[Consumo critico - Milano Social Forum]prossime iniziative d…

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Autor: associazione culturale punto rosso
Data:  
Asunto: [Consumo critico - Milano Social Forum]prossime iniziative dei punto rosso locali e testo sull'India di François Houtart
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=20
Ricordando Massimo Gorla

La straordinaria esperienza del Fsm di Mumbai 2004 costituisce una =
svolta
epocale. Esso quindi necessita di una valutazione seria e argomentata. =
Lo
faremo all'inizio di settimana prossima. Nel frattempo vi alleghiamo un
capitolo del libro LA TIRANNIA DEL MERCATO E LE SUE ALTERNATIVE di =
Fran=E7ois
Houtart che apparir=E0 ai primi di febbraio presso le Edizioni Punto =
Rosso. Il
capitolo =E8 sull'India, con una parte dedicata al problema dei dalits, =
degli
intoccabili.

-------------------------------------------------------------------------=
---

Sommario

- Cena di finanziamento "Africa, Asia, America Latina a Bombay 2004" -
Triuggio (Mi)
- Ciclo di incontri su "Diritti e globalizzazione" - Carnate (Mi)
- Iniziativa e proiezione video Bbc sui crimini italiani in Jugoslavia e =
in
Etiopia - Jesi

-------------------------------------------------------------------------=
---

CENA DI FINANZIAMENTO DELLA CAMPAGNA "AFRICA, ASIA, AMERICA LATINA A =
BOMBAY
2004"

Fabbrica Degli Anticorpi + Arcore Social Forum, ovvero Cuochi =
Rivoluzionari,
vi invitano alla cena di finanziamento a sostegno delle spese di viaggio =
dei
rappresentanti dei paesi del Sud del mondo al Quarto Forum Sociale =
Mondiale
di Mumbai. Sabato 24 gennaio, ore 20.15 (puntuali!), presso la Coop =
Solaris,
via dell'acqua 9, Triuggio Interverr=E0 Giusy Baioni, giornalista, di =
ritorno
da Mumbai. *Galleria fotografica con le immagini dal 4=B0 ForumSociale
Mondiale
*Men=F9:
-Pane&Mortadella con salsine di contorno
-Pasta al forno
-Salsicce
-Zuppa di lenticchie mediorientale
-Vino&Acqua
-Dolce
-Caffe Equo&Solidale
*Quota di partecipazione: 13 nEuri
*Prenotazioni/informazioni:
-Federico 328 0220408
-Massimo masscorv@???
-Faustino fausto.emme@???

-------------------------------------------------------------------------=
---

CICLO DI INCONTRI SU DIRITTI E GLOBALIZZAZIONE

Il Comune di Carnate, in collaborazione con
l'Associazione Culturale Punto Rosso,
propone alcuni incontri tematici che si svolgeranno presso la Sala
Consigliare dello stesso Comune. L'articolazione delle sei serate, si
propone di approfondire da punti di vista ed angolature diverse, anche
storico - geografiche, le categorie dei diritti della persona nel =
contesto
socio - economico non solo nazionale, ma globale. I relatori, attraverso =
le
loro competenze ed esperienze, ci aiuteranno a riflettere sulla storia, =
sui
cambiamenti, sulla complessit=E0 dei diritti in alcune aree del pianeta:
Occidentale, Islamica, Asiatica, ....... : alfine di essere in grado di =
fare
confronti, di comprendere pi=F9 a fondo le politiche nazionali, di =
cogliere
meglio il nesso delle relazioni internazionali.

DIRITTI E GLOBALIZZAZIONE

Prima serata (Luned=EC 26 Gennaio 2004):
Dolores Morondo - docente di Diritto all'universit=E0 di Urbino 1. =
Storia
della conquista dei diritti nel corso dei secoli ed alle diverse =
latitudini,
con particolare evidenziazione di percorsi, concezioni e scelte delle
singole nazioni, societ=E0, gruppi etnici. 2. Dichiarazione universale =
dei
diritti dell'uomo delle Nazioni Unite. 3. Dichiarazione universale dei
diritti dei bambini delle Nazioni Unite.

Seconda serata ( Luned=EC 2 Febbraio 2004 ) :
Raffaele Salinari - Presidente della O.N.G. ' Terre des Hommes '
4. Confronto tra le enunciazioni dei diritti nelle diverse aree:
occidentale, islamica, asiatica, ... .

Terza serata ( Luned=EC 9 Febbraio 2004 ) :
Andrea FUMAGALLI - docente di Economia all'universit=E0 di Pavia 5. =
Diritto
del lavoro.

Quarta serata ( Luned=EC 16 Febbraio 2004 ) :
Padre Giuseppe PIROLA - Padre Gesuita
6. Diritti della persona nella globalizzazione.

Quinta serata ( Luned=EC 23 Febbraio 2004 ) :
Fabio CLETO - docente di Letteratura Inglese all'universit=E0 di =
Bergamo
Francesca PASQUALI - docente di Teoria e tecniche dei nuovi media
all'universit=E0 di Bg. 7. Nuovi attacchi ai diritti acquisiti =
attraverso le
nuove tecnologie.

Sesta serata ( Luned=EC 1 Marzo 2004 ) :
Mario AGOSTINELLI - Punto Rosso-Fma, sindacalista della CGIL di Milano =
8.
I diritti nella costituzione europea in fase di elaborazione.

Sala Consigliare del Comune di Carnate ( Mi ) presso la Villa Banfi Ore =
21

-------------------------------------------------------------------------=
---

ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO DI JESI E ANPI
CON IL PATROCINIO DELLA CONSULTA PER LA PACE DEL COMUNE DI JESI


JESI 26 GENNAIO 2004 alle ore 18.30
presso p.zzo CONVEGNI CORSO MATTEOTTI


Proiezione del filmato =93FASCIST LEGACY=94 di Ken Kirby =96 BBC 1989 =
Sui crimini
di guerra italiani in Etiopia e in Jugoslavia.

Interviene:
MASSIMO RAFFAELI (Critico letterario)

TUTTE LE ORGANIZZAZIONI PACIFISTE, ANTIFASCISTE, DI MOVIMENTO SONO =
INVITATE
A PARTECIPARE





-------------------------------------------------------------------
ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso@???
<mailto:puntorosso@puntorosso.it>=20
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@???
<mailto:fma@puntorosso.it>=20
LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup@??? <mailto:lup@puntorosso.it> =

EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni@??? =
<mailto:edizioni@puntorosso.it>=20
VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA
TEL. 02-874324 e 02-875045 (anche fax)
www.puntorosso.it

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)}}\pard\plain \qj =
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ois Houtart
\par }\pard\plain \s1\qj =
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\i\fs24\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {L\rquote =
India: il Fmi, le riforme economiche e i dalit
\par }\pard\plain \qj =
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\fs28\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\i\fs24=20
\par }{\fs24=20
\par Nel novembre 1996 il direttore generale del Fmi si congratul\'f2 =
con il governo indiano per il tasso di crescita raggiunto, che negli =
ultimi anni aveva superato il 6%. In tal modo dimostrava la sua =
sodd}{\fs24 i}{\fs24=20
sfazione di fronte al fatto che il governo, insediatosi all\rquote =
inizio del 1996, continuava la politica di r}{\fs24 i}{\fs24=20
forme economiche. Il Fmi riteneva, tuttavia, che tali riforme dovessero =
avere nuovo impulso e che si dovessero rimuovere gli ostacoli posti agli =
investimenti provenienti dall\rquote interno e dall\rquote =
estero}{\fs24\super 1}{\fs24 .
\par Come sempre in questi casi, le misure correttive attivate =
all\rquote inizio del 1991 prevedono la riduzione della spesa da parte =
dello Stato, l\rquote apertura del mercato, l\rquote orientamento =
dell\rquote economia verso le }{\fs24 e}{\fs24 spor
tazioni e la privatizzazione delle imprese di Stato. Ancora una volta =
una politica di questo tipo non tiene conto dei rapporti sociali che =
caratterizzano la societ\'e0 indiana e tanto meno dei rapporti esistenti =
con le potenze economiche straniere.
\par Queste misure colpiscono di fatto la struttura sociale dell\rquote =
India, portando all\rquote arricchimento di una minoranza e all\rquote =
impoverimento dei piccoli agricoltori, accelerando l\rquote esodo dalle =
campagne. Non s}{\fs24 a}{\fs24 r\'e0
forse un obiettivo esplicito delle organizzazioni di Bretton Woods, ma =
\'e8 sicuramente una cons}{\fs24 e}{\fs24 guenza inevitabile che i =
programmi di lotta alla povert\'e0 non potranno non affrontare. L\rquote =

analfabetismo sociale delle grandi organizzazioni internazionali \'e8 =
tale che le si direbbe incapaci di uscire dal circolo vizioso del loro =
corso economicista.
\par In India \'e8 in corso un inasprimento dei conflitti di casta, in =
particolare tra i dalit (gli intoccabili) e le caste superiori, in una =
fase in cui le politiche neoliberiste sembrano rafforzare le strutture =
di classe costituitesi durante l
a colonizzazione inglese e sviluppatesi ulteriormente durante i =
cinquant\rquote anni di indipendenza. In questo mezzo secolo di impegno =
per la costruzione della nazione (}{\i\fs24 nation building}{\fs24=20
) il regime ha nazionalizzato gran parte delle industrie di base (le =
meno redditizie), ha favorito il cap}{\fs24 i}{\fs24 tale nazionale (con =
misure protezionistiche) e ha risposto alla pressione popolare con =
l\rquote=20
istruzione (dopo il 1951 le scuole elementari furono triplicate) e la =
sanit\'e0 pubblica, in parte con aiuti aliment}{\fs24 a}{\fs24 ri e con =
l\rquote assegnazione di quote, nell\rquote impiego pubblico, a favore =
delle caste e delle trib\'f9 appart}{
\fs24 e}{\fs24 nenti agli strati pi\'f9 bassi nella scala sociale =
(}{\i\fs24 scheduled castes or tribes}{\fs24 ).
\par Parte di tali misure mirava ad agevolare la popolazione urbana, il =
che permetteva di mantenere bassi salari per lo sviluppo di un\rquote=20
industria locale che produceva soprattutto beni di consumo per il 15% o =
il 20% dei cittadini avendo come risultato un mercato redditizio. =
Cos\'ec come la politica di ispirazione keynesiana dei Paesi =
industrializzati, volta a salvare=20
dalla crisi il capitalismo, aveva apportato reali benefici alle classi =
lavoratrici, anche il populismo della borghesia indiana ha ottenuto =
buoni risultati per una parte della popolazione. Chiaramente si \'e8
trattato di risultati molto relativi, dato che dopo mezzo secolo di =
indipendenza met\'e0 della popolazione indiana ancor oggi vive al di =
sotto della s}{\fs24 o}{\fs24 glia di povert\'e0.
\par=20
\par I. Le riforme economiche
\par=20
\par Stando cos\'ec le cose, qual \'e8 e quale sar\'e0 l\rquote effetto =
degli orientamenti neoliberisti in economia, raffo}{\fs24 r}{\fs24 zati =
ulteriormente dalla pressione delle organizzazioni internazionali e =
dalla odierna globalizzazi}{\fs24 o}{\fs24=20
ne? Su questo problema stanno lavorando alcuni analisti indiani. =
G.Parthasarathi dimostra che l\rquote apertura verso gli investimenti =
stranieri non ha effetti positivi sull\rquote occupazione nel settore =
org}{\fs24 a}{\fs24 nizzato dell\rquote=20
economia2, che non \'e8 cresciuta dopo il 1980. Rispetto al settore =
informale si sarebbero persi da 500 a 800.000 posti di lavoro =
dall\rquote inizio del Programma di riforme strutturali. Le cause: i =
nuovi investimenti utilizzan
o tecnologie importate con un ingente flusso di capitali, la mano =
d\rquote opera non qualificata \'e8 diminuita e sono richiesti =
lavoratori qualificati nel settore non organizzato.
\par D\rquote altro canto l\rquote aumento del prezzo delle materie =
prime locali, a seguito di una politica di import}{\fs24 a}{\fs24=20
zioni, colpisce in primo luogo il settore non organizzato, i cui beni di =
consumo di base dipendono dal settore organizzato. In tal modo nel =
settore tessile centinaia di piccole imprese devono chiudere, con =
conseguenti situazioni di miseria ad
Andhra Pradesh, dove si sono avuti casi di morte per fame. Il governo =
non \'e8 autorizzato a intervenire sui prezzi e non pu\'f2 proteggere il =
mercato, dovendo ridu}{\fs24 r}{\fs24 re le spese.
\par Ed \'e8 proprio l\rquote attivazione di queste misure =
protezionistiche (aiuti alimentari e sussidi per i costi de}{\fs24 =
l}{\fs24 la produzione agricola, quote per l\rquote occupazione a favore =
delle caste e delle trib\'f9
inferiori) a colpire maggiormente coloro che si collocano negli strati =
inferiori della societ\'e0. In particolare nel settore agricolo, dove si =
concentra la maggioranza dei poveri, la liberalizzazione del mercato =
della terra ha come risultato l\rquote=20
espulsione di mille piccoli agricoltori che si trasformano in braccianti =
occasionali, con entrate del tutto inconsistenti. Meno del 25% degli =
agricoltori (grandi e medi) verranno benef}{\fs24 i}{\fs24 ciati da =
queste misure. Va aggiunto che l\rquote=20
esportazione di prodotti agricoli (pi\'f9 di quattro milioni di =
tonnellate di riso, considerando che met\'e0 della popolazione soffre di =
condizioni alimentari inad}{\fs24 e}{\fs24 guate), esportazione che =
deriva da un aumento dei prezzi interni ed \'e8
legata a una riduzione dei su}{\fs24 s}{\fs24 sidi, ha come conseguenza =
l\rquote aumento delle entrate per i grandi produttori, mentre il =
salario reale d}{\fs24 e}{\fs24 gli operai agricoli diminuisce mentre =
aumenta la migrazione verso le citt\'e0.

\par La domanda nazionale da parte dell\rquote \'e9lite ha effetti =
negativi sul settore non organizzato. Di fatto il settore organizzato, =
oltre a non creare occupazione, entra in concorrenza con il settore non =
organi}{\fs24 z}{\fs24=20
zato per quanto riguarda le materie prime. Quest\rquote ultimo tende =
allora a mettersi in concorrenza con il primo ricorrendo allo =
sfruttamento minorile. Ad esempio a Chennai (antica Madras), un piccolo =
l}{\fs24 a}{\fs24=20
boratorio che produce vasi metallici non ferrosi utilizza bambini in =
et\'e0 dai nove ai dieci anni che l}{\fs24 a}{\fs24 vorano in un =
ambiente priv
o di finestre, con un tornio elettrico per pulire il metallo e senza =
alcuna protezione: non esiste ventilazione e vi \'e8
una fitta polvere metallica. Il lavoro ha inizio alle 7 del mattino e =
termina alle 7 di sera. Il salario varia tra le 10 e le 20 rupie =
giornaliere (da 0,25 a 0,55 do}{\fs24 l}{\fs24 lari).
\par Nel settore tessile a lavorare sono soprattutto le bambine. =
Cominciano all\rquote et\'e0 di 5 o 6 anni e guad}{\fs24 a}{\fs24 gnano =
tra le 5 e le 8 rupie al giorno ( da 0,012 a 0,25 dollari ) con l\rquote =
obbligo di lavorare da 10 a 12 ore. Lo stesso su
ccede nella produzione di scatole di cartone, di fiori di plastica e di =
tappeti nella r}{\fs24 e}{\fs24 gione di Varanasi (Benares), per non =
parlare del settore edilizio, che impiega bambini piccoli, non}{\fs24 =
o}{\fs24=20
stante il divieto di utilizzare bambini inferiori ai 14 anni. A Chennai =
(Madras) una Ong locale (Ar}{\fs24 u}{\fs24=20
nodhaya: raggio di sole) prepara donne di vari quartieri popolari per =
tentare di recuperare i bambini e mandarli a scuola. La maggioranza di =
queste donne, di provenienza dalit, si oppone ai proprietari di =
laboratori artigian
ali e di piccole imprese entrando spesso in conflitto con i genitori. =
Esse hanno preso coscienza che la soluzione del problema dipende dalle =
politiche globali e iniziano a organi}{\fs24 z}{\fs24 zarsi: \'93
Il governo non si fa sufficientemente carico di questo problema\'94, =
dicono, \'93neppure i sindac}{\fs24 a}{\fs24 ti si interessano dei =
bambini. Dobbiamo diventare noi stesse un gruppo di =
pressione\'94}{\fs24\super 3}{\fs24 .
\par Ma non sono soltanto le imprese indiane a ricorrere allo =
sfruttamento minorile. Anche le transn}{\fs24 a}{\fs24 zionali americane =
ed europee lo attuano nel settore tessile, in quello calzaturiero e =
dell\rquote=20
abbigliamento Quando si criticano i governi del Terzo mondo e nello =
stesso tempo si contribu}{\fs24 i}{\fs24 sce a creare il problema =
l\rquote ipocrisia \'e8 evidente. La nuova politica economica, =
incrementando le }{\fs24 e}{\fs24=20
sportazioni, ha ottenuto un risultato importante nella crescita =
occupazionale dei bambini nell\rquote=20
industria dei tappeti, ad esempio, controllata da grandi mediatori =
commerciali e da interessi stranieri. La stessa cosa succede nella =
produzione agricola. A Uttar Pradesh aumenta sempre di pi\'f9
il numero di bambini dalit del Bihar, reclutati dai contadini locali =
per mandare avanti l\rquote agricoltura da esportazione.
\par Quanto alle politiche governative di sostegno alle classi popolari, =
esse tendono a diminuire sotto la pressione internazionale. Dag
li anni Settanta il modello populista sembra indebolirsi, soprattutto in =
termini qualitativi, adeguandosi sempre meno al progetto di =
accumulazione della borghesia indiana, interessata a tipi di prodotti =
sofisticati rivolti a una minoranza opulenta (un mer
cato importante qu}{\fs24 a}{\fs24 si come quello europeo) e non =
destinati alle masse, che possono contare su uno scarso valore a}{\fs24 =
g}{\fs24 giunto. La pressione \'e8
aumentata con i Programmi di riforma strutturale a partire dagli ultimi =
anni Ottanta e in particolare con la nuova politica economica del =
1991}{\fs24\super 4}{\fs24 .
\par In India la resistenza \'e8 stata comunque notevole, sia grazie =
all\rquote azione delle organizzazioni operaie e dei partiti di =
sinistra, sia come conseguenza di una certa idea di solidariet\'e0 =
nazionale da parte dello Stato e per il timore di
certa borghesia, consapevole delle conseguenze sociali di un brusco =
ca}{\fs24 m}{\fs24 biamento di politica. Secondo uno studio dell\rquote =
Indian Council for Research on International Econ}{\fs24 o}{\fs24=20
mic Relations, tra il 1987-1988 e il 1992-1993 la percentuale di aiuti =
socio-economici \'e8 passata dal 15,28 rispetto al Pil, che ha mostrato =
con evidenza una stabilit\'e0 in termini relativi. Tale risultato \'e8
stato comunque possibile grazie a un cedimento da parte del governo =
nazionale nei confronti degli Stati dell\rquote unione, conseguente a =
pression
i internazionali. Quando il primo negli anni 1987-1988 si accollava il =
43% delle spese, nel 1992-93 si impegnava solo per il 39%, mentre =
l\rquote impegno degli Stati locali \'e8
passato dal 57 al 61%. Si nota quindi, come in molti altri Paesi, un =
decentramento dei contributi, senza una corrispondente distribuzione di =
mezzi economici. Gli enti locali (Stati, provi}{\fs24 n}{\fs24 ce, =
comuni) devono assumersi compiti sempre pi\'f9
gravosi, fare delle scelte e dare priorit\'e0 a certi settori a =
detrimento di altri.
\par=20
\par II. Effetti sul rafforzamento dei rapporti di casta
\par=20
\par Questa situazione viene forse ad accrescere la differenza tra le =
classi, come in altre parti del mondo? In termini relativi il settore =
organizzato dell\rquote economia sta perdendo posti di lavoro, il che =
indebol}{\fs24 i}{\fs24 sce i sindacati, mentr
e il settore non organizzato soffre di una crescente pressione =
economica, a}{\fs24 u}{\fs24 mentando cos\'ec gli strati della =
popolazione che si trovano a livello di sopravvivenza. Le classi =
suba}{\fs24 l}{\fs24=20
terne vedono una diminuzione delle entrate, con un aumento del fenomeno =
della povert\'e0. Sono solo le classi alte e parte delle classi medie a =
trarre vantaggio da questo sistema, il che smentisce la te}{\fs24 =
o}{\fs24=20
ria del carattere selettivo della crescita economica (}{\i\fs24 trickle =
down}{\fs24 ). Un autorevole economista indi}{\fs24 a}{\fs24 no, C. T. =
Kurien, ex direttore del Center for Development Studies di Chennai, =
dimostrava chiar}{\fs24 a}{\fs24=20
mente in un suo seminario al Tata Institute of Social Studies a Mumbai =
(ex-Bombay), che ci tr}{\fs24 o}{\fs24 viamo in presenza di una crescita =
economica senza aumento di occupazione}{\fs24\super 5}{\fs24 .
\par Anche se sembra un paradosso, la nuova politica economica e le =
riforme strutturali rafforzano le strutture di casta e soprattutto =
favoriscono la presa di coscienza dei dalit. \'c8 logico, infatti, che =
dall\rquote=20
indebolimento delle classi inferiori consegua un consolidamento delle =
classi tradizionali, sia per quanto riguarda le relazioni sociali, sia =
per quanto concerne l\rquote espressione dell\rquote appartenenza =
cu}{\fs24 l}{\fs24 turale o religiosa.
\par Appare significativo il caso dei dalit. Da vent\rquote anni a =
questa parte si \'e8 vista una vera esplosione di movimenti spesso poco =
organizzati che affermano la propria identit\'e0 di senza-casta. Nel =
1990 l\rquote=20
Indian Social Institute di Delhi ne ha contati pi\'f9 di 5.000.6 Il =
fatto di chiamarsi dalit, vale a dire oppressi, sviluppando proprio per =
questo una forma di consapevolezza e di orgoglio, \'e8 qualcosa di =
assolutamente nuovo nella storia sociale dell
\rquote India. L\rquote egemonia dei bramini ha condizionato a tal punto =
gli intoccabili o chandals (malfattori) che essi stessi hanno finito per =
definire in quei termini il proprio comportamento sociale, arrivando =
persino al disprezzo di s\'e9
. Nel 1932 Gandhi li chiam\'f2 h}{\fs24 a}{\fs24 rijans, cio\'e8 figli =
di Dio, recuperando un termine antico usato per i bambini nati dagli =
amori proibiti tra le ballerine dei templi e i bramini e la cui nascita =
veniva attribuita agli dei. L
a riscoperta dell\rquote origine di questo termine offre nuovi motivi =
per recuperarlo.
\par La costituzione indiana intendeva avere un\rquote ispirazione =
laica. Dopo il Goverment of India Act del 1935 furono introdotti termini =
come }{\i\fs24 scheduled castes}{\fs24 o }{\i\fs24 tribes}{\fs24 =
(caste programmate o trib\'f9
) a cui fu riservato un trattamento preferenziale (quote riservate nel =
pubblico impiego, o }{\i\fs24 reservation}{\fs24 ). Baba Sahil Ambedkar, =
essendo egli stesso di origine senza casta e presidente della =
Commissione costit}{\fs24 u}{\fs24=20
zionale, diede la preferenza a questo termine, consigliando in seguito =
l\rquote uso della parola dalit. Oggi, con un\rquote accezione meno =
politicizzata, vengono chiamati bahujans (gruppi sociali subordinati) =
opp}{\fs24 u}{\fs24 re adivasis (contadini).

\par Questa tradizione risalente a pi\'f9 di 2.000 anni fa era =
indubbiamente ben radicata nella tradizione, specialmente nelle regioni =
agricole. Ma nella storia numerosi sono stati anche i movimenti di =
res}{\fs24 i}{\fs24=20
stenza e di rivolta, in particolare di natura religiosa, come la =
corrente bhakti del secolo XVII, o, pi\'f9 recentemente, il moviment
o della fine del secolo XIX iniziato da Sri Narayana Guru insieme agli =
Erhavas del Kerala, i quali rivendicavano le pratiche induiste per le =
caste inferiori e che sfoci\'f2 nelle lotte degli anni Trenta per =
l\rquote apertura dei templi}{\fs24\super 7}{
\fs24 .
\par L\rquote emarginazione di casta oggi ha ripreso vigore, soprattutto =
nelle campagne. Innumerevoli sono gli atti di violenza contro i dalit, =
per non parlare della loro esclusione dalle pratiche pi\'f9
frequenti della vita quotidiana. Si tratta di una reazione di difesa da =
parte delle caste superiori i cui membri, lungi dall\rquote=20
appartenere alle classi dominanti, vedono peggiorare le loro condizioni =
materiali grazie alle nuove politiche economiche, mentre quelli che =
hanno raggiunto o sono riusciti a conservare una condizione economica di =
privilegio temono che l\rquote=20
emancipazione dei dalit minacci la loro situazi}{\fs24 o}{\fs24 ne, =
specie quando si tratta di rivendicazioni bracciantili con paghe di =
miseria oppure di lavoratori istituzionalmente vincolati ai proprietari =
(}{\i\fs24 bonded labour}{\fs24 ).
\par Le barriere elevate dalle classi superiori hanno avuto il loro =
effetto. Secondo la Commissione g}{\fs24 o}{\fs24 vernativa sulle =
}{\i\fs24 scheduled castes}{\fs24 , nel 1982 queste costituivano il 20% =
della popolazione, possedev}{\fs24 a}{\fs24=20
no soltanto l\rquote 8% dei terreni e solo il 21,4% era alfabetizzata. =
Nel censimento del 1991 il numero dei dalit raggiungeva i 138,2 milioni, =
di cui soltanto il 18,72% viveva in citt\'e0
. Le rivendicazioni sociali dei dalit urbani sono generalmente di natura =
economica (lavoro, educazione, casa)e quelle dei dalit rurali riguardano =
soprattutto la rispettabilit\'e0 sociale.
\par=20
\par III. I movimenti dalit
\par=20
\par Baba Sahib Ambedkar \'e8 stato il promotore dell\rquote =
emancipazione dei dalit. Avvocato, aveva studiato a Londra e senza =
rinnegare la sua origine aveva preso partito in modo ben diverso da =
Gandhi. La sua posizione era laica, conc
entrata sul problema degli oppressi. Lott\'f2 per il riconoscimento =
sociale d}{\fs24 e}{\fs24 gli intoccabili, per far esplodere il sistema =
delle caste, pur restando nel quadro della legalit\'e0 dem}{\fs24 =
o}{\fs24=20
cratica e senza mettere in discussione il sistema economico =
capitalistico. Accusava Gandhi di pate}{\fs24 r}{\fs24=20
nalismo, di legami con il bramanesimo e di cercare soluzioni nella =
conversione dei cuori e nella reinterpretazione delle strutture per =
induizzare i dalit, invece di inserirli nella lotta politica. Nel 1936 =
fond\'f2 l\rquote Independent Labour Par
ty e rinunci\'f2 all\rquote induismo. Nel 1950 si leg\'f2 al buddismo =
come forma di lotta sociale.
\par Oggi il movimento dei dalit ha dato il via a molte campagne =
polemiche. Uno dei suoi organi, Dalit Voices, che viene pubblicato dal =
1981 a Bangalore, tra le sue colonne ricorda le posizioni di Gandhi =
sfavorevoli all\rquote emancipazione dei neri dell
\rquote Africa meridionale, oppure la sua alleanza con i bramini =
dell\rquote establishment economico e politico. Il direttore, V.T. =
Rajshekar, cui il governo indiano ritir\'f2 il passaporto pi\'f9 di =
dieci anni fa, non esita a ad affermare che l\rquote=20
ideologia bramina \'e8 simile a quella nazista, essendo responsabile di =
una forma di razzismo interno, rappresentato dal Bharatya Janata Party =
(Bjp), partito che con il sostegno delle classi medie sta diventando il =
primo partito indiano.
\par La conversione religiosa ha costituito per i dalit uno strumento di =
emancipazione e di rivolta non s}{\fs24 o}{\fs24 lo verso il buddismo, =
con mezzo milione circa al seguito di Ambedkar (in particolare le classi =
medie urbane), ma anche verso il cristi
anesimo, verso l\rquote Islam e i sik, in forma diversa a seconda delle =
so}{\fs24 t}{\fs24 to-caste (jati).
\par I partiti di sinistra, il Cpi (Partito comunista indiano) e il il =
Cpi ml (Partito comunista indiano ma}{\fs24 r}{\fs24 xista-leninista) =
avrebbero dovuto assumere la rappresentanza politic
a dei dalit, ma la loro angusta idea di classe e la leadership =
intellettuale appartenente alla casta superiore (compresi i bramini), =
s}{\fs24 o}{\fs24 no stati gli ostacoli pi\'f9 seri perch\'e9
lo divenissero. Indubbiamente la loro base sociale, specie a Ker}{\fs24 =
a}{\fs24 la nel Bengala, \'e8 costituita dai senza-casta, ma la nascente =
consapevolezza dei dalit, che si fonda e}{\fs24 s}{\fs24=20
senzialmente sul conflitto di casta, li ha accusati di non tenere conto =
della loro specificit\'e0. In seguito a questo si sono costituiti dei =
partiti dalit nel nord del Paese e in particolare a Uttar =
Pradesh}{\fs24\super 8}{\fs24 .
\par Il pi\'f9 importante di essi, il Bahujan Samaj Party (Bsp), fondato =
da Kanshi Ram, \'e8 al potere in quello Stato, che \'e8 il pi\'f9 =
popoloso dell\rquote India (150 milioni di abitanti). Bench\'e9 il =
successo abbia rafforzato la coscienza dei
dalit, i suoi dirigenti non si distinguono per nulla dagli altri sia =
per le mire elettor}{\fs24 a}{\fs24 liste, specie nello Stato di Uttar =
Pradesh, sia per il ricorso a brutali politiche di tipo autoritario, =
come dimostrano i fatti di Luknow dell
\rquote ottobre 1996 (alcuni giornalisti furono presi a bastonate), sia =
per la corruzione. \'c8 nota, inoltre, la politica di Phoonan Devi, =
meglio conosciuta come regina dei band}{\fs24 i}{\fs24 ti, che ha =
contribuito a denunciare l\rquote=20
oppressione dei dalit. Le divisioni tra jati (sotto-caste), probl}{\fs24 =
e}{\fs24 ma permanente in tutti i movimenti sociali in India, ostacola =
gli sforzi compiuti sul piano politico, poich\'e9 le singole identit\'e0
(Paria, Paravar, Maravar, ecc.) si impongono sull\rquote identit\'e0 =
dei dalit. \'c8 di}{\fs24 f}{\fs24 ficile, pertanto, prevedere il futuro =
di tali partiti.
\par Le Dalit Panthers of India (Dpa) sono considerate il movimento =
pi\'f9 radicale. Costituitesi nel 1972 sul modello delle Black Panthers =
americane, si trovano soprattutto nel sud e nel Maharashtra e fa}{\fs24 =
n}{\fs24=20
no riferimento a B.Ambedkar. Raccolgono i giovani delle citt\'e0, oppure =
i lavoratori manuali come quelli della miniera di lignite de Neivelly, =
presso Pondichery, che ritengono il termine pantere sin}{\fs24 o}{\fs24=20
nimo di coraggio e di sprezzo della paura. Il loro obiettivo \'e8 il =
collegamento con la rivoluzione mondiale. Eppure, in seguito alle =
divisioni tra i dirigenti, alle alleanze compromettenti per l\rquote =
esercizio del potere e all\rquote=20
assenza di organizzazione, tale movimento non si \'e8 dimostrato =
efficace se non nel rafforzamento dell\rquote identit\'e0.
\par Nella creazione di una coscienza sociale dalit va segnalato anche =
il peso assunto dalle donne. Ma \'e8 soprattutto a livello economico che =
i gruppi di donne ottengono un certo successo, il che conferisce loro =
un\rquote=20
influenza sempre maggiore, consentendo loro l\rquote accesso ad =
attivit\'e0 e iniziative fino a oggi proibite ai senza-casta. Si =
raggruppano in cooperative di credito o in cooperative di piccola =
prod}{\fs24 u}{\fs24 zione. La loro identit\'e0
dalits si manifesta anche attraverso una corrente letteraria importante =
che si distingue per il suo carattere di protesta. Le autrici si =
raccolgono nel Dalit Sahitya Academy (Acc}{\fs24 a}{\fs24 demia =
letteraria dalit ).
\par A partire dal 1989 nel Tamil Nadu si \'e8 sviluppato un movimento =
dalit cristiano (Dalit liberation movement). Il suo presidente, Sr. Mary =
John, ci spiegava a Chennai (Madras) che la loro a
zione trae ragione dalla segregazione contro la Chiesa cattolica: i =
dalit costituiscono il 70% dei fedeli e ve}{\fs24 n}{\fs24=20
gono discriminati nella scuola e talvolta anche nelle chiese, mentre il =
95% del clero e tutti i vescovi (tranne uno nominato ultimamente), =
provengono a volte da caste inferiori, ma non sono dalit. Va r}{\fs24 =
i}{\fs24=20
cordato che chi si converte al cristianesimo perde automaticamente lo =
status di }{\i\fs24 scheduled caste}{\fs24 , i}{\fs24 n}{\fs24 sieme =
alla protezione legale e ai posti loro riservati nelle scuole o nel =
settore pubblico. Molto at
tivi sono stati alcuni gesuiti nella formazione di questo movimento e =
uno di essi, padre Yesumarian, nel 1994 ha pagato con la prigione e la =
tortura.
\par Come in molti movimenti basati sull\rquote origine sociale =
pre-capistalistica (di tipo etnico, religioso, li}{\fs24 n}{\fs24 =
guistico, di casta), la transizione verso una societ\'e0
di classe spesso passa attraverso il fenomeno di leaders che =
identificano la loro promozione sociale con quella del gruppo. L\rquote =
entrata nella nuova struttura sociale (nella classe media o, =
eccezionalmente, ne
lla classe dominante, nella generazione successiva) non favorisce la =
solidariet\'e0, anzi tende a esaltare l\rquote emancipazione individuale =
a detr}{\fs24 i}{\fs24 mento di un reale cambiamento sociale a favore =
dell\rquote intero gruppo. L\rquote identit
\'e0 di gruppo diventa c}{\fs24 o}{\fs24 s\'ec una frattura ide
ologica che rafforza la posizione di alcuni che riescono ad elevarsi e a =
raggiungere una posizione privilegiata attraverso la politica o tramite =
la cooptazione economica. Solamente una prospettiva pi\'f9 ampia, che =
comprenda una dimensione di classe, potr
\'e0 realizzare una emancipazione a largo raggio, pur senza rinnegare la =
dimensione di casta.
\par In conclusione, possiamo affermare, con il Prof. B.N. Juyal, del =
Gandhian Institute of Studies di Varanasi (Benares), che la nuova =
politica economica, favorita dalle organizzazioni finanziarie =
inte}{\fs24 r}{\fs24 nazionali, aumenter\'e0
le tensioni tra le caste, in particolare quella dei dalit, che sono =
coloro che pi\'f9 immediatamente soffrono degli effetti sociali. Ci\'f2 =
contribuisce a creare poli di resistenza rafforza}{\fs24 n}{\fs24 do la =
reazione spesso=20
violenta delle classi superiori. Scrive Matthew Kayany: \'93Con l\rquote =
attuale sistema di economia di mercato e con la globalizzazione il =
lavoro perde il suo valore di mercato e il governo si trova a =
controllare l\rquote=20
economia a vantaggio delle multinazionali\'94}{\fs24\super 9}{\fs24 . =
Pur se in termini relativi, questi erano, comunque, i legami dei dalit =
con il complesso della societ\'e0. \'c8 chiaro che seguire certe =
polit}{\fs24 i}{\fs24=20
che economiche senza tenere conto della complessit\'e0 dei rapporti =
sociali, nuovi o tradizionali che siano, e delle loro reciproche =
interazioni, in definitiva comporter\'e0 costi sociali notevoli. Ma =
tenerne conto causerebbe una contraddizione all
\rquote interno dell\rquote ideologia economica liberista, che deve =
priv}{\fs24 i}{\fs24 legiare l\rquote efficienza e creare le condizioni =
per il successo dei vincitori, i quali ben difficilmente p}{\fs24 =
o}{\fs24 trebbero adeguarvisi.
\par=20
\par=20
\par }{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 Note:
\par=20
\par 1. The Hindu, 07.11.96
\par 2. G.Parthasarathi, \'93An organised Sector and Structural =
Adjustment\'94, Economic and Political Weekly, Vol. }{\fs24 XXXI, =
N\'b028 (13 luglio 1996), 1897.
\par 3. Sudipto Mundle, citato da G. Parthasarathi, EPW, ibidem, 1868.
\par }{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 4. G. Parthasarathi, ibidem.
\par 5. The Weekly Observer, 09-11-1996.
\par 6. Times of India, 08-11-1996
\par 7. Genevi\'e8ve Lemercinier, Religion and Ideology in Kerala, =
Louvain-la-Neuve, Centre =
Tricontine}{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 =
n}{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 tal, Tiruvananthapura, Institute =
for the Study of Development Areas, 1994.

\par 8. Siddhart I.Monishek, Dalit leadership and the challenge ahead, =
Indian Currents, 07-09-1995.
\par 9. Matthew Kayany, The eternally marginalized, Dea in Sociologia, =
Louvain-la-Neuve, 1996.
\par=20
\par }}
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