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> L'anarchia =E8 prioritaria, ma non si fa per posta
>
> Quello che segue =E8 il testo della mozione su repressione e=20
> provocazioni antianarchiche approvata al convegno nazionale della=20
> Federazione Anarchica Italiana - FAI svoltosi a Milano il 10 e 11=20
> gennaio del 2004.
>
> L'anarchia =E8 prioritaria, ma non si fa per posta
>
> Se questo fosse un mondo accettabile, se l=92informazione non fosse =
una=20
> pericolosa arma di guerra, di quelle destinate alla distruzione di=20
> massa, senza alcun riguardo verso l=92inerme popolazione civile, la=20
> notizia che qualcuno aveva incendiato i soliti cassonetti e poi=20
> spedito per posta qualche libro infarcito di petardi, avrebbe avuto la=20=
> propria degna collocazione in cronaca.
> L=92eco mediatica suscitata dei petardi inviati a Romano Prodi, al=20
> presidente della BCE, all'Eurojust e ad alcuni eurodeputati, qualche=20=
> giorno dopo l=92incendio di un paio di cassonetti nel centro di =
Bologna,=20
> =E8 divenuta il pretesto per elevare al massimo "l=92allarme =
terrorismo"=20
> che Berlusconi e Bush avevano pronosticato nelle settimane precedenti.=20=
> Da una sponda all=92altra dell=92Atlantico erano rimbalzati gli =
annunci di=20
> attentati con relativa militarizzazione dei voli e del territorio. Con=20=
> queste misure, la guerra duratura e preventiva intende raggiungere il=20=
> duplice obiettivo, da un lato, di alimentare la paura per via=20
> dell'insicurezza evocata da un nemico esterno sempre in agguato, e=20
> dall'altro di tenere sotto scacco tutti i soggetti coinvolti nel=20
> collasso di un sistema di disciplinamento sociale, economico e=20
> politico che necessariamente implica la criminalizzazione,=20
> l'espulsione e l'eliminazione violenta di chiunque non si riconosca=20
> nelle regole del gioco. All=92epoca della guerra !
> totale
> al terrorismo occorre di tanto in tanto innalzare la tensione,=20
> altrimenti si corre il rischio che il lezzo dei cadaveri dei bambini=20=
> morti in Afghanistan o la notizia dei prigionieri iracheni picchiati a=20=
> morte, risulti alla fine intollerabile anche per i tolleranti sudditi=20=
> di questo nostro nord capitalista e guerrafondaio.
> D=92altro canto, nel nostro paese, da mesi il Ministero dell=92Interno =
ed=20
> i media agitano lo spauracchio del terrorismo, indicando negli=20
> anarchici il pericolo maggiore. Alcune indecenti veline poliziesche=20
> erano giunte persino ad ipotizzare una mano anarchica dietro la triste=20=
> moda di avvelenare le bottiglie di acqua minerale. In un=92epoca in =
cui=20
> i governi promuovono la privatizzazione delle risorse idriche=20
> assetando decine di milioni di persone in tutto il pianeta, in=20
> un=92epoca in cui le lordure prodotte dal capitalismo rendono l=92acqua=20=
> imbevibile, non si trova di meglio che gettare fango su chi si oppone=20=
> a questo scempio.
> Ma, se gli anarchici sono stati il bersaglio preferito del governo e=20=
> della stampa, le attenzioni di questi signori hanno avuto una ben pi=F9=20=
> ampia portata. Retate e perquisizioni nelle case e nei quartieri=20
> abitati da migranti sono stati all=92ordine del giorno per tutto il=20
> 2003. Gli immigrati sono stati trattati in blocco come potenziali=20
> criminali, sino a comminare espulsioni in base a meri sospetti di=20
> collusione con organizzazioni terroriste. Per non parlare dei=20
> tranvieri che sono entrati nel novero dei pericolosi delinquenti per=20=
> aver tentato di ottenere un pugno di euro in pi=F9 scioperando fuori=20=
> dalle gabbie imposte da una legislazione che ha ridotto il diritto di=20=
> sciopero ad una barzelletta. E, prima di loro, era toccato ai milioni=20=
> di persone che avevavo manifestato contro la guerra, contro il=20
> militarismo, contro la politica neocoloniale del governo italiano. Sul=20=
> piano interno, pertanto, la guerra preventiva impone di neutralizzare=20=
> sul nascere ogni tentativo di autorganizzazio!
> ne soc
> iale che sfugga ai balbettanti meccanismi di recupero e integrazione=20=
> istituzionale, attivati dai partiti e dagli apparati sindacali di=20
> stato.
> In definitiva chiunque critichi l=92azione dell=92esecutivo finisce =
con=20
> l=92essere in odore di terrorismo: al punto che la mera opposizione=20
> all=92abolizione dell=92art. 18 dello statuto dei lavoratori o alla=20
> definitiva precarizzazione del lavoro sancita della legge 30 ha finito=20=
> con l=92essere collegata agli uccisori di Biagi.
> A fine anno, a degna conclusione di un periodo in cui ogni forma di=20
> dissenso =E8 stata puntualmente criminalizzata, sono arrivati puntuali=20=
> questi pacchetti. Innocui per i destinatari ma sapientemente=20
> utilizzati sulla via della realizzazione locale dello stato di polizia=20=
> globale.
> Gi=E0 si parla di leggi speciali che vanno ad aggiungersi alle tante=20=
> leggi repressive di un trentennio in cui ogni nuova "emergenza" si =E8=20=
> portata via un po=92 delle pur esili libert=E0 conquistate. Contro i =
ceti=20
> subalterni =E8 gi=E0 allo studio l'ipotesi di estensione del reato=20
> associativo di derivazione fascista che si fa beffe, come sempre,=20
> dell'apparente assioma liberale sulla responsabilit=E0 individuale di=20=
> fronte al giudice penale.
> L=92allarme suscitato dalla posta natalizia ha finito con il dare una=20=
> spinta probabilmente decisiva al lento e faticoso processo di=20
> costituzione di una polizia europea: a carabinieri, poliziotti,=20
> finanzieri, vigili si uniranno anche gli eurocop!
> Per non dire del polverone che ha finito per porre in secondo piano lo=20=
> scontro istituzionale sull=92informazione, le crescenti difficolt=E0=20=
> all=92interno della maggioranza o questioni quali le pensioni e le=20
> opposte libert=E0 di licenziamento e di sciopero. E in questi stessi=20=
> giorni la compagine guidata dal cavalier Berlusconi, dopo aver risolto=20=
> con altre leggi "speciali" i problemi suoi e della sua classe di=20
> appartenenza, si accinge a spazzar via quello che resta del sistema=20
> previdenziale ed a rilanciare l=92attacco contro le residuali garanzie=20=
> stabilite dallo Statuto dei lavoratori.
> Se un=92azione dovesse essere giudicata dai suoi risultati non =
potremmo=20
> avere dubbi sui mittenti di tale fumosa corrispondenza. E, diciamolo=20=
> chiaro, per qual che ci riguarda poco importa se gli autori siano alle=20=
> dirette dipendenze del Ministero dell=92Interno o svolgano generosa=20
> opera di volontariato. Gratuito o retribuito il loro =E8 uno sporco=20
> lavoro.
> Infatti con i pacchi sono arrivate anche lettere che li rivendicavano=20=
> a nome di una neonata aggregazione informale il cui acronimo "FAI" =E8=20=
> identico a quello della Federazione Anarchica Italiana. Evidente=20
> l=92intento irrisorio, forse meno evidente ma ben pi=F9 grave la =
volont=E0=20
> di mettere in difficolt=E0 anarchiche ed anarchici impegnati in una =
dura=20
> lotta quotidiana per la costruzione di una societ=E0 di libere ed=20
> eguali.
> Ma una tale societ=E0 non si pu=F2 imporre. Gli anarchici sanno che la=20=
> libert=E0 =E8 una pratica collettiva che necessita di impegno costante=20=
> perch=E9 si radichi nelle coscienze e nell=92agire quotidiano di =
ciascuno,=20
> traducendosi in azione comune e lotta sociale. La rivolta contro=20
> l=92oppressione diviene sterile fiammata se, insieme, non costruisce,=20=
> non sa contaminare l=92ambiente in cui vive e senza il quale si=20
> estinguerebbe.
> Bakunin sosteneva che la libert=E0 di ciascuno =E8 accresciuta dalla=20=
> libert=E0 di tutti: qui vive e si alimenta il nocciolo profondo=20
> dell=92anarchismo sociale, che, costitutivamente, =E8 progettualit=E0=20=
> rivoluzionaria, spinta alla trasformazione che vede protagonisti in=20
> prima persona gli oppressi e gli sfruttati.
> L=92agire degli anarchici si sostanzia all=92interno dei movimenti=20
> sociali, nei percorsi di autonomia da ogni istituzione, nella capacit=E0=
=20
> di dar vita ad organizzazioni specifiche e di massa improntate ai=20
> principi dell=92autogestione e del federalismo. Una Federazione=20
> Anarchica =E8 un ambito di relazione e confronto vivo tra uomini e =
donne=20
> che condividono il metodo libertario ed hanno in comune un programma=20=
> di mutamento sociale radicale. Una Federazione Anarchica preconizza in=20=
> concreto l=92ambito sociale nella quale vorremmo vivere, dove il=20
> rapporto diretto, faccia a faccia, il confronto ed anche lo scontro=20
> tra opzioni diverse mirano alla sintesi possibile nel rispetto delle=20=
> scelte e dei percorsi individuali. La sua costituzione formale =E8=20
> garanzia di libert=E0, perch=E9 l=92intesa associativa che la =
costituisce si=20
> fonda sull=92autonomia dei gruppi e degli individui.
> Gli anarchici della Federazione Anarchica sono abituati, loro=20
> malgrado, ad affrontare la repressione. Il nostro impegno nelle=20
> piazze, nei posti di lavoro, contro il razzismo, il militarismo, la=20
> guerra, l=92oppressione capitalista e statale solo nell=92ultimo anno =
ci =E8=20
> costato numerose denunce. Per non parlare delle manganellate, delle=20
> perquisizioni, della costante opera di disinformazione operata dai=20
> media.
> Siamo stati alle manifestazioni contro la globalizzazione capitalista,=20=
> di fronte ai lager per immigrati ed alle carceri, nelle lotte contro=20=
> le fabbriche di morte, le discariche nucleari, gli inceneritori,=20
> abbiamo fatto scioperi e picchetti, siamo presenti nelle lotte per la=20=
> casa e gli spazi sociali, ovunque si pratichi l=92autorganizzazione,=20=
> l=92azione diretta, il rifiuto della delega e la partecipazione: dalla=20=
> Lucania della rivolta contro la discarica nucleare ai tranvieri in=20
> lotta.
> Governo e stampa si ostinino pure nel binomio bombe ed anarchici,=20
> terrorismo ed anarchia: non ci lasceremo intimorire, oggi come nel=20
> 1969. Con buona pace di chi ha creduto di metterci in difficolt=E0,=20
> manipolando la nostra sigla e gettandola in pasto dei media. Sono=20
> tanti quelli che ci conoscono e sanno bene chi sono i terroristi che=20=
> ogni giorno bombardano, avvelenano, opprimono, sfruttano, uccidono,=20
> incarcerano i senza potere e gli sfruttati. Essi siedono sui banchi=20
> dei governi, nelle gerarchie di tutte le chiese, nei consigli di=20
> amministrazione delle aziende e delle banche, tra le fila dei=20
> parlamenti, nei quartieri generali degli eserciti. Per sconfiggerli=20
> occorre l=92impegno solidale degli oppressi e degli sfruttati: i soli=20=
> capaci di mettere fine all=92oppressione, alla gerarchia, allo stato.
>
> Il convegno nazionale della F.A.I. - Milano, 10-11 gennaio 2004
>
> Compagne e compagni di Torino, Alessandria, Vercelli, Milano, Novate,=20=
> Varese, Bergamo, Venezia, Trieste, Savona, Chiavari, Genova, La=20
> Spezia, Carrara, Livorno, Pisa, Reggio Emilia, Parma, Correggio, Val=20=
> D=92Enza, Bologna, Imola, Chieti, Roma, Napoli, Palermo.
>
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>
> TacticalMedia list
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<excerpt><bold><fontfamily><param>Helvetica</param> L'anarchia =E8
prioritaria, ma non si fa per posta
</fontfamily></bold>
Quello che segue =E8 il testo della mozione su repressione e
provocazioni antianarchiche approvata al convegno nazionale della
Federazione Anarchica Italiana - FAI svoltosi a Milano il 10 e 11
gennaio del 2004.
L'anarchia =E8 prioritaria, ma non si fa per posta=20
Se questo fosse un mondo accettabile, se l=92informazione non fosse una
pericolosa arma di guerra, di quelle destinate alla distruzione di
massa, senza alcun riguardo verso l=92inerme popolazione civile, la
notizia che qualcuno aveva incendiato i soliti cassonetti e poi
spedito per posta qualche libro infarcito di petardi, avrebbe avuto la
propria degna collocazione in cronaca.
L=92eco mediatica suscitata dei petardi inviati a Romano Prodi, al
presidente della BCE, all'Eurojust e ad alcuni eurodeputati, qualche
giorno dopo l=92incendio di un paio di cassonetti nel centro di Bologna,
=E8 divenuta il pretesto per elevare al massimo "l=92allarme terrorismo"
che Berlusconi e Bush avevano pronosticato nelle settimane precedenti.
Da una sponda all=92altra dell=92Atlantico erano rimbalzati gli annunci =
di
attentati con relativa militarizzazione dei voli e del territorio. Con
queste misure, la guerra duratura e preventiva intende raggiungere il
duplice obiettivo, da un lato, di alimentare la paura per via
dell'insicurezza evocata da un nemico esterno sempre in agguato, e
dall'altro di tenere sotto scacco tutti i soggetti coinvolti nel
collasso di un sistema di disciplinamento sociale, economico e
politico che necessariamente implica la criminalizzazione,
l'espulsione e l'eliminazione violenta di chiunque non si riconosca
nelle regole del gioco. All=92epoca della guerra !
totale
al terrorismo occorre di tanto in tanto innalzare la tensione,
altrimenti si corre il rischio che il lezzo dei cadaveri dei bambini
morti in Afghanistan o la notizia dei prigionieri iracheni picchiati a
morte, risulti alla fine intollerabile anche per i tolleranti sudditi
di questo nostro nord capitalista e guerrafondaio.=20
D=92altro canto, nel nostro paese, da mesi il Ministero dell=92Interno =
ed
i media agitano lo spauracchio del terrorismo, indicando negli
anarchici il pericolo maggiore. Alcune indecenti veline poliziesche
erano giunte persino ad ipotizzare una mano anarchica dietro la triste
moda di avvelenare le bottiglie di acqua minerale. In un=92epoca in cui
i governi promuovono la privatizzazione delle risorse idriche
assetando decine di milioni di persone in tutto il pianeta, in
un=92epoca in cui le lordure prodotte dal capitalismo rendono l=92acqua
imbevibile, non si trova di meglio che gettare fango su chi si oppone
a questo scempio.
Ma, se gli anarchici sono stati il bersaglio preferito del governo e
della stampa, le attenzioni di questi signori hanno avuto una ben pi=F9
ampia portata. Retate e perquisizioni nelle case e nei quartieri
abitati da migranti sono stati all=92ordine del giorno per tutto il
2003. Gli immigrati sono stati trattati in blocco come potenziali
criminali, sino a comminare espulsioni in base a meri sospetti di
collusione con organizzazioni terroriste. Per non parlare dei
tranvieri che sono entrati nel novero dei pericolosi delinquenti per
aver tentato di ottenere un pugno di euro in pi=F9 scioperando fuori
dalle gabbie imposte da una legislazione che ha ridotto il diritto di
sciopero ad una barzelletta. E, prima di loro, era toccato ai milioni
di persone che avevavo manifestato contro la guerra, contro il
militarismo, contro la politica neocoloniale del governo italiano. Sul
piano interno, pertanto, la guerra preventiva impone di neutralizzare
sul nascere ogni tentativo di autorganizzazio!
ne soc
iale che sfugga ai balbettanti meccanismi di recupero e integrazione
istituzionale, attivati dai partiti e dagli apparati sindacali di
stato.
In definitiva chiunque critichi l=92azione dell=92esecutivo finisce con
l=92essere in odore di terrorismo: al punto che la mera opposizione
all=92abolizione dell=92art. 18 dello statuto dei lavoratori o alla
definitiva precarizzazione del lavoro sancita della legge 30 ha finito
con l=92essere collegata agli uccisori di Biagi.=20
A fine anno, a degna conclusione di un periodo in cui ogni forma di
dissenso =E8 stata puntualmente criminalizzata, sono arrivati puntuali
questi pacchetti. Innocui per i destinatari ma sapientemente
utilizzati sulla via della realizzazione locale dello stato di polizia
globale.=20
Gi=E0 si parla di leggi speciali che vanno ad aggiungersi alle tante
leggi repressive di un trentennio in cui ogni nuova "emergenza" si =E8
portata via un po=92 delle pur esili libert=E0 conquistate. Contro i =
ceti
subalterni =E8 gi=E0 allo studio l'ipotesi di estensione del reato
associativo di derivazione fascista che si fa beffe, come sempre,
dell'apparente assioma liberale sulla responsabilit=E0 individuale di
fronte al giudice penale.
L=92allarme suscitato dalla posta natalizia ha finito con il dare una
spinta probabilmente decisiva al lento e faticoso processo di
costituzione di una polizia europea: a carabinieri, poliziotti,
finanzieri, vigili si uniranno anche gli eurocop!=20
Per non dire del polverone che ha finito per porre in secondo piano lo
scontro istituzionale sull=92informazione, le crescenti difficolt=E0
all=92interno della maggioranza o questioni quali le pensioni e le
opposte libert=E0 di licenziamento e di sciopero. E in questi stessi
giorni la compagine guidata dal cavalier Berlusconi, dopo aver risolto
con altre leggi "speciali" i problemi suoi e della sua classe di
appartenenza, si accinge a spazzar via quello che resta del sistema
previdenziale ed a rilanciare l=92attacco contro le residuali garanzie
stabilite dallo Statuto dei lavoratori.
Se un=92azione dovesse essere giudicata dai suoi risultati non potremmo
avere dubbi sui mittenti di tale fumosa corrispondenza. E, diciamolo
chiaro, per qual che ci riguarda poco importa se gli autori siano alle
dirette dipendenze del Ministero dell=92Interno o svolgano generosa
opera di volontariato. Gratuito o retribuito il loro =E8 uno sporco
lavoro.
Infatti con i pacchi sono arrivate anche lettere che li rivendicavano
a nome di una neonata aggregazione informale il cui acronimo "FAI" =E8
identico a quello della Federazione Anarchica Italiana. Evidente
l=92intento irrisorio, forse meno evidente ma ben pi=F9 grave la volont=E0=
di mettere in difficolt=E0 anarchiche ed anarchici impegnati in una dura
lotta quotidiana per la costruzione di una societ=E0 di libere ed
eguali.=20
Ma una tale societ=E0 non si pu=F2 imporre. Gli anarchici sanno che la
libert=E0 =E8 una pratica collettiva che necessita di impegno costante
perch=E9 si radichi nelle coscienze e nell=92agire quotidiano di =
ciascuno,
traducendosi in azione comune e lotta sociale. La rivolta contro
l=92oppressione diviene sterile fiammata se, insieme, non costruisce,
non sa contaminare l=92ambiente in cui vive e senza il quale si
estinguerebbe.=20
Bakunin sosteneva che la libert=E0 di ciascuno =E8 accresciuta dalla
libert=E0 di tutti: qui vive e si alimenta il nocciolo profondo
dell=92anarchismo sociale, che, costitutivamente, =E8 progettualit=E0
rivoluzionaria, spinta alla trasformazione che vede protagonisti in
prima persona gli oppressi e gli sfruttati.
L=92agire degli anarchici si sostanzia all=92interno dei movimenti
sociali, nei percorsi di autonomia da ogni istituzione, nella capacit=E0
di dar vita ad organizzazioni specifiche e di massa improntate ai
principi dell=92autogestione e del federalismo. Una Federazione
Anarchica =E8 un ambito di relazione e confronto vivo tra uomini e donne
che condividono il metodo libertario ed hanno in comune un programma
di mutamento sociale radicale. Una Federazione Anarchica preconizza in
concreto l=92ambito sociale nella quale vorremmo vivere, dove il
rapporto diretto, faccia a faccia, il confronto ed anche lo scontro
tra opzioni diverse mirano alla sintesi possibile nel rispetto delle
scelte e dei percorsi individuali. La sua costituzione formale =E8
garanzia di libert=E0, perch=E9 l=92intesa associativa che la =
costituisce si
fonda sull=92autonomia dei gruppi e degli individui.
Gli anarchici della Federazione Anarchica sono abituati, loro
malgrado, ad affrontare la repressione. Il nostro impegno nelle
piazze, nei posti di lavoro, contro il razzismo, il militarismo, la
guerra, l=92oppressione capitalista e statale solo nell=92ultimo anno ci =
=E8
costato numerose denunce. Per non parlare delle manganellate, delle
perquisizioni, della costante opera di disinformazione operata dai
media.
Siamo stati alle manifestazioni contro la globalizzazione capitalista,
di fronte ai lager per immigrati ed alle carceri, nelle lotte contro
le fabbriche di morte, le discariche nucleari, gli inceneritori,
abbiamo fatto scioperi e picchetti, siamo presenti nelle lotte per la
casa e gli spazi sociali, ovunque si pratichi l=92autorganizzazione,
l=92azione diretta, il rifiuto della delega e la partecipazione: dalla
Lucania della rivolta contro la discarica nucleare ai tranvieri in
lotta.
Governo e stampa si ostinino pure nel binomio bombe ed anarchici,
terrorismo ed anarchia: non ci lasceremo intimorire, oggi come nel
1969. Con buona pace di chi ha creduto di metterci in difficolt=E0,
manipolando la nostra sigla e gettandola in pasto dei media. Sono
tanti quelli che ci conoscono e sanno bene chi sono i terroristi che
ogni giorno bombardano, avvelenano, opprimono, sfruttano, uccidono,
incarcerano i senza potere e gli sfruttati. Essi siedono sui banchi
dei governi, nelle gerarchie di tutte le chiese, nei consigli di
amministrazione delle aziende e delle banche, tra le fila dei
parlamenti, nei quartieri generali degli eserciti. Per sconfiggerli
occorre l=92impegno solidale degli oppressi e degli sfruttati: i soli
capaci di mettere fine all=92oppressione, alla gerarchia, allo stato.=20
Il convegno nazionale della F.A.I. - Milano, 10-11 gennaio 2004
Compagne e compagni di Torino, Alessandria, Vercelli, Milano, Novate,
Varese, Bergamo, Venezia, Trieste, Savona, Chiavari, Genova, La
Spezia, Carrara, Livorno, Pisa, Reggio Emilia, Parma, Correggio, Val
D=92Enza, Bologna, Imola, Chieti, Roma, Napoli, Palermo.
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