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Appena ho appreso la notizia mi sono venute in mente le giornate di duro=20
lavoro, l'anno scorso, nel meraviglioso orto botanico di via garibaldi.
Quei tre pomeriggi assolati, con 39 gradi all'ombra di un'estate milanese,=
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a strappare liane e liberare fichi, noci, querce, aceri e ciliegi, a=20
tagliare canne di bambu' secche come se fossimo a Cuba per la Zafra,=20
immersi in una giungla temperata urbana, dimenticata dagli esseri umani, un=
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piccolo ecosistema integro ma esuberante, in cui vivevano passeri,=20
pettirossi, merli, gatti, coccinelle e farfalle, lucertole e topiragno.
Mi sono venuti in mente i sogni collettivi (sara' stato il caldo) di un=20
fazzoletto di verde selvaggio restituito alla fruibilita' collettiva, e di=
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un piccolo vivaio di piante madri che si propagava come i mille tentacoli=20
della fiaba del fagiolo gigante.
Mi sono ricordato di tutti quei vasetti in terracotta in cui si sarebbero=20
potute trapiantare le giovani plantule di farnia e rovere nate nel=20
sottobosco di via garibaldi per rimboschire altre aree come i giardini=20
della stecca o il cortile di cemento del bulk ...
E la serra da riattivare anche come ciclofficina nel verde, le grigliate e=
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le zanzare, tutto dietro alla casa degli artisti e al Garibaldi.
Non so quale sia stato il raptus collettivo che ci ha portati li', a sudare=
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senza sentire la fatica, ad immaginare che la costruzione una citta'=20
vivibile fosse gia' possibile. Il pensiero che tutto questo non esiste piu'=
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mi lascia sgomento, come se fosse solo un brutto sogno.
At 12.27 21/02/2004 +0100, Cantieri Isola wrote:
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>----- Original Message -----
>From: <mailto:erorut@libero.it>Pierre
>To: <mailto:aperitivi.89a@libero.it>Aper
>Sent: Friday, February 20, 2004 5:50 PM
>Subject: Le ruspe son tornate.
>
>Le ruspe son tornate.
>Questa mattina, mi son svegliato, e bella ciao quelli l=E0 erano arrivati=
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>con ruspe e motoseghe, e con i camion portavano via i tronchi dopo aver=20
>devastato met=E0 del giardino qui sotto al laboratorio nostro, la casa=
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>artisti insomma qu=EC al garibaldi.
>Un colpo di mano in bella regola: avevano un' autorizzazione per=20
>manutenzione straordinaria...hanno lasciato il desertro.
>E' certo solo un assaggio, un boccone iniziale di una golosa speculazione=
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>con cementificazione totale, due palazzi di 7 piani e garage soterranei.
>Per dare un po' di amaro al loro primo boccone ci stiamo mobilitando in=20
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>oggi a partire dalle 18,30 ci troviamo qui davanti (via Cazzaniga) con un=
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>banchetto, musica, e stiamo preparando una barriera a protezione=20
>(simbolica) di quello che resta del giardino, quel giardino dove=20
>nidificavano pettirossi, merli, cince, civette ecc.
>Probabilmente luned=EC ci sar=E0 un assemblea di quartiere, insomma =E8=
tutto=20
>ancora in discussione, ma da ora, chi pu=F2 passi a solidarizzare!
>
>APERITIVI 89/A
>Pierre, Kevin, Paola, Danilo, Maria Grazia, Stefano
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<html>
Appena ho appreso la notizia mi sono venute in mente le giornate di duro
lavoro, l'anno scorso, nel meraviglioso orto botanico di via
garibaldi.<br><br>
Quei tre pomeriggi assolati, con 39 gradi all'ombra di un'estate
milanese, a strappare liane e liberare fichi, noci, querce, aceri e
ciliegi, a tagliare canne di bambu' secche come se fossimo a Cuba per la
Zafra, immersi in una giungla temperata urbana, dimenticata dagli esseri
umani, un piccolo ecosistema integro ma esuberante, in cui vivevano
passeri, pettirossi, merli, gatti, coccinelle e farfalle, lucertole e
topiragno.<br><br>
Mi sono venuti in mente i sogni collettivi (sara' stato il caldo) di un
fazzoletto di verde selvaggio restituito alla fruibilita' collettiva, e
di un piccolo vivaio di piante madri che si propagava come i mille
tentacoli della fiaba del fagiolo gigante. <br><br>
Mi sono ricordato di tutti quei vasetti in terracotta in cui si sarebbero
potute trapiantare le giovani plantule di farnia e rovere nate nel
sottobosco di via garibaldi per rimboschire altre aree come i giardini
della stecca o il cortile di cemento del bulk ... <br><br>
E la serra da riattivare anche come ciclofficina nel verde, le grigliate
e le zanzare, tutto dietro alla casa degli artisti e al
Garibaldi.<br><br>
Non so quale sia stato il raptus collettivo che ci ha portati li', a
sudare senza sentire la fatica, ad immaginare che la costruzione una
citta' vivibile fosse gia' possibile. Il pensiero che tutto questo non
esiste piu' mi lascia sgomento, come se fosse solo un brutto
sogno.<br><br>
<br>
At 12.27 21/02/2004 +0100, Cantieri Isola wrote:<br>
<blockquote type=3Dcite class=3Dcite cite> <br>
----- Original Message ----- <br>
<b>From:</b> <a href=3D"
mailto:erorut@libero.it">Pierre</a> <br>
<b>To:</b> <a href=3D"
mailto:aperitivi.89a@libero.it">Aper</a> <br>
<b>Sent:</b> Friday, February 20, 2004 5:50 PM<br>
<b>Subject:</b> Le ruspe son tornate.<br><br>
<font face=3D"arial" size=3D2>Le ruspe son tornate.<br>
Questa mattina, mi son svegliato, e bella ciao quelli l=E0 erano arrivati
con ruspe e motoseghe, e con i camion portavano via i tronchi dopo aver
devastato met=E0 del giardino qui sotto al laboratorio nostro, la casa
degli artisti insomma qu=EC al garibaldi.<br>
Un colpo di mano in bella regola: avevano un' autorizzazione per
manutenzione straordinaria...hanno lasciato il desertro. <br>
E' certo solo un assaggio, un boccone iniziale di una golosa speculazione
con cementificazione totale, due palazzi di 7 piani e garage
soterranei.<br>
Per dare un po' di amaro al loro primo boccone ci stiamo mobilitando in
questi minuti, <br>
oggi a partire dalle 18,30 ci troviamo qui davanti (via Cazzaniga) con un
banchetto, musica, e stiamo preparando una barriera a protezione
(simbolica) di quello che resta del giardino, quel giardino dove
nidificavano pettirossi, merli, cince, civette ecc.<br>
Probabilmente luned=EC ci sar=E0 un assemblea di quartiere, insomma =E8 tutt=
o
ancora in discussione, ma da ora, chi pu=F2 passi a solidarizzare!<br>
<br>
</font><font face=3D"Arial Black, Helvetica" size=3D2>APERITIVI
89/A</font><font face=3D"arial" size=3D2><br>
Pierre, Kevin, Paola, Danilo, Maria Grazia, Stefano
</font></blockquote></html>
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