Autore: norma Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] protesta sotto la sede dei DS
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
La decisione dei partiti del centro sinistra di astenersi sulla proroga
della missione in Iraq sembra ormai irrevocabile.
Perciò, come avevamo deciso da tempo, giovedì 12 febbraio (il giorno
della discussione in senato) dalle 14 alle 20, attueremo un sit in di
protesta sotto la sede dei democratici di sinistra di Genova, in piazza De
Marini (zona Sottoripa).
Invitiamo tutt* ad essere presenti anche per breve tempo ed a a portare
chitarre, cartelli, striscioni , bandiere della pace e vignette, mostre
fotografiche, ecc
Cercheremo di dialogare con impiegati e funzionari diessini per
convincerli delle nostre buone ragioni; la manifestazione avrà carattere
assolutamente nonviolento ed è stata regolarmente notificata alla questura.
Sappiamo bene che non solo il DS si asterranno in questa circostanza; ma
riteniamo maggiori le loro responsabilità perchè il loro è il maggior
partito di opposizione.
Ai gruppi parlamentari dei partiti del centro sinistra abbiamo spedito la
lettera che incolliamo qui di seguito
Giovedì 12 febbraio sarete chiamati a votare in senato per convertire in
legge il decreto con cui il governo proroga la missione dei soldati italiani
in Iraq.
Voi non ignorate che la guerra in corso in Iraq è inutile a combattere il
terrorismo, come mille episodi quotidiani dimostrano; la guerra moltiplica i
lutti ed alimenta i rancori; la guerra è illegale per l'Italia, in quanto
esplicitamente vietata dalla Costituzione.
Quella che viene ipocritamente chiamata "missione di pace" e " missione
umanitaria" è una vera e propria spedizione coloniale, al fianco di
britannici e statunitensi responsabili di massacri e distruzioni; infatti le
organizzazioni non governative italiane hanno rifiutato ogni rapporto con i
militari. Ma un dato più di altri rende evidente la realtà della "missione":
la spesa prevista per la spedizione per i prossimi sei mesi è di 222
milioni di euro, di cui solo 11,5 per «aiuti umanitari».
Sappiamo bene che a Nassirya hanno perso la vita 19 persone, e comprendiamo
il dolore dei loro familiari; ma nessun "senso dell'onore" deve indurre a
prorogare una spedizione moralmente ingiustificabile. Ci indigna leggere o
ascoltare che in questa guerra l'Italia è al terzo posto per numero di
caduti, dopo statunitensi ed inglesi: nessuno conta mai i morti iracheni. E
tra essi, come ormai in ogni conflitto da quasi cento anni, la maggioranza è
rappresentata da civili.
Vi chiediamo di non rendervi complici di questo governo militarista e
guerrafondaio, e di non ricorrere ad espedienti quali l'astensione o l'
uscita dall'aula del senato. Vi chiediamo di VOTARE NO alla proroga della
missione militare italiana in Iraq .
Se la vostra decisione non sarà modificata daremo vita ad una presenza
nonviolenta di protesta per il pomeriggio di giovedì 12 febbraio sotto la
sede genovese del partito dei democratici di sinistra.
Sappiamo bene che non solo i DS, ma anche altri partiti del centro sinistra
sono orientati verso l'astensione o l'uscita dall'aula, ma indirizzeremo la
nostra protesta verso di loro in quanto maggior partito di opposizione