[Cm-roma] Dal Forum Ambientalista - Per il diritto alla mobi…

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Autore: Luigi Pirelli
Data:  
Oggetto: [Cm-roma] Dal Forum Ambientalista - Per il diritto alla mobilità
Questo ha partorito un aparte del movimento... io ho alcune perplessita', voi
che ne dite?

ByeCycle LUis

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Date: Sat, 31 Jan 2004 12:54:47 +0100
From: Forum Ambientalista <posta@???>


Di seguito un documento elaborato dall'assemblea tenutasi dom. 25 sul tema
"Trasporti e grandi città".


PER IL DIRITTO ALLA MOBILITA' E IL TRASPORTO BENE COMUNE

Il fallimento delle politiche di privatizzazione e di liberalizzazione si
misura con grande durezza nel settore dei trasporti da tutti i punti di
vista, dalle condizioni del lavoro (salariali, di organizzazione del lavoro,
di sicurezza, di democrazia) a quelle degli utenti,ai territori invertita da
scelte di grande opere sbagliate.
Proprio nei trasporti si misura l'impatto devastante della globalizzazione
liberista.
La globalizzazione libera le merci e imprigiona le persone. Insegue ambiente
e lavoro ai loro più bassi costi e moltiplica dunque in modo dissennato i
trasporti che consumano sempre più energia, territori, risorse.
Ciò vale per lo scenario globale ma anche per l'organizzazione delle aree
urbane dove gli spazi e i tempi di produzione si dilatano a dismisura e la
rendita urbana espelle verso le periferie masse crescenti.
La precarizzazione totale rende tutto assai difficile da programmare.
Affrontare il tema dei trasporti significa dunque affrontare tutti gli
aspetti della globalizzazione liberista, il sistema di produzione delle
merci, la precarizzazione del lavoro, la rende al centro delle città.
E significa contestare alla radice le scelte a cui sono state affidate le
politiche imposte dalla globalizzazione: le privatizzazioni e le
liberalizzazioni. Lungi dal far funzionare il mercato come razionalizzatore
della globalizzazione, queste politiche ne hanno accentuato tutte le
disfunzioni, a favore dei poteri forti e a danno di tutti i deboli: i
lavoratori, gli utenti,i territori.Tutti i parametri sono in rosso: meno
trasporto, più caro, lavoratori peggio pagati, meno sicurezza, meno salute,
più sprechi di energie, più inquinamento, più devastazioni territoriali.
Tutte le politiche nazionali ed Europee sono da questo punto di vista da
contestare.
Sbagliato è il piano Europee fatto di infrastrutturazioni pesanti a favore
di aree forti e di poteri economici e a danno di territori utenza e lavoro.
Sbagliate privatizzazzioni e liberalizzazioni che hanno semplicemente
incorporato tutte le disfunzioni facendole pagare a lavoratori e utenti,
confondendo servizi e merci, democrazia e concorrenza a danno delle prime.
Sbagliato il piano italiano fatto di subalternità a queste scelte e in più
di opere dissennate come l’alta velocità o il ponte sullo stretto a danno
del trasporto a rete e dei territori.
C’è ormai per fortuna, una ripresa grandissima di lotte che stanno
contestando queste politiche e il loro fallimento.
Queste lotte sono dei lavoratori ma anche degli utenti e dei cittadini a
difesa del loro territorio.
Noi vogliamo aiutare a far si che queste lotte si coordinino in modo
permanente, costruendo una vera e propria alleanza tra lavoratori, utenti,
cittadini per il diritto alla mobilità
Questa alleanza, per essere feconda, richiede l’individuazione di punti
chiari e comuni.
La mobilità è un diritto e i trasporti un bene comune che deve essere
pubblico.
Le privatizzazioni e le liberalizzazioni hanno fallito creando conseguenze
gravi e devono essere abbandonate.
I trasporti non devono strare nel WTO.
Occorrono politiche europee e nazionali di rottura con quelle sin quì
seguite.
I piani di trasporto devono aiutare la mobilità sociali; disincentivare
quella inrazionale delle merci anche per favorire nuove politiche
produttive; favorire il riordino urbano.
Occorre abrogare le leggi che prevedono le privatizzazioni e le
liberalizzazioni obbligatoria dei trasporti, bloccare le gare e rilanciare
l’affidamento diretto.
Occorre porre fine ai tagli e finanziare il sistema di trasporto con il
contributo fiscale generale e quello del sistema produttivo che ne gode.Le
tariffe devono essere sociali.
I lavoratori devono vedere adeguati i salari, riqualificati i ritmi e
ricostruito la democrazia.
Sicurezza e salute sono obbiettivo primari dei piani trasporti.
Gli utenti devono essere garantiti nei loro diritti e partecipare alle
scelte.
Vanno cancellate le opere devastanti, investendo nel trasporto pubblico,
a.rete nel riequilibro verso il ferro, il sud ecc.



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