[Cpt] I: [fori-sociali] Report Gruppo di continuità 7 dicemb…

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Auteur: fabio raimondi
Date:  
Nouveaux-sujets: [Cpt] ODG su CPT comune e provincia di Ferrara
Sujet: [Cpt] I: [fori-sociali] Report Gruppo di continuità 7 dicembre
-----Messaggio originale-----
Da: marcattac@??? [mailto:marcattac@virgilio.it]
Inviato: giovedì 18 dicembre 2003 17.21
A: fori-sociali@???; fermiamolaguerra@???;
fermiamoilwto@???
Oggetto: [fori-sociali] Report Gruppo di continuità 7 dicembre

Care/i, vi invio il report della riunione del Gruppo di Continuità svoltasi
il 7 dicembre scorso a Roma. In essa è contenuta la proposta di un doppio
appuntamento per tutto il movimento, da svolgersi attraverso una tappa
seminariale
(10-11 gennaio) seguita da un'assemblea nazionale (7-8 febbraio). fatelo
girare il più possibile e proviamo a costruire più collegialmente possibile
questi due momenti, in modo che diventino una vera occasione di confronto
e di rilancio dell'insieme del movimento dei movimenti.
Abbracci.
Marco Bersani


REPORT DELLA RIUNIONE DEL GRUPPO DI CONTINUITA' - Roma - domenica 7 ottobre
2003

La riunione è stata suddivisa per punti all'ordine del giorno come segue:
a) discussione politica e percorsi del movimento dopo il FSE di Parigi
b) Genova e situazione repressione dei movimenti

a) Discussione politica e percorsi del movimento dopo il FSE di Parigi.
Di fatto, questo è stato il punto che ha occupato la quasi totalità della
discussione, sia per l'ampiezza e complessità dello stesso, sia per
l'intreccio
di diversi piani della discussione (scadenze già stabilite, percorsi di
costruzione delle stesse, modalità e proposte per il dibattito del
movimento).
Le due scadenze di riferimento per il movimento italiano ed europeo sono
il 20 marzo (giornata mondiale contro la guerra e per il ritiro delle truppe
di occupazione dall'Iraq, proposta dai movimenti statunitensi) e il 9 maggio
( data della firma della Costituzione Europea a Roma).
Il percorso delineato verso queste due scadenze può così essere
sintetizzato:

20 MARZO: c'è la necessità di costruire un percorso che sappia coinvolgere
almeno l'ampio schieramento che aveva, sulla base del "no alla guerra senza
se e senza ma", promosso la grande manifestazione del 15 febbraio scorso;
nel contempo, occorre aver presente che una mobilitazione di tale portata
ha bisogno di una sua costruzione a partire dai territori, facendo maturare
unità e radicalità dentro percorsi dal basso e condivisi.
Il 20 marzo è una data proposta unitariamente dai movimenti pacifisti
statunitensi,
fatta propria e rilanciata dal FSE di Parigi. Per il movimento italiano
e l'arco di forze del 15 febbraio si tratta dunque di rispondere
positivamente
a questa proposta, trovando insieme le forme e i contenuti dell'iniziativa.
A tal fine, il gruppo di continuità ha deciso di scrivere e pubblicizzare
una lettera a tutte le forze sindacali, politiche e associative interessate,
per invitarle a costruire insieme il comitato per la partecipazione italiana
alla giornata mondiale del 20 marzo.
Tra le tappe di questo percorso, pensato come aperto e inclusivo a partire
dai contenuti del "no alla guerra", del "ritiro immediato delle truppe
dall'Iraq"
e del "diritto all'autodeterminazione per il popolo irakeno e per tutti
i popoli dell'area mediorientale" si pensa di poter utilizzare il 15
febbraio
come data unitaria per il lancio comune della manifestazione del 20 marzo,
nelle forme e modi che l'aggregazione ampia di forze deciderà e riterrà
più adeguati.
E' emersa la proposta di costruire l'appuntamento del 20 marzo attraverso
carovane di pace che partendo dall'attraversamento delle diverse realtà
teritoriali convergano verso l'appuntamento nazionale.
Nel breve, e con attenzione ai lavori parlamentari, si propone all'insieme
dei movimenti una giornata di mobilitazione in tutte le città in occasione
del passaggio parlamentare (previsto per gennaio) sul rifinanziamento delle
missioni militari all'estero.

9 MAGGIO. Più che una data va intesa come una tappa di un percorso
sull'Europa
che va costruito nei mesi che la precedono attraverso iniziative che tengano
conto del passo avanti fatto al FSE di Parigi in termini di costruzione
di reti europee dei movimenti sociali. Va inoltre intesa come tappa, perchè
il percorso per una vera costituente europea e per un'Europa dei diritti
non potrà certo fermarsi con la firma della Costituzione Europea.
E' un percorso complesso, anche perchè mentre sulla guerra è acquisita la
sedimentazione di culture e contenuti, sulla lotta al neoliberismo e sul
conflitto sociale c'è ancora un forte lavoro da intraprendere. Se nella
società italiana si assiste ad una ripresa del conflitto sociale che
territorializzandosi
comincia a produrre risultati (Scanzano è un esempio, e non l'unico) è
altrettanto
vero che il movimento fatica, dentro queste battaglie, a produrre valore
aggiunto e capacità di sinergia.
Per quanto riguarda la scadenza del 9 maggio, la proposta è quella di
arrivare
a produrre, oltre ad una manifestazione europea, un vero e proprio forum
che porti il risultato delle mobilitazioni europee messe in campo e getti
le basi dei contenuti imprescindibili per una Europa diversa e
antiliberista.

PROPOSTA DI PERCORSO AI MOVIMENTI . La necessità di fare una riflessione
comune tra le diverse e articolate istanze in cui il movimento si esprime
e la necessità di una discussione approfondita sui temi e i contenuti per
l'orientamento dell'azione collettiva comportano la necessità di proporre
un percorso di elaborazione in due tappe, una seminariale e una di assemblea
nazionale:
INCONTRO SEMINARIALE : 10 e 11 gennaio in luogo da definire. Si propone
un due giorni all'interno dei quali ci sia spazio per i Tavoli tematici
di Lavoro esistenti, insieme a sessioni specifiche che tematizzino l'Europa,
le forme e gli eventi del movimento (forum tematici etc.), le modalità di
costruzione dell'assemblea nazionale, la partecipazione e il contributo
della delegazione italiana al FSM di Mumbay. L'intenzione è quella di
invitare
più realtà possibili al fine di approfondire il confronto tematico.
ASSEMBLEA NAZIONALE : 7 e 8 febbraio in luogo da definire. S'è sviluppata
una proposta di svolgerla a Scanzano Jonico, ma consensi e perplessità si
sono espressi in egual misura. Le modalità di svolgimento dell'assemblea
saranno collettivamente elaborate nel seminario di gennaio. L'idea di fondo
è che dal seminario e dall'assemblea scaturiscano proposte concrete di
iniziativa
e di campagne che consentano al movimento di produrre iniziativa e azione.
Per la preparazione di una proposta concreta di svolgimento del seminario
di gennaio, si è dato mandato ad un gruppo di persone, che produrrà una
proposta nei prossimi giorni.

All'interno di questo percorso, il gruppo di continuità ha accolto
favorevolmente
e ha deciso di partecipare all'incontro proposto dalla CGIL per il 10
dicembre,
così come alla proposta di un secondo incontro formulata dalla FIOM con
data ancora da stabilirsi.

31 GENNAIO : all'interno dei percorsi delle reti europee sviluppatesi al
FSE di Parigi, la rete europea dei migranti e antirazzista, sulla base di
una Dichiarazione Comune, ha lanciato per il 31 gennaio
2004 una GIORNATA DI MOBILITAZIONE EUROPEA CONTRO I CENTRI DI DETENZIONE,
PER LA REGOLARIZZAZIONE SENZA CONDIZIONI E IL DIRITTO DI ASILO. Il gruppo
di continuità propone a tutto il
movimento di assumere la data per una mobilitazione nazionale, le cui forme
e i modi saranno definiti dal Tavolo Nazionale Migranti insieme alle
associazioni
di migranti e antirazziste.

b) Genova e repressione dei movimenti. Non si è potuto discutere a lungo,
ma c'è stato largo consenso sulla necessità di iniziativa sia rispetto a
Genova, dove il rinvio a giudizio per 25 manifestanti rischia di produrre
lo stravolgimento dei fatti di quelle giornate, sia rispetto al proliferare
di centinaia di denunce che negli ultimi mesi hanno colpito decine di
realtà,
cercando di trasformare in ordine pubblico qualsiasi forma di lotta sociale.
Si è quindi deciso di dedicare la sera di sabato 10 gennaio, all'interno
dell'incontro seminariale, per una sessione specifica su Genova e la
repressione.








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