[Lecce-sf] Fw: [aa-forum] Iniziativa a Viterbo contro la dis…

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Auteur: rosario
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Sujet: [Lecce-sf] Fw: [aa-forum] Iniziativa a Viterbo contro la dis-informazione di regime
E' chiaro che oramai viviamo in pieno regime totalitario, sopratutto dopo la
capitolazione del vecchio P.C.I., oramai alla deriva totale e totalitaria
scelta dagli attuali D.S., non c'è più spazio per le libertà nè di opinione,
nè di diritto allo sciopero, ne di manifestare solidarietà ad un popolo in
lotta. Aspettiamoci di finire tutti in carcere anche soltanto per esserci
permesso di scrivere quello che c'è scritto in queste righe. Ma comunque
penso che la pagheranno cara anche chi ha capitolato, non credano i Dalema o
i Fassino che si potranno fermare qui perchè prima o poi la borghesia,
oramai imperante, gli chiederà di abbassarsi anche i pantaloni per ricevere
il bellimbusto di Berlusca. Siete caduti cosi in basso da farvi rimangiare
anche l'opinione che avevate del nazifascismo e della eroica resistenza
Italiana. Fra un pò vi faranno dire, come già molti di loro fasci al potere
hanno detto, che la resistenza è stata condotta da terroristi.
BASTARDI SIETE SOLO DEI BASTARDI FOTTUTI.

PIENA SOLIDARIETA' AI COMPAGNI INGIUSTAMENTE INCARCERATI
MASSIMO E MARCO IL COLLETTIVO "IQBAL MASIH" E' CON VOI
----- Original Message -----
From: <sabinavittoria@???>
To: "passione e ideologia" <passioneeideologia@???>;
<aa-forum@???>
Sent: Saturday, December 06, 2003 1:29 PM
Subject: [aa-forum] Iniziativa a Viterbo contro la dis-informazione di
regime


> IERI CI SIAMO RECATI PRESSO IL CORRIERE DI VITERBO PER UN'INIZIATIVA DI
> CONTROINFORMAZIONE E LOTTA IMPONENDO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTO

COMUNICATO:
>
> Sono quasi due mesi che Massimo Leonardi, compagno del Comitato contro il
> carcere e la repressione sociale di Viterbo, è sequestrato nella casa
> circondariale di Rebibbia.
> Nel periodo che va dal suo arresto ad oggi abbiamo assistito con rabbia

alla
> campagna di criminalizzazione nei suoi confronti, scenario che vediamo
> ripetersi con Marco.
> Con "piacere" notiamo l'accanimento e l'impudenza dei quotidiani locali

che
> solo oggi si accorgono come nella città operino dei "sovversivi".
> Sono anni che ci battiamo in questa città:
>
> - Contro la guerra imperialista: occupazione della sede dei DS, mostre in
> piazza.
> - Contro la repressione: cortei contro il trattamento (arresto e botte)
> riservato dagli sbirri ad alcuni nostri compagni.
> - Contro il carcere: con iniziative sotto Mammagialla, volantinaggi.
>
> Inoltre, l'occupazione delle case al Serpentone di Bagnaia, presidi,
> assemblee, dibattiti e quant'altro.
> Siamo sicuri che per qualcuno il nostro è un progetto eversivo.
> Massimo e i suoi "amici" (sic!), fra noi ci chiamiamo compagni, sono
> veramente "delusi" dalla mancanza di rispetto con cui è trattato

l'argomento
> nelle cronache locali.
> Pur sapendo che la regola d'oro del buon giornalista opportunista è

"sbatti
> il mostro in prima pagina", l'arroganza con cui è stata distorta e
> falsificata la realtà pilotando per chiari interessi di classe l'
> informazione, oltraggiando le stesse regole deontologiche della

professione
> e mistificandone con il diritto di cronaca è troppo infamante.
> Massimo, come Marco, è stato arrestato con l'accusa di aver allontanato

uno
> sbirro infiltrato-travestito durante un corteo, un gesto che rivendichiamo
> perché la memoria del movimento ci insegna che le guardie non devono stare
> all'interno di una mobilitazione confusi tra i manifestanti.
> E' quindi evidente la responsabilità politica di chi, provocatoriamente,

fa
> sì che queste cose accadano.
> A Massimo è stata negata la libertà perché ritenuto pericoloso, pur senza
> aver nessuna condanna passata in giudicato, il giudizio -arbitrario- è

stato
> formulato esclusivamente sulla base delle numerose denunce inflittegli

dalla
> questura per la sua assidua costruzione e partecipazione ad attività
> militanti.
> Nessun avviso di garanzia o altra comunicazione giudiziaria è mai stata
> recapitata a Massimo. Per i giornalisti forse queste "piccolezze"

giuridiche
> hanno poca importanza visto che lo hanno già processato e condannato.
> Noi ribadiamo che non ci interessa se Massimo e Marco siano responsabili o
> meno dei fatti avvenuti il 4 ottobre, li difendiamo in quanto compagni che
> lottano contro questo sistema fatto di sfruttamento, repressione e guerre.
> I veri colpevoli di quel giorno sono quei "signori" che nel palazzo dei
> Congressi preparavano politiche di sfruttamento in Europa e di rapina nel
> resto del mondo.
>
> COLPEVOLE E' IL SISTEMA CLASSISTA E CARCERARIO EUROPEO
>
> LIBERTA' PER MASSIMO E MARCO
>
> ONORE A TUTTI I COMPAGNI CADUTI COMBATTENDO CONTRO LO STATO E IL CAPITALE
>
> PRESIDIO SABATO 6 DICEMBRE ALLE ORE 16 PIAZZA DEL TEATRO - VITERBO -
>
>
> Comitato Cittadino Contro il Carcere e la Repressione Sociale
>
> f.i.p. 04-12-03 loc. Riello VT
>
>
>
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