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<body bgcolor="#ffffff" leftmargin="5" bottommargin="10" topmargin="10" marginheight="10" marginwidth="5" rightmargin="5"><span class="testo">Questo articolo ti è stato inviato attraverso il sito del giornale Bresciaoggi</span><br><br><span class="edizione">BRESCIAOGGI</span><br><div align="right"><span class="testoData">Martedì 10 Febbraio 2004
provincia Pagina 13 <br><br></span></div><span class="occhiello">CARPENEDOLO. È la quarta vittima in bicicletta negli ultimi venti giorni. Il dolore di famigliari e colleghi di lavoro<br><br></span><span class="titolo">Ciclista schiacciato da un camion<br><br></span><span class="sottotitolo">Marco Besacchi, 38 anni, stava tornando a casa per la pausa del pranzo<br><br></span><span class="testo"><P> </B> </I> </I> </B> di Enzo Trigiani <BR> <BR> <BR> <BR> </I> </B> </I> </B> Tornare a casa per il pranzo in sella alla bicicletta e trovare la morte nell'attraversamento di un semaforo, schiacciati da un camion. È accaduto a Marco Besacchi, trentottenne celibe di Carpenedolo che non è riuscito ad arrivare nella villetta dove viveva con il papà Bruno, sarto in pensione e la mamma Grandilia Marini, anche lei pensionata. Ed è purtroppo il quarto incidente in nemmeno venti giorni che registra la morte di persone in bicicletta. <BR> Le abitudini di Marco erano
diventate una regola per il padre. Quando ha visto che il figlio ritardava l’arrivo di cinque minuti, ha avuto un presentimento e inforcata la bicicletta ha fatto al contrario la strada. Alla vista dei soccorritori - sono giunte sul luogo dell'incidente l'ambulanza del 118 e l'elisoccorso del Civile di Brescia atterrato nel campo sportivo vecchio in via 4 Novembre - il padre ha capito subito. Inutile
il lavoro dei soccorsi, giunti con la consueta prontezza. Marco Besacchi è deceduto sul colpo all'altezza dell'incrocio tra via 4 Novembre, la vecchia fermata del tram, e l'inizio di via Treccani, un'arteria cittadina che aggira il centro storico per arrivare con maggiore facilità in via Gramsci, dove il giovane risiedeva. <BR> L'urto con la motrice di un tir gli è stato fatale nonostante i due mezzi viaggiassero nello stesso senso di marcia. L'autoveicolo della ditta Monteverdi proveniente da Castiglione, guidato da C. B. residente a Carpenedolo, dopo lo stop al semaforo rosso è ripartito verso via Treccani travolgendo però lo sfortunato ciclista. Non si sono sbilanciati la Polizia stradale monteclarense guidata da Elio Corona e i carabinieri di Carpenedolo al comando del maresciallo Bonfiglio sull’esatte dinamica dell’incidente. <BR> A tale proposito, e considerata l'ora dell'incidente, a mezzogiorno, gli investigatori sono alla ricerca d
i testimoni che possono fornire indicazioni utili per capire che cosa è successo. <BR> Marco Besacchi aveva appena lasciato il luogo di lavoro poco distante dal luogo dell'incidente, la ditta Lobre specializzata in produzione di lenti ottiche per telecamere e faretti. I suoi compagni di lavoro sono rimasti smarriti dopo aver appreso la triste notizia ed hanno iniziato un frenetico via vai dall'incroci
o alla fabbrica. Innocente Mura, titolare con Antonio Tafelli della Lobre, e il collega Roberto Visani non si danno pace per la morte del loro amico Marco, operaio ottico da oltre vent'anni. «La nostra è una famiglia - rimarcano insieme Mura e Visani - Marco aveva il dono di non drammatizzare gli avvenimenti. Quando c'erano situazioni di screzio, lui le sapeva superare e coinvolgeva gli altri colleghi». <BR> «Com'è successo» si chiedono tra l </I> </B> e lacrime i familiari di Marco confortati dall'arrivo di Mara, l'altra figlia di trent'anni, medico veterinario a Verona. «Mio fratello era una persona equilibrata che amava dipingere e frequentare la palestra Michelangelo per mantenersi in forma. Quando ho ricevuto la notizia - racconta Mara - alcuni colleghi mi hanno accompagnato in macchina a casa e mi sono stati vicino». <BR> Dopo i rilevi del caso, il cadavere di Marco Besacchi è stato composto nella camera mortuaria del cimiter
o carpenedolese, in attesa di essere sottoposto nella mattinata odierna alla triste opera di riconoscimento e alla ricognizione della salma da parte del medico legale. <BR> Una volta portati a termine questi adempimenti, il corpo di Marco Besacchi potrà essere portato nella sua abitazione e ricevere gli ultimi saluti dei suoi cari e di quanti lo conoscevano e stimavano. <BR> </B> </I> </P><br><br></sp
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