso rispetto alla quantit=E0 di
materiali post consumo inceneriti). Le ceneri volanti, (2% in peso =
rispetto
alla quantit=E0 di materiali inceneriti) trattenute dagli impianti di
depurazione dei fumi hanno alte concentrazioni di metalli pesanti e
diossine, sono quindi considerate tossiche e devono essere smaltite con =
le
dovute cautele.
Per la Provincia di Genova, in base all'attuale Piano, occorre trovare =
una
discarica per rifiuti speciali per stoccare le circa 100.000 tonnellate =
di
ceneri prodotte annualmente dall' inceneritore ed una discarica per =
rifiuti
tossici per circa 10.000 tonnellate all'anno per stoccare in sicurezza =
le
ceneri volanti trattenute dagli impianti di depurazione fumi dello =
stesso
inceneritore.
Le ceneri volanti dell'inceneritore di Brescia sono stoccate nelle =
miniere
di salgemma tedesche, in compagnia dei rifiuti radioattivi che solo qui
possono essere custoditi indefinitivamente, con sufficienti livelli di
sicurezza.
La costruzione di inceneritori all'interno delle aree urbane =E8 =
l'eccezione
piuttosto che la regola. L'inceneritore di Copenaghen, solo grazie =
all'uso
di un potente teleobiettivo pu=F2 sembrare vicino alla statua della
"Sirenetta". In realt=E0 l' inceneritore dista circa 2,5 chilometri da =
questa
statua ed =E8 stato realizzato sulla stessa isola dove, insieme ad altre
attivit=E0 industriali, sorge l'aeroporto internazionale e dove =E8 =
vietato ogni
tipo di coltivazione e di allevamenti.
L'inceneritore del principato di Monaco =E8 l'unico costruito =
nell'abitato. La
sua costruzione risale al 1898 (sic). Ovviamente la sua tecnologia si =
=E8
evoluta nel tempo, ma si tratta di un impianto di ridotte dimensioni, 60
tonnellate di MPC trattati al giorno, a fronte delle 800 tonnellate al
giorno previste per l'inceneritore di Genova. Nel Febbraio 1996, una
fuoriuscita di gas inquinanti da questo impianto mand=F2 al' ospedale 19
monegaschi (Il Secolo XIX, 1 Febbraio 1996, edizione di ponente).
Dei 161 inceneritori francesi, 43 non rispettano gli attuali obiettivi =
di
qualit=E0 per la concentrazione di diossine nei fumi fissati dalla =
Unione
Europea (dati aggiornati al 30/1/2002).
Tra il 2000 ed il 2001, quattro di questi inceneritori sono stati chiusi =
in
quanto riconosciuti causa di un elevata contaminazione di diossine nel =
latte
prodotto nelle loro vicinanze. A Gylly-sur-Isere (Savoia), la =
contaminazione
ha riguardato 216 aziende agricole e si sono dovuti abbattere 2.187 capi =
di
bestiame (dati aggiornati al Marzo 2002)
La dose massima giornaliera di diossine ammessa dall' Organizzazione
Mondiale della Sanit=E0 per un uomo adulto =E8 di 700 picogrammi (un =
picogrammo
=E8 una unit=E0 di peso equivalente ad un miliardesimo di milligrammo) .
La quantit=E0 giornaliera di diossine emesse dall'impianto di =
incenerimento
previsto per Genova, nel rispetto dei limiti pi=F9 restrittivi fissati =
dalla
Unione Europea, =E8 pari a 504 milioni di picogrammi, quindi corrisponde =
alla
dose massima giornaliera di 720.000 adulti (nella Provincia di Genova
risiedono 898.000 abitanti) .
I limiti alle emissioni di diossina da parte di un inceneritore hanno =
solo
un significato tecnico, ossia rappresentano la concentrazione =
raggiungibile
con le attuali tecnologie, certamente non equivalgono ad assenza di =
rischi
per la salute pubblica.
Gli inceneritori non sono una scelta obbligata.
Non =E8 neanche vero che gli inceneritori con recupero energetico (i =
cosidetti
Termovalorizzatori) riducono le emissioni di gas serra. =
Quest'affermazione
"dimentica" che la distruzione termica di manufatti (in plastica, carta,
legno, gomma..) ci costringe ad usare materie prime vergini per la =
produrre
gli stessi manufatti, di cui continuiamo ad avere bisogno e a consumare
energia per questo scopo. Se i bilanci energetici ed ambientali sono =
fatti
nel modo giusto, globalmente, la termovalorizzazione comporta un' =
emissione
netta d'anidride carbonica.
Per lo stesso motivo, la termovalorizzazione non =E8 neppure il sistema
migliore per risparmiare energia: La quantit=E0 d'energia, globalmente
risparmiata con il riciclaggio =E8 quattro volte maggiore dell'energia
risparmiata con la termovalorizzazione.
Se =E8 arrivato alla fine di questo documento, il nostro obiettivo =E8 =
stato
raggiunto. Ora ha gli strumenti minimi per prendere una serena =
decisione.
Se desidera approfondire i temi trattati, la invitiamo a contattarci
Buon lavoro


Italia Nostra, Legambiente, Pro Natura, WWF Liguria, Greenpeace)

PER INFORMAZIONI
andrea agostini (legambienteliguria)
3394029397
lonanoda@???
federico valerio ( italia nostra genova )
010 54 27 63
italianostra.genova@???



Le Associazioni Ambientaliste Greenpeace , Italia Nostra , Legambiente , =
WWF
,
organizzano per
SABATO 6 MARZO ORE 14.30 presso
la Sala Rossa del Consiglio Comunale di Genova
Una tavola rotonda dal titolo:
COME CHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTI ANCHE SENZA INCENERITORI
Esperienze italiane a confronto
La Tavola rotonda servir=E0 a verificare che, anche in Italia ed in
particolare nella Provincia di Genova, =E8 possibile realizzare (come
sostengono le Associazioni ambientaliste ed il Comitato " Nessun
Inceneritore nel Giardino di Nessuno") una gestione virtuosa del ciclo =
dei
materiali(dal consumo al postconsumo) in grado di minimizzare i costi
ambientali ed economici. Quest'obiettivo =E8 raggiungibile con un =
intelligente
ricorso a tecnologie innovative, alla partecipazione dei cittadini, al
rispetto della legalit=E0 e alle Direttive della Unione Europea.
Alla Tavola Rotonda saranno presenti amministratori pubblici, =
ricercatori,
tecnici, imprenditori che, illustrando le loro esperienze, dimostreranno =
che
un altro piano per la gestione dei materiali post consumo =E8 possibile, =
anche
in Italia.
Tra gli altri, hanno aderito al nostro invito il dr. Benfenati =
dell'Istituto
Mario Negri, il dr.Adani dell'Universit=E0 di Milano, il presidente del
Consorzio Treviso 2, del Comune di Asti e di Salzano, della ditta =
Ladurner
di Venezia, la COOP Liguria, la societ=E0 Achab.
Ogni invitato risponder=E0 a specifiche domande dei conduttori e del =
pubblico.
L'iniziativa =E8 aperta alla partecipazione di cittadini, aziende,
giornalisti, organizzazioni sindacali e pi=F9 in generale di tutti =
coloro che
ancora si ostinano a voler capire e conoscere, prima di decidere.
Un invito particolare =E8 rivolto agli amministratori pubblici, ai
rappresentanti delle forze politiche e a tutti i sindaci dei comuni
dell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di Genova che, =
tra
breve, saranno chiamati a prendere importanti decisioni, destinate a
condizionare il futuro dei cittadini della Provincia di Genova per i
prossimi venti anni.
-------------------------------
La Tavola Rotonda si avvale della collaborazione gradita del Gruppo
Consiliare Verdi del Comune di Genova
----------------------------------------------

Per ulteriori informazioni possono essere consultate le pagine
web
www.greenpeace.it
www.legambienteliguria.com
www.village.it\italianostra
Per ogni altro problema ci si pu=F2 rivolgere a:
Andrea Agostini (legambienteliguria )
lonanoda@???
339 40 29 397
Federico Valerio (italia nostra genova )
010 542763
italianostra.genova@???
che stanno curando l'organizzazione del convegno.


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size=3D3>IN RIFERIMENTO=20
ALL'INCONTRO DI SABATO 6 MARZO 2004 INVIAMO SCHEDA<BR>INFORMATIVA =
PRODOTTA DALLE=20
ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE<BR><BR>Ai Presidenti della Regione Liguria e=20
Provincia di Genova, ai sindaci dei<BR>comuni della Provincia di Genova, =
ai=20
Consiglieri regionali, della Provincia<BR>di Genova, del Comune di =
Genova, ai=20
Presidenti dei Consigli di<BR>Circoscrizione =
genovesi.<BR><BR>Avvertenza<BR>In=20
questa nota non si trover=E0 la parola "rifiuti".<BR>Essa =E8 sostituita =
dal termine=20
" materiali post consumo" ( acronimo MPC).<BR>E' una scelta che =
sottolinea il=20
cambiamento di mentalit=E0 necessario per<BR>affrontare un problema =
creato da un=20
modello di sviluppo senza limiti<BR><BR><BR>Egregio amministratore del =
bene=20
pubblico<BR><BR>=E8 molto probabile che Lei sia convinto che la migliore =
soluzione=20
per la<BR>gestione dei materiali post consumo (MPC) siano gli =
inceneritori=20
con<BR>recupero energetico.<BR>Tuttavia =E8 probabile che questa sua =
certezza=20
dipenda pi=F9 dalla campagna<BR>pubblicitaria messa in atto, senza =
badare a spese,=20
dai fornitori di questo<BR>tipo di impianti, piuttosto che da oggettive =
e serene=20
valutazioni di quali<BR>siano le soluzioni migliori per tutelare gli =
interessi=20
della collettivit=E0 e<BR>del singolo cittadino.<BR>Affinch=E9 anche =
lei, come noi,=20
possa fare le sue scelte in base ad<BR>informazioni corrette la =
invitiamo a=20
leggere queste brevi =
note.<BR>=B7&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
L'Unione Europea ha individuato una precisa graduatoria =
sulla<BR>priorit=E0 degli=20
interventi che i paesi membri devono attivare per una<BR>corretta e =
moderna=20
gestione dei materiali post consumo. Per prima viene la<BR>riduzione =
della=20
produzione, successivamente il riuso, il riciclaggio, il<BR>compostaggio =
ed=20
infine il recupero energetico.<BR>Coerentemente, l'Unione Europea ha =
posto ai=20
paesi membri l'obiettivo di<BR>ridurre, fin dalla progettazione, il peso =
degli=20
imballaggi ed il riciclo di<BR>questi ultimi, entro il 2008, in base =
alla=20
proposta approvata il 17 Ottobre<BR>2002 dal Consiglio dell' Ambiente, =
dovr=E0=20
andare da un minimo del 55% , ad un<BR>massimo dell' 80%.<BR>Tuttavia, =
nei piani=20
regionali e provinciali liguri non c'=E9 una parola sulla<BR>riduzione =
della=20
produzione alla fonte dei materiali post consumo e nessun<BR>comune =
ligure ha=20
ancora realizzato il passaggio da Tassa a Tariffa, scelta<BR>che, =
premiando=20
economicamente il nucleo famigliare che produce meno<BR>materiali post =
consumo=20
ha, come obiettivo principale proprio la loro<BR>riduzione.<BR>In =
Liguria, al=20
contrario di altre Regioni, non esiste una politica organica<BR>per =
incentivare=20
la diffusione del compostaggio domestico. Eppure, la<BR>famiglia che =
adotta=20
questa pratica =E9 in grado di riciclare nel proprio<BR>giardino, =
nell'orto, ma=20
anche nei vasi per le comuni piante d'appartamento,<BR>gli sfalci d'erba =
e gli=20
avanzi di cucina riducendo, alla fonte, la propria<BR>produzione di =
scarti=20
putrescibili di circa il 30 %.<BR>Diversi Centri Commerciali nelle =
regioni del=20
Nord Italia hanno introdotto la<BR>pratica del vuoto a rendere e dei=20
distributori alla "spina" per acqua, vino,<BR>detersivo, con un =
immediato=20
vantaggio economico per il cliente ed una netta<BR>riduzione della =
produzione di=20
vuoti a perdere. In Liguria, dove questi<BR>stessi Centri Commerciali =
sono=20
presenti, questa pratica =E9 quasi assente. L'<BR>unica eccezione ci =
risulat=20
essere la COOP di Sestri<BR>Sia il Piano Regionale che quello =
Provinciale per=20
Genova non rispettano le<BR>Direttive UE, in quanto prevedono solo il=20
riciclaggio del 35 % dei materiali<BR>post consumo e l'incenerimento del =

restante 65%.<BR>Un nucleo famigliare che in modo sistematico raccoglie =
in modo=20
differenziato<BR>carta, vetro, plastica e metalli, evita di mandare a=20
smaltimento oltre il 70<BR>% della propria produzione di materiali post=20
consumo.<BR>In numerosi comuni italiani con la popolazione inferiore a =
10.000=20
abitanti<BR>la raccolta differenziata , nel 2001, ha superato il 70 =
%.<BR>Sono=20
anche numerosi i comuni con pi=F9 di 10.000 abitanti con quote =
di<BR>raccolta=20
differenziata superiore al 60 %.<BR>Tra i capoluoghi di Provincia il =
primato =E8=20
di Verbania ( 50,2 %); seguono<BR>Bergamo ( 40,8%), Lecco (38,8 %), =
Cremona=20
(34,6 %), Piacenza e Lucca (34 %).<BR>Genova nel 2000 ha raggiunto solo =
un=20
misero 10,23 % di raccolta<BR>differenziata, nonostante gli incessanti =
allarmi=20
di "esaurimento" di<BR>Scarpino<BR>Brescia, recentemente, si =E8 posta =
l'obiettivo=20
di riciclare almeno il 50 %<BR>dei suoi materiali post consumo, Roma il =
45=20
%.<BR>Nel 2002, la citt=E0 di S. Francisco ha riciclato il 46 % dei suoi =

materiali<BR>post consumo e nell'Ottobre 2002 la citt=E0 californiana si =
=E8=20
posta<BR>l'obiettivo di riciclare il 75 %, entro il 2010.<BR>Gli Stati =
Uniti=20
riciclano mediamente il 30 % della loro produzione di MPC e<BR>ne =
inceneriscono=20
solo il 16%. Nel 1999, almeno sei Stati USA avevano tassi<BR>di =
riciclaggio=20
uguali o superiori al 40%; altri 17 Stati USA avevano tassi<BR>di =
riciclaggio=20
compresi tra 30 e 39%.<BR>Negli Stati Uniti, grandi citt=E0 come New =
York, S.=20
Francisco, Seattle, da<BR>circa dieci anni, hanno rinunciato agli =
inceneritori,=20
in quanto troppo<BR>costosi.<BR>Il costo della raccolta differenziata =
varia a=20
seconda della professionalit=E0<BR>di chi la gestisce. Le rese =
qualitativamente e=20
quantitativamente migliori si<BR>ottengono con la raccolta porta a =
porta. A=20
Monza (raccolta differenziata al<BR>51 %) la raccolta porta a porta =
costa=20
annualmente 80.092 lire per abitante;<BR>a Brescia, con una raccolta=20
differenziata al 29 %, la tradizionale raccolta<BR>con campane =
affiancate ai=20
cassonetti costa 95.228 lire per abitante.<BR>Il ritiro ed il =
riciclaggio dei=20
materiali raccolti in modo differenziato<BR>sono assicurati dal CONAI =
(Consorzio=20
Nazionale Imballaggi) che paga ai<BR>Comuni convenzionati 23,5 lire al =
chilo per=20
la carta, 60 lire/kg per il<BR>vetro, 350 lire/kg per l' alluminio, 390 =
lire/kg=20
per la plastica, 22 lire/kg<BR>per il legno<BR>La percentuale di Comuni =
e di=20
popolazioni liguri convenzionate con il<BR>CONAI.=E8 la pi=F9 bassa tra =
le Regioni=20
del Nord Italia.<BR>Esiste un ampio mercato internazionale per il =
riciclo dei=20
materiali post<BR>consumo.<BR>Una tonnellata di PET in scaglie (dal =
recupero=20
delle bottiglie in plastica)<BR>vale, sul mercato dell'usato, da 200 a =
400=20
dollari.<BR>Nel porto di Genova arrivano container pieni di carta da =
macero=20
provenienti<BR>dal Canada e partono container pieni di plastica post =
consumo=20
con<BR>destinazione Cina.<BR>Esistono numerose tecnologie per il =
recupero dei=20
materiali plastici da<BR>raccolta differenziata; numerosi sono anche gli =

impianti che utilizzano<BR>materiali post consumo per produrre oggetti =
in=20
plastica.<BR>A Montecompatri (Lazio) =E8 progettata la costruzione di un =
impianto=20
per<BR>riciclare la plastica. Tratter=E0 annualmente le 60.000 =
tonnellate=20
di<BR>materiali post consumo in plastica prodotti dalla regione =
laziale.<BR>A=20
Ferrara =E8 operativo il primo impianto europeo specializzato per=20
il<BR>riciclaggio del PVC ( 10.000 tonnellate all' anno)<BR>Perch=E8 la =
Regione=20
Liguria non prevede la realizzazione di analoghi impianti<BR>nella zona=20
industriale della Val Bormida?<BR>A Voltri esistono numerose cartiere =
dismesse.=20
Perch=E9 nel Piano Regionale per<BR>la gestione dei materiali post =
consumo non si=20
=E8 previsto una loro riapertura<BR>per recuperare, con moderne =
tecnologie a basso=20
impatto, la carta da macero<BR>raccolta in Liguria?<BR>I materiali che =
avanzano=20
alla raccolta differenziata e al riciclaggio<BR>possono essere trattati =
con=20
tecniche collaudate, economiche e di<BR>dimensionamento molto flessibile =
(bio=20
ossidazione, riduzione anaerobica con<BR>produzione di biogas, calore ed =
energia=20
elettrica) con impatto ambientale<BR>nettamente inferiore a quello dell' =

incenerimento.<BR>Il Piano Provinciale per la gestione dei materiali =
post=20
consumo, proposto da<BR>Italia Nostra, Legambiente e WWF nel Dicembre =
2001,=20
prevede una riduzione<BR>della produzione dei materiali post consumo del =
15 %,=20
il riciclaggio del 50%<BR>e la bio-ossidazione della restante =
quota.<BR>La=20
quantit=E0 di materiale inerte che rimane alla fine di questi=20
trattamenti<BR>(100.000 tonnellate) corrisponde alla quantit=E0 di =
ceneri=20
prodotte<BR>dall'inceneritore previsto dalla Provincia di Genova (da =
90.000 a=20
130.000<BR>tonnellate) da inviare a discarica.<BR>Pertanto questo Piano=20
Alternativo risolve il problema della gestione dei MPC<BR>prodotti dalla =

Provincia di Genova, senza aver bisogno d' inceneritori.<BR>Un impianto=20
d'incenerimento ha bisogno di una discarica per rifiuti speciali<BR>dove =
inviare=20
le ceneri residue (30 % in peso rispetto alla quantit=E0 di<BR>materiali =
post=20
consumo inceneriti). Le ceneri volanti, (2% in peso rispetto<BR>alla =
quantit=E0 di=20
materiali inceneriti) trattenute dagli impianti di<BR>depurazione dei =
fumi hanno=20
alte concentrazioni di metalli pesanti e<BR>diossine, sono quindi =
considerate=20
tossiche e devono essere smaltite con le<BR>dovute cautele.<BR>Per la =
Provincia=20
di Genova, in base all'attuale Piano, occorre trovare una<BR>discarica =
per=20
rifiuti speciali per stoccare le circa 100.000 tonnellate di<BR>ceneri =
prodotte=20
annualmente dall' inceneritore ed una discarica per rifiuti<BR>tossici =
per circa=20
10.000 tonnellate all'anno per stoccare in sicurezza le<BR>ceneri =
volanti=20
trattenute dagli impianti di depurazione fumi dello=20
stesso<BR>inceneritore.<BR>Le ceneri volanti dell'inceneritore di =
Brescia sono=20
stoccate nelle miniere<BR>di salgemma tedesche, in compagnia dei rifiuti =

radioattivi che solo qui<BR>possono essere custoditi indefinitivamente, =
con=20
sufficienti livelli di<BR>sicurezza.<BR>La costruzione di inceneritori=20
all'interno delle aree urbane =E8 l'eccezione<BR>piuttosto che la =
regola.=20
L'inceneritore di Copenaghen, solo grazie all'uso<BR>di un potente =
teleobiettivo=20
pu=F2 sembrare vicino alla statua della<BR>"Sirenetta". In realt=E0 l' =
inceneritore=20
dista circa 2,5 chilometri da questa<BR>statua ed =E8 stato realizzato =
sulla=20
stessa isola dove, insieme ad altre<BR>attivit=E0 industriali, sorge =
l'aeroporto=20
internazionale e dove =E8 vietato ogni<BR>tipo di coltivazione e di=20
allevamenti.<BR>L'inceneritore del principato di Monaco =E8 l'unico =
costruito=20
nell'abitato. La<BR>sua costruzione risale al 1898 (sic). Ovviamente la =
sua=20
tecnologia si =E8<BR>evoluta nel tempo, ma si tratta di un impianto di =
ridotte=20
dimensioni, 60<BR>tonnellate di MPC trattati al giorno, a fronte delle =
800=20
tonnellate al<BR>giorno previste per l'inceneritore di Genova. Nel =
Febbraio=20
1996, una<BR>fuoriuscita di gas inquinanti da questo impianto mand=F2 =
al' ospedale=20
19<BR>monegaschi (Il Secolo XIX, 1 Febbraio 1996, edizione di =
ponente).<BR>Dei=20
161 inceneritori francesi, 43 non rispettano gli attuali obiettivi =
di<BR>qualit=E0=20
per la concentrazione di diossine nei fumi fissati dalla =
Unione<BR>Europea (dati=20
aggiornati al 30/1/2002).<BR>Tra il 2000 ed il 2001, quattro di questi=20
inceneritori sono stati chiusi in<BR>quanto riconosciuti causa di un =
elevata=20
contaminazione di diossine nel latte<BR>prodotto nelle loro vicinanze. A =

Gylly-sur-Isere (Savoia), la contaminazione<BR>ha riguardato 216 aziende =

agricole e si sono dovuti abbattere 2.187 capi di<BR>bestiame (dati =
aggiornati=20
al Marzo 2002)<BR>La dose massima giornaliera di diossine ammessa dall'=20
Organizzazione<BR>Mondiale della Sanit=E0 per un uomo adulto =E8 di 700 =
picogrammi=20
(un picogrammo<BR>=E8 una unit=E0 di peso equivalente ad un miliardesimo =
di=20
milligrammo) .<BR>La quantit=E0 giornaliera di diossine emesse =
dall'impianto di=20
incenerimento<BR>previsto per Genova, nel rispetto dei limiti pi=F9 =
restrittivi=20
fissati dalla<BR>Unione Europea, =E8 pari a 504 milioni di picogrammi, =
quindi=20
corrisponde alla<BR>dose massima giornaliera di 720.000 adulti (nella =
Provincia=20
di Genova<BR>risiedono 898.000 abitanti) .<BR>I limiti alle emissioni di =

diossina da parte di un inceneritore hanno solo<BR>un significato =
tecnico, ossia=20
rappresentano la concentrazione raggiungibile<BR>con le attuali =
tecnologie,=20
certamente non equivalgono ad assenza di rischi<BR>per la salute=20
pubblica.<BR>Gli inceneritori non sono una scelta obbligata.<BR>Non =E8 =
neanche=20
vero che gli inceneritori con recupero energetico (i=20
cosidetti<BR>Termovalorizzatori) riducono le emissioni di gas serra.=20
Quest'affermazione<BR>"dimentica" che la distruzione termica di =
manufatti (in=20
plastica, carta,<BR>legno, gomma..) ci costringe ad usare materie prime =
vergini=20
per la produrre<BR>gli stessi manufatti, di cui continuiamo ad avere =
bisogno e a=20
consumare<BR>energia per questo scopo. Se i bilanci energetici ed =
ambientali=20
sono fatti<BR>nel modo giusto, globalmente, la termovalorizzazione =
comporta un'=20
emissione<BR>netta d'anidride carbonica.<BR>Per lo stesso motivo, la=20
termovalorizzazione non =E8 neppure il sistema<BR>migliore per =
risparmiare=20
energia: La quantit=E0 d'energia, globalmente<BR>risparmiata con il =
riciclaggio =E8=20
quattro volte maggiore dell'energia<BR>risparmiata con la=20
termovalorizzazione.<BR>Se =E8 arrivato alla fine di questo documento, =
il nostro=20
obiettivo =E8 stato<BR>raggiunto. Ora ha gli strumenti minimi per =
prendere una=20
serena decisione.<BR>Se desidera approfondire i temi trattati, la =
invitiamo a=20
contattarci<BR>Buon lavoro<BR><BR>Italia Nostra, Legambiente, Pro =
Natura, WWF=20
Liguria, Greenpeace)<BR><BR>PER INFORMAZIONI<BR>andrea agostini=20
(legambienteliguria)<BR>3394029397<BR></FONT><A=20
href=3D"mailto:lonanoda@tin.it"><FONT face=3D"Times New Roman"=20
size=3D3>lonanoda@???</FONT></A><BR><FONT face=3D"Times New Roman"=20
size=3D3>federico valerio ( italia nostra genova )<BR>010 54 27 =
63<BR></FONT><A=20
href=3D"mailto:italianostra.genova@libero.it"><FONT face=3D"Times New =
Roman"=20
size=3D3>italianostra.genova@???</FONT></A><BR><BR><BR><BR><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3>Le Associazioni Ambientaliste =
Greenpeace , Italia=20
Nostra , Legambiente , WWF<BR>,<BR>organizzano per<BR>SABATO 6 MARZO ORE =
14.30=20
presso<BR>la Sala Rossa del Consiglio Comunale di Genova<BR>Una tavola =
rotonda=20
dal titolo:<BR>COME CHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTI ANCHE SENZA=20
INCENERITORI<BR>Esperienze italiane a confronto<BR>La Tavola rotonda =
servir=E0 a=20
verificare che, anche in Italia ed in<BR>particolare nella Provincia di =
Genova,=20
=E8 possibile realizzare (come<BR>sostengono le Associazioni =
ambientaliste ed il=20
Comitato " Nessun<BR>Inceneritore nel Giardino di Nessuno") una gestione =

virtuosa del ciclo dei<BR>materiali(dal consumo al postconsumo) in grado =
di=20
minimizzare i costi<BR>ambientali ed economici. Quest'obiettivo =E8 =
raggiungibile=20
con un intelligente<BR>ricorso a tecnologie innovative, alla =
partecipazione dei=20
cittadini, al<BR>rispetto della legalit=E0 e alle Direttive della Unione =

Europea.<BR>Alla Tavola Rotonda saranno presenti amministratori =
pubblici,=20
ricercatori,<BR>tecnici, imprenditori che, illustrando le loro =
esperienze,=20
dimostreranno che<BR>un altro piano per la gestione dei materiali post =
consumo =E8=20
possibile, anche<BR>in Italia.<BR>Tra gli altri, hanno aderito al nostro =
invito=20
il dr. Benfenati dell'Istituto<BR>Mario Negri, il dr.Adani =
dell'Universit=E0 di=20
Milano, il presidente del<BR>Consorzio Treviso 2, del Comune di Asti e =
di=20
Salzano, della ditta Ladurner<BR>di Venezia, la COOP Liguria, la =
societ=E0=20
Achab.<BR>Ogni invitato risponder=E0 a specifiche domande dei conduttori =
e del=20
pubblico.<BR>L'iniziativa =E8 aperta alla partecipazione di cittadini,=20
aziende,<BR>giornalisti, organizzazioni sindacali e pi=F9 in generale di =
tutti=20
coloro che<BR>ancora si ostinano a voler capire e conoscere, prima di=20
decidere.<BR>Un invito particolare =E8 rivolto agli amministratori =
pubblici,=20
ai<BR>rappresentanti delle forze politiche e a tutti i sindaci dei=20
comuni<BR>dell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di =
Genova che,=20
tra<BR>breve, saranno chiamati a prendere importanti decisioni, =
destinate=20
a<BR>condizionare il futuro dei cittadini della Provincia di Genova per=20
i<BR>prossimi venti anni.<BR>-------------------------------<BR>La =
Tavola=20
Rotonda si avvale della collaborazione gradita del Gruppo<BR>Consiliare =
Verdi=20
del Comune di=20
Genova<BR>----------------------------------------------<BR><BR>Per =
ulteriori=20
informazioni possono essere consultate le pagine<BR>web<BR></FONT><A=20
href=3D"http://www.greenpeace.it"><FONT face=3D"Times New Roman"=20
size=3D3>www.greenpeace.it</FONT></A><BR><A=20
href=3D"http://www.legambienteliguria.com"><FONT face=3D"Times New =
Roman"=20
size=3D3>www.legambienteliguria.com</FONT></A><BR><A=20
href=3D"http://www.village.it\italianostra"><FONT face=3D"Times New =
Roman"=20
size=3D3>www.village.it\italianostra</FONT></A><BR><FONT face=3D"Times =
New Roman"=20
size=3D3>Per ogni altro problema ci si pu=F2 rivolgere a:<BR>Andrea =
Agostini=20
(legambienteliguria )<BR></FONT><A href=3D"mailto:lonanoda@tin.it"><FONT =

face=3D"Times New Roman" size=3D3>lonanoda@???</FONT></A><BR><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3>339 40 29 397<BR>Federico Valerio =
(italia nostra=20
genova )<BR>010 542763<BR></FONT><A=20
href=3D"mailto:italianostra.genova@libero.it"><FONT face=3D"Times New =
Roman"=20
size=3D3>italianostra.genova@???</FONT></A><BR><FONT face=3D"Times =
New Roman"=20
size=3D3>che stanno curando l'organizzazione del=20
convegno.</FONT><BR></FONT></DIV></BODY></HTML>

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