[Forumgenzano] Fwd: [RRCC]OGM: L'area a coltivazione transge…

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Autor: Genzano Social Forum
Data:  
Assumpte: [Forumgenzano] Fwd: [RRCC]OGM: L'area a coltivazione transgenica sale a 67, 7 mln di ettari / I giganti biotech abbandonano... il campo
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Ricevo da Noemi e giro in lista
Cris

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> From: "noemi" <bevilacquan@???>
> Date: February 9, 2004 2:53:38 PM CET
> To: "Genzano Social Forum" <genzanosf@???>
> Subject: Fw: [RRCC]OGM: L'area a coltivazione transgenica sale a 67,7 =20=


> mln di ettari / I giganti biotech abbandonano... il campo
>
> =A0
> ----- Original Message -----
> From: Vincenzo Puggioni
> To: Rete Romana Consumo Critico
> Sent:Monday, February 09, 2004 7:23 AM
> Subject:[RRCC]OGM: L'area a coltivazione transgenica sale a 67,7 mln =20=


> di ettari / I giganti biotech abbandonano... il campo
>
> Giro, mi pare interessante (tratto da "Gevam News/07 e 09-04" =20
> -http://www.gevam.it)
> Saluti.
> Vincenzo
> =A0
> ***************************************
> =A0
> 8 OGM: L'area a coltivazione transgenica sale a 67,7 mln di ettari
>
>
> Fonte:http://www.isaaa.org/Press_release/Briefs30-2003/press/=20
> b30_italian.htm
>
>
> MANILA, Filippine, 13 gennaio 2004 - Per il settimo anno consecutivo, =20=


> gli agricoltori in tutto il mondo hanno notevolmente aumentato la =20
> coltivazione di piante geneticamente modificate, facendo registrare =20=


> nel 2003 un incremento del 15% delle superfici coltivate rispetto =20
> all'anno precedente e portando la superficie totale a 67,7 milioni di =20=


> ettari.
> Questi i dati che emergono dal rapporto elaborato dall'ISAAA =20
> (International Service for the Acquisition of Agri-biotech =20
> Applications) Servizio Internazionale per l'Acquisizione delle =20
> Applicazioni Agrobiotecnologiche).
> Questo incremento tiene anche conto di una stima in difetto e =20
> provvisoria riguardante 3 milioni di ettari di soia geneticamente =20
> modificata coltivata in Brasile, paese che nel 2003 ha per la prima =20=


> volta consentito la semina di questo tipo di soia. In realt=E0 i dati =20=


> finali sulla superficie totale potrebbero essere molto superiori ai =20=


> dati stimati.
> Secondo il rapporto sono cresciuti a 7 milioni gli agricoltori in 18 =20=


> paesi - oltre l'85% dei quali costituito da agricoltori di paesi in =20=


> via di sviluppo con limitate risorse a disposizione - che utilizzano =20=


> sementi gm rispetto ai 6 milioni in 16 paesi registrati nel 2002. =20
> Quasi un terzo della superficie mondiale coltivata con piante gm si =20=


> trova in paesi in via di sviluppo, rispetto al 25% circa registrato =20=


> nel 2002.
> Sempre secondo il rapporto, il numero di paesi nei quali si trova il =20=


> 99% della superficie coltivata con prodotti gm =E8 passata dai 4 nel =20=


> 2002 a 6. Brasile e Sud Africa sono andati ad aggiungersi a Stati =20
> Uniti, Argentina, Canada e Cina, i principali coltivatori di prodotti =20=


> agricoli gm. Gli incrementi di produzione pi=F9 significativi si sono =20=


> verificati in Cina e Sud Africa, che hanno registrato incrementi di un =

=20
> terzo delle superfici rispetto al 2002. Gli altri 4 paesi che =20
> coltivano superfici geneticamente modificate superiori ai 50.000 =20
> ettari sono Australia, India, Romania e Uruguay. Ci sono poi altri 8 =20=


> paesi che totalizzano singolarmente fino ai 50.000 ettari.
> In Spagna la produzione di mais Bt =E8 cresciuta del 33% passando dai =20=


> 25.000 ettari del 2002 ai 32.000 del 2003.
> Sempre in Europa, la Romania ha incrementato del 50% la superficie =20
> coltivata con soia gm raggiungendo nel 2003 i 70.000 ettari. La =20
> Bulgaria =E8 costante nella semina di poche migliaia di ettari di mais =

=20
> tollerante i diserbanti, mentre la Germania prosegue nella =20
> coltivazione di una superficie minima di mais Bt.
> La superficie coltivata con soia gm, che =E8 anche il prodotto =20
> geneticamente modificato maggiormente diffuso, ha registrato un =20
> incremento del 13% raggiungendo i 41,4 milioni di ettari. La soia gm =20=


> infatti rappresenta ormai il 55% della produzione di soia a livello =20=


> mondiale. Le nuove variet=E0 di mais e le recenti autorizzazioni da =20=


> parte degli enti preposti hanno fatto registrare il pi=F9 forte =20
> incremento di superfici nel settore del mais: + 25% per un totale di =20=


> 15,5 milioni di ettari, ovvero l'11% della superficie totale coltivata =

=20
> a mais. Segue poi il colza con un aumento del 20% per un totale di 3,6 =

=20
> milioni di ettari, vale a dire il 16% della superficie totale =20
> coltivata a colza. La superficie di cotone geneticamente modificato ha =

=20
> invece registrato un incremento del 6% per un totale di 7,2 milioni di =

=20
> ettari, ovvero il 21% della superficie totale coltivata a cotone.
> Secondo le previsioni dell'ISAAA, entro i prossimi cinque anni 10 =20
> milioni di agricoltori in 25 paesi o pi=F9 coltiveranno100 milioni di =20=


> ettari con sementi geneticamente modificate. Sempre secondo il =20
> rapporto, a livello globale il valore di mercato dei prodotti agricoli =

=20
> geneticamente modificati dovrebbe passare dai circa 4,5 miliardi di =20=


> dollari USA di quest'anno agli oltre 5 miliardi entro il 2005.
>
> Superfici coltivate con piante geneticamente modificate, suddivisione =20=


> per paesi - dati 2003
> a.. Gli Stati Uniti hanno coltivato 42,8 milioni di ettari con sementi =

=20
> geneticamente modificate (+10% rispetto al 2002) che costituiscono il =20=


> 63% della superficie totale mondiale coltivata con piante =20
> geneticamente modificate. Questo incremento =E8 derivato dalla =

crescita =20
> delle superfici coltivate con mais geneticamente modificato e soia =20
> tollerante i diserbanti.
> b.. L'Argentina ha coltivato 13,9 milioni di ettari con sementi =20
> geneticamente modificate: un incremento del 3% rispetto al 2002 per =20=


> una superficie che costituisce il 21% del totale mondiale delle =20
> superfici geneticamente modificate. Le superfici coltivate con il mais =

=20
> Bt continuano anch'esse ad aumentare, mentre quelle coltivate con soia =

=20
> gm costituiscono circa il 100% delle superfici coltivate a soia nel =20=


> paese.
> c.. In Canada sono stati coltivati 4,4 milioni di ettari di piante =20
> geneticamente modificate, pari al 6% del totale globale, con un =20
> aumento del 26% rispetto al 2002. Questo aumento significativo =20
> riflette l'incremento nella semina del colza, del mais geneticamente =20=


> modificato e della soia tollerante i diserbanti.
> d.. Il Brasile, che per la prima volta ha seminato soia gm, con i suoi =

=20
> 3 milioni di ettari di coltivazioni geneticamente modificate =20
> rappresenta il 4% del totale globale. Si tratta di una stima =20
> provvisoria e in difetto poich=E9 al momento della redazione del =20
> rapporto solo la met=E0 della superficie era stata seminata. La =20
> superficie totale coltivata potrebbe essere molto superiore rispetto =20=


> ai dati stimati.
> e.. In Cina sono stati coltivati 2,8 milioni di ettari di cotone =20
> geneticamente modificato (il 58% della produzione nazionale), vale a =20=


> dire il 33% in pi=F9 rispetto al 2004 e il 4% della superficie totale =20=


> coltivata con piante geneticamente modificate.
> f.. Il Sud Africa che ha coltivato circa 400.000 ettari di piante gm, =20=


> ha registrato un incremento del 33% rispetto all'anno precedente e =20
> costituisce circa l'1% della superficie mondiale coltivata con piante =20=


> geneticamente modificate. L'incremento deriva dalla crescita nella =20
> produzione di mais gm, sia bianco che giallo, cotone e soia.
> g.. In Australia, mentre da un lato si =E8 verificata una lieve =20
> diminuzione delle superfici geneticamente modificate a causa della =20
> persistenza della siccit=E0 che ha portato a una pi=F9 generale =

riduzione =20
> dei raccolti, dall'altro gli agricoltori hanno comunque seminato circa =

=20
> 100.000 ettari di cotone geneticamente modificato.
> h.. In India, paese che per il secondo anno ha seminato piante =20
> geneticamente modificate, la superficie coltivata con cotone Bt =E8 =20=


> raddoppiata, raggiungendo nel 2003 i 100.000 ettari.
> i.. Anche Uruguay e Romania hanno registrato una forte crescita delle =20=


> loro superfici. Entrambi i paesi infatti hanno oltrepassato per la =20
> prima volta la soglia dei 50.000 ettari. In Romania la superficie di =20=


> soia gm =E8 aumentata del 50%, raggiungendo i 70.000 ettari, mentre =20=


> l'Uruguay, che per la prima volta ha iniziato la semina a fini =20
> commerciali di mais Bt, ha triplicato la propria produzione di soia =20=


> gm, che ha cos=EC raggiunto i 60.000 ettari.
> j.. La Spagna con i suoi 32.000 ettari di mais Bt, (+ 33% rispetto =20
> all'anno precedente) =E8 l'unico paese della Comunit=E0 Europea con =

una =20
> produzione significativa di piante agricoli geneticamente modificate.
> k.. Sempre in Europa, la Germania ha continuato a coltivare una =20
> superficie limitata di mais Bt, mentre la Bulgaria ha continuato a =20
> coltivare poche migliaia di ettari di mais tollerante i diserbanti.
> l.. Nel 2003 le Filippine hanno prodotto per la prima volta raccolti =20=


> geneticamente modificati. La produzione =E8 stata di 20.000 ettari di =20=


> mais Bt: il primo prodotto agricolo geneticamente modificato a essere =20=


> coltivato in Asia.
> m.. Per quanto riguarda l'Indonesia i rapporti indicano che in =20
> Sulawesi =E8 stata coltivata una piccola superficie di cotone Bt.
> n.. In Colombia si =E8 verificato un incremento della superficie =20
> coltivata con mais Bt che, nel secondo anno di produzione, ha =20
> raggiunto i 5.000 ettari.
> o.. In Honduras si =E8 passati dai 500 ettari di mais Bt del 2002 a =

una =20
> produzione commerciale di 2.000 ettari nel 2003.
> p.. In Messico sono stati coltivati circa 25.000 ettari di cotone Bt e =

=20
> circa 10.000 ettari di soia tollerante i diserbanti .
> =A0
> =

***********************************************************************=20=

> *****************
> =A0
> 2 =A0=A0=A0 I giganti biotech abbandonano... il campo. Dopo Bayer =20
> CropScience, anche Monsanto, multinazionale americana biotech, =20
> annuncia il ritiro dalla Gran Bretagna. E dall'Europa. Rinunciano alla =

=20
> conquista di un mercato europeo che si sta dimostrando sempre pi=F9 =20=


> ostile, sostengono gli ambientalisti.
>
>
> Fonte: "Il Manifesto" , 17 ottobre '03
>
> Il gigante biotech europeo Bayer CropScience, sussidiaria del gruppo =20=


> chimico-farmaceutico tedesco Bayer, ha deciso di interrompere tutti =20=


> gli esperimenti in Inghilterra nei campi transgenici. La notizia era =20=


> giunta il 29 settembre: "i test riprenderanno quando le condizioni =20
> saranno pi=F9 favorevoli", citava il "The Observer".
> Oggi, anche il gigante globale dell'agricoltura transgenica Monsanto =20=


> lascia l'Inghilterra e, presumibilmente a breve, l'Europa. La =20
> decisione =E8 chiudere il quartier generale a Cambridge (mandando a =

casa =20
> 80 ricercatori), i campi sperimentali in Francia, Germania, Rep. Ceca, =

=20
> e, a catena, le sedi in Europa. Nel comunicato ufficiale si legge: =20
> "Mid-Term Strategic Actions:(...) i piani includono: (1) Ridurre i =20
> costi associati all'erbicida Roundup, (2) uscire dal business europeo =20=


> di variet=E0 vegetali e sementiero; e (3) interrompere i programmi di =20=


> agrofarmaceutica".
> I manager affermano che si tratta di un "riposizionamento strategico". =

=20
> Ma =E8 difficile non collegare le mosse a un'impasse finanziaria e ai =20=


> risultati del dibattito "GM Nation" in Inghilterra (sfavorevolissimi =20=


> agli OGM), al prosieguo della moratoria in Europa, alla decisione del =20=


> Parlamento europeo di etichettare i prodotti transgenici per lo 0,9%, =20=


> all'ostilit=E0 diffusa per gli ingredienti alterati geneticamente.
> La commissaria Ue all'ambiente, Margot Wallstrom, aveva dichiarato che =

=20
> le compagnie americane di biotecnologia "stanno mentendo e =20
> costringendo" l'Europa ad adottare tecnologie di manipolazione =20
> genetica insostenibili. Quanto alla Gran Bretagna, lo studio voluto =20=


> dal governo Blair (favorevole agli OGM, che a breve decider=E0 se dare =

=20
> il via libera alla produzione e alla commercializzazione di organismi =20=


> geneticamente modificati) =E8 durato tre anni e ha preso in esame tre =20=


> diversi raccolti, mais, colza e barbabietola. Le coltivazioni di =20
> barbabietola e di colza sono risultate pi=F9 dannose per l'ambiente =20=


> delle coltivazioni normali. Le ripercussioni si sentiranno ancora in =20=


> terra inglese: sul governo Blair sta per abbattersi l'onda lunga delle =

=20
> autorizzazioni facili, che ha gi=E0 spazzato la FDA, l'ente americano =

di =20
> controllo, facendo cadere qualche testa fra gli amici =20
> dell'agrobusiness.
> I Friends of the Earth inglesi e gli ambientalisti sono soddisfatti =20=


> anche perch=E8 ritengono una vittoria il fatto che Monsanto abbia =

deciso =20
> di ritirarsi. Sembra proprio che Monsanto abbia rinunciato alla =20
> conquista di un mercato europeo che si sta dimostrando sempre pi=F9 =20=


> ostile, sostengono gli ambientalisti: per Friends of the Earth si =20
> tratta di "una vittoria importante per il movimento anti-OGM: Monsanto =

=20
> ha capito di aver fallito in Europa".
> Bayer ritira alcune variet=E0 sperimentali dalla Gran Bretagna
> In Gran Bretagna la Bayer CropScience, il braccio inglese della =20
> multinazionale tedesca Bayer, ha ritirato sei domande di approvazione =20=


> per altrettante variet=E0 di sementi geneticamente modificate dalla =20=


> National Seed List. L'ingresso di una variet=E0 nella lista =E8 il =

primo =20
> passo per autorizzare la sua commercializzazione in Gran Bretagna. Una =

=20
> volta nella lista, le sementi candidate sono sottoposte a vari test =20=


> sperimentali. La spiegazione ufficiale =E8 che, siccome in Europa le =20=


> variet=E0 di sementi, GM o meno, sono approvate solo se offrono =

vantaggi =20
> aggiuntivi rispetto a quelle gi=E0 presenti sul mercato, la =20
> multinazionale ha deciso di ritirare le variet=E0 deficitarie, quelle =20=


> cio=E8 che sarebbero state superate da altre gi=E0 esistenti. La =

decisone =20
> della Bayer inglese segue quella presa all'inizio dell'anno di =20
> interrompere tutti i campi sperimentali di colture GM in Gran =20
> Bretagna, con la motivazione che rischiavano di venire distrutti o =20
> danneggiati da attivisti contrari agli OGM.
> Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer
> www.CBGnetwork.org
> CBGnetwork@???
>
>


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Ricevo da Noemi e giro in lista

Cris


Begin forwarded message:


<excerpt><bold><color><param>0000,0000,0000</param>From:
</color></bold>"noemi" <<bevilacquan@???>

<bold><color><param>0000,0000,0000</param>Date:
</color></bold>February 9, 2004 2:53:38 PM CET

<bold><color><param>0000,0000,0000</param>To: </color></bold>"Genzano
Social Forum" <<genzanosf@???>

<bold><color><param>0000,0000,0000</param>Subject: </color>Fw:
[RRCC]OGM: L'area a coltivazione transgenica sale a 67,7 mln di ettari
/ I giganti biotech abbandonano... il campo

</bold>

=A0

<fontfamily><param>Arial</param><x-tad-bigger>----- Original Message
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=
</x-tad-bigger><color><param>0000,0000,EEEE</param><x-tad-bigger>Vincenzo
Puggioni</x-tad-bigger></color><x-tad-bigger> =
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<bold><fontfamily><param>Arial</param><x-tad-bigger>To:</x-tad-bigger></fo=
ntfamily></bold><fontfamily><param>Arial</param><x-tad-bigger>
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Romana Consumo Critico</x-tad-bigger></color><x-tad-bigger> =
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=
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fontfamily></bold><fontfamily><param>Arial</param><x-tad-bigger>Monday,
February 09, 2004 7:23 AM</x-tad-bigger></fontfamily>

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GM:
L'area a coltivazione transgenica sale a 67,7 mln di ettari / I
giganti biotech abbandonano... il campo</x-tad-bigger></fontfamily>


Giro, mi pare interessante (tratto da "Gevam News/07 e 09-04"
-<color><param>0000,0000,EEEE</param>http://www.gevam.it</color>)

Saluti.

Vincenzo

=A0

***************************************

=A0

<fontfamily><param>Times New Roman</param>8 <bold>OGM: L'area a
coltivazione transgenica sale a 67,7 mln di ettari</bold></fontfamily>



<fontfamily><param>Times New =
Roman</param>Fonte:<color><param>0000,0000,EEEE</param>http://www.isaaa.or=
g/Press_release/Briefs30-2003/press/b30_italian.htm</color> =
</fontfamily>



<fontfamily><param>Times New Roman</param>MANILA, Filippine, 13
gennaio 2004 - Per il settimo anno consecutivo, gli agricoltori in
tutto il mondo hanno notevolmente aumentato la coltivazione di piante
geneticamente modificate, facendo registrare nel 2003 un incremento
del 15% delle superfici coltivate rispetto all'anno precedente e
portando la superficie totale a 67,7 milioni di ettari.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Questi i dati che emergono
dal rapporto elaborato dall'ISAAA (International Service for the
Acquisition of Agri-biotech Applications) Servizio Internazionale per
l'Acquisizione delle Applicazioni Agrobiotecnologiche).</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Questo incremento tiene
anche conto di una stima in difetto e provvisoria riguardante 3
milioni di ettari di soia geneticamente modificata coltivata in
Brasile, paese che nel 2003 ha per la prima volta consentito la semina
di questo tipo di soia. In realt=E0 i dati finali sulla superficie
totale potrebbero essere molto superiori ai dati stimati.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Secondo il rapporto sono
cresciuti a 7 milioni gli agricoltori in 18 paesi - oltre l'85% dei
quali costituito da agricoltori di paesi in via di sviluppo con
limitate risorse a disposizione - che utilizzano sementi gm rispetto
ai 6 milioni in 16 paesi registrati nel 2002. Quasi un terzo della
superficie mondiale coltivata con piante gm si trova in paesi in via
di sviluppo, rispetto al 25% circa registrato nel 2002.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Sempre secondo il rapporto,
il numero di paesi nei quali si trova il 99% della superficie
coltivata con prodotti gm =E8 passata dai 4 nel 2002 a 6. Brasile e Sud
Africa sono andati ad aggiungersi a Stati Uniti, Argentina, Canada e
Cina, i principali coltivatori di prodotti agricoli gm. Gli incrementi
di produzione pi=F9 significativi si sono verificati in Cina e Sud
Africa, che hanno registrato incrementi di un terzo delle superfici
rispetto al 2002. Gli altri 4 paesi che coltivano superfici
geneticamente modificate superiori ai 50.000 ettari sono Australia,
India, Romania e Uruguay. Ci sono poi altri 8 paesi che totalizzano
singolarmente fino ai 50.000 ettari.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>In Spagna la produzione di
mais Bt =E8 cresciuta del 33% passando dai 25.000 ettari del 2002 ai
32.000 del 2003.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Sempre in Europa, la Romania
ha incrementato del 50% la superficie coltivata con soia gm
raggiungendo nel 2003 i 70.000 ettari. La Bulgaria =E8 costante nella
semina di poche migliaia di ettari di mais tollerante i diserbanti,
mentre la Germania prosegue nella coltivazione di una superficie
minima di mais Bt.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>La superficie coltivata con
soia gm, che =E8 anche il prodotto geneticamente modificato maggiormente
diffuso, ha registrato un incremento del 13% raggiungendo i 41,4
milioni di ettari. La soia gm infatti rappresenta ormai il 55% della
produzione di soia a livello mondiale. Le nuove variet=E0 di mais e le
recenti autorizzazioni da parte degli enti preposti hanno fatto
registrare il pi=F9 forte incremento di superfici nel settore del mais:
+ 25% per un totale di 15,5 milioni di ettari, ovvero l'11% della
superficie totale coltivata a mais. Segue poi il colza con un aumento
del 20% per un totale di 3,6 milioni di ettari, vale a dire il 16%
della superficie totale coltivata a colza. La superficie di cotone
geneticamente modificato ha invece registrato un incremento del 6% per
un totale di 7,2 milioni di ettari, ovvero il 21% della superficie
totale coltivata a cotone.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Secondo le previsioni
dell'ISAAA, entro i prossimi cinque anni 10 milioni di agricoltori in
25 paesi o pi=F9 coltiveranno100 milioni di ettari con sementi
geneticamente modificate. Sempre secondo il rapporto, a livello
globale il valore di mercato dei prodotti agricoli geneticamente
modificati dovrebbe passare dai circa 4,5 miliardi di dollari USA di
quest'anno agli oltre 5 miliardi entro il 2005. </fontfamily>


<fontfamily><param>Times New Roman</param>Superfici coltivate con
piante geneticamente modificate, suddivisione per paesi - dati =
2003</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>a.. Gli Stati Uniti hanno
coltivato 42,8 milioni di ettari con sementi geneticamente modificate
(+10% rispetto al 2002) che costituiscono il 63% della superficie
totale mondiale coltivata con piante geneticamente modificate. Questo
incremento =E8 derivato dalla crescita delle superfici coltivate con
mais geneticamente modificato e soia tollerante i =
diserbanti.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>b.. L'Argentina ha coltivato
13,9 milioni di ettari con sementi geneticamente modificate: un
incremento del 3% rispetto al 2002 per una superficie che costituisce
il 21% del totale mondiale delle superfici geneticamente modificate.
Le superfici coltivate con il mais Bt continuano anch'esse ad
aumentare, mentre quelle coltivate con soia gm costituiscono circa il
100% delle superfici coltivate a soia nel paese.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>c.. In Canada sono stati
coltivati 4,4 milioni di ettari di piante geneticamente modificate,
pari al 6% del totale globale, con un aumento del 26% rispetto al
2002. Questo aumento significativo riflette l'incremento nella semina
del colza, del mais geneticamente modificato e della soia tollerante i
diserbanti.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>d.. Il Brasile, che per la
prima volta ha seminato soia gm, con i suoi 3 milioni di ettari di
coltivazioni geneticamente modificate rappresenta il 4% del totale
globale. Si tratta di una stima provvisoria e in difetto poich=E9 al
momento della redazione del rapporto solo la met=E0 della superficie era
stata seminata. La superficie totale coltivata potrebbe essere molto
superiore rispetto ai dati stimati.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>e.. In Cina sono stati
coltivati 2,8 milioni di ettari di cotone geneticamente modificato (il
58% della produzione nazionale), vale a dire il 33% in pi=F9 rispetto al
2004 e il 4% della superficie totale coltivata con piante
geneticamente modificate.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>f.. Il Sud Africa che ha
coltivato circa 400.000 ettari di piante gm, ha registrato un
incremento del 33% rispetto all'anno precedente e costituisce circa
l'1% della superficie mondiale coltivata con piante geneticamente
modificate. L'incremento deriva dalla crescita nella produzione di
mais gm, sia bianco che giallo, cotone e soia.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>g.. In Australia, mentre da
un lato si =E8 verificata una lieve diminuzione delle superfici
geneticamente modificate a causa della persistenza della siccit=E0 che
ha portato a una pi=F9 generale riduzione dei raccolti, dall'altro gli
agricoltori hanno comunque seminato circa 100.000 ettari di cotone
geneticamente modificato.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>h.. In India, paese che per
il secondo anno ha seminato piante geneticamente modificate, la
superficie coltivata con cotone Bt =E8 raddoppiata, raggiungendo nel
2003 i 100.000 ettari.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>i.. Anche Uruguay e Romania
hanno registrato una forte crescita delle loro superfici. Entrambi i
paesi infatti hanno oltrepassato per la prima volta la soglia dei
50.000 ettari. In Romania la superficie di soia gm =E8 aumentata del
50%, raggiungendo i 70.000 ettari, mentre l'Uruguay, che per la prima
volta ha iniziato la semina a fini commerciali di mais Bt, ha
triplicato la propria produzione di soia gm, che ha cos=EC raggiunto i
60.000 ettari.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>j.. La Spagna con i suoi
32.000 ettari di mais Bt, (+ 33% rispetto all'anno precedente) =E8
l'unico paese della Comunit=E0 Europea con una produzione significativa
di piante agricoli geneticamente modificate.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>k.. Sempre in Europa, la
Germania ha continuato a coltivare una superficie limitata di mais Bt,
mentre la Bulgaria ha continuato a coltivare poche migliaia di ettari
di mais tollerante i diserbanti.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>l.. Nel 2003 le Filippine
hanno prodotto per la prima volta raccolti geneticamente modificati.
La produzione =E8 stata di 20.000 ettari di mais Bt: il primo prodotto
agricolo geneticamente modificato a essere coltivato in =
Asia.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>m.. Per quanto riguarda
l'Indonesia i rapporti indicano che in Sulawesi =E8 stata coltivata una
piccola superficie di cotone Bt.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>n.. In Colombia si =E8
verificato un incremento della superficie coltivata con mais Bt che,
nel secondo anno di produzione, ha raggiunto i 5.000 ettari. =
</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>o.. In Honduras si =E8 passati
dai 500 ettari di mais Bt del 2002 a una produzione commerciale di
2.000 ettari nel 2003. </fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>p.. In Messico sono stati
coltivati circa 25.000 ettari di cotone Bt e circa 10.000 ettari di
soia tollerante i diserbanti .</fontfamily>

=A0

<fontfamily><param>Times New =
Roman</param>*************************************************************=
***************************</fontfamily>

=A0

<fontfamily><param>Times New Roman</param>2 =A0=A0=A0 <bold>I giganti
biotech abbandonano... il campo. Dopo Bayer CropScience, anche
Monsanto, multinazionale americana biotech, annuncia il ritiro dalla
Gran Bretagna. E dall'Europa. Rinunciano alla conquista di un mercato
europeo che si sta dimostrando sempre pi=F9 ostile, sostengono gli
ambientalisti.</bold></fontfamily>



<fontfamily><param>Times New Roman</param>Fonte: "Il Manifesto" , 17
ottobre '03</fontfamily>


<fontfamily><param>Times New Roman</param>Il gigante biotech europeo
Bayer CropScience, sussidiaria del gruppo chimico-farmaceutico tedesco
Bayer, ha deciso di interrompere tutti gli esperimenti in Inghilterra
nei campi transgenici. La notizia era giunta il 29 settembre: "i test
riprenderanno quando le condizioni saranno pi=F9 favorevoli", citava il
"The Observer". </fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Oggi, anche il gigante
globale dell'agricoltura transgenica Monsanto lascia l'Inghilterra e,
presumibilmente a breve, l'Europa. La decisione =E8 chiudere il quartier
generale a Cambridge (mandando a casa 80 ricercatori), i campi
sperimentali in Francia, Germania, Rep. Ceca, e, a catena, le sedi in
Europa. Nel comunicato ufficiale si legge: "Mid-Term Strategic
Actions:(...) i piani includono: (1) Ridurre i costi associati
all'erbicida Roundup, (2) uscire dal business europeo di variet=E0
vegetali e sementiero; e (3) interrompere i programmi di
agrofarmaceutica".</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>I manager affermano che si
tratta di un "riposizionamento strategico". Ma =E8 difficile non
collegare le mosse a un'impasse finanziaria e ai risultati del
dibattito "GM Nation" in Inghilterra (sfavorevolissimi agli OGM), al
prosieguo della moratoria in Europa, alla decisione del Parlamento
europeo di etichettare i prodotti transgenici per lo 0,9%,
all'ostilit=E0 diffusa per gli ingredienti alterati =
geneticamente.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>La commissaria Ue
all'ambiente, Margot Wallstrom, aveva dichiarato che le compagnie
americane di biotecnologia "stanno mentendo e costringendo" l'Europa
ad adottare tecnologie di manipolazione genetica insostenibili. Quanto
alla Gran Bretagna, lo studio voluto dal governo Blair (favorevole
agli OGM, che a breve decider=E0 se dare il via libera alla produzione e
alla commercializzazione di organismi geneticamente modificati) =E8
durato tre anni e ha preso in esame tre diversi raccolti, mais, colza
e barbabietola. Le coltivazioni di barbabietola e di colza sono
risultate pi=F9 dannose per l'ambiente delle coltivazioni normali. Le
ripercussioni si sentiranno ancora in terra inglese: sul governo Blair
sta per abbattersi l'onda lunga delle autorizzazioni facili, che ha
gi=E0 spazzato la FDA, l'ente americano di controllo, facendo cadere
qualche testa fra gli amici dell'agrobusiness.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>I Friends of the Earth
inglesi e gli ambientalisti sono soddisfatti anche perch=E8 ritengono
una vittoria il fatto che Monsanto abbia deciso di ritirarsi. Sembra
proprio che Monsanto abbia rinunciato alla conquista di un mercato
europeo che si sta dimostrando sempre pi=F9 ostile, sostengono gli
ambientalisti: per Friends of the Earth si tratta di "una vittoria
importante per il movimento anti-OGM: Monsanto ha capito di aver
fallito in Europa". </fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Bayer ritira alcune variet=E0
sperimentali dalla Gran Bretagna</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>In Gran Bretagna la Bayer
CropScience, il braccio inglese della multinazionale tedesca Bayer, ha
ritirato sei domande di approvazione per altrettante variet=E0 di
sementi geneticamente modificate dalla National Seed List. L'ingresso
di una variet=E0 nella lista =E8 il primo passo per autorizzare la sua
commercializzazione in Gran Bretagna. Una volta nella lista, le
sementi candidate sono sottoposte a vari test sperimentali. La
spiegazione ufficiale =E8 che, siccome in Europa le variet=E0 di =
sementi,
GM o meno, sono approvate solo se offrono vantaggi aggiuntivi rispetto
a quelle gi=E0 presenti sul mercato, la multinazionale ha deciso di
ritirare le variet=E0 deficitarie, quelle cio=E8 che sarebbero state
superate da altre gi=E0 esistenti. La decisone della Bayer inglese segue
quella presa all'inizio dell'anno di interrompere tutti i campi
sperimentali di colture GM in Gran Bretagna, con la motivazione che
rischiavano di venire distrutti o danneggiati da attivisti contrari
agli OGM.</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New Roman</param>Coalizione contro i pericoli
derivanti dalla Bayer</fontfamily>

<fontfamily><param>Times New =
Roman</param><color><param>0000,0000,EEEE</param>www.CBGnetwork.org</color=
></fontfamily>


<fontfamily><param>Times New =
Roman</param><color><param>0000,0000,EEEE</param>CBGnetwork@???</color=
></fontfamily>




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