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Auteur: forumgenova@inventati.org
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Sujet: [NuovoLaboratorio] G8: pellegrino:"Abbiamo fatto scelte corrette"
da Lavoro Repubblica

G8: pellegrino:"Abbiamo fatto scelte corrette"

"E il lavoro non e' finito: ci sono in ballo altri processi"

Massimo Calandri

Se 26 rinvii a giudizio via paiono pochi, se credete che ai manifestanti del G8 genovese si doveva contestare l'associazione a delinquere e non solo i semplici episodi di violenza, allora la pensate come il procuratore generale Domenico Porcelli. A questo punto pero' per chiarirvi meglio le idee e' meglio che ascoltiate l'opinione di chi quelle indagini le ha direttamente condotte e ancora ci lavora tutti i giorni da 2 anni e mezzo.
Giancarlo Pellegrino e' il procuratore aggiunto che dal luglio 2001 si occupa delel violenze dei black bloc coordinando il lavoro dei pm Andrea canciani e Anna Canepa.

NELLA SUA RELAZIONE PORCELLI E' STATO MOLTO SEVERO CON LA PROCURA, PARLANDO DEL RINVIO A GIUDIZIO DI "SOLI" 26 MANIFESTANTI E DI UN "DIFETTO DI COORDINAMENTO" COI COLLEGHI DI COSENZA
"Il Procuratore generale ha legittimamente espresso le sue opinioni. Che peor' sono diverse dalle nostre, Noi ci siamo concentrati sui fatti, sugli episodi: non esistevano i presupposti per il reato associativo, tutto qui."

E INVECE PORCELLI INSISTE: "STESSI FATTI" PER GENOVA E COSENZA, MA VALUTAZIONI DIVERSE

"A Cosenza hanno cominciato ad indagare su un gruppo di persone che laggiu' faceva attivita' politica costante: forse questo ha consentito ai colleghi di intraprendere un certo discorso investigativo. A Genova per il G8 sono arrivate migliaia di persone provenienti da citta' e nazioni diverse, pensare che fossero tutti parte di un unico disegno associativo e' difficile. E' invece possibile che alcuni si fossero messi d'accordo per manifestare violentemente: lo abbiamo accertato per i torinesi di Askatasuna, ma abbiamo scelto di valutare unicamente i fatti."

IL PROCURATORE RICORDA CHE GLI INQUIRENTI CALABRESI HANNO ACQUISITO ELEMENTI PROBATORI CHE POTEVANO DIMOSTRARE LA 'PRECISA STRATEGIA DESTABILIZZATRICE' ADOTTATA ANCHE NEL CAPOLUOGO LIGURE.

"Francemente non so quale potra' essere l'esito dei processi a Cosenza. Ma sono molto fiducioso sul nostro lavoro.

NON AVETE NULAL DA RIMPROVERARVI?

"Abbiamo fatto delel scelte corrette e tratto delle conclusioni coerenti rispetto a tali scelte. Forse abbiamo fatto male a non spiegarlo al procuratore generale.

INSOMMA PORCELLI CONOSCE MEGLI OL'INCHIESTA DI COSENZA RISPETT OA QUELLA DI GENOVA?

"Il procuratore ci ha sottopsoto piu' volte le carte di Cosenza, d'accordo. Ma questo non ha cambiato la nostra impostazione. E poi non dimentichiamoci che l'Italai e' una sola ma che i criteri di valutazione in materia di reati associativi sono molto diversi tra gli inquirenti del Nord e quelli del Sud, Basti pesnare alle difficolta' che a suo tempo abbimao trovato per far applicare il 416 bis (assocaizione mafiosa ndr) nei processi ai siciliani di Genova.

MA 26 MANIFESTANTI TINVIATI A GIUDIZIO NON SONO DAVERO "SOLI" RISPETTO ALLA FOLAL DEI DEVASTATORI?

"Abbiamo lavorato sugli elementi che ci sono stati foriniti. Certo, se la polizia avesse identificato 200 persone adesso i commenti sarebbero probabilmente diversi. Ma l'impegno degli investigatori counque c'e' stato. In quei giorni a Genova la maggior parte dei devastatori aveva il volto coperto.R quando anche potevamo osservare quelle facce - e' successo per un gruppo di donne sorprese ad armarsi dietro al furgone di Askatasuna - non era cosi' semplice attribuire un'identita'. Non dimenticate poi che dalle polizie straniere non e' arrivato nessun tipo di collaborazione e questo nonostante la montagna di immagini che abbiamo mandato loro."

SI RICREDERA' DOMENICO PORCELLI?

"Credo che il procuratore abbia sempre avuto la massima fiducia del nostro lavoro. Un lavoro, che tra l'altro non e' per nulla finito, abbiamo in ballo altri processi e le ricerche continuano come da 2 anni e mezzo a questa parte. L'inchiesta non e' ancora conclusa."


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