[NuovoLaboratorio] ] IG Farben MENGELE e colleghi

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antonio curotto
IG Farben
IG Farben=0D
=
Gli orrori dei lager nazisti: responsabilit=E0 dei medici e dell'industri=
a farmaceutica
di Paola Franz

Una delle pi=F9 terribili pagine della =
"scienza medica" fu scritta durante il nazismo. I detenuti dei lager subi=
rono maltrattamenti perversi, la fatica del lavoro forzato che li portava=
alla morte, la fame, tutte le atrocit=E0 che conosciamo anche attraverso=
testimonianze di persone che hanno vissuto quei momenti e attraverso fil=
mati, che ci continuano a toccare profondamente in un dolore sempre nuovo=
.
Oltre a tutto ci=F2 furono utilizzati come cavie umane. I medici nazi=
sti attraverso gli esperimenti volevano provare "scientificamente" la sup=
eriorit=E0 della razza ariana, per giustificare la distruzione di intere =
popolazioni ritenute "inferiori". Per quest'ultimo fine furono istituiti =
esperimenti sulla sterilizzazione di massa che portarono alla morte migli=
aia di donne e uomini attraverso terribili tormenti.
Ma la follia ed il=
sadismo non si arrestarono, furono effettuati esperimenti al solo fine d=
i annichilire le persone ed umiliarle all'inverosimile. Anche l'industria=
si rese complice delle torture inflitte ai prigionieri, sostenendo econo=
micamente la sperimentazione di nuovi farmaci. Heinrich Himmler, l'"archi=
tetto del genocidio", uno degli uomini pi=F9 potenti della Germania nazis=
ta, comandante di tutte le forze di polizia tedesca, si assunse la comple=
ta responsabilit=E0 circa la "ricerca scientifica" su cavie umane e in ta=
l modo diede un'ulteriore giustificazione alle coscienze di chi effettu=F2=
tali misfatti; Himmler semplific=F2 al massimo le difficolt=E0 burocrati=
che in modo da poter accelerare le deportazioni.
Nell'assurdit=E0 degli=
eventi, rimane comunque incredibile l'implicazione di importanti medici,=
Istituti di Medicina e industrie farmaceutiche.

I farmaci contro il =
tifo dei laboratori I.G. Farben (Bayer) furono sperimentati su prigionier=
i di Auschwitz, quelli contro la tubercolosi a Dachau e a Neuengamme. In =
quest'ultimo caso furono utilizzati 20 bambini fra i 5 e i 12 anni che ve=
nnero infettati con il micobatterio della tubercolosi e sottoposti ai pi=F9=
atroci esperimenti. Vennero trucidati per mascherare le nefandezze che e=
rano state commesse. Il dottor Kurt Heissmeyer, uno dei principali respon=
sabili, dopo la guerra si trasfer=EC a Magdeburgo dove fu reputato un gra=
nde luminare degli studi sulla tisi fino alla morte.

Il Rutenol e il p=
reparato Be 1034, prodotti dalla Bayer, furono sperimentati a Auschwitz, =
Dachau, Gusen, Lipsia, Sachsenhausen, per curare malattie infettive, fra =
le quali l'epatite virale, i cui germi erano stati inseriti preventivamen=
te nelle vittime. Il dottor Helmuth Vetter pubblic=F2 un lavoro a riguard=
o sotto gli auspici della Bayer.

I vaccini della IG Farben (Bayer) e =
della Berhing contro il tifo esantematico furono esperimentati a Buckenwa=
ld su prigionieri appositamente infettati.
Furono effettuati anche stud=
i sulla malaria e la dissenteria; i primi furono effettuati a Dachau e il=
90% delle vittime mor=EC a causa della tossicit=E0 dei farmaci mentre so=
lo il 10% per la malaria; quelli sulla dissenteria vennero effettuati ad =
Auschwitz e il dottor Josef Mengele effettu=F2 la vivisezione diretta dei=
prigionieri.

Gli esperimenti a Buchenwald sulla febbre gialla, che f=
urono effettuati nonostante gi=E0 esistesse il vaccino, videro coinvolti =
illustri medici, fra cui il professor Eugen Haagen dell'Universit=E0 di S=
trasburgo, e il governo giapponese.

Sotto la guida del professor Karl=
Gebhardt, capo chirurgo del servizio medico delle SS, a Ravensbruck furo=
no effettuati esperimenti sui sulfamidici; dato l'interesse prettamente c=
hirurgico di Gebhardt le ricerche vennero condotte in modo tale da dimost=
rare l'inefficacia dei farmaci. Furono torturate soprattutto prigioniere =
politiche polacche: ad alcune furono inferte ferite d'arma da fuoco, ad a=
ltre furono praticate ferite negli arti, ed inserite schegge di legno, fr=
ammenti di vetro o entrambi infetti con colture batteriche, talora legand=
o i vasi sanguigni in modo da diminuire le difese locali e permettere un =
miglior sviluppo batterico. =C8 facimente immaginabile l'incredibile soff=
erenza delle sventurate. Gebhardt fece anche altri atroci esperimenti. Ve=
nivano tagliate parti di muscoli, nervi ed ossa e studiato il processo ri=
generativo. Tagliava parti di ossa e le reimpiantava ad altre prigioniere=
, arriv=F2 a sostituire clavicola e scapola di una prigioniera con quelle=
di un'altra. Furono effettuati innesti incrociati di osso fra sorelle pe=
r verificare la rigenerazione fra consanguinei.

A Buchenwald Hans Eis=
ele dirigeva esperimenti di vivisezione, Bruno Weber effettuava trasfusio=
ni tra prigionieri di gruppo sanguigno diverso per studiarne gli effetti =
mortali, Joachim Mrugowski sparava proiettili avvelenati, altri distribui=
vano veleni negli alimenti e quelli che sopravvivevano venivano uccisi e =
sottoposti ad autopsie.

Furono studiati gli effetti della denutrizion=
e in tutti i modi, il professor Heinrich Bering effettu=F2 uno studio sis=
tematico su prigionieri di guerra russi e ne document=F2 tutti i passaggi=
fino alla morte delle vittime.
Hans Wilhelm Koning sottoponeva donne s=
ane e disabili ad elettroshock ripetuti ad alto voltaggio. Altri studiava=
no gli effetti degli psicofarmaci a dosi elevate.

La Luftwaffe e il D=
eutsche Versuchsanstalt fur Luftfahrt (Istituto Tedesco per le Ricerche s=
ul Volo) commissionarono una serie di esperimenti volti a verificare la r=
esistenza dei piloti alle grandi altezze, al congelamento in caso si foss=
ero dovuti paracadutare in mare e alla potabilizzazione dell'acqua di mar=
e. Per verificare la resistenza umana al rarefarsi dell'ossigeno ad alta =
quota, fu portata una camera di decompressione a Dacau, dove furono valut=
ate le reazioni ad una quota di 12.000 metri ed il tempo di morte. Sempre=
a Dachau fu costruita una vasca profonda 2 metri per verificare i tempi =
necessari alla morte per congelamento. Furono fatte indossare ai prigioni=
eri vari tipi di tuta e verificate la temperatura e il tempo impiegato a =
morire. Altri prigionieri furono esposti in vario modo ai gas bellici, fo=
sfogene ed iprite. Gli esperimenti furono condotti a Struthof-Natzweiler =
dal professor August Hirt e dal professor Otto Bickenbach, entrambi dell'=
Universit=E0 di Strasburgo e contemporaneamente a Dachau. Fu spalmato il =
fosfogene sulle braccia delle vittime creando prima ustioni profondissime=
, successivamente la perdita della vista e infine la morte fra atroci sof=
ferenze. Fu esperimentata l'urotropina quale antidoto e a tal fine si fac=
evano entrare in una camera a gas coppie di zingari, di cui solo ad uno e=
ra stato somministrato l'antidoto.

Fra gli esperimenti pi=F9 atroci r=
icordiamo quelli sui gemelli, in cui Josef Mengele ebbe un'importanza ril=
evante.

Il professor Hermann Stieve direttore dell'Istituto di Anatom=
ia dell'Universit=E0 di Berlino effettu=F2 esperimenti sugli effetti dell=
o stress sul ciclo mestruale a Ravensbruck e nella prigione di Plotensee.=
I fratelli Eduard ed Helmuth Wirths effettuarono esperimenti sulle prigi=
oniere di Auschwitz; durante una colposcopia quando trovavano qualcosa di=
anomalo amputavano tutta la cervice uterina (collo dell'utero) e la stud=
iavano. La maggior parte delle donne moriva per emorragia.

Gli esperi=
menti sulla sterilizzazione di massa furono senz'altro quelli in cui furo=
no torturate il maggior numero di persone. Per comprendere il fenomeno ba=
sta leggere alcune lettere. Scriveva Adolf Pokorny, medico plenipotenziar=
io del Reich per il potenziamento del tedesco ad Himmler: "Se si riusciss=
e il pi=F9 rapidamente possibile a trovare un modo per provocare in un te=
mpo relativamente breve una sterilizzazione non visibile, avremmo una nuo=
va formidabile arma. Quante prospettive si schiudono al solo pensiero che=
i tre milioni di bolscevichi attualmente soggetti ai tedeschi possano es=
sere sterilizzati e utilizzati come operai privati della capacit=E0 di ri=
prodursi!" Gi=E0 dopo la legge sulla sterilizzazione del 14 aprile 1933 e=
rano stati sterilizzati 400.000 cittadini tedeschi reputati indegni di ri=
prodursi, sottoponendo gli uomini a vasectomia e le donne a legatura dell=
e tube; ma il costo era stato troppo elevato (14.000.000 di Reichsmark pa=
ri a 5.000.000 di Euro) e proseguire su quella strada parve antieconomico=
. Quindi la parola d'ordine fu sterilizzare il maggior numero di persone =
nel minor tempo possibile. A tal fine furono inizialmente utilizzate da =
Carl Clauberg, insigne specialista nella cura della sterilit=E0 femminile=
, sostanze irritanti che venivano introdotte nell'utero proditoriamente d=
urante una normale visita ginecologica. Fra questi composti uno fu invent=
ato da Johannes Goebel, rappresentante della Schering Werke. Successivame=
nte uomini e donne vennero sottoposte ad Auschwitz ad irraggiamento dei g=
enitali con raggi X.
Nel giugno del 1943 Clauberg scrisse ad Himmler un=
a lettera nella quale assicurava che avrebbe potuto sterilizzare 1.000 do=
nne al giorno con l'aiuto di 10 assistenti. I risultati furono terribili =
e non vi sono parole per descrivere le sofferenze.

Gli esperimenti "m=
edici" nei campi di concentramento nazisti -
Ricerche sul tifo petecchi=
ale nei campi
di Giovanni De Martis

Il fatto che gli esperimenti co=
ndotti da Ding-Schuler non procedessero come previsto scaten=F2 una vera =
corsa di altri medici ambiziosi alla ricerca del vaccino definitivo. Uno =
dei medici pi=F9 attivi fu il dottor Eugen Haagen dell'Universit=E0 di St=
rasburgo. Haagen si gett=F2 nella ricerca nell'estate del 1943 ottenendo =
da Wolfram Sievers un primo gruppo di prigionieri. Il 13 novembre 1943 ne=
richiedeva altri 100 in buone condizioni fisiche. Gli esperimenti si svo=
lgevano nel campo di concentramento di Struthof-Natzweiler. Haagen ha svi=
luppato un'altra idea: Ding-Schuler ha fallito perch=E9 i vaccini usati h=
anno agenti infettivi morti: occorre usare vaccini pi=F9 forti con agenti=
infettivi vivi.

I primi esperimenti di Haagen provocarono la morte di=
29 prigionieri polacchi. Secondo Haagen si trattava soltanto di tarare m=
eglio la forza del vaccino. Haagen su suggerimento di Gerhard Rose si int=
eressava ora di un vaccino prodotto dall'Istituto Sierologico di Stato di=
Copenaghen. Al professore pareva particolarmente efficace grazie alla su=
a preparazione in fegato di topo. Il "vaccino danese" venne utilizzato su=
una trentina di zingari. Sfortunatamente per i prigionieri il preparato =
danese non era soltanto inefficace ma anche pericoloso: morirono pi=F9 pe=
rsone tra i vaccinati che tra i non vaccinati e gli effetti collaterali f=
urono spaventosi.
Ma Haagen non si arrese, affront=F2 il problema diver=
samente: occorreva forse capire meglio come si sviluppa il tifo petecchia=
le e quali sono le fasi della malattia. Perci=F2 25 prigionieri polacchi =
vennero infettati e uccisi a diversi stadi della malattia. Ovviamente la =
scienza medica non fece alcun progresso. Haagen torn=F2 allora sui suoi p=
assi e invent=F2 un suo vaccino stavolta essiccato. I risultati furono pr=
omettenti secondo Haagen: su 80 pazienti "soltanto" 29 morirono e non per=
il tifo ma per il dosaggio sbagliato del vaccino cos=EC il 9 maggio 1944=
Haagen richiese altri 200 prigionieri.
Alla fine della guerra Haagen n=
on aveva trovato alcun vaccino realmente efficace.

Entra in campo la =
Bayer e la IG Farben
Se la ricerca per un vaccino efficace non riusc=EC=
a trovare alcun successo non per questo i medici nazisti rinunciarono al=
la ricerca, semplicemente si applicarono in altro modo: trovare una cura =
efficace contro il tifo petecchiale. Ovviamente la IG Farben e la Bayer s=
tessa erano molto interessate a questa possibilit=E0. Trovare una cura av=
rebbe significato vendere quantitativi incalcolabili di medicine all'eser=
cito. Bisognava fare in fretta e quale migliore scorciatoia che la sperim=
entazione su esseri umani? Secondo la IG Farben c'erano due prodotti che,=
forse, avrebbero potuto funzionare: si trattava del granulato di acridin=
a e del ruthenol. I preparati erano gi=E0 stati spediti ad Auschwitz al d=
ottor Helmut Vetter che, diligentemente, li aveva sperimentati. Il risult=
ato secondo lo stesso Vetter era stato disastroso: i due farmaci erano mo=
lto tossici. Alcuni prigionieri avevano avuto in conseguenza della sommin=
istrazione di soli 0,25 mg vomito protratto e con dosi pi=F9 elevate nefr=
iti, broncopolmoniti, flemmoni cutanei, edema della laringe, emorragie in=
testinali. Per=F2 poich=E9 vi era abbondanza di cavie umane si ripeterono=
gli esperimenti anche a Buchenwald. I risultati non furono per=F2 miglio=
ri, il tasso di mortalit=E0 dei prigionieri infettati e trattati con rute=
nol fu del 56%, di quelli trattati con acridina del 53%.
Un ennesimofal=
limento che caus=F2 il decesso di altri 62 prigionieri.