[Cerchio] anagrafi bastarde

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Notare che la giornalista stessa coglie l'inevitabile sviluppo
successivo: chip per devianti, immigrati, anziani rimbambiti, minori,
pregiudicati, tutti.



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    Da:
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=ANA" Prove
generali? Dai cani ai padroni? Mmmmmmm ... Ogni cane porterà addosso la sua
carta di identità. Sotto il pelo. Sul lato sinistro del collo. Un microchip
da 15 cifre che renderà l'animale riconoscibile e rintracciabile per sempre


Da: http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=ANA"

Prove generali? Dai cani ai padroni? Mmmmmmm ...

Ogni cane porterà addosso la sua carta di identità. Sotto il pelo. Sul lato
sinistro del collo. Un microchip da 15 cifre che renderà l'animale
riconoscibile e rintracciabile per sempre

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Ogni cane porterà addosso la sua carta di identità. Sotto il pelo. Sul lato
sinistro del collo. Un microchip da 15 cifre che renderà l'animale
riconoscibile e rintracciabile per sempre. È la rivoluzione dell'anagrafe
canina della Lombardia. Partita a dicembre, con due novità fondamentali.
Prima: le competenze sono state accentrate dai Comuni (e dalle Asl) alla
Regione. Seconda: i cani non vengono più tatuati, ma identificati attraverso
un microcircuito elettronico. Anche se, per ora, la polizia municipale non è
in grado di leggerlo. Dunque, finché i «ghisa» non saranno dotati di un
lettore tipo quelli delle cassiere nei supermercati, il consiglio del Comune
è: «Se avete registrato il cane con il microchip, uscite con il certificato
in tasca». Così da evitare qualsiasi discussione in questi mesi di
passaggio, fino a che procedure e meccanismi non saranno perfezionati.
Per comprendere le novità della rivoluzione tecnologica nel mondo canino,
bisogna fare un passo indietro: all'era del tatuaggio. Fino al 9 dicembre
2003, chi comprava o riceveva in regalo un cane, doveva andare negli uffici
del Comune per iscriverlo all'anagrafe. Consegnava i dati di animale e
padrone. Riceveva un numero. Con l'obbligo di farlo tatuare sul cane entro 6
mesi. Primo inconveniente: non tutti gli animali iscritti venivano tatuati.
E poi i tatuaggi, col tempo, possono diventare poco leggibili, o essere
ricoperti dal pelo. Col microchip, invece, tutto diventa semplice e
immediato: in pochi minuti, il cane viene identificato per sempre e iscritto
all'anagrafe. La sua «carta d'identità» sarà invisibile, ma incancellabile e
inalterabile.
L'operazione: il circuito elettronico viene inserito sottopelle con una
siringa. Niente più che una semplice iniezione. Il cane non sente dolore.
Costo: 11 euro (e 2 centesimi) all'ambulatorio dell'Asl. Trenta euro (prezzo
orientativo) dai 60 veterinari finora accreditati. Per prendere appuntamento
col servizio della Asl, ci si può rivolgere agli uffici di viale Molise
66/b, telefonando per un appuntamento allo 02.8578.9067/9083. Nel giro di
qualche settimana, i cani si potranno iscrivere ed identificare anche in
altri 3 centri dell'Asl. E nuovi veterinari si aggiungeranno all'elenco
degli ambulatori privati già accreditati (disponibile sul sito web della
Asl: http://www.asl.milano.it/Canile/norme.asp ). Per i cani già tatuati,
ovviamente, non cambia nulla.
«Chi tiene al proprio cane - dice la dottoressa Diana Levi, responsabile del
servizio sanità animale della Asl - deve capire l'importanza dell'anagrafe
canina. Comunicare aggiornamenti, cambi di indirizzo e numero di telefono.
Semplici gesti che possono salvare dei cani: se l'anagrafe funzionasse a
dovere, riusciremmo a restituire il 90 per cento dei cani che finiscono al
canile».
Una volta inserito il microchip, il veterinario comunica i dati alla Asl.
Operazione che, entro febbraio, potrà essere fatta direttamente sul sito
della nuova anagrafe canina regionale. I Comuni, finché il meccanismo non
sarà ultimato, continueranno a gestire le anagrafi «storiche» (a Milano i
cani iscritti sono 40 mila su un totale stimato di circa 120 mila). «Come
padrone di cani - dice il vicesindaco, Riccardo De Corato - non posso che
accogliere con soddisfazione il passaggio dell'anagrafe alla Regione, che
porterà una gestione complessiva e più efficace di tutta la materia». Il
Comune ricorda inoltre che la medaglietta attaccata al collare, con nome e
telefono del padrone, resta obbligatoria. Pena: 50 euro di multa.
La rivoluzione porterà delle modifiche anche nel lavoro dei vigili
«controllori» dei cani. I «ghisa» dovranno dotarsi dei lettori di microchip,
che non costano meno di 3-400 euro l'uno. Tempi e modalità degli
aggiornamenti sono ancora da stabilire. Nel frattempo, ci si interroga sulle
novità. Come accadeva ieri pomeriggio al parco Ravizza: «Ma te lo immagini
il "ghisa" che si avvicina al tuo cane col lettore ottico?», diceva una
ragazza. Risposta del fidanzato, guardando il suo dobermann correre tra gli
alberi: «Perché, secondo te è più facile fermarlo e farlo sdraiare a pancia
all'aria per leggergli il tatuaggio?».

Gianni Santucci