-----Messaggio originale-----
Da: Commissione Antirazzista della FAI [
mailto:fai-antiracism@libero.it]
Inviato: giovedì 18 dicembre 2003 17.29
A: border0list border0list
Oggetto: [migranti&antirazzismo] Tutti/e a Trapani!
NESSUNA FRONTIERA, NESSUNA NAZIONE, NESSUNA GALERA
Il 28 dicembre 2003 ricorre il quarto anniversario della strage del CPT
"Serraino Vulpitta" di Trapani in cui morirono sei giovani immigrati
maghrebini in seguito a un incendio divampato in una delle celle.
Nonostante l´immediata reazione degli antirazzisti siciliani e le lotte
intraprese per ottenere la chiusura del "Vulpitta", i Centri di Permanenza
Temporanea continuano a essere lo strumento privilegiato da parte dello
Stato e del Capitale per reprimere e annientare la libertà di movimento e il
desiderio di donne e uomini di vivere con dignità la propria vita.
Gli immigrati continuano ad essere carne da macello a causa delle norme in
materia di immigrazione. La legge Bossi-Fini è risultata - in termini di
efficienza repressiva - la più naturale prosecuzione della Turco-Napolitano,
che istituì i CPT in ossequio al Trattato di Schengen: ai confini della
Fortezza Europa, infatti, continua a morire un numero indefinito di esseri
umani.
Uno dei risultati più importanti della mobilitazione antirazzista degli
ultimi anni è stata la crescita dell´attenzione da parte dell´opinione
pubblica sui temi dell´immigrazione, dei diritti dei rifugiati, dei
richiedenti asilo e dell´accoglienza. Questa pressione dal basso è riuscita
a garantire un costante controllo e una continua vigilanza da parte del
movimento sulle reale condizioni dei nuovi campi di concentramento del nuovo
millennio.
L´ attuale fase politica e sociale per la quale continuano a crescere i
flussi migratori su scala mondiale, viene affrontata dai governi del Nord
del mondo nella maniera più brutale e liberticida.
I CPT in Italia continuano a esistere, compreso il "Vulpitta" di Trapani.
Nei mesi scorsi all´interno del "Vulpitta" gli episodi di autolesionismo, i
tentati suicidi, le proteste disperate, i tentativi di fuga si sono
susseguiti in maniera drammaticamente crescente.
Gli immigrati reclusi vengono imbottiti di psicofarmaci per stare buoni; se
provano a ribellarsi vengono malmenati, insultati, minacciati da poliziotti
e carabinieri dal manganello facile. Sessanta lunghi giorni di non-vita e
nessuna prospettiva se non quella del rimpatrio o della clandestinità.
Il nuovo centro di identificazione per richiedenti asilo della frazione di
Salinagrande ha tutti i requisiti per essere un nuovo CPT. Da tempo si
vocifera della creazione di un secondo CPT a Trapani che farebbe di questa
città di frontiera un immenso carcere a cielo aperto.
Chiudere il "Vulpitta" e tutti i CPT italiani è una priorità che ogni
anarchico, libertario e antiautoritario dovrebbe porsi poiché è per noi
inconcepibile che la libertà di donne e uomini venga cancellata in questo
modo.
I CPT non ammettono mediazione alcuna perché esprimono pienamente una
volontà di esclusione umana ancor prima che sociale.
Il 27 e 28 dicembre saranno giornate di mobilitazione nazionale a Trapani
per la quale facciamo appello alla massima partecipazione e alla costruzione
di una presenza anarchica e libertaria forte e visibile .
Manifesteremo la nostra opposizione alle politiche razziste e militariste
dello Stato italiano. Perché nessuno può e deve essere considerato
clandestino.
Trapani
27 dicembre: assemblea pubblica del movimento per il rilancio delle
iniziative antirazziste su tutto il territorio.
28 dicembre: conclusioni dell´assemblea e manifestazione pomeridiana.
Commissione antirazzista della FAI
fai-antiracism@???
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Per info sulle mobilitazioni:
giustiziaeliberta@???
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