[Forumgenzano] Fwd:[bastaguerra] Report del Bologna Social F…

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Author: eviti@libero.it
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Subject: [Forumgenzano] Fwd:[bastaguerra] Report del Bologna Social Forum sull
Report del Bologna Social Forum sull'assemblea nazionale del 7 e 8 feb=
braio.

L'assemblea delle reti italiane del Foro Sociale Europeo e del =
movimento dei movimenti svoltasi a Bologna nei giorni di sabato 7 e domen=
ica 8 febbraio nelle sale del Teatro polivalente Occupato ha discusso mol=
ti argomenti, condiviso numerosi appuntamenti e delineato un'agenda di lo=
tta che per semplicit=E0 riportiamo in chiusura di queste note.
Un passo=
avanti nella contaminazione con movimenti anche in parte esogeni a noi (=
ma comunque importanti per un movimento che non pu=F2 e non vuole essere =
perimetrato) lo abbiamo fatto nel cominciare l'assemblea ascoltando le te=
stimonianze dei conflitti e delle resistenze da molteplici situazioni di=
lotta con cui vogliamo contaminarci: Scanzano Ionico, i metalmeccanici, =
gli autoferrotranvieri, i coordinamenti a difesa della scuola pubblica ha=
nno portato all'interno dell'assemblea le loro istanze e le loro esperien=
ze fondanti e arricchenti. Li ringraziamo.

La nostra attenzione verso =
simili insorgenze dal basso non nasce dalla semplice solidariet=E0 o dall=
a naturale condivisione delle ragioni delle proteste. Il nostro obietti=
vo che deve essere quello di raggiungere, supportare, contribuire al radi=
camento territoriale delle mobilitazioni in questione nasce anche dalla c=
onsapevolezza che abbiamo di fronte i limiti e i risultati pi=F9 nefasti =
del neoliberismo che contestiamo. Le lotte in analisi sono il sintomo di =
una globalizzazione che ha portato a riva i suoi mali.
Conflitto e radic=
amento sono strettamente connessi a un improponibile corto circuito che v=
iene avanti da parte del governo Berlusconi: conflitto sociale, violenza =
politica, terrorismo. Sostenere lelotte significa anche mostrare come que=
ste sono la naturale conseguenza di uno stato di disagio politico e socia=
le, fare questo significa opporsi ad una criminalizzazione che nei fatti =
=E8 gi=E0 a regime. La nostra pratica politica deve impedire che i focola=
i di mobilitazione cadano nella trappola dell'intimidazione e contribuire=
a far si che non rimangano latenti.

E altrettanto importante ci =E8 p=
arsa la partecipazione dell'assemblea tutta alla manifestazione che si =E8=
tenuta sabato pomeriggio contro la legge sulla procreazione assistita. E=
' stata un'occasione ulteriore per mescolare discussione e azione.

Per=
il resto, il dibattito ha avuto sicuramente fasi alterne, momenti alti e=
bassi (anche tesi), passaggi in cui si =E8 stati in grado di confrontars=
i francamente sui nodi delle questioni politiche ed altri in cui si =E8 a=
vuta pi=F9 difficolt=E0.
E' comunque, ancora una volta, emersa la consap=
evolezza che se met=E0 della ricchezza del movimento ci viene dalle diver=
sit=E0 di idee, pratiche, punti di vista che in esso si intrecciano e si =
confrontano, l'altra met=E0 ci viene, senza dubbio, da una volont=E0 di i=
mpegno unitario in mancanza del quale tutte le parti subirebbero un pesan=
te danno.

L'assemblea ha anche parlato spesso di autonomia del movimen=
to dalla politica "istituzionale", posizione che preserva un obiettivo di=
fondo: cambiare, incidere sull'agenda politica, pretendere che i parlame=
ntari non solo tengano conto delle vertenze in atto ma votino, decidano, =
prendano posizione di conseguenza. Monitorare la politica ed esigere che =
questa, nelle rispettive figure istituzionali, risponda delle proprie "az=
ioni" di fronte alla societ=E0 civile Dare degli aut\aut verificandone l'=
attuazione significa ripensare il discorso politico.

L'assemblea ha ap=
profondito le tematiche in agenda nei seguenti tre assi di
approfondimen=
to:
- guerra preventiva, controllo sociale, restrizione degli spazi demo=
cratici
- reddito, lavoro, migranti, precariet=E0;
- Europa come nuovo =
spazio pubblico, beni comuni, privatizzazioni, nuovo
municipio

e la d=
iscussione dei relativi tre tavoli di lavoro ha senza dubbio
contribuito=
al raggiungimento di riflessioni condivise e di appuntamenti
comuni.=0D
=

Qui vengono inserite le Relazioni dei Gruppi

BREVE SINTESI GRUPPO "=
GUERRA GLOBALE GUERRA SOCIALE"

Dalla discussione del gruppo "guerra g=
lobale guerra sociale" sono emersi alcune proposte e una prima agenda di =
iniziative per contrastare le politiche di guerra, sia a livello globale =
(a cominciare dall'opposizione decisa all'occupazione dell'Iraq e dalla r=
ichiesta del ritiro immediato delle truppe italiane) sia nella sua dimens=
ione interna (repressione contro il dissenso e le soggettivit=E0 ribelli,=
restrizione degli spazi di democrazia ecc.).
In primo luogo =E8 stata r=
ibadita l'importanza fondamentale della manifestazione del 20 marzo "gior=
nata mondiale "per la fine dell' occupazione dell'Iraq e per l'autodeterm=
inazione del popolo iracheno" proposta dal movimento anti-guerra degli St=
ati Uniti e rilanciata al FSE di Parigi e al Forum Sociale Mondiale di Mu=
mbai: per noi questa data deve essere l'occasione per rilanciare un movim=
ento contro la guerra che ancora una volta faccia suoi gli assi della rad=
icalit=E0 e dell'unit=E0; per questo =E8 stato valutato positivamente il =
lavoro del gruppo che ha preparato la bozza di appello nazionale per la m=
anifestazione che =E8 appunto imperniata sull' obiettivo decisivo della f=
ine dell'occupazione in Iraq (ma anche in Palestina, Afghanistan e Ceceni=
a) e del ritiro delle truppe italiane. Nella stessa direzione va anche l'=
appello ai parlamentari affinch=E9 votano con decisione contro il decreto=
del Governo che proroga le cosiddette "missioni di pace" una richiesta c=
he verr=E0 supportata da iniziative locali nelle prossime settimane.
=0D
=
Nella preparazione della giornata del 20 marzo l'assemblea ha deciso di s=
ostenere e preparare le "carovane di pace": sia quella che vedr=E0 centin=
aia di persone recarsi nei paesi del medioriente, sia quelle che dal nord=
e dal sud dell'Italia convergeranno verso la manifestazione costruendo =
iniziative e appuntamenti in decine di citt=E0 e paesi.

Il 20 marzo sa=
r=E0 una tappa importante ma non esaurisce l'impegno contro la guerra glo=
bale che vuole invece essere rilanciata con forza. Per quanto riguarda l'=
aspetto di "guerra interna " si =E8 deciso che la carovana del nord-ovest=
partir=E0 da Genova nei gironi di iniziative del 28/29 febbraio e 2 marz=
o, tappa importante della nostra opposizione.
E ancora sono state messe =
in cantiere altre campagne ? in particolare contro le basi militari sul t=
erritorio italiano e per il boicottaggio delle "multinazionali della gue=
rra", anche in questo caso campagne che vengono dalla discussione dell'as=
semblea contro la guerra di Mumbai. Appuntamenti importanti saranno anche=
quelli del 21 febbraio 2004 a Cagliari contro la base Usa della Maddalen=
a - alla quale viene dato sostegno politico - e il 17/18 aprile a Brescia=
per "Disarmiamo Exa", in contestazione della annuale fiera delle armi "l=
eggere".

Gruppo di lavoro
EUROPA COME SPAZIO PUBBLICO,
BENI COMUNI e=
NUOVO MUNICIPIO

Si =E8 vissuta una difficolt=E0 iniziale nell'incontr=
o dei tre tavoli, meglio di due dato che non hanno partecipato persone at=
tive nell'esperienza dei nuovi municipi. L'incontro tra linguaggi ed espe=
rienze diverse nella fase iniziale non ha consentito un'immediata sintoni=
a. Dopo che si =E8 chiarito che l' assemblea di Roma dell'8/9 maggio non =
dovr=E0 avere carattere 'giuridico' ma esprimere i valori fondanti dei mo=
vimenti sociali e per questo la preparazione e la gestione dell'assemblea=
dovr=E0 essere il risultato del lavoro di discussione ed elaborazione de=
i tavoli e delle reti europee, la discussione ha affrontato le tematiche =
e le forme organizzative dell' assemblea di maggio.
I movimenti sono cos=
tituenti nel senso di mettere in connessione nuovi diritti e creazione di=
spazi pubblici, valori e procedure discorsive democratiche: la conquista=
di diritti crea nuove forme di relazioni sociali e istituzionali, dal mo=
mento che la statuizione di principi fondamentali, di cui =E8 portatore i=
l movimento, =E8 frutto della partecipazione diretta dei soggetti che si =
riconoscono e costituiscono proprio in e attraverso questa lotta per i di=
ritti, che si contrappongono al liberismo. I tavoli e le reti sono gli or=
ganismi che possono e devono elaborare la Carta dell'altra Europa: la pac=
e, il ripudio della guerra, il disarmo, la giustizia tra i popoli con un =
ruolo attivo dell'Europa nella costruzione di relazioni eque, e riparatri=
ce, con il Sud del mondo (contro le visioni eurocentriche); la cittadinan=
za di residenza per rendere davvero universali i diritti fondamentali e s=
configgere l'Europa fortezza e le politiche sicuritarie, i migranti sono =
tra i soggetti principali di questa fondazione universale dei diritti e d=
ella democrazia; i diritti sociali e del lavoro contro le politiche liber=
iste del workfare e della precarizzazione (salario, pensioni, basic incom=
e, democrazia del lavoro, formazione contro l'insicurezza strumento di ri=
catto e di cancellazione dei diritti); beni comuni contro la privatizzazi=
one e la liberalizzazione (delle risorse naturali, dei beni sociali, dei =
saperi e della cultura); la democrazia federalista capace di rifondare da=
l basso il welfare e la gestione dei beni comuni, di costruire spazi pubb=
lici e forme di partecipazione ai differenti livelli - sono questi i temi=
individuati dalla discussione.
E' necessario coinvolgere nel percorso l=
e reti europee e il prossimo appuntamento di Londra dovr=E0 essere l'occa=
sione per coinvolgere l'intero FSE, a cui proporre gi=E0 un percorso: un =
seminario a Milano sui beni comuni; un incontro a Firenze sulla cittadina=
nza di residenza; un seminario sui diritti sociali e del lavoro a Roma; e=
uno sulla democrazia federalista. Sulla pace l'elaborazione =E8 ormai gi=
unta alla formulazione di principi largamente condivisi (si vedano le pro=
poste del Tavolo della pace e di Giudit), che il tavolo Bastaguerra potr=
ebbe mettere a fuoco in incontri specifici. Naturalmente le sedi degli in=
contri possono essere delle citt=E0 europee, qualora vi sia l'impegno dei=
locali social forum.
Va costruito un gruppo di lavoro italiano che sia =
il centro propulsore dei contatti europei, delle iniziative di preparazio=
ne e dell'organizzazione dell'assemblea. Roma sar=E0 una tappa per l'ela=
borazione della Carta dell' altra Europa che potr=E0 essere anche varata =
a Londra a novembre; di certo potr=E0 essere un momento di 'raccolta' del=
le idee maturate nei e dai movimenti, e anche una sede da cui lanciare pr=
ogetti e lotte sui temi comuni (dalle pensioni al salario, alla cittadina=
nza, al lavoro, contro le privatizzazione dell'acqua, contro i grandi cor=
ridoi di asfalto e cemento ecc.) , per costruire dal basso la societ=E0 e=
uropea, federalista, egualitaria, pacifista.
Luned=EC 16 febbraio, a Rom=
a alle ore 15 nella sede della CGIL Corso d'Italia 25 (stanza di Benzi), =
si terr=E0 la prima riunione del gruppo di lavoro per preparare un incont=
ro nazionale entro i primi di marzo.


GRUPPO DI LAVORO
REDDITO, LAVO=
RO, MIGRANTI E PRECARIETA'
Il gruppo di lavoro su "reddito, lavoro, migr=
anti e precariet=E0" ha avviato la propria discussione con alcuni interve=
nti che hanno evidenziato perplessit=E0 sul metodo con cui la riunione =E8=
stata convocata. Sia Stefano Galieni (Rifondazione Comunista) sia Filipp=
o Miraglia (Arci) hanno in particolare messo in evidenza il rischio che i=
l riassorbimento delle tematiche fin qui affrontate dal tavolo migranti a=
ll'interno di un tavolo pi=F9 ampio e generico finiscano per assecondare =
la marginalizzazione di quelle stesse tematiche all'interno del dibattito=
e dell'azione del complessiva del movimento. Diversi\e compagni\e del ta=
volo che ha lavorato sui temi del reddito hanno per parte loro evidenziat=
o problemi di comunicazione e di metodo rispetto alla convocazione della =
riunione. Questa fase preliminare della discussione si =E8 chiusa con l'e=
splicita assunzione del fatto che la riunione di Bologna non configurava =
in alcun modo un nuovo tavolo, da sostituire a quelli esistenti, che mant=
engono la propria autonomia e si daranno nelle prossime settimane scadenz=
e specifiche di dibattito. Si =E8 tentato piuttosto di verificare la poss=
ibilit=E0 di una convergenza tra esperienze di elaborazione e di proposta=
politica che fino a ora si sono sviluppate senza significativi momenti d=
i confronto. Le ragioni materiali di questa convergenza sono del resto em=
erse chiaramente da diversi interventi. I compagni interni alla recte Act=
ion di Roma, ad esempio, hanno sottolineato il protagonismo dei migranti =
nell'ultimo ciclo di lotte per la casa a Roma, e pi=F9 in generale all'in=
terno delle iniziative sul reddito e sulla precariet=E0, che sono sfociat=
e nella costituzione di un'assemblea metropolitana. Compagni interni a di=
verse esperienze di intervento sui temi delle migrazioni nel nordest hann=
o per parte loro sottolineato come le loro esperienze li abbiano condotti=
"naturalmente" a occuparsi di problematiche complessivamente relative al=
lavoro industriale e alle lotte sui servizi in quell'area. Nello svilupp=
o della discussione sono state poi presentate dai compagni di Milano le m=
odalit=E0 di costruzione della scadenza dell'Euromayday (primo maggio) a =
Milano e Barcellona. Si =E8 verificata un'ampia convergenza sull'opportun=
it=E0 di fare di quella scadenza una scadenza generale del movimento sui =
temi del lavoro, dando spazio e protagonismo alle diverse soggettivit=E0 =
che si sono espresse all'interno dei percorsi del movimento stesso negli =
ultimi due anni, a cominciare dai lavoratori e dalle lavoratrici migranti=
.
L'orientamento emerso dal dibattito =E8 da una parte quello di aderire=
al percorso di costruzione della scadenza del primo maggio indicato dall=
e reti che gi=E0 vi stanno lavorando, da salvaguardare e valorizzare nell=
a loro autonomia, a partire dall'assemblea e dalle azioni previste per il=
29 febbraio, giornata di "San Precario". Dall'altra si =E8 molto insisti=
to sulla necessit=E0 di assumere il periodo che ci separa dal primo maggi=
o come occasione di sperimentazione di forme nuove di intervento del movi=
mento sul lavoro (camere del lavoro e del non lavoro, apertura di sportel=
li integrati, costruzione di assemblee territoriali, etc.), che possono a=
pportare un valido contributo anche all'affrontamento delle problematiche=
pi=F9 generali che sono state al centro delle assemblee plenarie di Bolo=
gna: ovvero la ricostruzione di spazi pubblici e condivisi al cui interno=
diverse esperienze e diversi soggetti possano incontrarsi, comunicare, c=
ostruire lotte comuni.
Da questo punto di vista, =E8 stata indicata l'op=
portunit=E0 di convocare per il 2 maggio, il giorno dopo l'Euromayday, un=
a nuova assemblea generale di movimento.

-----------------------------=
-------------------------------------------------------------------------=
-------------------------------------------------------------------------=
----------------------------------------
Non escono invece da questa ass=
emblea posizioni unitarie sui massimi sistemi, n=E9 si =E8 voluto semplif=
icare una discussione impegnativa su categorie politiche complesse. Ci so=
ttraiamo immediatamente alle speculazioni giornalistiche o politiche che =
tentino di affermare il contrario.
Checch=E9 ne possa dire il Corriere d=
ella Sera durante l'assemblea di Bologna le opinioni sono state varie, di=
verse e articolate.
In particolar modo sulla questione violenza-non viol=
enza, possiamo dire che la discussione in questa assemblea =E8 stata affr=
ontata, ma non certo nei termini semplicistici di una scelta non problema=
tizzata all'interno di questo binomio. Al contrario, =E8 parlato di prati=
che, di difesa, di resistenza, di legalit=E0 e illegalit=E0, di efficacia=
o meno delle forme di conflitto, senza avere l'assillo ossessivo di chiu=
dere forzatamente e con una posizione unitaria un dibattito che in realt=E0=
viene arricchito ogni giorno da sperimentazioni locali e globali, come c=
i dimostrano le recenti vicende degli scioperi spontanei, spesso auto-org=
anizzati e di certo non concertativi ai depositi degli autobus, degli sci=
operi del biglietto (e delle obliteratrici!) in appoggio agli autoferrotr=
anvieri, dei picchetti delle fabbriche metalmeccaniche, della ribellione =
civile e ambientale di Scanzano e anche le vicende degli operai dell'Ilva=
di Genova del 9 febbraio.
Ma questo =E8 nella natura delle cose: quando=
si pretende di discutere di categorie politiche complesse e fondative, q=
uando si vuole dipanare un'agenda composta da soggettivit=E0 dalle divers=
e biografie politiche e che utilizzano differenti dispositivi linguistici=
allora nulla =E8 mai semplice, scontato e lineare. N=E9 era compito di q=
uesta assemblea uscire con una posizione unitaria su questo tema e, infat=
ti, questo non =E8 successo. Il resto sono, lo ripetiamo, speculazioni gi=
ornalistiche.

Come detto l'assemblea ha approfondito come sia necessar=
io incrociare i movimenti che la eccedono e l'universo di situazioni di c=
onflitto che contribuiscono a comporre il bacino di deposito del moviment=
o. Per questo l'assemblea non ha ritenuto di semplificare il dibattito su=
lle forma organizzazione, ma ha tenuto aperto il problema della costruzio=
ne di un luogo comune di movimento, luogo peraltro che non sia perimetrat=
o n=E9 che assurga al ruolo di arbitro del movimento e di chi =E8 dentro =
o fuori di esso.
=C8 stato invece deciso di sperimentare un'articolazion=
e aperta che possa pi=F9 agilmente intrecciarsi con quelle lotte che nasc=
ono anche al di fuori del movimento, che nascono dai cittadini, dai lavor=
atori,dai disoccupati, dagli studenti, da coloro che ad un certo punto de=
cidono di autorganizzarsi e rispondere a un modello economico e sociale c=
he oggi funziona meno che mai e che produce esclusione sociale e guerra.=0D
=
Se il movimento ha avuto finora un pregio =E8 forse quello di aver mostra=
to che muoversi e fare qualcosa a testa alta era possibile.
Oggi vediamo=
che molte lotte non scaturiscono dalle soggettivit=E0 e reti delle nostr=
e assemblee. Ne siamo felici. E se abbiamo deciso di dare anche il nostro=
contributo a molte di queste lotte e di articolare il movimento attraver=
so le sue campagne non =E8 certo per cercare di rivendicarne un' improba=
bile paternit=E0, n=E9 tantomeno mettervi un cappello politico, ma al con=
trario per favorire l'intento di connettervisi, contaminarsi e attraversa=
rle. Partiamo infatti dall'assunzione che =E8 movimento ci=F2 che agisce =
il cambiamento e non solo e semplicemente chi appartiene e/o rappresenta =
un assemblea.
Si =E8 pertanto individuato in un'agenda che va dal 15 feb=
braio all'8 maggio una prima dead line di verifica in cui discutere metod=
i e risultati ottenuti da oggi a quella data.
E', infatti, importante ri=
manere sempre ben connessi all'evoluzione ormai giornaliera delle situazi=
oni di conflitto che ovunque nascono e crescono ed evitare il rischio di =
uno scollamento tra l'insieme delle reti italiane del Foro Sociale Europe=
o e del movimento dei movimenti ed i cicli di lotte che emergono potenti=0D
=


Infine, ma non perch=E9 meno importante, si =E8 parlato lungamente de=
l processo che inizier=E0 a Genova il due marzo 2004 a 26 compagni accusa=
ti di devastazione e saccheggio. Tutte queste persone andranno difese. An=
che perch=E9 difendere queste persone significa difendere Genova.L'assemb=
lea ha deciso su questo argomento di sottoscrivere l'appello di Haidi Giu=
liani (che inseriamo alla fine di questo capoverso) e di uscire nei pross=
imi giorni con un documento sottoscritto dai 18 portavoce del GSF 2001 ch=
e verr=E0 redatto da Luca Casarini, Luciano Muhlbauer e Raffaella Bolini.=
Il dato comune =E8 la condanna della riscrittura degli avvenimenti di Gen=
ova 2001 che si sta cercando di fare e, in una parola, la non processabil=
it=E0 di Genova. NON DIMENTICARE GENOVA riguarda il nostro passato come i=
l nostro futuro.

Appello di Haidi Giuliani

Il 2 Marzo prossimo sara=
nno processati a Genova 26 manifestanti tra i molti
che hanno partecipat=
o al contro G8 del 2001.
Alcuni di loro hanno tirato sassi contro le vet=
rine.
Alcuni stavano a guardare.
Alcuni hanno tirato sassi contro le fo=
rze dell'ordine.
Tre erano in piazza Alimonda, come Carlo.
Tutti devono=
rispondere di devastazione e saccheggio, e per questa
imputazione risch=
iano svariati anni di carcere .
Abbiamo visto i filmati che riprendono n=
elle piazze e nelle strade di Genova carabinieri, poliziotti, guardie di =
finanza mentre manganellano, feriscono, prendono a calci, rompono braccia=
, gambe, denti, mascelle, teste di manifestanti inermi: nessuno di loro =E8=
indagato; solo "quelli" della Diaz e di Bolzaneto (ma non tutti, date le=
difficolt=E0 di riconoscimento) saranno chiamati a rispondere di qualcos=
a, ma intanto si parla di trasferire il procedimento a Torino, quindi di =
ricominciare tutto daccapo, con altri viaggi, altre difficolt=E0 per chi =
ha sporto denuncia. Non credo sia nostro compito giudicare le singole azi=
oni degli uni o degli altri. Il problema sta a monte, nella responsabilit=
=E0 politica e nella gestione dell'ordine pubblico. Il problema =E8 che, =
da parte della magistratura e dell'informazione, non si =E8 mai voluto pr=
endere in esame la dinamica complessiva degli "incidenti" di quelle due g=
iornate: la teoria secondo la quale le violenze dei manifestanti hanno p=
rovocato le "esagerazioni" da parte delle forze dell'ordine =E8 totalment=
e falsa, lo sappiamo ma nessuno lo dice.
In quei giorni sono state compi=
ute ingiustizie insopportabili.
Staremo in silenzio mentre se ne compion=
o altre?
Staremo in silenzio mentre dei ragazzi verranno buttati in gale=
ra come dei
delinquenti o dei terroristi?
E cosa diremo poi agli altri,=
a tutti quei giovani che vogliono credere
nella giustizia?

La mamma =
di Carlo



Infine, scendiamo nel merito degli appuntamenti comuni ch=
e sono importanti di per s=E9, ma anche nel quadro della lettura che dann=
o di nuove leggi, nuove imposizioni, nuovi diritti violati (dal protrarsi=
della guerra globale permanente agli orrori legislativi della nuova cost=
ituzione europea, dalla criminalizzazione di movimenti nei vari paesi eu=
ropei, alla carcerizzazione di massa insita nel testo di legge Fini sull=
e droghe, dall' incrociarsi delle problematiche del lavoro precario e dei=
migranti, alle lotte per l'ambiente).

Nella parte finale dell'assembl=
ea si =E8 parlato di convocare una riunione del "gruppo di continuit=E0" =
aperto e allargato a tutti/e coloro che vogliono parteciparvi nella prima=
met=E0 di Marzo. Per da discutere dei problemi del Forum Sociale Europeo=
(la riunione =E8 a Londra il 7-8 marzo), dell'andamento della mobilitazi=
one per il 20 marzo e della formazione di un gruppo di lavoro che prepari=
l'assemblea del 2 maggio a Milano.

AGENDA
15 febbraio, Scanzano: ass=
emblea delle realt=E0 di lotta meridionali
21 febbraio, Roma: manifesta=
zione contro la legge Fini sulle droghe
21 febbraio: manifestazione cont=
ro la base militare della Maddalena
28-29 febbraio e 2 marzo, Genova:sul=
la base dell'appello di Haidi Giuliani
prime giornate di lotta contro il=
processo ai 26 compagni per Genova 2001
20 marzo, Roma: manifestazione =
mondiale contro la guerra
17-18 aprile, Brescia: mobilitazione contro EX=
A
1 maggio Milano: may day parade
2 maggio Milano: assemblea di verific=
a e discussione sulle caratteristiche
del movimento in relazione al conf=
litto sociale e sui successivi
appuntamenti e modalit=E0 (per quanto ri=
guarda le caratteristiche
dell'assemblea
occorre un approfondimento in =
quanto sono state espresse posizioni
differenti)
8-9 maggio Roma: assem=
blea europea per la carta per un'altra Europa


Bologna Social Forum=0D
=




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=0D
=

Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizz=
o:
bastaguerra-unsubscribe@???


Link Yahoo! Gruppi =0D
=

Per andare all'homepage del gruppo vai alla pagina:
http://it.groups.=
yahoo.com/group/bastaguerra/

Per annullare l'iscrizione al gruppo scri=
vi a:
bastaguerra-unsubscribe@???

L'utilizzo da parte tu=
a di Yahoo! Gruppi =E8 soggetto alle:
http://it.docs.yahoo.com/info/uto=
s.html