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http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/esteri/iraq10/esclusi/
Il Pentagono: niente contratti per Francia, Germania, Russia
Interventi assicurati per Gran Bretagna, Italia e Spagna
Iraq, esclusi dalla ricostruzione i Paesi che dissero no alla guerra
Berlino: "inaccettabile". Parigi vaglia "la legalit=E0" della decisione
ROMA - Niente appalti per i Paesi che si opposero alla guerra in Iraq.=20
Francia, Germania e Russia saranno escluse dalla suddivisione dei
ventisei principali contratti per la ricostruzione del Paese, per un valore=
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complessivo di 18,6 miliardi di dollari, che saranno pubblicizzati nei=20
prossimi giorni. La decisione =E8 stata annunciata in un documento firmato=
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dal vicesegretario alla Difesa americano Paul Wolfowitz. E se Berlino ha=20
definito la decisione "inaccettabile", Parigi ha annunciato che ne vaglier=
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la legalit=E0.
"E' necessario, per la protezione degli interessi essenziali di sicurezza=20
degli Stati Uniti, limitare la competizione per i contratti primari a=20
societ=E0 americane, dell'Iraq e dei partner della coalizione", ha affermato=
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Wolfowitz, per giustificare la decisione. Che tuttavia potrebbe avere=20
ripercussioni sui rapporti tra gli Stati Uniti e i Paesi esclusi.
I contratti prevedono interventi di ricostruzione nel settore=20
dell'elettricit=E0, in quello delle acque e dei lavori pubblici, della=20
salute, dei trasporti, dell'edilizia, delle comunicazioni e delle=20
infrastrutture petrolifere.
Alla ricostruzione, secondo quanto stabilito dal Pentagono, potranno=20
invece, partecipare 63 Paesi che, a vario titolo, hanno fatto parte
della coalizione che si =E8 impegnata anche militarmente in Iraq o l'hanno=
in=20
qualche modo appoggiata. In testa Gran Bretagna, Italia e
Spagna. I Paesi che si sono opposti alla guerra, ha spiegato il Pentagono,=
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potranno competere solo per i subappalti.
Una decisione che la Germania ha subito bollato come "inaccettabile". La=20
Francia, invece, sta vagliando, ha annunciato, la legittimit=E0 della=20
decisione; "insieme ai nostri partner - ha detto il portavoce del ministero=
=20
degliEsteri francese, Herve Ladsous - e in particolare con
l'Unione europea, stiamo esamnando se la decisione sia compatibile con le=20
norme internazionali sulla concorrenza".
Nella lista di quelli beneficiati dall'aver aderito all'intervento in Iraq,=
=20
ci sono anche numerosi Paesi arabi, dall'Egitto al Kuwait, dall'Afganistan=
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alla Giordania al Marocco. Fra gli altri, invece, figurano anche la=20
Norvegia, la Corea del Sud, le Filippine, la Romania,
e piccoli Stati come Tonga.
(10 dicembre 2003)
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</a></u></font>Il Pentagono: niente contratti per Francia, Germania,
Russia <br>
Interventi assicurati per Gran Bretagna, Italia e Spagna <br>
Iraq, esclusi dalla ricostruzione i Paesi che dissero no alla
guerra<br><br>
Berlino: "inaccettabile". Parigi vaglia "la legalit=E0"
della decisione <br>
ROMA - Niente appalti per i Paesi che si opposero alla guerra in Iraq.
Francia, Germania e Russia saranno escluse dalla suddivisione dei <br>
ventisei principali contratti per la ricostruzione del Paese, per un
valore complessivo di 18,6 miliardi di dollari, che saranno pubblicizzati
nei prossimi giorni. La decisione =E8 stata annunciata in un documento
firmato dal vicesegretario alla Difesa americano Paul Wolfowitz. E se
Berlino ha definito la decisione "inaccettabile", Parigi ha
annunciato che ne vaglier=E0 la legalit=E0.<br>
"E' necessario, per la protezione degli interessi essenziali di
sicurezza degli Stati Uniti, limitare la competizione per i contratti
primari a societ=E0 americane, dell'Iraq e dei partner della
coalizione", ha affermato Wolfowitz, per giustificare la decisione.
Che tuttavia potrebbe avere ripercussioni sui rapporti tra gli Stati
Uniti e i Paesi esclusi.<br>
I contratti prevedono interventi di ricostruzione nel settore
dell'elettricit=E0, in quello delle acque e dei lavori pubblici, della
salute, dei trasporti, dell'edilizia, delle comunicazioni e delle
infrastrutture petrolifere.<br>
Alla ricostruzione, secondo quanto stabilito dal Pentagono, potranno
invece, partecipare 63 Paesi che, a vario titolo, hanno fatto parte=20
<br>
della coalizione che si =E8 impegnata anche militarmente in Iraq o l'hanno
in qualche modo appoggiata. In testa Gran Bretagna, Italia e <br>
Spagna. I Paesi che si sono opposti alla guerra, ha spiegato il
Pentagono, potranno competere solo per i subappalti. <br>
Una decisione che la Germania ha subito bollato come
"inaccettabile". La Francia, invece, sta vagliando, ha
annunciato, la legittimit=E0 della decisione; "insieme ai nostri
partner - ha detto il portavoce del ministero degliEsteri francese, Herve
Ladsous - e in particolare con <br>
l'Unione europea, stiamo esamnando se la decisione sia compatibile con le
norme internazionali sulla concorrenza".<br>
Nella lista di quelli beneficiati dall'aver aderito all'intervento in
Iraq, ci sono anche numerosi Paesi arabi, dall'Egitto al Kuwait,
dall'Afganistan alla Giordania al Marocco. Fra gli altri, invece,
figurano anche la Norvegia, la Corea del Sud, le Filippine, la Romania,
<br>
e piccoli Stati come Tonga.<br><br>
(10 dicembre 2003)<br><br>
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