Lähettäjä: antonio.bruno@katamail.com Päiväys: Aihe: [NuovoLaboratorio] Repubblica sui prosciolti Diaz
da Lavoro Repubblica
DIAZ,MASSACRO GRATUITO LE MOTIVAZIONI DEL GIUDICE
Morettini:"Ma adesso diteci perche'
Al Giudice per le indagini preliminari Anna Ivaldi una paginetta e' piu' che sufficiente per condividere l'impostazione della Procura e motivare la definitiva archivaizione nei confronti dei 93 della Diaz.
I procedimenti penalinei confronti di Thomas DanielAlbrecht + 92 - cosi' sono stati ufficialmente rubricati dal luglio 2001 - si chiudono per sempre:erano innocenti,adesso tocchera' ad agenti e super poliziotti spiegare perche' i manifestanti furono massacrati ed ingiustamente arrestati grazie a prove fasulle.
E pero' ora l'incognita e' se il fascicolo sulfamigerato blitz nella scuola restera' a Genova:nelle prossime ore e' infatti attesa la risposta di Mino Abbate,precuratore aggiuno presso la cassazione e favorito nella corsa alla rpcura di Roma (e' sostenuto da Unicost,MI e dai laici dellaCasa della Liberta') che deve decidere sulla richiesta di trasmissione a Torino avanzata dai legali di alcuni alti funzionari della Polizia di Stato.
Nella paginetta sottoscritta dalla Ivaldi, che ha archiviato anche l'ultima accusa contro i 3 - associazione a delinquere -si legge: " il materiale sequestrato nel corso dell perquisizione (ai di là dei dubbi circa
l'acquisizione di parte di tale materiale originanti dall'attuale pendenza di procedimenti nei confronti di chi eseguì la perquisizione, pendenza cui si fa riferirmento nella richiesta di archiviazione oggi in esame) non costituisce di per sé elemento sufficiente a fondare l'ipotesi di sussistenza del reato associativo, attribuito ad un gruppo di 93 persone, di provenienza geografica
diversa di età diversa, di appartenenza ad associazioni politiche diverse."
Il gip quindi esce dalla Diaz e spiega "né sono stati acquisti elementi ulteriori dai quali possa emergere la
partecipaziore degli indagati o di alcuni di essi ad un'associazione finalizzata al compimento di atti di devastazione e saccheggio in Genova nei giorni immediatamente precedenti il loro arresto;"
Anna Ivaldi fa quindi le proposizioni dei pm Anna Canepa e Andrea Canciani che indagano sulle violenza di strada.
Ribadisce una valutazione opposta a quelli dei colleghi di Cosenza che per situazioni simili avevano ipotizzato il reato associativo e con i quali - secondo il procuratore Domenico Porcelli - c'e'stato undifetto di coordinamento.Invece, "L'azione del Blocco Nero (in relazione al quale al momento dell'arresto era stato ipotizzato il reato di cui all'art. 416 cp) non pare indicativa dell'esistenza di un sodalizio criminoso che con tale Blocco si identifìchi, non essendo individuabile una struttura di riferimento ed apparendo le condotte poste in essere in mode spontaneo da individui o da sasociazioni.dalle indagini non sono emersi a carico degli indagati elementi che facciano presumere la sussistenza di rapporti associativi coinvolgenti gli indagati o alcuni tra essi e la partecipazione degli stessi a fatti di
devastazione e saccheggio "
Per il Comitao Verita'e Giustizia per Genova "Ora che è caduta anche l'ultima accusa contro le 93 persone picchiate, umiliate
e arrestate dentro la scuola Diaz il 21 luglio 2001, è arrivato il momento delle
scuse. Aspettiamo le scuse da chi - a cominciare dal presidente del consiglio e dal ministro dell'Interno dell'epoca, Claudio Scajola - si permise di parlare di quell'operazione in termini trionfalistici. Oggi è tutto chiaro: quel blitz illegittimo, brutale e condotto compiendo falsificazioni di ogni tipo, è una delle pagine più nere nella storia delle nostre forze dell'ordine in epoca repubblicana. Non c'è nulla di cui vantarsi. Chiunque abbia un minimo di senso dello Stato e della legalità non può che vergognarsi. La credibilità della polizia di Stato, con questa archiviazione e con le motivazioni esposte
nell'ordinanza del gip, è fortemente compromessa. Che cosa intendono fare le nostre autorità per tentare di recuperare la fiducia dei cittadini? Perché intanto non sospendono, in attesa del processo, i dirigenti indagati dalla
magistratura genovese?"
Lorenzo Guadagnucci che fu tra i noglobal picchiati e arrestati "Abbiamo dovuto attendere due anni e mezzo, ma con l'ordinanza di proscioglimento per l'ultima accusa rimasta, usciamo da questa vicenda a testa alta. Non si può dire altrettanto per i poliziotti che parteciparono a
quell'operazione."
Massimiliano Morettini,presidente Arci -Liguria "Forse qualcuno adesso oltre a chiedere scusa ha voglia di rispondere alla semplice domanda. Perche? Da cittadini a cui stanno a cuore le regole della democrazia chiediamo rispetto,dignita' e sporattutto verita' e giustizia.Trapoco cominceranno i processiper gli indagati tra i manfiestanti.Siamo sicuri che i loro gesti meritino,visto il contesto,tra i 6 e 10 anni di galera?"
Massimo Calandri
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E SABELLA DISSE :"SIATE COME I CASCHI BLU"
"Dovete essere come i Caschi Blu dell'Onu,quando arriveranno gli arrestati dovranno sentirsi in salvo" lo aveva detto Alfonso Sabella allora
ex ispettore del Dap ai poliziotti della penitenziaria riuniti il19 luglio 2001 per ricordare la strage di via D'Amelio a Palermo e per preparare gli agenti al compito affidato loro nella caserma di Bolzaneto durante ilG8.
Queste parole sono contenute in una video cassetta che lo stesso Sabella ha consegnato lunedi scorso ai magistrati genovesi durante il suo interrogatorio.
Nella videocassetta e' registrato l'intero discorso "E' necessario - disse tra l'altro - tornare alla normalita'. E' difficile parlare di normalita' in una citta' blindata come Genova,ma noi siamo qui per garantire normalita',dignita' delle persone e tutela dei diritti