alla massa in 3no+bc da saronno (Re: [Cm-crew] Mezzi pubblic…

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Szerző: MAtteo
Dátum:  
Régi témák: [Cm-crew] Mezzi pubblici+bici
Tárgy: alla massa in 3no+bc da saronno (Re: [Cm-crew] Mezzi pubblici+bici)
> >>> 3. FERROVIE NORD MILANO ESERCIZIO ha comunicato, per la stessa data, la
> >>> gratuità del servizio trasporto bici al seguito, sui treni abilitati.
> >>> Anche in questo caso, si paga solo il biglietto per il passeggero, non
> >>> quello per la bici.
> >
> > siamo sicuri che non sia una bufala? alle FNM di saronno non ne sanno
> > nulla, ne si trova qualcosa su www.ferrovienord.it
> >
> > comunque gli ultimi treni con trasporto bici per tornare da mi l'ano
> > sono poco prima delle 18, un po prestino!
> >
> > altrimenti, alla mayday di quest'anno alcune unità cicliche ci sono
> > andate salendo alla garibladina sui treni FNM e cascando dal pero,
> > potrebbe essere un'opzione
> >
> > MAtteo
>
> NON e' una bufala.
> é un comunicato di Fiab (Federaz. Ital. Amici della Bicicletta -
> www.fiab-onlus.it) che ha preso accordi con FNM.


in effetti era vero, ma sembra che le nord siano andate a scuola di
comunicazione spaesante da luther blisset:

dopo quel comunicato ne ho trovato un altro, sempre di seconda mano,
secondo cui erano usabili e con trasporto bici gratuito *tutti* i treni
che arrivavano a milano tra le 13.30 e le 14.30, e ripartivano tra le
18.30 e 19.30

poi al numero telefonico delle informazioni, ad un mio amico, hanno detto
che si potevano usare tutti i treni dalle 12 alle 20, con trasporto
gratuito delle bici

ieri sera sono andato a guardare il cartello in stazione. che aggiungeva
(in piccolo) che "valevano le condizioni generali per il trasporto delle
bici".

questo significava, confermato dal bigliettaio, che i treni ciclabili
erano le solite due manciate a metà mattina e a metà pomeriggio

frustrati, decidiamo di leggere solo il comunicato scritto in grande, e
prendiamo un treno a caso da saronno. 6 unità cicliche da saronno, più un
pargolo a bordo. nessun problema, viaggiatori tolleranti che accettano di
salire/scendere da un'altra porta, visto che l'avevamo bloccata con le bc
(forse perché i viaggiatori delle nord sono notoriamente abituati a
trovare le porte dei treni non funzionanti per i guasti più strani)

un altro paio di cicli salgono a novate o quartoggiaro


cadorna, scivoliamo felici fino a piazza graziano predielis. è presto,
lunga attesa, giusto in quel momento entra un camion per piantare un
tristerrimo albero in vaso in mezzo alla strada. sembra che la creatura
sia già morta. ci vorrebbe un po di sole, ma solo i sound system
riscaldano l'atmosfera. istantanea di una bottegaia che ascolta
compiaciuta ad un paio di decine di percussionisti samba vestiti di rosa

finalmente si parte, attraversamento di via dante, sberleffi alla tenda
dei facisti, chiusa ma inevitabilmente carambopresidiata. solidarietà ai
tramvieri poco avanti. castello, fontana, poi verso il sempione. il
sempione! fermo! tappa alla rai per qualche firmetta sulla gasparri.

voci di qualche dirigente rai su mercedes bloccato da unità cicliche,
l'auto tapezzata di scritte inneggianti a tale sabina guzzanti. chi era
costei?

si iniziano a vedere le dimensioni del serpentone di cicli. lunghissimo e
denso. c'è spazio per girare inutilmente sulle corsie deserte, aspettando
che il flusso passi

incontro con il corteo pedonale di legambiente&C. pulotti fuori luogo che
separano i due cortei, poi finalmente si scorre. se qualcuno me la
spiega...

si gira, lentamente, qualche punto della geografia di milano che
riconosco, il monumentale, poco altro. agli incroci situazione sempre più
difficile, i tempi di attesa si impennano, decine di minuti a guardare
ciclisti felici, stando chiusi dentro una macchina accesa, che sempre più
spesso si riempie di pargoli febbricitanti mi devi fare passare, suocere
isteriche, lavori che non possono aspettare mi devi fare passare, treni
che devono partire mi devi fare passare, ma guarda che io vado sempre a
piedi oggi è proprio l'unico giorno al mese che non ho potuto fare a meno
dell'auto mi devi far passare, ma guarda che la città non è solo vostra,
ma si io sono sempre sceso in piazza ma adesso è troppo... non devono
essere una bella esperienza.

e le scatole che si spingono inutilmente in mezzo all'incrocio, bloccano
il passaggio delle bc e allontanano ulteriormente il momento in cui
potranno sgommare via verso l'infinito

molti autosauri, dopo la prima fase di esaurimento, capiscono che possono
spegnere l'inquinogeno e uscire, iniziano a rendersi conto che la
prigionia dell'auto dipende solo da loro. adesso puoi uscire, sei libero.
si stà meglio fuori, vero? qualcuno sorride
abbiamo seminato qualche autoevasione ieri.

altri minacciano investimenti, si attaccano ai cellulari, si inquietano se
qualcuno fotografa la targa, giovane! cosa stiamo facendo? lo sa chi sono
io? il solito campionario di disumanità impenitente, moltiplicato per i
minuti di attesa che sono tanti


finalmente la massa si dilata troppo e si spezza in tronconi, le
dimensioni diventano più gestibili. inizio a sentire la stanchezza.
ripassiamo dal castello, cadorna con i suoi confortevoli treni ci alletta.
ricomponiamo la pattuglia ciclica e con sprezzo del ridicolo saliamo
sull'ultimo treno ufficialmente ciclabile, il 17.53


con queste dimensioni, e le loro conseguenze sul traffico, la massa è
diventata un altro blocco della circolazione, dopo lo sciopero ad oltranza
degli autoferrotramvieri. il trasporto è il ventre molle di questa città
di plastica, si ulcera con poco.


bici e baci a tutti quelli che c'erano!

mi rimane l'infantile couriosità: quanti eravamo? due, tremila? e quanti
erano i cicli di ciclhobby? al regionale della rai ne hanno fatti vedere
pochini, poi hanno rimpolpato con immagini decisamente della massa, sound
system su carretto e simil. grazie comunque per le facilitazioni sui treni


MAtteo