[Cerchio] atm - da Indymedia

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: pkrainer
Dátum:  
Tárgy: [Cerchio] atm - da Indymedia
Chi scrive non é un genio, e la situazione che lui descrive come tragica, a
me pare tutt'altro che tragica: ma é una cronaca davvero eloquente...

    Resoconto incontro sul rapporto tra lavoratori Atm e cittadini di
mercoledì 14 gennaio. Sala della Provincia, Via Corridoni.


Milano. Sul tavolo tra gli altri i relatori Portolillo della Cgil trasporti
firmatario dell'accordo comunale, Fabio Occhi esponente di spicco di
Rifondazione, un giornalista di Radio Popolare (Piero Bosio) a fare da
moderatore e il presidente di 'Altroconsumo', un'associazione di cittadini e
un rappresentante dello Slai Cobas dell'Atm.
In aula Antoniazzi, ex candidato sindaco e Majorino, responsabile dei Ds
milanesi.

L'incontro doveva essere un confronto tra cittadini e lavoratori. Si è
trasformato in qualcos'altro. Una passerella di interventi che poco avevano
a che
fare con la lotta dell'Atm.

Portolillo della Cgil ha difeso l'accordo cittadino, spiegando di come lui
fosse in piedi dalle 5 del giorno prima e non avesse nessuna voglia di
essere
contestato sia dall'ala più dura dei lavoratori Atm presenti in sala che dai
precari autorganizzati. Più volte il suo discorso è stato contestato,
l'accordo fumoso e illeggibile da parte dei lavoratori, ricco di riferimenti
di legge, di eccezioni di divisioni tra i lavoratori a tempo indeterminato e
contratti formazione lavoro (portati però a 12 mesi piuttosto che 24). Si
sono levate grida all'indirizzo del delegato Cgil: 'Vergogna', 'Venduto',
'Eliminate la legge antisciopero!', quando ha iniziato
a parlare di ottimizzazione dell'organizzazione del lavoro (concetto ben
ripetuto nell'accordo) e delle esigenze di migliorare il servizio. E quando
ha difeso l'accordo firmato a Milano.

Un altro relatore ha descritto i disagi suoi e degli altri cittadini,
portando sul palco esempi di disservizi dell'Atm del tipo non passa un tram
e dopo 20 minuti ne passano tre uno vicino all'altro. E denunciando la
lunghezza dei lavori dell'Atm in zona Porta Venezia sul passante
ferroviario.

E' stata quindi la volta del delegato Slai Cobas applaudito più volte. Ha
denunciato come al tavolo dell'accordo non ci fossero i sindacati di base, e
che gli aumenti previsti non adeguino i salari al costo della vita. I 106
euro erano solo la richiesta minima e nemmeno questa è stata esaudita.

Dopo l'intervento di una signora 60enne della Cgil Università che ha
espresso solidarietà ai lavoratori ha parlato Basilio Rizzo, suscitando più
volte l'applauso dei presenti, circa duecento persone tra le quali la
maggioranza politici e politicizzati, con pochi cittadini 'qualunque' la
maggiorparte over 50. Rizzo ha denunciato gli aumenti del biglietto, il 30%
in più a
partire dal 2001, ed ha espresso solidarietà ai tranvieri rammaricandosi di
come lui stesso non riesca nel suo posto di lavoro a fare altrettanto. La
questione dei salari, ha detto, è ancora presente ed emergerà presto
visto che non tocca solo i tranvieri, i consumatori, i precari, le girandole
o la società civile, ma tutti i cittadini.

A questo punto ha parlato il presidente di Altroconsumo che in diverse
interviste apparse su Repubblica e il Corriere si univa al coro della
Codacons, l'associazione consumatori, nel richiedere dal prefetto la
precettazione dei lavoratori tramite la denuncia e la delazione.

Non potevamo non contestare a questo punto il suo intervento mettendo a nudo
la contraddizione di un incontro che vedeva sullo stesso tavolo
rappresentanti
di sinistra con posizioni così radicalmente diverse. Grida di 'Denuncia sto
cazzo', 'Bastardi', 'Non siamo qui per discutere dei disagi dei cittadini ma
per cercare di estendere la lotta contro l'aumento dei prezzi e della
precarietà a tutta la città, 'Vai a Mediaset a raccontare queste cose',
metteva in grave difficoltà il moderatore di Radio Popolare che denunciava i
precari autorganizzati di Chainworkers e gli attivisti di Indymedia, di
essere degli intolleranti.

E' intervenuto un giovane lavoratore dell'Atm, di 30 anni, che pur
definendosi contrario le affermazioni del presidente di Altroconsumo, ci ha
chiesto di
farlo continuare, mettendo in chiaro le ragioni dei lavoratori, della fatica
del lavoro in Atm, e della falsità delle cifre sugli stipendi diffusa da
tutti i media.

Non bastava un intervento di Fabio Occhi, di Rifondazione a portare la
calma. Questi, responsabile importante del partito in Lombardia definisce,
dopo
aver parlottato con Portolillo della Cgil, l'accordo come positivo e le
lotte utili 'a portare a casa qualcosa', senza fare minimamente accenno alla
questione salariale, così come all'inflazione o alla precarietà prodotta
dagli accordi sottoscritti anche dal suo partito a partire dal pacchetto
Treu . Occhi, pur solidarizzando a parole con i lavoratori, scarica la sua
rabbia e le sue responsabilità contro Albertini e la Giunta e la destra in
generale e viene applaudito. Ce l'ha soprattutto
contro Albertini che dopo l'incontro ha rilasciato ai giornalisti una
dichiarazione sogghignando: L'aumento è di 250 euro proprio la cifra che
prevede la sanzione
della legge antisciopero?

A questo punto, finalmente, erano già le 22.40 è stata data la parola ad un
lavoratore dell'Atm. Di circa 50 anni, con degli occhialini che scendevano
su un naso aquilino e capelli alla paggetto appena sbiancati. Alto molto
magro, e con una dignità che non è passata inosservata ha attaccato
l'accordo raggiunto, denunciando di come gli aumenti previsti non saranno
inseriti nel Tfr e sono una una tantum non un vero e proprio aumento, cifre
che saranno in parte recuperate dall'Atm attraverso altri sacrifici da parte
dei lavoratori. Ha denunciato il fatto che il delegato Cgil non fosse un
lavoratore ma un burocrate. Ha denunciato di come la situazione di bassi
salari e precarietà, così come la legge antisciopero sia stata resa
possibile dagli accordi firmati da Cgil Cisl e Uil. Finendo il discorso tra
gli applausi di tutti passando di fianco a Portolillo della
Cgil lo apostrofava con le parole 'Pezzi di merda', 'Siete dei bastardi'.

La situazione a questo punto veniva narcotizzata da alcuni interventi che
andavano a ripetere le cose già dette.


P.s. Considerazioni personali
Schifato e deluso dalla disunione dimostrata dalla 'sinistra milanese'
presente in sala in tutte le sue componenti, e della figura misera fatta dai
rappresentanti politici e sindacali davanti a lavoratori e precari che si
aspettavano ben altre risposte ai loro bisogni, lascio la sala.

Sulla strada del ritorno, rifletto.
Penso che la situazione sia davvero tragica.
Senza rappresentanti politici all'altezza della situazione, con la Cgil
firmataria di una legge antisciopero che divide e dividerà i lavoratori e li
rende deboli di fronte ad un'opinione pubblica pilotata dai media,
senza riferimenti ideali di lotta e soprattutto senza organizzazione, quale
sarà il nostro futuro.
Possiamo dopo l' incontro di ieri sera credere ancora che il dialogo con la
sinistra come è oggi, possa produrre effetti concreti?
Noi precari siamo soli, e dobbiamo fare da soli come hanno fatto i
dipendenti dell'Atm.
Non possiamo sedere allo stesso tavolo con chi ha firmato certi contratti e
certe leggi, con chi non ha impedito la privatizzazione del bene pubblico,
con chi non parla di numeri reali, di inflazione e di carovita.
STEFO CW