Ad ARCI,
A Legambiente,
A UISP.
Car* amic*, car* compagn*,
se =
non fosse per la correttezza professionale che incondizionatamente gli ri=
conosco e per una sorta di affetto personale che quasi mi lega ad Andrea =
Plebe de Il Secolo XIX, dovrei sospettare che l=B4espressione che mi attr=
ibuisce nel suo articolo del 14 febbraio sia figlia di una linea editoria=
le avversa al movimento e, estensivamente, pure al mio partito.
In ve=
rit=E0, avendo avuto modo di parlargli, gi=E0 so che =E8 stato obbligato =
a sintetizzare due diversi concetti che io gli avevo esposto. Esattamente=
, contestandomi un isolamento del nostro partito nella richiesta di ritir=
o della delibera, gli avevo segnalato come ci fossero gi=E0 state trasver=
sali prese di posizione da parte della societ=E0 civile con esponenti di =
comitati e associazioni quali il comitato verit=E0 e giustizia, singoli c=
onsiglieri dei gruppi di maggioranza, esponenti di gruppi e associazioni =
del mondo ambientalista, ecc. Pi=F9 tardi, ricordandomi Plebe i rimprover=
i di schizzofrenia che altri esponenti della maggioranza avevano rivolto =
al gruppo di Rifondazione, gli dicevo che noi non avevamo problemi a rime=
tterci la faccia, mentre altri gruppi politici magari contestavano nei co=
rridoi la delibera ma poi stavano zitti.
Insomma, le solite beghe di =
ceto politico.
Mi rendo conto che il modo in cui =E8 stata riportata=
pu=F2 invece suggerire un rimprovero al mondo associazionista che risult=
erebbe tanto incomprensibile, quanto immeritato. Insisto: se qualcuno ci =
ha perso la faccia =E8 il mio partito che =E8 stato incapace di bloccare =
sul nascere quel pessimo provvedimento della giunta; agli altri -e noi co=
n loro, se =E8 possibile- il compito di recuperare questo scivolone della=
politica genovese.
Con il solito affetto che mi lega a voi.
Bruno=
Pastorino