AL SIG. QUESTORE
LECCE
A S.E. SIG. PREFETTO
LECCE
OGGETTO: Richiesta.
Si fa seguito all'incontro svoltosi nel mese di dicembre presso la
Prefettura di Lecce, davanti al Sig. Prefetto, ed a cui parteciparono il
dott. Giannuzzi-Vice Prefetto, il dott. Sava-Vice Questore, la sig.ra
Mongelli-Assistente Sociale del Comune di Lecce con una sua collaboratrice
e, per il Lecce Social Forum, M. Teresa Astro, Francesca Testi e Luca
Ruberti, in cui si affrontarono alcune problematiche afferenti i giovani
Maghrebini denuncianti i gestori del C.P.T. Regina Pacis ed altri.
In quella riunione si parlò degli aiuti concreti da fornire ai giovani di
cui sopra, riguardanti in particolare il vitto e l'alloggio.
All'epoca i ragazzi presenti a Lecce erano 3 e, in effetti, furono
tempestivamente collocati dal Comune di Lecce presso dei Bed & Breakfast
ove tutt'ora alloggiano ed agli stessi vennero riconosciuti i buoni pasto
sempre da parte del Comune.
Dopo quella riunione, nel mese di gennaio, è stato deciso il rinvio a
giudizio per i gestori Regina Pacis e, pertanto, avrà inizio il processo per
il quale è ritenuta necessaria dalla difesa la permanenza, per tutta la
durata dello stesso, dei soggetti di che trattasi nello Stato Italiano (già
presentata richiesta in tal senso alla P.M. CarolinaElia).
Da due settimane sono a Lecce altri tre ragazzi Maghrebini ai quali è
necessario provvedere nello stesso modo dei primi tre, in quanto privi di
qualsiasi forma di autosostentamento.
Secondo gli accordi derivanti dalla riunione di dicembre citata, dovrebbe
essere la Questura a comunicare al Comune di Lecce la presenza di queste
nuove unità (essendo in possesso dell'elenco dei denuncianti) e la
Prefettura dovrebbe, d'altro canto, sollecitare la fornitura agli stessi di
vitto e alloggio da parte del Comune.
Sembra ultroneo ribadire che questi giovani si trattengono in Italia all'
unico scopo di consentire il pieno corso della giustizia pur con tutte le
difficoltà del caso, prima tra tutte il possesso di permessi di soggiorno
"per motivi di giustizia" che non consentono di svolgere, secondo la
normativa vigente, alcuna attività lavorativa.
Si chiede, pertanto, che vengano effettuate le necessarie comunicazioni al
Comune di Lecce il quale si attiverà soltanto dietro sollecitazione delle
competenti autorità, come più volte affermato dai Servizi Sociali.
Si resta a disposizione di conoscere le Vostre determinazioni in merito
stante l'urgenza che genera la presente richiesta.
Distinti ossequi
Per il Lecce Social Forum
D.ssa Maria Teresa Astro
Lecce, 18.2.2004
Per comunicazioni contattare M.Teresa Astro 349.. o Luca Ruberti 338..