[NuovoLaboratorio] Fwd: Fw:__La_legge_Gasparri!_(Dario_Fò_e_…

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: Pia parlanti
Date:  
Sujet: [NuovoLaboratorio] Fwd: Fw:__La_legge_Gasparri!_(Dario_Fò_e_Franca_Rame)
--0-1712187754-1075276486=:25307
Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1
Content-Transfer-Encoding: 8bit



maura carrozza <mauracarrozza@???> wrote:Da: "maura carrozza"
A: "Willy Becherelli" ,
"Ulderico Pisciarelli" ,
"Stefano Paterna" ,
"Piazzoni Ileana" ,
"PIA PARLANTI"
,
"MANUELA FORTINELLI" ,
,
"Giorgina Sanna" ,
"Carlo Cortuso" ,
"Carla Nico" ,
"Anna Maria Perinelli"
,
,

Oggetto: Fw:__La_legge_Gasparri!_(Dario_Fò_e_Franca_Rame)
Data: Tue, 27 Jan 2004 17:53:43 +0100


----- Original Message -----
From: "Allegrezza Guido"
Cc:
Sent: Tuesday, January 27, 2004 3:29 PM
Subject: La legge Gasparri! (Dario Fò e Franca Rame)


> La legge Gasparri!
>
> Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di
> televisioni locali che trasmettevano non
> contemporaneamente gli stessi programmi.
> Era una furbata che permetteva di violare la legge,
> visto che allora era vietato a soggetti privati
> di possedere televisioni nazionali.
>
> Ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi
> che gli fa un decreto legge apposta.
> E fin qui, lo sapevamo già...
>
> Cosi' Berlusconi ha finalmente tre televisioni
> nazionali vere.
> Ma molti storcono il naso perchè,
> essendo possibili solo 11 reti nazionali, e' un
> po' anomalo che un solo imprenditore se ne prenda
> tre.
> Non siamo nel Far West che il primo che arriva si
> prende tutto...
>
> Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in
> difesa del pluralismo, che un unico soggetto privato non potesse
> detenere tre reti nazionali,
> concedendo un periodo di transizione e rimettendo
> il problema al legislatore per una soluzione
> definitiva entro e non oltre l'agosto 1996.
>
> Arriva il 1996, scade nell'indifferenza generale la
> decisione della Corte Costituzionale e Berlusconi
> continua ad avere tre Tv.
>
> Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un
> soggetto non potesse detenere più di due reti e che,
> finchè non ci fosse stato un "congruo sviluppo" via
> satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a trasmettere via
> etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le decisioni
> della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine
> definitivo entro l'agosto 1996.
>
> D'Alema, una volta diventato capo del governo,
> decide di risolvere la questione e indice una gara
> per l'assegnazione delle concessioni delle reti
> nazionali.
>
> La commissione nominata dal Ministero e' presieduta
> da un avvocato di Mediaset. Berlusconi si aspetta
> che finalmente possa detenere legittimamente,
> con un regolare mandato dello
> Stato, le sue tre reti e relative frequenze.
>
> Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto,
> per partecipare si richiedono requisiti spaventosi
> e sembra chiaro che nessuno riuscirà a scombinare
> i giochi.
>
> Invece, colpo di scena.
>
> Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di
> documenti e dice:
> "Buon giorno sono Francesco Di Stefano di Europa 7,
> vorrei due reti nazionali, grazie."
>
> Panico! E chi e' questo? E' pazzo?
> No, non e' pazzo, e' il loro peggior incubo.
>
> Iniziano a mettergli i bastoni tra le ruote:
>
> "Le manca il certificato 3457!"
> "No e' qui!"
> "Il modulo 13 bis compilato in 8 lingue?"
> "Ne ho due copie, bastano?"
> Ma poi trovano la furbata:
> "Il bando di gara richiede di avere 12 miliardi di
> capitale versato per rete, lei ne ha solo 12,
> può chiedere una sola Tv."
>
> "Balle!" Risponde il signor Di Stefano, "dodici
> miliardi sono per
> concorrere, non per ognuna delle due frequenze".
>
> Ricorre al Tar e poi al Consiglio di Stato e vince.
>
> Insomma alla fine gli devono dare una concessione
> per una rete nazionale e presto anche una seconda
> perchè ne ha diritto e a Berlusconi ne tolgono una,
> non che la debba chiudere, deve traslocarla sul
> satellite che comunque e' ricevuto da 18 milioni
> di italiani.
>
> Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare
> proprio niente.
>
> Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad
> abbattere i muri con la cerbottana perchè avvia una serie di
> procedimenti giudiziari spaventosa. Ingiunzioni,
> diffide, cause penali, civili, regionali,
> Commissione Europea. E vince tutti i
> ricorsi, tutti gli appelli, tutte le perizie.
>
> E alla fine arriva alla Corte Costituzionale che
> nel novembre 2002, sentenza numero 466-2002,
> ha stabilito inequivocabilmente che:
> - Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovrà emigrare
> sul satellite
> - Le frequenze resesi disponibili dovranno essere
> assegnate a Di Stefano!
>
> L'avete sentito dire al telegiornale?
>
> Abbiamo chiesto a Di Stefano come si sentisse in
> questa storia e
> ci ha risposto con un lieve sorriso:
> "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla
> decisione della Corte Costituzionale, Mediaset
> continua a detenere e utilizzare appieno tre reti
> nazionali su un totale di sette concessioni
> assegnate sulle undici assegnabili (comprese quelle Rai).
>
> Il fatto che un soggetto, a cui e' stata data una
> concessione (in concessione si da' un bene pubblico,
> in questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente
> il bene e' un avvenimento che non ha precedenti al mondo".
>
> Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto
> richiesta di due concessioni,
> una (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus)
> c'e' stato un diniego,
> in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del
> requisito del capitale sociale.
>
> Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto
> esistente il requisito del capitale sociale, per cui
> siamo in attesa di una seconda concessione, anche se
> il Ministro Gasparri prende tempo.
>
> Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le
> trasmissioni, si e' dotata
>- di una struttura di oltre 20.000 mq,
>- di otto grandi studi di registrazione per
> le proprie eventuali produzioni,
> - di una library di oltre 3000 ore di programmi
> e di tutto ciò che e' necessario per una rete
> televisiva Nazionale con 700 dipendenti.
>
> Questa preparazione e' stata necessaria poichè la
> legge stabilisce che, entro sei mesi dall'ottenimento della
> concessione, la neo-emittente ha l'obbligo di iniziare le
> trasmissioni.
>
> Attualmente Centro Europa 7 e' una società praticamente ferma, non ha
> alcun introito, poichè non e' stata messa in condizione di operare, ma
> ha avuto, e continua ad avere, pesanti oneri per la gestione della
> struttura, l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico,
> le ingenti spese legali, i costi dei dipendenti...
>
> Ma ora altro colpo di scena...
>
> Gasparri si sta muovendo per salvare Rete4.
> Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, realizza in
> pratica un condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti
> privi di titolo" che occupano frequenze in virtù di provvedimenti
> temporanei, discriminando cosi' le imprese come Europa 7 che hanno
> legittima concessione, il tutto sempre al fine di
> salvaguardare Retequattro.
>
> Infatti, quest'ultima potrà continuare a trasmettere,
> in barba alla sentenza del '94 e del 2002 della Corte Costituzionale e
> della legge 249/97, pur non avendo ormai da quasi quattro anni la
> concessione, mentre Europa 7 non potrà mai trasmettere,
> dimenticando che nel luglio 1999 c'e' stata una regolare
> gara dello Stato per assegnare le concessioni,
> gara persa da Retequattro e vinta da Europa 7.
>
> Si realizza quindi un ennesimo gravissimo
> stravolgimento del diritto.
>
> In pratica, chi ha perso la gara (Retequattro) può
> continuare tranquillamente a trasmettere, e chi l'ha vinta (Europa 7),
> perde definitivamente tale diritto. Non vi sembra straordinario?
>
> Travolti da un miracoloso afflato civico, i deputati del Polo bocciano
> alla Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol
> tagliare la gola a Europa 7.
>
> E' chiaro che le urla di Berlusconi di questi giorni sono anche per
> ricompattare i suoi, che se lo mollano adesso...
>
> Ora bisogna vedere cosa fa il Senato...
> e poi la legge deve tornare alla Camera...
> E poi bisogna vedere se Ciampi la firma, una legge
> del genere...
>
> Saremmo all'oltraggio definitivo del concetto
> stesso di stato di diritto.
>
> Un conto e' fare una legge per non finire in galera...
> un conto e' fare una legge per prendersi qualche cosa
> che appartiene a un altro.
>
> Si comincia cosi' e poi si pretende il "Jus Primae
> Noctis".
>
> Quindi, cara cittadina, caro cittadino, sappi che
> in questo momento si sta giocando una partita incredibile.
>
>
> Se questa legge passa: quello che e' tuo e' suo!!
>
>
> Vedi se riesci a far girare questa mail,
> che, anche se gira solo in Internet,
> un po' li rende nervosi...
> Internet non conta niente in borsa, ma siamo
> comunque una decina di milioni...
>
> Dario Fo & Franca Rame
>
>
>
>
>
>
>
>
>



--------------------------------------------------------------------
CONFIDENTIALITY NOTICE
This message and its attachments are addressed solely to the persons
above and may contain confidential information. If you have received
the message in error, be informed that any use of the content hereof
is prohibited. Please return it immediately to the sender and delete
the message. Should you have any questions, please contact us by
replying to webmaster@???.
Thank you
www.telecomitalia.it
--------------------------------------------------------------------




---------------------------------
Yahoo! Mail: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam
--0-1712187754-1075276486=:25307
Content-Type: text/html; charset=iso-8859-1
Content-Transfer-Encoding: 8bit

<DIV><BR><BR><B><I>maura carrozza <mauracarrozza@???></I></B> wrote:
<BLOCKQUOTE class=replbq style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #1010ff 2px solid">Da: "maura carrozza" <MAURACARROZZA@???><BR>A: "Willy Becherelli" <WILDO.BECH@???>,<BR>"Ulderico Pisciarelli" <ULDE.GEO@???>,<BR>"Stefano Paterna" <ROBPAT@???>,<BR>"Piazzoni Ileana" <ILEANA@???>,<BR>"PIA PARLANTI" <PIA_PARLANTI@???>,<BR>"MANUELA FORTINELLI" <FORTIMANU@???>,<BR><MAEMUNA@???>,<BR>"Giorgina Sanna" <S.GIORGINA@???>,<BR>"Carlo Cortuso" <CARLOCORTUSO@???>,<BR>"Carla Nico" <CARLA.NICO@???>,<BR>"Anna Maria Perinelli" <PERINELL@???>,<BR><V.PEZZOTTI@???>,<BR><CLAUDIOIANNILLI@???><BR>Oggetto: Fw:__La_legge_Gasparri!_(Dario_Fò_e_Franca_Rame)<BR>Data: Tue, 27 Jan 2004 17:53:43 +0100<BR><BR><BR>----- Original Message ----- <BR>From: "Allegrezza Guido" <GUIDO.ALLEGREZZA@???><BR>Cc: <RECIPIENT shown: not list><BR>Sent: Tuesday, January 27, 2004 3:29 PM<BR>Subject: La legg
e
Gasparri! (Dario Fò e Franca Rame)<BR><BR><BR>> La legge Gasparri!<BR>><BR>> Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di<BR>> televisioni locali che trasmettevano non<BR>> contemporaneamente gli stessi programmi.<BR>> Era una furbata che permetteva di violare la legge,<BR>> visto che allora era vietato a soggetti privati<BR>> di possedere televisioni nazionali.<BR>><BR>> Ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi<BR>> che gli fa un decreto legge apposta.<BR>> E fin qui, lo sapevamo già...<BR>><BR>> Cosi' Berlusconi ha finalmente tre televisioni<BR>> nazionali vere.<BR>> Ma molti storcono il naso perchè,<BR>> essendo possibili solo 11 reti nazionali, e' un<BR>> po' anomalo che un solo imprenditore se ne prenda<BR>> tre.<BR>> Non siamo nel Far West che il primo che arriva si<BR>> prende tutto...<BR>><BR>> Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in<BR>> difesa del pluralismo, che un u
nico
soggetto privato non potesse<BR>> detenere tre reti nazionali,<BR>> concedendo un periodo di transizione e rimettendo<BR>> il problema al legislatore per una soluzione<BR>> definitiva entro e non oltre l'agosto 1996.<BR>><BR>> Arriva il 1996, scade nell'indifferenza generale la<BR>> decisione della Corte Costituzionale e Berlusconi<BR>> continua ad avere tre Tv.<BR>><BR>> Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un<BR>> soggetto non potesse detenere più di due reti e che,<BR>> finchè non ci fosse stato un "congruo sviluppo" via<BR>> satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a trasmettere via<BR>> etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le decisioni<BR>> della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine<BR>> definitivo entro l'agosto 1996.<BR>><BR>> D'Alema, una volta diventato capo del governo,<BR>> decide di risolvere la questione e indice una gara<BR>> per l'assegnazione delle conce
ssioni
delle reti<BR>> nazionali.<BR>><BR>> La commissione nominata dal Ministero e' presieduta<BR>> da un avvocato di Mediaset. Berlusconi si aspetta<BR>> che finalmente possa detenere legittimamente,<BR>> con un regolare mandato dello<BR>> Stato, le sue tre reti e relative frequenze.<BR>><BR>> Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto,<BR>> per partecipare si richiedono requisiti spaventosi<BR>> e sembra chiaro che nessuno riuscirà a scombinare<BR>> i giochi.<BR>><BR>> Invece, colpo di scena.<BR>><BR>> Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di<BR>> documenti e dice:<BR>> "Buon giorno sono Francesco Di Stefano di Europa 7,<BR>> vorrei due reti nazionali, grazie."<BR>><BR>> Panico! E chi e' questo? E' pazzo?<BR>> No, non e' pazzo, e' il loro peggior incubo.<BR>><BR>> Iniziano a mettergli i bastoni tra le ruote:<BR>><BR>> "Le manca il certificato 3457!"<BR>> "No e' qui!"<BR>> "Il modulo
13 bis
compilato in 8 lingue?"<BR>> "Ne ho due copie, bastano?"<BR>> Ma poi trovano la furbata:<BR>> "Il bando di gara richiede di avere 12 miliardi di<BR>> capitale versato per rete, lei ne ha solo 12,<BR>> può chiedere una sola Tv."<BR>><BR>> "Balle!" Risponde il signor Di Stefano, "dodici<BR>> miliardi sono per<BR>> concorrere, non per ognuna delle due frequenze".<BR>><BR>> Ricorre al Tar e poi al Consiglio di Stato e vince.<BR>><BR>> Insomma alla fine gli devono dare una concessione<BR>> per una rete nazionale e presto anche una seconda<BR>> perchè ne ha diritto e a Berlusconi ne tolgono una,<BR>> non che la debba chiudere, deve traslocarla sul<BR>> satellite che comunque e' ricevuto da 18 milioni<BR>> di italiani.<BR>><BR>> Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare<BR>> proprio niente.<BR>><BR>> Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad<BR>> abbattere i muri con la cerbottana per
chè
avvia una serie di<BR>> procedimenti giudiziari spaventosa. Ingiunzioni,<BR>> diffide, cause penali, civili, regionali,<BR>> Commissione Europea. E vince tutti i<BR>> ricorsi, tutti gli appelli, tutte le perizie.<BR>><BR>> E alla fine arriva alla Corte Costituzionale che<BR>> nel novembre 2002, sentenza numero 466-2002,<BR>> ha stabilito inequivocabilmente che:<BR>> - Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovrà emigrare<BR>> sul satellite<BR>> - Le frequenze resesi disponibili dovranno essere<BR>> assegnate a Di Stefano!<BR>><BR>> L'avete sentito dire al telegiornale?<BR>><BR>> Abbiamo chiesto a Di Stefano come si sentisse in<BR>> questa storia e<BR>> ci ha risposto con un lieve sorriso:<BR>> "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla<BR>> decisione della Corte Costituzionale, Mediaset<BR>> continua a detenere e utilizzare appieno tre reti<BR>> nazionali su un totale di sette concessioni<BR>> assegnate sulle
undici
assegnabili (comprese quelle Rai).<BR>><BR>> Il fatto che un soggetto, a cui e' stata data una<BR>> concessione (in concessione si da' un bene pubblico,<BR>> in questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente<BR>> il bene e' un avvenimento che non ha precedenti al mondo".<BR>><BR>> Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto<BR>> richiesta di due concessioni,<BR>> una (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus)<BR>> c'e' stato un diniego,<BR>> in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del<BR>> requisito del capitale sociale.<BR>><BR>> Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto<BR>> esistente il requisito del capitale sociale, per cui<BR>> siamo in attesa di una seconda concessione, anche se<BR>> il Ministro Gasparri prende tempo.<BR>><BR>> Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le<BR>> trasmissioni, si e' dotata<BR>>- di una struttura di oltre 20.000 mq,<BR>>- di otto grandi studi d
i
registrazione per<BR>> le proprie eventuali produzioni,<BR>> - di una library di oltre 3000 ore di programmi<BR>> e di tutto ciò che e' necessario per una rete<BR>> televisiva Nazionale con 700 dipendenti.<BR>><BR>> Questa preparazione e' stata necessaria poichè la<BR>> legge stabilisce che, entro sei mesi dall'ottenimento della<BR>> concessione, la neo-emittente ha l'obbligo di iniziare le<BR>> trasmissioni.<BR>><BR>> Attualmente Centro Europa 7 e' una società praticamente ferma, non ha<BR>> alcun introito, poichè non e' stata messa in condizione di operare, ma<BR>> ha avuto, e continua ad avere, pesanti oneri per la gestione della<BR>> struttura, l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico,<BR>> le ingenti spese legali, i costi dei dipendenti...<BR>><BR>> Ma ora altro colpo di scena...<BR>><BR>> Gasparri si sta muovendo per salvare Rete4.<BR>> Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, reali
zza
in<BR>> pratica un condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti<BR>> privi di titolo" che occupano frequenze in virtù di provvedimenti<BR>> temporanei, discriminando cosi' le imprese come Europa 7 che hanno<BR>> legittima concessione, il tutto sempre al fine di<BR>> salvaguardare Retequattro.<BR>><BR>> Infatti, quest'ultima potrà continuare a trasmettere,<BR>> in barba alla sentenza del '94 e del 2002 della Corte Costituzionale e<BR>> della legge 249/97, pur non avendo ormai da quasi quattro anni la<BR>> concessione, mentre Europa 7 non potrà mai trasmettere,<BR>> dimenticando che nel luglio 1999 c'e' stata una regolare<BR>> gara dello Stato per assegnare le concessioni,<BR>> gara persa da Retequattro e vinta da Europa 7.<BR>><BR>> Si realizza quindi un ennesimo gravissimo<BR>> stravolgimento del diritto.<BR>><BR>> In pratica, chi ha perso la gara (Retequattro) può<BR>> continuare tranquillamente a trasm
ettere,
e chi l'ha vinta (Europa 7),<BR>> perde definitivamente tale diritto. Non vi sembra straordinario?<BR>><BR>> Travolti da un miracoloso afflato civico, i deputati del Polo bocciano<BR>> alla Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol<BR>> tagliare la gola a Europa 7.<BR>><BR>> E' chiaro che le urla di Berlusconi di questi giorni sono anche per<BR>> ricompattare i suoi, che se lo mollano adesso...<BR>><BR>> Ora bisogna vedere cosa fa il Senato...<BR>> e poi la legge deve tornare alla Camera...<BR>> E poi bisogna vedere se Ciampi la firma, una legge<BR>> del genere...<BR>><BR>> Saremmo all'oltraggio definitivo del concetto<BR>> stesso di stato di diritto.<BR>><BR>> Un conto e' fare una legge per non finire in galera...<BR>> un conto e' fare una legge per prendersi qualche cosa<BR>> che appartiene a un altro.<BR>><BR>> Si comincia cosi' e poi si pretende il "Jus Primae<BR>> Noctis".<BR>><BR
>>

Quindi, cara cittadina, caro cittadino, sappi che<BR>> in questo momento si sta giocando una partita incredibile.<BR>><BR>><BR>> Se questa legge passa: quello che e' tuo e' suo!!<BR>><BR>><BR>> Vedi se riesci a far girare questa mail,<BR>> che, anche se gira solo in Internet,<BR>> un po' li rende nervosi...<BR>> Internet non conta niente in borsa, ma siamo<BR>> comunque una decina di milioni...<BR>><BR>> Dario Fo & Franca Rame<BR>><BR>><BR>><BR>><BR>><BR>><BR>><BR>><BR>><BR><BR><BR>--------------------------------------------------------------------<BR>CONFIDENTIALITY NOTICE<BR>This message and its attachments are addressed solely to the persons<BR>above and may contain confidential information. If you have received<BR>the message in error, be informed that any use of the content hereof<BR>is prohibited. Please return it immediately to the sender and delete<BR>the message. Should you have any questions, pl
ease
contact us by<BR>replying to webmaster@???.<BR>Thank you<BR>www.telecomitalia.it<BR>--------------------------------------------------------------------<BR></BLOCKQUOTE></DIV><p><br><hr size=1><A HREF="http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mail.yahoo.com/"><b>Yahoo! Mail</a></b>: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam
--0-1712187754-1075276486=:25307--