ordunque, pedalante di nuovo fresco di spacchettamento,
indolenzito certo, ma si sa, la voglia di saltellar su sellino s'accende,
ed ecco dunque passare all'ore di punta, quando il sole già calerà,
il nostro beniamino ciclocuocofattone che malemalesifeceallamano.
mi rimetto in sella, munito di tutore dell'arto sinistro,sinistrato, ma
felice,
sgambettante per le vie del centro mi vedrete, ed al passaggio,
un lieve odor di vittoria, di riconquista, di pista, di piazza, di pazzia,
il giuso è di nuovo fauno, egli è di nuovo in sella,
e la giungla di ferraglia inscatolita mescolata nei colori non negli umori,
lo vedrà passare, saetta grigiorossa con 1,95 di scarpetta tacchettata.
evviva le bici, evviva la totale perdita di responsabilità.
siamo tutti dodicenni:)
io almeno mi ci sento, ora.
viva la bici, viva i ciclisti, viva la veloruzione!
