Nel ciclo "MEDIA E IDENTITA', come i media influenzano la formazione dell=
'identit=E0, MERCOLEDI' 3 DICEMBRE ore 17, Biblioteca De Amicis, Porto A=
ntico - Magazzini del Cotone) conferenza di Gianfranco Bruno su "ARTE E I=
DENTITA'".
Vi aspetto, i temi che Bruno presenta sono molto interessan=
ti e specifici e mi hanno appassionato.
per informazioni sull'iniziativa=
http://www.mediaeidentita.it
Di seguito due commenti sul tema della =
conferenza: lo spazio dell'identit=E0 nel rastuono dei mas media, il sile=
nzio per esprimere la propria personalit=E0, alcuni casi specifici.
Gi=
anfranco Bruno, critico d'arte e curatore di importanti mostre nazionali =
(di questa settimana =E8 la presentazione della mostra dedicata a Giovann=
i Testori a Palazzo Reale a Milano di cui =E8 uno dei curatori) =E8 un pe=
zzettino della storia artistica di Genova se non altro perch=E9 =E8 stato=
Direttore dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova per 32 anni, =
dal 1969 al 2001. Gli anni in cui si rafforzava e aumentava la stima dell=
a scuola d'arte genovese in tutta Italia . L'interesse di Bruno per l'Art=
e e l'identit=E0 si concretizz=F2 nel '74 in una grande mostra nazionale =
dal titolo "La ricerca dell'Identit=E0" in cui veniva analizzata la rappr=
esentazione della crisi dell'identit=E0 attraverso opere di artisti quali=
Van Gogh, Bacon, Minch, Dix, Artaud ed altri.
"L'artista in passato =
ha potuto e avuto uno spazio per mostrare pubblicamente la crisi dell'ide=
ntit=E0 che stava arrivando a fine '800" dice Bruno "E'ancora possibile o=
ggi che si realizzi questo? L'arte ha una funzione pubblica? Il problema =
dell'identit=E0 individuale si acuisce quando si realizzano meccanismi di=
vita artificiosi in cui sono ridotte le possibilit=E0 di realizzazione p=
ersonale. Oggi una di queste condizioni artificiose =E8 generata da mezzi=
di comunicazione di massa che impediscono uno spazio di "silenzio" dove =
trovare il proprio ed esprimere il proprio Io. Mi sono occupato di studia=
re i rapporti tra arte ed identit=E0 ed in particolare tra arte ed espres=
sivit=E0 degli stati psicopatologici. Nella conferenza di mercoled=EC pre=
senter=F2 un caso particolarmente rappresentativo: quello di Mary Barnes.=
"
Mary Barnes era una donna gravemente malata mentalmente che, graz=
ie al fato che gli fu data la possibilit=E0 di avere una stanza (le sue c=
ure fortunatamente erano pagate da una famiglia amica) dove gli era data =
la libert=E0 di esprimersi, disegnare, dialogare con s=E9 stessa senza in=
terferenze, grazie a questo silenzio, seppe ricreare la propria identit=E0=
partendo dalla rappresentazione, libera, con segni primitivi ed elementa=
ri del proprio corpo, di s=E9 stessa. Mary Barnes riusci' a recuperarsi e=
diventare essa stessa una terapeuta. Nella mostra "La Ricerca dell'Ident=
it=E0" i suoi disegni figuravano simili a quelli di Klee, Wols, Gorky. "I=
malati mentali, come gli artisti" spiega Bruno "sono persone discese al =
fondo di s=E9 stesse. I segni della Barnes sono segni primari verso i qua=
li esiste la stessa incomprensione che esiste verso i disegni dei bambini=
. La maestra corregge il disegno perch=E9 non rispetta l'esperienza conve=
nzionale
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Angelo Cifatte
uff.=
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