[NuovoLaboratorio] sanita'

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著者: curoz@iol.it
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題目: [NuovoLaboratorio] sanita'
MOBILITIAMOCI CONTRO LA MERCIFICAZIONE DELLA SALUTE


La salute =E8 =
un diritto. E=92 un bene irrinunciabile di tutti gli individui senza dist=
inzioni che non pu=F2 essere messo in vendita al miglior offerente.
Deve=
avere carattere universale: non pu=F2 essere privilegio di pochi e rappr=
esentare nel contempo la negazione per tanti, perch=E9 il diritto alla sa=
lute non si pu=F2 scindere da quello alla vita.
Una societ=E0 che non sa=
garantire a tutti il diritto a vivere =96 o che lo garantisce solo a poc=
hi - =E8 una societ=E0 barbara e incivile. La salute =E8 un diritto socia=
le che deve essere garantito sempre e al di fuori delle logiche di compat=
ibilit=E0 economica e di profitto.
La scelta neoliberista dei governi e=
uropei di distruggere i Servizi Sanitari pubblici per sostituirli con le =
aziende sanitarie private cancella l=92universalit=E0 del diritto alla sa=
lute e lo rende una merce tra le merci. La scelta di privatizzare i luogh=
i della cura, di rendere gli ospedali fabbriche di prestazioni sanitarie,=
di stabilire quali prestazioni conviene erogare allo Stato e che cosa de=
vono pagare i cittadini per curarsi =E8 una scelta che apre la strada all=
e assicurazioni private, che oggi si limitano a proporre pacchetti integr=
ativi ai livelli essenziali di assistenza garantiti dai Servizi Pubblici,=
ma che domani diventeranno i canali unici di accesso alle prestazioni sa=
nitarie.
Una scelta economico-sociale che deriva da un modello in cui l=92=
erogatore del servizio non =E8 pi=F9 lo Stato ma un=92impresa privata, ch=
e consente l=92accesso alla cura sulla base del reddito e dei profitti, a=
rrivando persino a selezionare la patologia in funzione della sua conveni=
enza.
Ci hanno spiegato che privato =E8 bello ma pi=F9 il processo di p=
rivatizzazione delle strutture avanza pi=F9 possiamo vedere che questo =E8=
falso.
E=92 vero invece che questo serve a uccidere i servizi pubblici=
, tagliando i fondi e le risorse per farli funzionare, chiudendo servizi =
e cancellando attivit=E0 e funzioni, in particolare quelle legate alla pr=
evenzione, che dovevano essere obbligatoriamente garantite.
La privatiz=
zazione dei Servizi =E8 contro l=92interesse dei lavoratori e dei cittadi=
ni: i primi vedono messo in discussione persino il diritto a conservare i=
l posto di lavoro. Ai secondi viene negata sempre di pi=F9 la qualit=E0 d=
ella assistenza, l=92umanizzazione della cura e il rispetto della persona=
.
Questo processo ha chiaramente una dimensione globale: mai come oggi i=
n Europa, come negli altri continenti, si =E8 parlato cos=EC tanto di pri=
vatizzazione e di commercializzazione dei servizi, inclusa la sanit=E0 e =
la scuola. Un processo che ha gi=E0 portato alcuni paesi come l=92Argenti=
na =96 che aveva una Sanit=E0 pubblica di ottimo livello - alla distruzio=
ne totale del Servizio Sanitario Nazionale e alla condizione di poter gar=
antire solo livelli di assistenza da terzo mondo. E=92 questo che vogliam=
o? Possiamo assistere indifferenti alla cancellazione di un diritto cos=EC=
importante?

COBAS Sanit=E0 - aderente alla Rete Europea per il diri=
tto alla Salute

RETE EUROPEA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE


DOCUMENTO=
FINALE



Un anno dopo Firenze la Rete Europea per il diritto alla s=
alute ripropone con forza la centralit=E0   per il Movimento di assumere =
la Salute come diritto sociale, come tale universale e non mercificabile.=
 A Parigi abbiamo prodotto la trasformazione di una Carta di intenti come=
 quella elaborata al Forum Europeo di Salonicco in una piattaforma di lot=
ta contro la privatizzazione e la distruzione dei Sistemi Sanitari nazion=
ali pubblici. 
Esigiamo che l=92accesso ai servizi debba essere gratuito=
 e rispondente al fabbisogno di salute delle popolazioni, sganciato da og=
ni forma di aziendalizzazione e di profitto.
Crediamo che i Servizi Sani=
tari debbano essere adeguatamente finanziati per garantire a tutti/e, sen=
za discriminazione: la promozione della salute, la protezione sociale, il=
 rispetto per le problematiche di genere, la prevenzione negli ambienti d=
i lavoro e di vita, la cura, l=92attenzione ai problemi psichiatrici, la =
riabilitazione ed il reinserimento sociale di tutti gli stati di infermit=
=E0, l=92umanizzazione dei processi di cura ed il rispetto dell=92individ=
uo in tutte le fase di relazione tra sistema sanitario e cittadino. Vogli=
amo una politica europea sulle medicine trasparente, indipendente dall=92=
industria, sottoposta a controllo popolare.
Promuoviamo la costruzione d=
i reti sociali che abbiano come obiettivo primario il riconoscimento del =
diritto del cittadino alla partecipazione alla decisione ed al controllo =
di tutte le fasi del processo sanitario.
Rivendichiamo una riorganizzazi=
one dei Servizi Sanitari Nazionali - in vista anche delle trasformazioni =
in atto in Europa e nei paesi dell=92area - che rispetti e assicuri condi=
zioni di lavoro dignitose ed una adeguata formazione ai lavoratori della =
salute come premesse indispensabili per la qualit=E0 delle prestazioni er=
ogate. Siamo contro un trattato per la costituzione europea che non  incl=
ude insieme ad altri fondamentali diritti il principio del diritto alla s=
alute quale diritto fondamentale senza vincoli di compatibilit=E0 economi=
ca.
Noi crediamo che costruire un percorso comune che unifichi i lavorat=
ori, i cittadini, le associazioni, i sindacati, i movimenti, costituisce =
un elemento essenziale nella rivendicazione del diritto inalienabile alla=
 salute.
Per conseguire questi obiettivi pensiamo che sia indispensabile=
 allargare e consolidare le Reti locali nazionali ed internazionali.
Pro=
poniamo ai movimenti due campagne di mobilitazione:
1.    aumento dei fondi=
 pubblici per la spesa sanitaria per garantire l=92intero fabbisogno di s=
alute delle popolazioni;
2.    garanzia dell=92accesso senza restrizioni a =
tutti/e al servizio sanitario pubblico.
Proponiamo di organizzare per il=
 1 dicembre una giornata di sensibilizzazione europea sui problemi legati=
 alla privatizzazione dei Servizi Sanitari e dichiariamo la nostra dispon=
ibilit=E0 a partecipare come Rete alla giornata europea di mobilitazione =
che l=92Assemblea dei Movimenti Sociali organizzer=E0 contro la privatizz=
azione di tutti i servizi pubblici, portando il nostro contributo di lott=
a sulla specificit=E0 della salute.


Parigi 15 novembre 2003

Aderis=
cono alla Rete Europea per il diritto alla salute organizzazioni sindacal=
i, associazioni di difesa dei malati di Italia, Francia, Spagna, Grecia, =
Svizzera, Belgio, Ungheria, Turchia