[Cm-roma] che bello.....

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Szerző: giacomo il samurai
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Tárgy: [Cm-roma] che bello.....
questo dovremmo far sapere .. che siamo passati dal piombo al benzene dal
tossico al cancerogeno!

complimenti !

quello che mi fa incazzare è che si parla di disinformazione quando ogni
giorno respiriamo sostanze che per una cosa o per l'altra un giorno ci
venire un tumore!(grattatina) ma fino a qui tutto bene no? finche non
capita a me.! finche non capita a me! ma poi .. va bene la massa
critica..sacrosanta.. il posto è piramide ogni ultimo venerdi alle ore 18 !
va bene l'uso critico di tutti i mezzi...ma porca automobile .. il prezzo è
troppo, troppo alto.. se penso che dovrò lasciare dietro di me un mondo che
puzza come una fogna .. che saremo costretti a modificare il nostro apparato
respiratorio per resistere a tutti i veleni che ogni giorno respiriamo.. e
il debole? il ciclista in graziella ?a lui chi ci pensa? come facciamo a
fargli capire che è stata colpa nostra? ma poi di chi è realmente la colpa?.

. il samurai incazzato per il concerto di ieri e per le polveri sottili che
ogni giorno mi devo respirare..
:
ANNUNCIO..... ANNUCIO...... ANUCIO ......ANUCI .....ANUC ....ANU ....AN
......A:

invece per chi volesse farsi una passeggiata senza benzene ma solo O2
pulito pulito .. sabato 10 partenza dalla ciclofficina ExSnia ore 10:00
puntuali! direzione sempre casa mia..il bosco, il gatto, il cibo, le salire
25 km-.-.-..sono escluse dalla gita bevande extra.. invece sono gradite le
bici con cambio! (ovviamente sono gradite quelle da corsa ma nessuno è
escluso) ...conoscete warner no? quello quando sta in salita non guarda
indietro.. peccato che dove seguire la mia scia .....Ci sarà da divertirsi

per rallegrare la giornata non vi dimenticate che un giorno sotto terra ci
dobbiamo finire tuttu..

Mortali polveri sottili

"Particolato": è questa la nuova parola d'ordine in tema di inquinamento, la
cui corretta definizione scientifica è "particelle totali sospese - PTS" o
"materiale particolato sospeso". Si tratta di tutte quelle particelle solide
o liquide disperse nell'aria, come la fuliggine, il monossido di carbonio,
il piombo, il nichel, i solfati, la polvere, la cenere, il polline, …Tolte
le polveri di origine naturale (come il polline), le polveri più inquinanti
sono quelle emesse direttamente nell'aria da sorgenti quali: industrie,
centrali termoelettriche, cantieri e autoveicoli. Questi ultimi, in
particolare, sono quelli che più preoccupano gli esperti dell'ambiente,
soprattutto quando vengono superati i livelli soglia di concentrazione
nell'aria (proprio come è avvenuto in questi giorni in numerosi paesi
dell'Italia settentrionale). L'attuale normativa europea stabilisce
provvedimenti di limitazione della circolazione quando viene superato per
più giorni consecutivi il limite di attenzione di 50 microgrammi per metro
cubo di polveri giornaliere, e il blocco totale della circolazione in caso
di superamento del livello di allarme pari a 100 microgrammi per metro cubo.
Per quanto riguarda la media annuale, invece, la normativa europea fissa un
limite di 40 microgrammi per metrocubo, che si prevede addirittura di
portare ad uno standard (entro il 2010) di 20mg/m3.

Una questione di dimensioni…
Oggi la classificazione di polveri più o meno inquinanti si basa
esclusivamente sul diametro delle particelle stesse (che può variare da un
valore minimo di 0,005 mm fino ad un massimo di 100 mm). E' stato
scientificamente provato, infatti, che l'azione nociva delle polveri
inquinanti è inversamente proporzionale alle dimensioni delle particelle
stesse: quelle con un diametro maggiore di 30 micron (milionesimo di metro o
µm) vengono fermate nella parte alta dell'albero respiratorio e poi espulse
con la tosse; quelle con un diametro inferiore a 10 µm (caratterizzati dalla
sigla PM10 o PM2,5 se di dimensioni ancora più piccole), invece, riescono a
raggiungere i tratti successivi delle vie respiratorie. Ma non basta: le
PM10 sono denominate polveri inalabili, in quanto capaci di penetrare tutto
il tratto superiore dell'apparato respiratorio fino ai bronchi, mentre le
PM2,5 sono dette polveri respirabili poiché capaci di penetrare tutto
l'apparato respiratorio, cioè fino agli alveoli polmonari (dai bronchi sino
agli alveoli polmonari). Sono proprio questi ultimi gli inquinanti più
dannosi per la salute dell'uomo; posizionandosi direttamente sulla mucosa
dell'albero respiratorio e sugli alveoli, infatti, queste piccolissime
polveri possono causare disturbi dell'apparato respiratorio, dalle semplici
irritazioni alle più gravi patologie, cancro compreso.

… e di sostanza
"A fare la reale differenza, però" sottolinea Girolamo Chiappino, direttore
della Clinica del Lavoro "Luigi Devoto" dell'Università di Milano "non è
solo la dimensione delle particelle stesse, bensì anche e soprattutto il
tipo di sostanze in esse contenute. Una particella, infatti, può dare
effetti molto diversi da quelli di altre particelle di ugual misura e nelle
medesime concentrazioni aeree, ma di diversa composizione.
A Milano, per esempio, le polveri sono molto più ricche di amianto rispetto
a Roma (in media, 10 volte di più) e ciò le rende molto più pericolose
rispetto ad altre di pari dimensioni, ma contenenti una minor percentuale di
questo minerale". L'amianto, infatti, è una delle sostanze più inquinanti
presente nelle città industrializzate. "La sua diffusione" continua
Chiappino "è dovuta principalmente ai tetti di case e capannoni realizzati
in cemento-amianto, un particolare composto usato per i riconoscibilissimi
elementi ondulati. In particolari condizioni atmosferiche (pioggia, vento,
gelo, …), infatti, questo materiale libera nell'aria numerose particelle
ricche di amianto che, viaggiando nell'atmosfera, mettono a rischio i nostri
polmoni. Proprio per questo l'eternit (è questo il nome attribuito al
composto) è stato vietato dal 1994". Altra sostanza dannosissima se diffusa
nell'aria è il carbone. "Di per sé apparentemente innocuo, il carbone è
infatti una sostanza ad elevate capacità adsorbenti (cioè è in grado di
legarsi a qualsiasi composto chimico). Proprio come una spugna, infatti, il
carbone riesce ad assorbire le sostanze chimiche che incontra e, una volta
respirato, trascina tutto il suo contenuto nei bronchi e nei polmoni". Qui
di seguito è riportato un comodo schema esplicativo dei rischi associati
all'inalazione di PM10 a seconda della durata dell'esposizione:

Il peso delle auto
La questione delle marmitte catalitiche degli autoveicoli è da anni motivo
di discussione. "Se la benzina rossa aveva il difetto di contenere alte
percentuali di piombo" commenta il direttore della Clinica del Lavoro
dell'Università di Milano "la benzina verde per le macchine con marmitte
catalitiche ha il limite di contenere alte percentuali di benzene, un
composto volatile altamente dannoso". L'eliminazione dei motori a benzina
rossa (con piombo), pertanto, non ha certo risolto il problema inquinamento,
anzi! Dalla tossicità del piombo si è passati alla cancerogenicità del
benzene, che durante la combustione della benzina verde libera nell'aria
minuscole particelle nocive in grado di penetrare nell'organismo,
soprattutto per inalazione, ed è assorbito nel sangue in percentuali
comprese tra il 28% e il 50% della parte inalata.
Il suo effetto cancerogeno si manifesta così: in seguito a particolari
processi metabolici che hanno luogo nelle cellule del nostro organismo, il
benzene è infatti capace di indurre mutazioni nel materiale genetico,
trasformando le cellule da "normali" in "tumorali". Secondo recenti stime
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'U.S. Environmental
Protection Agency, l'esposizione "a vita" di una popolazione a
concentrazioni di 1 µg/m3 di benzene provoca 4-10 casi aggiuntivi di
leucemia ogni milione di persone.

Effetti: parla la statistica
Nel 2001, secondo indagini della Legambiente, le città che hanno mostrato i
più alti livelli di concentrazione atmosferica di PM10 sono state Torino,
Genova e Frosinone. Al contrario, le città con le concentrazioni più basse
sono state Pesaro, Arezzo e Lecco.
Per quanto riguarda le conseguenze sulla salute, recenti studi condotti in
otto città italiane (Torino, Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli
e Palermo) a cura dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (1999) hanno
dato i seguenti risultati, tutti attribuibili all'inquinamento da PM10 in
soggetti dai 30 anni d'età in su:Come difendersi
L'aria è satura di particelle inquinanti? L'ideale sarebbe andare al mare o
in montagna, alla ricerca di un'aria un po' più respirabile. Difficilmente,
però, queste alternative possono tradursi in realtà e, quindi, si rende
necessario attuare alcune azioni preventive per cercare di proteggere il più
possibile bronchi e polmoni (soprattutto quelli di bambini, anziani e
persone affette da patologie respiratorie). In dettaglio:

evitare di far uscire di casa i bambini più piccoli durante i picchi di
inquinamento; se ciò non fosse proprio possibile, è meglio portarli in
braccio o con il marsupio, piuttosto che nel passeggino (poiché si trova
proprio all'altezza dei tubi di scappamento delle auto);
in caso di utilizzo dell'auto, tenere i finestrini e le bocchette di
aerazione ben chiuse, e rinunciare al riscaldamento;
evitare di fare jogging o altri sforzi fisici all'aperto; in caso di sforzo,
infatti, i polmoni riescono a filtrare fino a 40 litri d'aria al minuto
(mentre a risposo ne filtrano, in media, solo 6) e questo aumenta
notevolmente l'assorbimento di particelle dannose.
A differenza di quanto si creda, invece, le ben note mascherine di plastica
utilizzate da ciclisti e sportivi non servono a molto. "Anche se applicate
perfettamente" rivela Girolamo Chiappino "queste mascherine non impediscono
alle polveri più piccole (e quindi più dannose) di passare attraverso le
sottili fessure poste tra la pelle e la plastica, sino a raggiungere
l'apparato respiratorio".

bhe niente male come inizio di giornata..

Samurai-boscaiolo..

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