[Lecce-sf] da Liberazione di oggi

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Autor: smencherini@libero.it
Data:  
Asunto: [Lecce-sf] da Liberazione di oggi
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Dal question time alla Camera notizie interessanti sui cpt di Modena e su=
l processo di Lecce
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  <TR>
    <TD>&nbsp;<=
/TD></TR>
  <TR vAlign=3Dtop>
    <TD class=3Dtesto align=3Dmiddle>Al q=
uestion time di Rifondazione sui Cpt 
      replica Giovanardi: =ABDegna=
 qualit=E0 della vita in quello di Modena=BB</TD></TR>
  <TR vAlign=3Dto=
p>
    <TD class=3Dtitle align=3Dmiddle>Migranti, il ministro difende il=
 centro del 
      fratello</TD></TR>
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    <TD alig=
n=3Dmiddle></TD></TR>
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    <TD 
      class=3Dte=
sto><!-- img src=3D SOC-01_2VERBA~1.jpg alt=3Dfoto align=3DLeft -->Pi=F9 =


      passa il tempo pi=F9 si scopre che porre domande in merito ai cen=
tri di 
      permanenza temporanea per migranti =E8 imbarazzante tanto =
per il governo 
      quanto per gli enti gestori. C'era da restare stup=
efatti ieri in aula 
      quando alla question time di Graziella Mascia=
, deputato del Prc, si =E8 
      presentato a rispondere, per il govern=
o, il Ministro per i rapporti col 
      Parlamento Carlo Giovanardi. Ne=
l minuto a disposizione la parlamentare ha 
      chiesto chiarimenti in=
 merito alle restrizioni per l'ingresso nei Cpt - in 
      contemporane=
a veniva negato l'accesso al Consigliere Regionale piemontese 
      di =
Rifondazione Rocco Papandrea nel Cpt di Torino -, alla scarsa 
      tra=
sparenza nella gestione, nei costi e nelle regole che ne definiscono 
  =
    gli appalti, all'impossibilit=E0 per i giornalisti di visitare i cent=
ri. Il 
      ministro non si =E8 scomposto: ha confermato il divieto di=
 ingresso anche ai 
      consiglieri regionali, in riferimento al decre=
to attuativo della 
      "Turco-Napolitano", la legge che ha istituito =
i centri. Ha ignorato 
      insomma 6 anni di prassi consolidata che ga=
rantiva un minimo di continuit=E0 
      negli ingressi, ironizzando sul=
 fatto che gli oltre 900 fra deputati e 
      senatori, che hanno liber=
o accesso, sono sufficienti a garantire 
      trasparenza. 
      <P>I=
n merito agli operatori dell'informazione il pretesto resta quello del =0D
=
      voler garantire la privacy degli "ospiti". A mo' di esempio ha cita=
to il 
      rischio che possono correre i richiedenti asilo, peccato ch=
e questi non 
      dovrebbero neanche restare reclusi un minuto nei Cpt=
. Ovviamente nessuno 
      si preoccupa di chiedere ai reclusi se senta=
no violati i propri diritti da 
      una telecamera pi=F9 che da 60 gio=
rni di detenzione ingiustificata. 
      <P>Ma il top il nostro caro min=
istro lo ha raggiunto citando come 
      dimostrazione della possibilit=
=E0 di una degna qualit=E0 della vita - 4 bagni 
      per ogni "ospite"=
 - del Cpt di Modena. Una realt=E0 che Giovanardi conosce 
      bene, v=
isto che il responsabile del centro =E8 suo fratello gemello, nonch=E9 =0D
=
      primario del policlinico cittadino. Ma quale conflitto di interessi=
? Se si 
      fa tutto in famiglia si risparmia: l'edificazione del cen=
tro, spesso 
      semivuoto per fortuna, =E8 costata solo 22 miliardi d=
i vecchie lire pi=F9 o 
      meno e l'affitto annuale degli splendidi l=
ocali risulta essere di oltre 1 
      milione e 300 mila euro. Le "Mise=
ricordie" che stanno acquisendo la 
      gestione di vecchi e nuovi cen=
tri, ringraziano. Altra fonte di imbarazzo 
      risulta essere la situ=
azione leccese. L'udienza per decidere o meno in 
      merito al rinvio=
 a giudizio di agenti delle forze dell'ordine e operatori 
      del cen=
tro Regina Pacis, accusati di aver pestato e seviziato, nella notte 
   =
   fra il 22 e il 23 novembre del 2002 un gruppo di migranti che avevano =


      tentato di sottrarsi alla reclusione, si terr=E0 domani mattina. =
Doveva 
      tenersi la settimana scorsa ma =E8 accaduto uno "spiacevol=
e inconveniente". 
      <P>Alcuni agenti in forza durante quella notte,=
 avevano tentato di 
      sottrarsi al giudizio dichiarando di non esse=
re a quel momento in 
      servizio. Per una strana modalit=E0, del tut=
to abnorme, Don Cesare Lo 
      deserto, responsabile del centro e fra =
i principali accusati, aveva 
      richiesto gli "ordini di servizio" d=
egli agenti. Una documentazione 
      ulteriore che doveva servire ad a=
vvalorare le tesi della difesa. Secondo 
      quanto raccontato dall'av=
vocato Marcello Petrelli, rappresentante dei 
      migranti, esaminati =
gli atti avveniva per=F2 qualcosa di curioso: la difesa 
      rinunciav=
a a produrli mentre il Pubblico Ministero, Carolina Elia, ne 
      chie=
deva l'acquisizione. Il rinvio scattava per permettere ai difensori di =0D
=
      riesaminare le carte. Viene da pensare che il tentativo maldestro d=
i 
      trovarsi un alibi si sia dimostrato un boomerang. 
      <P>Si=
 rincorrono poi voci, non confermate da alcuna dichiarazione 
      uffi=
ciale, secondo cui lo stesso sacerdote abbia dichiarato di essere, al =0D
=
      momento dei fatti contestati nella Repubblica di Moldova. Un alibi =
che non 
      reggerebbe visto che, il giorno successivo, Don Cesare er=
a presente quando 
      ad uno dei malmenati veniva notificata una denu=
ncia per resistenza a 
      pubblico ufficiale. Nel frattempo il Comune=
 di Lecce, che ha preso in 
      carico alcuni dei migranti in possesso=
 di un permesso per ragioni 
      giudiziarie, ha fatto sapere di non p=
oter garantire le spese necessarie 
      per tutto il tempo necessario =
al compiersi del dibattimento. Una soluzione 
      bisogner=E0 trovarla=
. Si susseguono, nel frattempo, le iniziative in vista 
      della gior=
nata europea per i diritti e la libert=E0 dei migranti. Domani a 
      =
Bologna si terr=E0 davanti al Cpt di Via Mattei a Bologna una conferenza =


      stampa con Titti De Simone, deputato del Prc, esponenti del Bolog=
na Social 
      Forum e del Prc Emiliano, mentre crescono le adesioni a=
lle manifestazioni 
      che il 31 gennaio si terranno contemporaneamen=
te a Roma, Torino e 
      Caltanissetta. 
      <P>Stefano Galieni&nbs=
p; <BR><BR></P></TD></TR>
  <TR>
    <TD>
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    </T=
D></TR></TBODY></TABLE></BODY></HTML>


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