[Cm-crew] complotti?

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Autore: Jacopo
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Oggetto: [Cm-crew] complotti?
Piacenza, l'ex professionista russo, 38 anni, è stato arrestato
con tre giovani colleghi per aver assalito una lucciola rumena
Konychev, campione in bici
e rapinatore di prostitute
Il ciclista di Gorki ha chiuso la carriera l'anno scorso
Un palmarés di 35 vittorie: un argento e un bronzo ai mondiali
di EUGENIO CAPODACQUA

PIACENZA - Dopo la bici e l'allenamento, la rapina. Atleta di giorno, e che
atleta: un palmares da vero e proprio campione del pedale con ben 35
vittorie alle spalle, fra cui un argento e un bronzo mondiale; rapinatore al
calar delle tenebre. Brutta vicenda per Dimitri Konychev, 38enne di Gorki
(Russia) fino alla scorsa stagione apprezzato corridore professionista, noto
alla grande platea dei tifosi del pedale per le sue ripetute vittorie nelle
classiche di un giorno, nonché vincitore della classifica Intergiro al Giro
d'Italia '97 e maglia ciclamino nella stessa corsa (classifica a punti) nel
2000. "Kony", questo il suoi nomignolo nell'ambiente delle due ruote, è
finito in manette con altri tre compagni con l'accusa di aver aggredito,
malmenato e rapinato una prostituta sulla via Emilia parmense alle porte di
Montale (Piacenza).

Il fatto è avvenuto intorno a mezzanotte. Con lui sono stati arrestati anche
Andrey Karpachjev, 26, russo, Yury Ivanov e Ruslan Pidgorny, entrambi
ventiquattrenni di nazionalità ucraina; tutti corridori ciclisti. I quattro,
secondo quanto ha poi raccontato la lucciola (una 24enne rumena) alla
polizia, si sarebbero finti poliziotti, avrebbero cercato in un primo tempo
di abbordarla e caricarla sulla loro auto e, al suo rifiuto sarebbe scattata
l'aggressione, la violenza poi la rapina: un pugno di denari, solo 150 euro.

Messo segno il colpo, poi, i quattro sarebbero fuggiti a bordo dell'auto. Ma
sono stati poi intercettati da una pattuglia della 'volantè e dopo un breve
inseguimento sono stati bloccati e arrestati. Qualcosa di più e di diverso
della classica bravata di giovani cui neppure la dura scuola della fatica
che nel ciclismo è pane quotidiano, riesce ad insegnare rispetto per persone
e per le leggi; un fatto che ai corridori attualmente in forza alla Lpr di
San Nicolò, una società sportiva dilettantistica, rischia di costare davvero
caro. A cominciare dal posto in squadra e dall'ingaggio.
- P -

(29 gennaio 2004