[Lecce-sf] Pace e politica

Autor: Silverio Tomeo
Data:
Assumpte: [Lecce-sf] Pace e politica

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            Pace & politica
            di Piero Sansonetti

             Esiste una nota, nell'archivio del ministero dell'Interno, =
che=20
            segnala un'anomalia interessante nei comportamenti politici =
recenti=20
            degli italiani: negli ultimi undici giorni di marzo 2003 si =
sono=20
            svolte, nel nostro paese, 516 manifestazioni pacifiste. =
Cio=E8, in=20
            media, 46,9 al giorno. Di queste manifestazioni, 259 vengono =

            classificate come cortei cittadini (23,6 al giorno), 22 come =

            fiaccolate (cio=E8 cortei notturni: 2 al giorno), 177 come =
presidii=20
            (assemblee all'aperto: 15,3 al giorno) e 20 come sit-in (1,8 =
al=20
            giorno). Queste cifre bastano a farci capire che tra il 2002 =
e il=20
            2003 =E8 successo qualcosa di importante nel profondo della =
societ=E0.=20
            Il pacifismo =E8 diventato un soggetto forte sul terreno=20
            dell'organizzazione di massa. Come non era mai stato. Ha =
conquistato=20
            una forza autonoma da partiti e sindacati. E se fino a ieri =
il=20
            pacifismo era una delle categorie della politica, adesso =
diventa una=20
            cosa diversa: una alternativa alla politica ufficiale. Non =
accetta=20
            pi=F9 di essere usato dalla politica come uno dei suoi =
aspetti (o=20
            strumenti, o valori, o pretesti, o temi, o limiti: a seconda =

            dell'importanza che ciascuno vuole dargli), ma invece si =
presenta=20
            come interlocutore della politica e anche del Palazzo. =
Rifiuta la=20
            subalternit=E0, pretende parit=E0 di condizione, parit=E0 di =
dignit=E0,=20
            parit=E0 di diritti. =C8 un bel problema per la politica. =
Deve=20
            reinventare se stessa se vuole dialogare col pacifismo. =C8 =
un bel=20
            problema soprattutto per un motivo: gran parte della =
politica -=20
            praticamente tutto il Palazzo - ignora questa novit=E0 e =
intende=20
            continuare ad ignorarla. Se non cambier=E0 idea sar=E0 =
inevitabile uno=20
            scontro tra politica e pacifismo. Uno scontro feroce. =
Altrimenti =E8=20
            possibile pensare a una integrazione, e quindi a un =
pacifismo che=20
            superi definitivamente la sua dimensione idealista e diventi =
forza=20
            di governo, e a una politica che si contamini e si faccia=20
            condizionare dal pacifismo. Per=F2 c'=E8 un solo modo per =
farsi=20
            contaminare dal pacifismo: diventare pacifisti. =C8 un =
passaggio=20
            obbligato. Per almeno il 90-95 per cento del Parlamento =
italiano=20
            questa sarebbe una svolta storica e un nuovo inizio. Sarebbe =
una=20
            svolta per tutto il sistema democratico occidentale, e =
sarebbe=20
            l'inizio della sua Riforma. =C8 l'unico punto di partenza =
possibile=20
            per la riforma del sistema: il pacifismo. Cio=E8 la =
decisione di=20
            sostituire al principio di =ABforza=BB, che oggi =E8 alla =
base della=20
            civilt=E0, il principio di =ABdiritto intergale=BB. Le cifre =
che abbiamo=20
            citato all'inizio dell'articolo sono prese da un libro =
pubblicato in=20
            questi giorni da Asterios editore (Trieste) che si chiama =
Annuario=20
            della pace-Italia (giugno 2002-maggio 2003). =C8 stato edito =
dalla=20
            =ABFondazione Venezia per la pace=BB e curato da Luca Kocci =
(372 pagine,=20
            25 euro). =C8 quest'anno alla sua terza edizione, cos=EC =
come =E8 giunto=20
            alla terza edizione il salone del libro di pace. Tutte e due =
le=20
            iniziative sono organizzate dall'=ABAssociazione Venezia=BB. =
Alla=20
            stesura di questo libro hanno partecipato una quarantina di =
autori=20
            (studiosi, giuristi, giornalisti, professori universitari,=20
            sacerdoti, militanti pacifisti). =C8 diviso in varie =
sezioni. Nella=20
            prima sezione si fa la cronaca di un anno di pacifismo. =
Nella=20
            seconda si fa un po' di geografia, e cio=E8 si raccontano le =
grandi=20
            crisi in corso in ogni parte del mondo. Poi c'=E8 una terza =
sezione,=20
            molto ricca, che affronta i grandi temi del pacifismo, dal =
punto di=20
            vista dei principi, del diritto, della religione, della =
politica,=20
            dell'informazione.
            Una quarta sezione =E8 dedicata all'analisi di due documenti =

            importanti e di segno opposto: l'enciclica =ABpacem in =
terris=BB di=20
            Giovanni XXIII (aprile 1963), cio=E8 il testo fondativo del =
pacifismo=20
            moderno; e il documento strategico di politica =
internazionale di=20
            George W. Bush (settembre 2002), cio=E8 il testo fondativo =
delle=20
            teoria della guerra preventiva. La quinta sezione =E8 =
riservata allo=20
            sviluppo di alcune questioni teoretiche (e anche letterarie) =
legate=20
            al pacifismo, e poi c'=E8 un ultimo pezzo di libro che =
fornisce=20
            informazioni utili sulle organizzazioni, i siti, i giornali, =
le=20
            riviste dell'arcipelago pacifista.=20
            =C8 un libro molto interessante e assai ben curato dal quale =
emergono=20
            tre dati essenziali. Il primo dato riguarda lo stato di cose =

            attuale. E cio=E8 la decisione del cuore americano =
dell'impero di=20
            avviare l'unificazione forzata delle province. =C8 la =
dottrina Bush:=20
            un mondo unico, disegnato dal liberismo americano, con un =
solo=20
            modello politico, un solo modello economico, una cultura=20
            standardizzata, e una struttura militare in grado di =
controllare=20
            tutto. La dottrina Bush viene da lontano e non riguarda solo =
le=20
            correnti reazionarie dell'America. =C8 figlia della dottrina =
di Harry=20
            Truman (che nel marzo del '47, con uno storico e famosissimo =

            discorso, teorizz=F2 il diritto dell'America ad essere il =
gendarme=20
            armato del sistema democratico- liberale in qualunque luogo =
del=20
            mondo). Truman era un democratico. E la dottrina Bush trova =
la sua=20
            premessa nella scelta di Clinton di fare guerra alla =
Jugoslavia, e=20
            di affermare l'idea che la guerra =E8 uno strumento =
essenziale della=20
            politica e della costruzione di un ordine mondiale. Il =
risultato di=20
            tutto questo =E8 stato quello che Raniero La Valle chiama il =

            =ABliberismo armato=BB, cio=E8 la condizione odierna del =
mondo.=20
            Il secondo dato che emerge dal libro =E8 la fine del diritto =

            internazionale. Il diritto proibiva la guerra e basava =
questa=20
            proibizione sia su convincimenti ideali (la =ABPacem in =
terris=BB =E8 la=20
            massima espressione di questi convincimenti) sia su =
valutazioni=20
            militari e quindi sull'equilibrio delle forze. La caduta del =

            comunismo ha interrotto l'equilibrio delle forze e la =
conseguenza =E8=20
            stato lo sgretolarsi dei convincimenti ideali. Oggi la =
vittima del=20
            liberismo armato non =E8 solo l'Onu (che in fondo =E8 una =
istituzione=20
            recente) ma =E8 il concetto stesso di diritto =
internazionale. Il=20
            diritto internazionale viene negato dalle classi dirigenti=20
            occidentali e sostituito intermante dal concetto di forza =
militare.=20
            Non era cos=EC dalla pace di Westfalia (met=E0 del 600).=20
            Il terzo dato =E8 la crescita del pacifismo. Il pacifismo =
nei decenni=20
            passati (e praticamente in tutto il 900) non era stato =
nonviolento=20
            se non in alcune sue componenti minoritarie. Oggi la =
maggioranza del=20
            movimento =E8 nonviolenta. Cio=E8 sceglie una strada del =
tutto nuova,=20
            che le organizzazioni politiche di massa non hanno mai =
sperimentato.=20
            Questa =E8 la originalit=E0 che il mondo politico ufficiale =
non vuole=20
            comprendere. La scelta nonviolenta ha due conseguenze molto =
serie.=20
            La prima =E8 la critica del potere in quanto potere. Cio=E8 =
l'idea che=20
            non esiste un potere buono e un potere cattivo, ma che il =
potere va=20
            comunque criticato e messo sotto controllo. Il potere non =
pu=F2=20
            guidare la democrazia ma deve essere subalterno alla =
democrazia. La=20
            seconda conseguenza =E8 cha la pace non =E8 qualcosa da =
conquistare, ma=20
            qualcosa da affermare. =ABPreventivamente=BB. Non si pu=F2 =
dire: =ABio=20
            faccio una politica per la pace=BB. Non esiste questa =
politica. Esiste=20
            solo una =ABpolitica di pace=BB, cio=E8 una politica =
nonviolenta. Non si=20
            pu=F2 discutere quale politica sia utile per la pace (lo si =
=E8 fatto=20
            per secoli, e si =E8 sempre giunti alla stessa conclusione: =
una=20
            politica di guerra). Si pu=F2 solo scegliere tra politica =
pacifica e=20
            politica armata. Questo taglia via una discussione =
lunghissima e=20
            inutile, e costringe tutti a schierarsi.

=20

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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Pace =
&
politica<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 di =
Piero
Sansonetti<o:p></o:p>

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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Esiste
una nota, nell’archivio del ministero dell’Interno, che =
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
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un’anomalia interessante nei comportamenti politici recenti =
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italiani: negli ultimi undici giorni di marzo 2003 si sono =
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svolte,
nel nostro paese, 516 manifestazioni pacifiste. Cio=E8, in =
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
media,
46,9 al giorno. Di queste manifestazioni, 259 vengono =
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=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
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all’aperto: 15,3 al giorno) e 20 come sit-in (1,8 al =
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pacifismo =E8 diventato un soggetto forte sul terreno =
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conquistato <o:p></o:p>

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essere usato dalla politica come uno dei suoi aspetti (o =
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se stessa se vuole dialogare col pacifismo. =C8 un bel =
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continuare
ad ignorarla. Se non cambier=E0 idea sar=E0 inevitabile uno =
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tra politica e pacifismo. Uno scontro feroce. Altrimenti =E8 =
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definitivamente la sua dimensione idealista e diventi forza =
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contaminare dal pacifismo: diventare pacifisti. =C8 un passaggio =
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obbligato.
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questa
sarebbe una svolta storica e un nuovo inizio. Sarebbe una =
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svolta per
tutto il sistema democratico occidentale, e sarebbe =
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l’inizio della sua Riforma. =C8 l’unico punto di =
partenza
possibile <o:p></o:p>

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riforma del sistema: il pacifismo. Cio=E8 la decisione di =
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sostituire
al principio di =ABforza=BB, che oggi =E8 alla base della =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0 =
=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0civilt=E0, il =
principio di =ABdiritto
intergale=BB. Le cifre che abbiamo <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
citato
all’inizio dell’articolo sono prese da un libro pubblicato =
in <o:p></o:p>

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questi
giorni da Asterios editore (Trieste) che si chiama Annuario =
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della pace-Italia
(giugno 2002-maggio 2003). =C8 stato edito dalla =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
=ABFondazione Venezia per la pace=BB e curato da Luca Kocci (372 =
pagine, <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 25 =
euro).
=C8 quest’anno alla sua terza edizione, cos=EC come =E8 giunto =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 alla =
terza
edizione il salone del libro di pace. Tutte e due le =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
iniziative
sono organizzate dall’=ABAssociazione Venezia=BB. Alla =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
stesura di
questo libro hanno partecipato una quarantina di autori =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
(studiosi,
giuristi, giornalisti, professori universitari, =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
sacerdoti,
militanti pacifisti). =C8 diviso in varie sezioni. Nella =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
prima
sezione si fa la cronaca di un anno di pacifismo. Nella =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
seconda si
fa un po’ di geografia, e cio=E8 si raccontano le grandi =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =A0=A0crisi in corso in ogni parte del =
mondo. Poi
c’=E8 una terza sezione, <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
molto
ricca, che affronta i grandi temi del pacifismo, dal punto di =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
vista dei
principi, del diritto, della religione, della politica, =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
dell’informazione.<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Una =
quarta
sezione =E8 dedicata all’analisi di due documenti =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
importanti
e di segno opposto: l’enciclica =ABpacem in terris=BB di =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Giovanni
XXIII (aprile 1963), cio=E8 il testo fondativo del pacifismo =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
moderno; e
il documento strategico di politica internazionale di =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
George W.
Bush (settembre 2002), cio=E8 il testo fondativo delle =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
teoria
della guerra preventiva. La quinta sezione =E8 riservata allo =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
sviluppo di
alcune questioni teoretiche (e anche letterarie) legate =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 al
pacifismo, e poi c’=E8 un ultimo pezzo di libro che fornisce =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
informazioni utili sulle organizzazioni, i siti, i giornali, le =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
riviste
dell’arcipelago pacifista. <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =C8 =
un libro
molto interessante e assai ben curato dal quale emergono =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 tre =
dati
essenziali. Il primo dato riguarda lo stato di cose =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
attuale. E
cio=E8 la decisione del cuore americano dell’impero di =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
avviare l’unificazione
forzata delle province. =C8 la dottrina Bush: =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 un =
mondo
unico, disegnato dal liberismo americano, con un solo =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
modello
politico, un solo modello economico, una cultura =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
standardizzata, e una struttura militare in grado di controllare =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
tutto. La
dottrina Bush viene da lontano e non riguarda solo le =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
correnti
reazionarie dell’America. =C8 figlia della dottrina di Harry =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Truman
(che nel marzo del ’47, con uno storico e famosissimo =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
discorso,
teorizz=F2 il diritto dell’America ad essere il gendarme =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
armato del
sistema democratico- liberale in qualunque luogo del =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
mondo).
Truman era un democratico. E la dottrina Bush trova la sua =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
premessa
nella scelta di Clinton di fare guerra alla Jugoslavia, e =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 di
affermare l’idea che la guerra =E8 uno strumento essenziale della =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
politica e
della costruzione di un ordine mondiale. Il risultato di =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
tutto
questo =E8 stato quello che Raniero La Valle chiama il =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
=ABliberismo
armato=BB, cio=E8 la condizione odierna del mondo. =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Il =
secondo
dato che emerge dal libro =E8 la fine del diritto =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
internazionale. Il diritto proibiva la guerra e basava questa =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
proibizione sia su convincimenti ideali (la =ABPacem in terris=BB =
=E8 la <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
massima
espressione di questi convincimenti) sia su valutazioni =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
militari e
quindi sull’equilibrio delle forze. La caduta del =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
comunismo
ha interrotto l’equilibrio delle forze e la conseguenza =E8 =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
stato lo
sgretolarsi dei convincimenti ideali. Oggi la vittima del =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
liberismo
armato non =E8 solo l’Onu (che in fondo =E8 una istituzione =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
recente)
ma =E8 il concetto stesso di diritto internazionale. Il =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
diritto
internazionale viene negato dalle classi dirigenti =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0
occidentali e sostituito intermante dal concetto di forza =
militare. <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Non =
era
cos=EC dalla pace di Westfalia (met=E0 del 600). =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 Il =
terzo
dato =E8 la crescita del pacifismo. Il pacifismo nei decenni =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
passati (e
praticamente in tutto il 900) non era stato nonviolento =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 se =
non in
alcune sue componenti minoritarie. Oggi la maggioranza del =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
movimento
=E8 nonviolenta. Cio=E8 sceglie una strada del tutto nuova, =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 che =
le
organizzazioni politiche di massa non hanno mai sperimentato. =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
Questa =E8
la originalit=E0 che il mondo politico ufficiale non vuole =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0 =
=A0=A0=A0=A0=A0=A0comprendere. La =
scelta nonviolenta ha due
conseguenze molto serie. <o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 La =
prima =E8
la critica del potere in quanto potere. Cio=E8 l’idea che =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 non =
esiste
un potere buono e un potere cattivo, ma che il potere va =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
comunque criticato
e messo sotto controllo. Il potere non pu=F2 =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
guidare la
democrazia ma deve essere subalterno alla democrazia. La =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
seconda
conseguenza =E8 cha la pace non =E8 qualcosa da conquistare, ma =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
qualcosa
da affermare. =ABPreventivamente=BB. Non si pu=F2 dire: =ABio =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
faccio una
politica per la pace=BB. Non esiste questa politica. Esiste =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 solo =
una
=ABpolitica di pace=BB, cio=E8 una politica nonviolenta. Non si =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
pu=F2
discutere quale politica sia utile per la pace (lo si =E8 fatto =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 per
secoli, e si =E8 sempre giunti alla stessa conclusione: una =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
politica
di guerra). Si pu=F2 solo scegliere tra politica pacifica e =
<o:p></o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
politica
armata. Questo taglia via una discussione lunghissima e =
<o:p></o:p>

=A0 =A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0inutile, =
e costringe tutti a
schierarsi.<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p> </o:p>

=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0=A0 =
<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

</div>

</body>

</html>

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