[NuovoLaboratorio] inceneritore di brescia in mora

Autor: Andrea Agostini
Data:
Temat: [NuovoLaboratorio] inceneritore di brescia in mora

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da bresciaoggi

Venerd=EC 16 Gennaio 2004

Terza linea nel mirino dopo l'esposto dei comitati ambientalisti. =
Contestate
tre possibili infrazioni, chieste spiegazioni al governo

L'Ue mette in mora l'inceneritore

Replica l'Asm: =ABMancava il s=EC della Provincia, ma dal 19 dicembre =
c'=E8=BB

di Tiziano Zubani

Brescia ancora al centro dell'attenzione della Commissione europea. Dopo =
l'
avvio della procedura d'infrazione per l'autostrada della Valtrompia, =
ora
arriva la messa in mora per la terza linea dell'inceneritore. Questa =E8 =
la
conseguenza di un esposto presentato dai Cittadini per il riciclaggio e =
dal
Comitato ambiente e firmato da Marino Ruzzenenti. Nei giorni scorsi da
Bruxelles =E8 arrivata a Ruzzenenti una missiva che lo informava: =ABLa
Commissione ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora in =
relativa
alla costruzione dell'inceneritore Asm di Brescia=BB.
Sono tre i punti contestati: l'aver stabilito che la terza linea pu=F2 =
operare
in regime autorizzativo semplificato; non c'=E8 stata, prima dell'
autorizzazione della costruzione, una valutazione d'impatto ambientale; =
non
=E8 stata esposta la domanda di autorizzazione all'esercizio della terza =
linea
per il periodo adeguato cos=EC da consentire le osservazioni da parte =
della
popolazione.
Sulla base di queste possibili infrazioni, la Commissione europea chiede =
che
il Governo italiano spieghi le scelte compiute.
=ABUna scelta rilevante - commenta Ruzzenenti - perch=E9 riguarda il =
pi=F9 grande
inceneritore d'Europa, proposto in giro per l'Italia come un modello da
imitare, in particolare la terza linea destinata a bruciare 250.000
tonnellate di rifiuti speciali in aggiunta alle due linee gi=E0 in =
funzione
per rifiuti urbani e speciali per un totale di 750.000 tonnellate anno,
oltre 2.000 tonnellate giorno. Teniamo presente che neppure le =
precedenti
due linee sono state sottoposte a valutazione di impatto ambientale,
sfruttando le more del recepimento della Direttiva europea=BB.
Prosegue: =ABLo Stato italiano avr=E0 due mesi di tempo per presentare =
le propri
e osservazioni. Se l'Italia dovesse continuare a non ottemperare ai =
propri
obblighi e se la Commissione non dovesse modificare il proprio punto di
vista a seguito delle osservazioni trasmesse dallo Stato membro in =
risposta
alla lettera di messa in mora, la Commissione emetter=E0 un parere =
motivato al
quale lo Stato membro dovr=E0 conformarsi entro un determinato termine. =
Se
l'Italia non dovesse conformarsi al parere motivato, la Commissione =
potr=E0
adire la Corte di giustizia=BB. Aggiunge Celestino Panizza: =ABNoi =
chiediamo di
sospendere qualsiasi attivit=E0 per la terza linea e si riapra la =
discussione
se abbia senso bruciare i rifiuti provenienti da fuori provincia "per =
fare
bei soldini". Brescia rischia di diventare la pattumiera d'Italia=BB.
Giuseppe Dalola, del Comitato ambiente, chiede si faccia una seria =
politica
per la riduzione dei rifiuti, non una nuova linea di inceneritore ed =
Enrico
Zecca sottolinea: =ABIl recupero energetico che si fa oscilla tra il 25% =
e il
16. =C8 basso e ci=F2 rende l'impianto un assurdo economico ed =
ecologico=BB.
In Comune la notizia non agita molto. L'assessore all'ecologia Ettore
Brunelli non sapeva della messa in mora, ma conosceva alcuni passi
precedenti. =ABA ottobre il Governo ha chiesto a Regione e Comune la
documentazione sulla vicenda. Secondo la Regione, che ha gestito la =
partita,
non c'era bisogno di valutazione di impatto ambientale. La nostra
preoccupazione, come Comune, =E8 stata quella di fissare i criteri =
ambientali
dell'impianto, ma le regole non le abbiamo fissate noi. Se l'azienda =
avesse
dovuto seguire quella prassi e non l'avesse fatta, saremmo i primi a =
tirare
le orecchie ai responsabili, visto che per noi era scontato che =
facessero
tutto il necessario. Ma se Regione e Provincia non l'hanno chiesto,
probabilmente questo non era necessario=BB.
L'azienda di via Lamarmora d=E0 una lettura totalmente diversa di questo
documento. =ABQuesta messa in mora da parte della Commissione europea -
sostengono all'Asm - =E8 in sostanza un sollecito al Governo Italiano =
per il
ritardo nella trasmissione di documenti. O meglio, quando sono stati
trasmessi mancava un'autorizzazione della Provincia di Brescia. La
Provincia, che ora ha autorizzato l'impianto, riteneva indispensabile
distinguere nelle vasche la parte per i rifiuti da quella delle =
biomasse.
Ora =E8 stato fatto il muro di separazione e con questo la provincia ha
rimosso la sua opposizione. Il 19 dicembre =E8 =E8 stata ufficialmente
comunicata all'Azienda l'autorizzazione e ora tutto l'incartamento =E8 =
stato
consegnato al Governo=BB.

- L' IMPIANTO

Tre linee per i rifiuti e le biomasse

La combustione produce energia elettrica e calore da teleriscaldamento

Il Termoutilizzatore =E8 una centrale di produzione combinata di energia
elettrica ed energia termica che ha per obiettivo il trattamento ed il
recupero energetico dei rifiuti non utilmente riciclabili come =
materiali.
L'impianto era composto originariamente da due unit=E0 di combustione
collegate ad un gruppo turbina a vapore di potenza efficiente lorda pari =
a
58 Mwe e 102 MWt; ora =E8 partita una terza linea destinata =
esclusivamente al
recupero energetico di biomasse. Oltre alla produzione di energia =
elettrica,
come avviene in molti impianti analoghi, si recupera l'energia termica, =
che
nelle centrali tradizionali viene dispersa nell'ambiente, energia =
termica
immessa nella rete di teleriscaldamento della citt=E0.
Secondo la nota dell'azienda: =ABI rifiuti urbani sono un combustibile
alternativo e contribuiscono anche alla riduzione dell'impatto =
ambientale
causato dal ciclo di approvvigionamento dei combustibili fossili
tradizionali, comprendente le fasi di estrazione, raffinazione e =
trasporto.
Il Termoutilizzatore agisce a tutti gli effetti come un "depuratore dei
rifiuti" in quanto elimina le componenti organiche, produce scorie =
inerti
grazie alla combustione e concentra i composti inorganici pericolosi
(metalli pesanti) nelle polveri residue dell'impianto di depurazione =
fumi.
Le sostanze metalliche ferrose, che il processo di combustione non pu=F2
distruggere, vengono separate da un apposito impianto. In particolare, =
il
Termoutilizzatore - rispetto allo smaltimento dei rifiuti in discarica =
ed
alla produzione separata delle medesime quantit=E0 di energia elettrica =
(in
impianti termoelettrici ad olio combustibile) e di calore (in caldaie
condominiali a metano) - consente di ridurre le emissioni in atmosfera. =
Il
Termoutilizzatore =E8 stato progettato e costruito utilizzando =
tecnologie
avanzate e largamente sperimentate nel mondo con il risultato del
contenimento delle emissioni ad un livello molto inferiore a quanto
stabilito dalle normative vigente in materia=BB.
Nel maggio del 1997 il Comune di Brescia ha istituito l'Osservatorio sul
Termoutilizzatore composto da esperti scientifici dell'Universit=E0, da
rappresentanti di Asl ed Arpa, Regione, Provincia, Comune, =
Organizzazioni
Sindacali, Circoscrizioni delle zone vicino al Termoutilizzatore ed
Associazioni ambientaliste.

da brescia oggi 11 novembre 2003

Venerd=EC 21 Novembre 2003

Terza linea, faccia a faccia contestatori e Asm

Ruzzenenti e Capra: duello con scintille sul termoutilizzatore

=C9 iniziato il countdown per l'apertura della terza linea =
dell'inceneritore.
Ma durante il confronto pubblico sul tema l'altra sera alla cascina =
Parco
Gallo tra il presidente dell'Asm Renzo Capra e il leader del movimento
Cittadini per il riciclaggio Marino Ruzzenenti si =E8 levata pi=F9 di =
una voce
di protesta. Soprattutto da parte di chi abita nel quartiere e
l'inceneritore non lo vuole, figuriamoci potenziato. L'ultima fase di
ampliamento dell'impianto di cogenerazione dovrebbe essere pronta a
dicembre, ma l'avvio effettivo sar=E0 solo verso la met=E0 del 2004. =
=ABDopo
l'apertura ci saranno cinque o sei mesi di prova - ha spiegato Capra nel =
suo
intervento a difesa della Terza Linea, che secondo il presidente Asm si =
=E8
resa necessaria per assicurare l'energia ai paesi dell'hinterland che
saranno serviti dal teleriscaldamento - poi faremo un doppio collaudo,
nostro e della Provincia. Con la terza linea a regime la produzione di
energia passer=E0 a 150 megawatt termici e 70 megawatt elettrici, ma le =
scorie
prodotte non aumenteranno proporzionalmente: la delibera del Comune di
Brescia del 30 gennaio 2002 infatti ci ha imposto che la nuova linea =
bruci
solo biomasse e inoltre nei prossimi anni convertiremo a metano le altre
centrali di Lamarmora=BB.
Pi=F9 o meno la stessa versione dall'assessore all'Ambiente del Comune, =
Ettore
Brunelli, presente anche lui all'incontro e forte di uno studio del =
sistema
energetico della citt=E0 che ha dimostrato che l'entrata in funzione =
della
terza linea non provocher=E0 alcun peggioramento dell'aria, sia perch=E9 =
brucia
biomasse, sia perch=E9 verranno chiuse o rinnovate altre centrali =
dell'Asm.
Tutte bugie, secondo Marino Ruzzenenti. Il leader degli oppositori
all'inceneritore non solo ha criticato l'uso del termine biomasse, per
quelle che invece secondo altri studi sarebbero da considerare rifiuti
pericolosi. Ma ha portato a testimonianza delle sue tesi anche il parere
espresso durante l'incontro dal direttore dell'Arpa di Brescia Luigi =
Filini.
Questi in realt=E0 dell'inceneritore non parla che bene, sottolineando
l'ottimo sistema di abbattimento delle polveri e l'oculata gestione,
lasciando aperto un solo dubbio sull'eccessivo uso di ammoniaca per =
ridurre
la presenza di ossido di azoto nei fumi.
=ABLe biomasse bruciate gi=E0 adesso dalle prime due linee, e nei =
prossimi mesi
anche dalla terza, non sono come dice la legge scarti vegetali non =
trattati,
ma perlopi=F9 scarti di cartiera pieni di cloro e plastica - ha =
affermato
Ruzzenenti, che sul tema ha appena finito di scrivere un libro di =
prossima
pubblicazione -. Cloro e ammoniaca in grandi dosi bruciando danno =
origine al
cloruro d'ammonio, una delle polveri pi=F9 sottili che di per se non =E8
pericolosa, ma sfugge ai filtri dell'inceneritore e respirata fissa nei
polmoni sostanze come il Pcb=BB.
I Cittadini per il riciclaggio e il Comitato ambiente citt=E0 di Brescia =
per
fermare l'inceneritore si sono rivolti all'Unione Europea, denunciando =
la
mancanza di una valutazione di impatto ambientale per l'intera =
struttura,
che invece sarebbe necessaria. Ma la tensione tra gli abitanti della =
zona
serpeggia. E il dubbio sull'inceneritore resta e c'=E8 chi non ne chiede =
la
chiusura ma di tornare a bruciare le 266 mila tonnellate di rifiuti =
l'anno
come in passato era stato richiesto con un ricorso (bocciato) al Tar.
Matteo Asti

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dopo l'esposto dei comitati ambientalisti. Contestate tre possibili=20
infrazioni, chieste spiegazioni al governo  L'Ue mette in =
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l'inceneritore Replica l'Asm: =ABMancava il s=EC della Provincia, =
ma dal 19=20
dicembre c'=E8=BB di Tiziano Zubani Brescia ancora al =
centro=20
dell'attenzione della Commissione europea. Dopo l' avvio della =
procedura=20
d'infrazione per l'autostrada della Valtrompia, ora arriva la messa =
in mora=20
per la terza linea dell'inceneritore. Questa =E8 la conseguenza di un =
esposto=20
presentato dai Cittadini per il riciclaggio e dal Comitato ambiente e =
firmato=20
da Marino Ruzzenenti. Nei giorni scorsi da Bruxelles =E8 arrivata a =
Ruzzenenti=20
una missiva che lo informava: =ABLa Commissione ha inviato all'Italia =
una=20
lettera di messa in mora in relativa alla costruzione =
dell'inceneritore Asm=20
di Brescia=BB. Sono tre i punti contestati: l'aver stabilito che la =
terza linea=20
pu=F2 operare in regime autorizzativo semplificato; non c'=E8 stata, =
prima=20
dell' autorizzazione della costruzione, una valutazione d'impatto =
ambientale;=20
non =E8 stata esposta la domanda di autorizzazione all'esercizio =
della terza=20
linea per il periodo adeguato cos=EC da consentire le osservazioni da =
parte=20
della popolazione. Sulla base di queste possibili infrazioni, la=20
Commissione europea chiede che il Governo italiano spieghi le scelte=20
compiute. =ABUna scelta rilevante - commenta Ruzzenenti - perch=E9 =
riguarda il=20
pi=F9 grande inceneritore d'Europa, proposto in giro per l'Italia =
come un=20
modello da imitare, in particolare la terza linea destinata a =
bruciare=20
250.000 tonnellate di rifiuti speciali in aggiunta alle due linee =
gi=E0 in=20
funzione per rifiuti urbani e speciali per un totale di 750.000 =
tonnellate=20
anno, oltre 2.000 tonnellate giorno. Teniamo presente che neppure le=20
precedenti due linee sono state sottoposte a valutazione di impatto=20
ambientale, sfruttando le more del recepimento della Direttiva=20
europea=BB. Prosegue: =ABLo Stato italiano avr=E0 due mesi di tempo =
per presentare=20
le propri e osservazioni. Se l'Italia dovesse continuare a non =
ottemperare ai=20
propri obblighi e se la Commissione non dovesse modificare il proprio =
punto=20
di vista a seguito delle osservazioni trasmesse dallo Stato membro in =

risposta alla lettera di messa in mora, la Commissione emetter=E0 un =
parere=20
motivato al quale lo Stato membro dovr=E0 conformarsi entro un =
determinato=20
termine. Se l'Italia non dovesse conformarsi al parere motivato, la=20
Commissione potr=E0 adire la Corte di giustizia=BB. Aggiunge =
Celestino Panizza:=20
=ABNoi chiediamo di sospendere qualsiasi attivit=E0 per la terza =
linea e si=20
riapra la discussione se abbia senso bruciare i rifiuti provenienti =
da fuori=20
provincia "per fare bei soldini". Brescia rischia di diventare la =
pattumiera=20
d'Italia=BB. Giuseppe Dalola, del Comitato ambiente, chiede si faccia =
una seria=20
politica per la riduzione dei rifiuti, non una nuova linea di =
inceneritore ed=20
Enrico Zecca sottolinea: =ABIl recupero energetico che si fa oscilla =
tra il 25%=20
e il 16. =C8 basso e ci=F2 rende l'impianto un assurdo economico ed=20
ecologico=BB. In Comune la notizia non agita molto. L'assessore =
all'ecologia=20
Ettore Brunelli non sapeva della messa in mora, ma conosceva alcuni=20
passi precedenti. =ABA ottobre il Governo ha chiesto a Regione e =
Comune=20
la documentazione sulla vicenda. Secondo la Regione, che ha gestito =
la=20
partita, non c'era bisogno di valutazione di impatto ambientale. La=20
nostra preoccupazione, come Comune, =E8 stata quella di fissare i =
criteri=20
ambientali dell'impianto, ma le regole non le abbiamo fissate noi. Se =

l'azienda avesse dovuto seguire quella prassi e non l'avesse fatta, =
saremmo i=20
primi a tirare le orecchie ai responsabili, visto che per noi era =
scontato=20
che facessero tutto il necessario. Ma se Regione e Provincia non =
l'hanno=20
chiesto, probabilmente questo non era necessario=BB. L'azienda di =
via=20
Lamarmora d=E0 una lettura totalmente diversa di questo documento. =
=ABQuesta=20
messa in mora da parte della Commissione europea - sostengono all'Asm =
- =E8 in=20
sostanza un sollecito al Governo Italiano per il ritardo nella =
trasmissione=20
di documenti. O meglio, quando sono stati trasmessi mancava =
un'autorizzazione=20
della Provincia di Brescia. La Provincia, che ora ha autorizzato =
l'impianto,=20
riteneva indispensabile distinguere nelle vasche la parte per i =
rifiuti da=20
quella delle biomasse. Ora =E8 stato fatto il muro di separazione e =
con questo=20
la provincia ha rimosso la sua opposizione. Il 19 dicembre =E8 =E8 =
stata=20
ufficialmente comunicata all'Azienda l'autorizzazione e ora tutto=20
l'incartamento =E8 stato consegnato al Governo=BB.  - L'=20
IMPIANTO   Tre linee per i rifiuti e le =
biomasse  La=20
combustione produce energia elettrica e calore da =
teleriscaldamento Il=20
Termoutilizzatore =E8 una centrale di produzione combinata di =
energia elettrica=20
ed energia termica che ha per obiettivo il trattamento ed il recupero =

energetico dei rifiuti non utilmente riciclabili come =
materiali. L'impianto=20
era composto originariamente da due unit=E0 di combustione collegate =
ad un=20
gruppo turbina a vapore di potenza efficiente lorda pari a 58 Mwe e =
102 MWt;=20
ora =E8 partita una terza linea destinata esclusivamente al recupero =
energetico=20
di biomasse. Oltre alla produzione di energia elettrica, come avviene =
in=20
molti impianti analoghi, si recupera l'energia termica, che nelle =
centrali=20
tradizionali viene dispersa nell'ambiente, energia termica immessa =
nella rete=20
di teleriscaldamento della citt=E0. Secondo la nota dell'azienda: =
=ABI rifiuti=20
urbani sono un combustibile alternativo e contribuiscono anche alla =
riduzione=20
dell'impatto ambientale causato dal ciclo di approvvigionamento dei=20
combustibili fossili tradizionali, comprendente le fasi di =
estrazione,=20
raffinazione e trasporto. Il Termoutilizzatore agisce a tutti gli =
effetti=20
come un "depuratore dei rifiuti" in quanto elimina le componenti =
organiche,=20
produce scorie inerti grazie alla combustione e concentra i composti=20
inorganici pericolosi (metalli pesanti) nelle polveri residue =
dell'impianto=20
di depurazione fumi. Le sostanze metalliche ferrose, che il processo =
di=20
combustione non pu=F2 distruggere, vengono separate da un apposito =
impianto. In=20
particolare, il Termoutilizzatore - rispetto allo smaltimento dei =
rifiuti in=20
discarica ed alla produzione separata delle medesime quantit=E0 di =
energia=20
elettrica (in impianti termoelettrici ad olio combustibile) e di =
calore (in=20
caldaie condominiali a metano) - consente di ridurre le emissioni in=20
atmosfera. Il Termoutilizzatore =E8 stato progettato e costruito =
utilizzando=20
tecnologie avanzate e largamente sperimentate nel mondo con il =
risultato=20
del contenimento delle emissioni ad un livello molto inferiore a=20
quanto stabilito dalle normative vigente in materia=BB. Nel maggio =
del 1997=20
il Comune di Brescia ha istituito l'Osservatorio =
sul Termoutilizzatore=20
composto da esperti scientifici dell'Universit=E0, da rappresentanti =
di Asl ed=20
Arpa, Regione, Provincia, Comune, Organizzazioni Sindacali, =
Circoscrizioni=20
delle zone vicino al Termoutilizzatore ed Associazioni=20
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11 novembre 2003  Venerd=EC 21 Novembre =
2003 Terza linea,=20
faccia a faccia contestatori e Asm  Ruzzenenti e Capra: =
duello con=20
scintille sul termoutilizzatore =C9 iniziato il countdown per =
l'apertura=20
della terza linea dell'inceneritore. Ma durante il confronto pubblico =
sul=20
tema l'altra sera alla cascina Parco Gallo tra il presidente dell'Asm =
Renzo=20
Capra e il leader del movimento Cittadini per il riciclaggio Marino=20
Ruzzenenti si =E8 levata pi=F9 di una voce di protesta. Soprattutto =
da parte di=20
chi abita nel quartiere e l'inceneritore non lo vuole, figuriamoci=20
potenziato. L'ultima fase di ampliamento dell'impianto di =
cogenerazione=20
dovrebbe essere pronta a dicembre, ma l'avvio effettivo sar=E0 solo =
verso la=20
met=E0 del 2004. =ABDopo l'apertura ci saranno cinque o sei mesi di =
prova - ha=20
spiegato Capra nel suo intervento a difesa della Terza Linea, che =
secondo il=20
presidente Asm si =E8 resa necessaria per assicurare l'energia ai =
paesi=20
dell'hinterland che saranno serviti dal teleriscaldamento - poi =
faremo un=20
doppio collaudo, nostro e della Provincia. Con la terza linea a =
regime la=20
produzione di energia passer=E0 a 150 megawatt termici e 70 megawatt =
elettrici,=20
ma le scorie prodotte non aumenteranno proporzionalmente: la delibera =
del=20
Comune di Brescia del 30 gennaio 2002 infatti ci ha imposto che la =
nuova=20
linea bruci solo biomasse e inoltre nei prossimi anni convertiremo a =
metano=20
le altre centrali di Lamarmora=BB. Pi=F9 o meno la stessa versione =

dall'assessore all'Ambiente del Comune, Ettore Brunelli, presente =
anche lui=20
all'incontro e forte di uno studio del sistema energetico della =
citt=E0 che ha=20
dimostrato che l'entrata in funzione della terza linea non =
provocher=E0 alcun=20
peggioramento dell'aria, sia perch=E9 brucia biomasse, sia perch=E9 =
verranno=20
chiuse o rinnovate altre centrali dell'Asm. Tutte bugie, secondo =
Marino=20
Ruzzenenti. Il leader degli oppositori all'inceneritore non solo ha =
criticato=20
l'uso del termine biomasse, per quelle che invece secondo altri studi =

sarebbero da considerare rifiuti pericolosi. Ma ha portato a =
testimonianza=20
delle sue tesi anche il parere espresso durante l'incontro dal =
direttore=20
dell'Arpa di Brescia Luigi Filini. Questi in realt=E0 =
dell'inceneritore non=20
parla che bene, sottolineando l'ottimo sistema di abbattimento delle =
polveri=20
e l'oculata gestione, lasciando aperto un solo dubbio sull'eccessivo =
uso di=20
ammoniaca per ridurre la presenza di ossido di azoto nei =
fumi. =ABLe=20
biomasse bruciate gi=E0 adesso dalle prime due linee, e nei prossimi =
mesi anche=20
dalla terza, non sono come dice la legge scarti vegetali non =
trattati, ma=20
perlopi=F9 scarti di cartiera pieni di cloro e plastica - ha=20
affermato Ruzzenenti, che sul tema ha appena finito di scrivere un =
libro di=20
prossima pubblicazione -. Cloro e ammoniaca in grandi dosi bruciando =
danno=20
origine al cloruro d'ammonio, una delle polveri pi=F9 sottili che di =
per se non=20
=E8 pericolosa, ma sfugge ai filtri dell'inceneritore e respirata =
fissa=20
nei polmoni sostanze come il Pcb=BB. I Cittadini per il =
riciclaggio e il=20
Comitato ambiente citt=E0 di Brescia per fermare l'inceneritore si =
sono rivolti=20
all'Unione Europea, denunciando la mancanza di una valutazione di =
impatto=20
ambientale per l'intera struttura, che invece sarebbe necessaria. Ma =
la=20
tensione tra gli abitanti della zona serpeggia. E il dubbio =
sull'inceneritore=20
resta e c'=E8 chi non ne chiede la chiusura ma di tornare a bruciare =
le 266=20
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con un=20
ricorso (bocciato) al Tar. Matteo =
Asti </DIV></BODY></HTML>

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