著者: ajorn 日付: 題目: [Cm-milano] Fw: [Bulk]testo volantino picchetto ATM delle 4 domani in
via Messina
Quando il 1° dicembre i lavoratori dell'ATM scioperarono spontaneamente, la
città, i suoi abitanti e i suoi lavoratori, rimasero sorpresi da tanto
coraggio. Mentre giornali e tg dipingevano la giornata come uno dei momenti
più foschi della vita di Milano e i suoi incapaci amministratori sparavano
a zero sugli scioperanti, centinaia di migliaia di persone scoprivano che
le parole di rabbia che escono dai depositi ATM esprimevano gli stessi
sentimenti di incertezza e frustrazione che tantissimi percepiscono e
subiscono nel lavoro e nella vita.
E' presto seguita la comprensione e la solidarietà dalla gran parte della
popolazione milanese, che ha capito l'importanza di una conflitto che parla
ai problemi di ognuno di noi: lavorare in una delle città più care d'Europa
e faticare ad arrivare a 1000 euro al mese significa vivere quasi in
condizioni di povertà. I giovani tranvieri milanesi in formazione-lavoro
sono costretti a vivere in camere affittate. Persone che fanno un lavoro
durissimo e vitale per la città sono stati a più riprese umiliati e presi
in giro.
Lo sciopero dei tranvieri parla di questioni che tutti sentiamo sulla
nostra pelle: sottosalari, precarietà, caroeuro. Ai tranvieri spettano i
106 euro di aumento pattuiti fin dal 2001. Dopo 9 scioperi anestetizzati
secondo le regole punitive in vigore dal 2000, e tre scioperi spontanei,
neanche il dovuto viene riconosciuto dall'accordo siglato dai confederali a
Roma il 20 dicembre. E la dirigenza ATM, che ha perso 5 milioni di euro
(dieci vecchi miliardi) puntando i soldi dei milanesi sui titoli della
Cirio di Cragnotti, si è aumentata lo stipendio del 12.5%, mentre nega ai
lavoratori il recupero dell'inflazione. Quelli che chiedono più
flessibilità, più efficienza, più produttività non lo fanno per migliorare
il servizio, ma per intascare più utili da riciclare sui mercati
finanziari. Come scrive il Corriere della Sera (supplemento Economia)
dell'8 dicembre:
"C'è un caso Milano all'interno della vertenza nazionale sui 106 euro di
aumento previsti dal contratto 2001. A fine aprile 2003 il Consiglio di
Amministrazione dell'ATM approva il bilancio 2002. L'utile è di 3 milioni
di euro. Tre mesi dopo scoppia il caso dei bond Cirio, e si scopre che in
bilancio erano stati iscritti a perdita 5 milioni di euro a fronte
dell'investimento di 10 milioni nei titoli spazzatura di Cragnotti, soldi
usciti quindi dalle tasche dei milanesi. Goggi, assessore ai trasporti, è
comunque soddisfatto dell'utile di bilancio: ?'Comunico l'orgoglio
dell'Amministrazione comunale per i risultati economici e di gestione
raggiunti.' Se i soldi c'erano, perché non è stato dato un anticipo ai
tranvieri? Con 633 milioni di fatturato, 595 milioni di passeggeri e una
rete di 1400km, l'ATM è uno dei giganti italiani del trasporto locale. I
tranvieri vogliono i 106 euro di aumento già firmati nel contratto 2001. I
compensi del Consiglio d'Amministrazione, 7 membri fra cui Bruno Soresina
presidente e amministrato delegato che riceve la fetta più consistente,
sono stati di 647.000 euro, il 12,5% in più rispetto all'anno precedente."
Siamo convinti però che non è solo una questione di soldi: a Milano sono
continuamente attaccati ed erosi i diritti delle persone e dei lavoratori,
in nome di un'arroganza vampiresca e antisociale; chi si ribella viene
definito incivile, quando invece sta solo difendendo la propria dignità.
I veri selvaggi sono coloro che firmano i contratti e poi non li rispettano!
Sono i coccodrilli che affollano la giunta comunale, che parlano con lingua
biforcuta per fare solo gli interessi della città dei più ricchi, di chi
già ha tanto e non è mai sazio. Noi ci vergognamo di loro, ci vergognamo di
quelli che hanno reso Milano un inferno di precarietà, smog e incultura.
Tutti noi precarie e precari, che siamo senza voce, senza garanzie, che
siamo ogni giorno ricattati, stiamo dalla parte dei tranvieri in sciopero.
Tutti noi che sudiamo per arrivare a fine mese, picchettiamo stamattina i
depositi insieme ai lavoratori dell'ATM. Massima Solidarietà, Massimo
Rispetto!!