[NuovoLaboratorio] Inceneritore - Manifestazione

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Autor: Matteo Cresti
Datum:  
Betreff: [NuovoLaboratorio] Inceneritore - Manifestazione
Ciao a tutt*; visto che nelle nostre mailing list si =E8 parlato spesso d=
i
salute e ambiente, credo che non sia troppo off-topic informarvi che il
13 Dicembre p.v. alle ore 15.00 si terr=E0 a Sestri Ponente in Piazza Poc=
h
una (speriamo grande) manifestazione contro il tanto caldeggiato inceneri=
tore
di rifiuti solidi urbani, soprattutto contro l'idea che si debba partire
da questo mostro per risolvere la questione rifiuti.
Ovviamente siete assolutamente tutt* invitati a partecipare anche perch=E8=

tutti i genovesi sono interessati, visto che c'=E8 il rischio di inquinar=
e
i laghi del Gorzente, collegati all'acquedotto cittadino. La manifestazio=
ne
vuole anche sottolineare come il Ponente non sia oramai pi=F9 in grado di=

sopportare altre nuove servit=F9.
Per chi fosse nuovo della questione, allego una recente e-mail di Federic=
o
Valerio che =E8 girata su ambiente_liguria.
Contando davvero su tutt*, saluto. Ciao, Matteo.

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Ritengo utile supportare con qualche numero le preoccupazioni di LG e
le osservazioni di Simona, anche in vista della manifestazione del 13
dicembre, che spero veda una grande partecipazione da tutta Genova.

Riporto le emissioni giornaliere che erano state previste per l'
inceneritore sotto la Lanterna, in base alle specifiche di progetto
(1999) e che doveva termovalorizzare 830 tonnellate di rumenta al
giorno.
A distanza di quattro anni, l' impianto che si accingono a realizzare

a Scarpino =E8 in pratica lo stesso, per cui i valori di emissioni qui
sotto riportati sono ancora validi ( tutti i valori in parentesi sono
in chilogrammi al giorno):

Ossidi di azoto (1008); ossido di carbonio ( 252) acido cloridrico (
101); polveri (50,4); composti organici volatili (50,4); anidride
solforosa ( 50,4); acido fluoridrico (5,04); metalli pesanti (2.9).

Pertanto, ogni giorno, nel pieno rispetto dei limiti di legge, il
termovalorizzatore immetter=E0 in atmosfera 1.520 chilogrammi di
composti tossici.
Per rispondere a chi ci dice " Ma di cosa vi preoccupate, inquina di
pi=F9 il traffico" o altre amenit=E0 simili andiamo a vedere quante polve=
ri

emette una autovettura diesel dell' ultima generazione (euro 4).
Una vettura di questo genere emette 0,025 grammi di polveri per ogni
chilometro percorso.
Pertanto, per emettere la stessa quantit=E0 di polveri che l'
inceneritore immetter=E0 giornalmente in atmosfera, una moderna
autovettura diesel deve percorrere oltre 2 milioni di chilometri!!
Questa equivalenza pu=F2 essere espressa anche in un altro modo , forse
pi=F9 comprensibile:
la quantit=E0 di polveri sottili che emetter=E0 giornalmente l'
inceneritore di Genova equivale a quella emessa da 201.600
autovetture diesel Euro 4, dopo che ognuna di loro ha percorso 10
chilometri.
Ricordo che il parco veicoli genovese =E8 composto di 350.000 mezzi e che=


il percorso medio giornaliero di ogni percorso urbano a Genova =E8 di
circa 5 chilometri.
Nell' elenco delle sostanze emesse dal termovalorizzatore non sono
citate le diossine.
Dalle stesse specifiche prima citate apprendiamo che il
termovalorizzatore rispetter=E0 i limiti previsti dalla vigente normativa=


( 100 picogrammi per metro cubo; il picogrammo =E8 un' unit=E0 di peso ch=
e
equivale al miliardesimo di milligrammo).
Poich=E8 il termovalorizzatore emette giornalmente 5.040.000 metri cubi
di fumi (sempre in base alle specifiche di progetto) la sua emissione
giornaliera di diossine sar=E0 di 504 milioni di picogrammi.
In base a dati di letteratura scientifica una autovettura catalizzata
emette 7,2 picogrammi di diossine per ogni litro di benzina bruciata.
Pertanto bisogna consumare 70 milioni (sic) di litri di benzina per
emettere la quantit=E0 giornaliera di diossine emesse da un
termovalorizzatore che rispetta le attuali regole.
Ognuno di voi si diverta a calcolare, in base ai propri consumi
giornalieri di benzina, quante macchine catalizzate come la vostra ci
vogliono per produrre la stessa quantit=E0 di diossine del
termovalorizzatore che tutti si ostinano a propinarci.
Tuttavia, come molti di voi sanno, la maggiore quantit=E0 di diossine
che ci portiamo in giro nella nostra "ciccia" deriva dalle diossine
che ci siamo mangiati fin dalla nostra nascita, con latte ( compreso
quello della nostra mamma), latticini, carne, pesce, olio e burro.
L' Organizzazione Mondiale della Sanit=E0, in base ai risultati di studi =

epidemiologici che in continuazione segnalano nuovi pericoli per la
salute attribuibili alle diossine, ha progressivamente ridotto la
quota giornaliera tollerabile di diossine assunte attraverso gli
alimenti che, nel 1991, era di 10 picogrammi per chilo di peso
corporeo. Questo valore =E8 stato portato a 4 pg/kg nel 1998 . Nel 2001
l' Unione Europea ha dimezzato ancora una volta questa dose.
Quindi, l' attuale valore della dose tollerabile giornaliera =E8 di 2
picogrammi per chilo di peso. In altre parole, =E8 meglio che un adulto
di 70 chili non mangi pi=F9 di 170 picogrammi di diossine al giorno.
Pertanto la quantit=E0 di diossina emessa giornalmente dal
termovalorizzatore di Genova equivale alla dose giornaliera di
3.600.000 adulti (sic).

A chi sostiene che, grazie ai progressi della tecnica, l' emissione
giornaliera di diossine pu=F2 essere inferiore di dieci volte dal limite =

attualmente in vigore (10 picogrammi per metro cubo) segnaliamo,
sommessamente, che difficilmente questo valore corrisponder=E0 al valore =

medio delle emissioni dell' impianto che deve funzionare 24 ore su 24
in condizioni di continuqa variabilit=E0 e che dal camino del
biofiltro di un bioessiccatore di rifiuti urbani, di diossine,
normalmente, ne escono solo 0,03 picogrammi per ogni metro cubo d'
aria, ossia 300 volte di meno di quei gioielli dell' ingegno umano
quali sono i termovalorizzatori dell' ultima generazione e addirittura
meno di quanto se ne trovava nell' aria "pulita" in ingresso ( 0,1
-0,2 picogrammi per metro cubo).
Questo stupefacente dato ( spiegabile per l' azione di filtrazione e
assorbimento esercitato dal compost prodotto dal bioessiccatore e
per la possibile biodegradazione delle diossine ad opera di particolari

micro organismi sviluppatisi nel biofiltro) =E8 stato certificato dall'
Istituto Mario Negri di Milano e conferma che gli impianti per il
trattamento biologico dei nostri rifiuti, al contrario degli
inceneritori ( anche quelli dell' ultimissima generazione),
intrinsicamente non producono diossine.
Peraltro, l' unico confronto serio che bisogna fare in questo caso =E8
proprio quello di mettere a confronto le emissioni di due sistemi
idonei a risolvere il problema rifiuti ( incenerimento e bio
ossidazione, ad esempio) e non quelli della mobilit=E0 urbana.

Se si aggiunge che i trattamenti biologici della frazione putrescibile
dei rifiuti ( bio ossidazione e fermentazione anaerobica) hanno minori
costi di esercizio e di investimento, non producono scorie tossiche e
hanno minori problemi di economia di scala degli inceneritori, non
riusciamo proprio a capire perch=E8 il governo nazionale, appoggiato da
quasi tutti i governi locali ( di qualunque colore) ci prepari un bel
regalo di Natale : in soffitta il Decreto Ronchi, raccolta
differenziata di qualit=E0 al 20 % ed incenerimento dell' 80 % di tutti
gli altri rifiuti alla faccia delle raccomandazioni della Unione
Europea.
Gli spot pubblicitari per convincerci sono gi=E0 partiti. Uno di questi =E8=


quello che ci vuole far consumare di pi=F9 per far girare l' economia.
Pi=F9 consumiamo, pi=F9 rifiuti produciamo e pi=F9 paghiamo per il loro
smaltimento e per la produzione ex novo dei beni di consumo che la
termovalorizzazione ha termodistrutto.

Meditate gente, meditate!

Federico Valerio


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