[Cerchio] CBS: Il Censor Broadcast System

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Autore: cerchio@inventati.org
Data:  
Oggetto: [Cerchio] CBS: Il Censor Broadcast System
Attenzione prego, una sola parola dopo lungo tempo: Leggere!!
Giorno di Superbowl in Amerika e soprattutto giorno di censura, sorpresi? No!!

Enjoy
M
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Questo è Entertainment
CBS: Il Censor Broadcast System
di PAUL CAMPOS

28 Gennaio, 2004

Tradotto da M -- djm@??? -- www.melektro.com
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Questa Domenica, i più di 100 milioni di Americani che guardano il Super Bowl
vedranno pubblicità consigliare loro di comprare non meno di tre differenti
droghe destinate a combattere la disfunzione erettile.

Vedranno spot pagati con i soldi che vengono dalla controversia sul tabacco – il
che significa dire dai fumatori -- e portati a noi dalle ufficiose menti che
sono impegnate alla American Legacy Foundation (l’ALF è responsabile per quegli
spot antipatici che presuppongono che gli Americani siano dei tali idioti da
aver bisogno di essere bombardati con avvertimenti che il tabagismo fa male alla
nostra salute).


Il pubblico del Super Bowl verrà implorato di comperare automobili divora
benzina e birra che intorpidisce il cervello, e più generalmente di consumare
quantità massicce di roba. Che cosa non vedranno è uno spot vincitore di
riconoscimenti che critica la amministrazione Bush. Come accade per gli spot
politici, il messaggio pubblicitario, che è stato creato da Charlie Fisher di
Denver, è eccezionalmente minimizzato.

Lo spot di 30 secondi presenta un montaggio di numerosi bambini molto piccoli
mostrati a fare quei tipi di lavori che probabilmente si ritroveranno a
praticare fra qualche decade, mentre musica di chitarra strimpella pacificamente
nel background. Lo schermo viene quindi riempito con questo messaggio: "Provate
a indovinare chi pagherà il deficit di 1 trilione di dollari del Presidente Bush?"

Questo ad è stato rifiutato dalla CBS, che è il network che trasmette il Super
Bowl, come "troppo controverso". (Mio fratello, che mi ha fatto sapere di questa
polemica, specula che la decisione è basata sulla dottrina della legge Romana
che "non ci deve essere critica dell'Imperatore durante il Circo").

Questa egregio esempio di censura è reso tanto più antipatico dal fatto che la
CBS manderà in onda un messaggio pubblicitario durante la partita che viene
dall’Ufficio per la Politica sulla Droga della Casa Bianca, e che, in maniera
appropriatamente Orwelliana, incoraggerà gli adolescenti a fare la spia e ad
aiutare il Grande Fratello a scovare quei loro amici che fumano marijuana.

Lo spot della Casa Bianca segue alle calcagna la memorabile pubblicità
dell’Ufficio per la Politica sulla Droga per il Super Bowl del 2002, che
proclamava che la gente che fa uso di droghe (apparentemente non ricomprendendo
le droghe per la disfunzione erettile) sosteneva il terrorismo. Quel momento
particolarmente idiota nella guerra alla droga non era troppo "controverso" da
essere rovesciato sul pubblico durante l’annuale sfarzo Americano del football.

Alcuni lettori potrebbero ricordare che, conseguentemente allo spot del 2002, un
gruppo guidato da Arianna Huffington ha sponsorizzato degli spot che suggerivano
che la gente che guida SUV sta sostenendo il terrorismo: una affermazione che
realmente non è abbastanza irragionevole quanto quella fatta poco prima dallo
spot della Casa Bianca. Parecchie stazioni televisive si rifiutarono di mandare
in onda questi ad, considerandoli come – sì, avete indovinato -- "troppo
controversi".

Decisioni di questo tipo sono qualcosa di più che dei monumenti all’ipocrisia e
ai doppi standard. Poiché coloro che hanno il diritto di trasmettere hanno in
effetti un monopolio sulle onde radiotelevisive, i network della televisione
sono regolati molto attentamente dal governo federale. Per legge, le reti
mantengono i loro diritti di trasmissione nella fiducia e così sono costrette a
fare il loro business in una maniera che è conscia dell'interesse pubblico.

La CBS non serve l'interesse pubblico quando rifiuta una pubblicità che è al
contrario adatta perché, secondo il parere dei manager della rete, il messaggio
dello spot è troppo politicamente discutibile. Questo è particolarmente il caso
quando il network televisivo trasmette poi pubblicità politiche ugualmente
discutibili, durante lo stesso programma per il quale l’ad rifiutato era inteso
essere messo in onda.

Dato che la CBS è regolata così pesantemente, e che effettivamente in questo
stesso momento una importante legislazione è in attesa di approvazione, che i
critici sostengono aumenterà eccessivamente la percentuale di mercato del
network, è possibile che "troppo politicamente controverso" realmente significhi
"nocivo agli interessi corporativi della CBS?". Uno non ha bisogno di essere un
cinico per sospettare che, come un grande giornalista Americano era solito
metterla, "questa è la maniera in cui è".

(Paul Campos è un Professore di Legge alla University of Colorado. Il suo e-mail
address è Paul.Campos@???.)
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