dal Mercantile
G8, TRASFERIMENTO DEL PROCESSO LA CASSAZIONE CHIEDE ALTRI ATTI
Novita' dopo il ricorso presentato dai legali di 6 poliziotti indagati per
il blitz alla scuola Diaz.
Sei funzionari di pulizia indagati per falso e calunnia nell'inchiesta
sulle false molotov della Dia avevano chiesto alla procura generale della
Cassazione il del procedimento a Torino perch=E9 in. un interrogatorio era
stato paventato il sospetto, poi ritrattato, che uno dei pm del pool
genovese che avevano indagato sull'irruzione alla Diaz avesse qualcosa a
che fare con le false molotov
E ieri mattina =E8 arrivata una prima risposta, dai giudici romani. Chiedono
un supplemento di documentazione. E stato il sostituto procuratore Nino=
Abate
scrivere al procuratore capo Francesco Lalla per ottenere ulteriore
materiale e potere avere cos=EC maggiore e pi=F9 ampia comprensione del caso
sottoposto
avvocati difensori dei poliziotti indagati, Segno evidente che prima di
prendere una decisione su una questione cos=EC delicata hanno bisogno di pi=
=F9
elementi.
Al trasferimento richiesto dai legali c'era gi=E0 stata una netta risposta
negativa da parte del procuratore capo Francesco Lolla.
Nella sua risposta si ricordava che l'ex capo della Digos Spartaco Mortola
aveva detto al pm Zucca di avere mentito da suo collega, Ferri, che il pm
Francesco Pinto avrebbe suggerito in sostanza di dire dove si trovavano le
molotov (e cio=E8 nell'atrio). "Ci si trovava - scriveva Lalla - dinanzi a
generici _ sospetti non corredati da elementi specifici nei confronti di
alcuno e meno che mai nei confronti del pm dl turno quale istigatore delle
condotte contestate agli indagati", subito dopo Mortola aveva ritrattato la
sua dichiarazione dicendo che era stata determinata dallo stress dalla
stanchezza. L'altro funzionario, Ferri, interrogato a sua volta aveva detto
che quella circostanza era assolutamente
falsa" Si chiedeva dunque, retoricamente il procuratore: "Quale notizia di
reato avrebbe dovuto essere iscritta? Non certo una notizia idonea a
determinare uno spostamento del processo". E ancora: "Ma se non =E8 mai sort=
o
alcun obbligo di iscrizione di una notizia di reato =E8 paradossale che tale
obbligo si voglia far sorgere oggi, piegando strumentalmente un presidio
processuale predisposto per finalit=E0 dei tutto diverse". E alla fine una
stilettata: "=C9' in potere degli indagati assumersi la responsabilita'
piena di sostenere circostanze che determinano la "chiamata in correit=E0" d=
i
un magistrato genovese e di conseguenza ottenere l'inevitabile spostamento.
Gli assistiti degli odierni richiedenti non si sono mai assunti tale
responsabilit=E0. E' invece interesse di questo ufficio sottoporre i
risultati dell'indagine al vaglio del giudice".
Il sostituto procuratore Francesco Pinto aveva inviato una lettera al
procuratore capo Lalla per togliersi dalle indagini e avere cos=EC pi=F9 man=
o
libera nel tutelarsi Diceva: " Da diversi giorni =E8 in corso una martellant=
e
campagna mediatica, chiaramente ispirata da alcuni legali delel persone
indagate ne lnoto procedimento per i fati delal scuola Diaz, che cerca -
tra l'altro - di porre in dubbio il corretto operare del sottoscritto quale
pm di turno nella notte in cui si verificarono tali eventi.
Come ti ho gia' relazionato a voce, sono in grado di dimostrare
inoppugnabilmente in ogni sede la correttezza del mio agire. Rilevo che
tale campagna mediatica - insinuante e malevola - mira anche a porre in
cattiva luce aspetti rilevanti dell'indagine - invero ineccepibilmente
condotta da questo Ufficio per ben due anni con sacrifici personali miei e
- soprattutto - dei colleghi con cui ho avuto l'onore di collaborare.
In questo momento mi pare indispensabile che l'indagine non subisca
ulteriori turbative che in qualche modo potrebbero essere collegate alla
mia posizione personale.
p.g.
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"Eppure il vento soffia ancora...."
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antonio bruno
339 3442011
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