[Consumo critico - Milano Social Forum]RossoNotizieNet n. 44…

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Autor: associazione culturale punto rosso
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Betreff: [Consumo critico - Milano Social Forum]RossoNotizieNet n. 44 - 27 novembre 2003
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ROSSONotizieNet=20
numero 44 - 27 novembre 2003=20
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periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso
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Sommario

=20
- Appello "Africa, Asia e America Latina a Mumbay 2004"
- Riapre Piazze Solidali
- Dibattito a Milano sul lavoro con Zipponi, Agostinelli, Marazzi e =
altri (16 dicembre 2003)
- Prossimi corsi della Lup
- In una Uniome Europea allargata alla Turchia, quale posto per i Kurdi? =
(Roma 10 dicembre)
- Punto Rosso Carrara: dibattico con Chiesa e Dinucci
- Novit=C3=A0 Edizioni Punto Rosso
- Biblioteca Minima
- Materiali:
Agostinelli sul Forum Sociale Europeo di Parigi
Saggio di Samir Amin su Geopolitica dell'imperialismo (in allegato)
=20
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=20

AFRICA, ASIA E AMERICA LATINA A MUMBAY (BOMBAY) 2004

QUARTO FORUM SOCIALE MONDIALE

Dal 16 al 21 Gennaio 2004

Il Forum Sociale Mondiale sta diventando oggi l=E2=80=99unica e concreta =
alternativa alla devastante applicazione dell=E2=80=99idea neoliberista =
di globalizzazione, il luogo morale, culturale e politico in cui i =
popoli pensano e costruiscono alternative concrete a questa situazione =
insostenibile.

Rispetto alle tre edizioni precedenti, quest=E2=80=99anno =
c=E2=80=99=C3=A8 una novit=C3=A0 importante: il Forum si svolger=C3=A0 =
in India, toccando quindi per la prima volta il continente asiatico, =
cos=C3=AC centrale e determinante nella definizione dei futuri equilibri =
mondiali.

Ci=C3=B2 sicuramente non riduce, ma se possibile rende ancora pi=C3=B9 =
presente la necessit=C3=A0 di sostenere economicamente movimenti ed =
associazioni delle aree pi=C3=B9 svantaggiate del pianeta, affinch=C3=A9 =
possano partecipare al Forum nonostante la scarsit=C3=A0 di mezzi.

Si tratta di organismi africani, latinoamericani e asiatici, con =
un=E2=80=99attenzione particolare alle aree geografiche pi=C3=B9 =
pesantemente colpite dagli sconvolgimenti di questi anni, come i paesi =
arabi e mediorientali. In particolare vorremmo favorire la presenza di =
esponenti afgani e iracheni di organismi democratici di quei martoriati =
paesi.

E=E2=80=99 essenziale riuscire a raccogliere 25.000 euro per contribuire =
alle spese burocratiche, di viaggio e di pernottamento di studiosi e di =
militanti di queste organizzazioni.

Le sottoscrizioni debbono pervenire al conto corrente postale N. =
37398203 intestato ad Associazione Culturale Punto Rosso =E2=80=93 Via =
Morigi 8 =E2=80=93 20123 Milano, specificando come causale "Africa, Asia =
e America Latina a Bombay"; oppure mediante bonifico bancario sul c/c N. =
10438 dell=E2=80=99Associazione Culturale Punto Rosso presso Banca =
Popolare di Milano Ag. 18 =E2=80=93 Meravigli ABI 05584 CAB 01618.

Firmatari:

SAMIR AMIN, FRANCOIS HOUTART, GIORGIO RIOLO, JOSE=E2=80=99 LUIZ DEL =
ROIO, VITTORIO AGNOLETTO, MARIO AGOSTINELLI, PIERO BASSO, GIOVANNI =
BERLINGUER, MARCO BERSANI, FAUSTO BERTINOTTI, RAFFAELLA BOLINI, LORIS =
CAMPETTI, SALVATORE CANNAVO=E2=80=99, FEDERICO CERATTI, GIULIETTO =
CHIESA, GIORGIO CREMASCHI, ROSARIO LEMBO, ROBERTO MAPELLI, ALESSANDRA =
MECOZZI, EMILIO MOLINARI, LUCIANO MUHLBAUER, ANGELA PASCUCCI, ALFONSO =
PECORARO SCANIO, GUGLIELMO RAGOZZINO, ROSSANA ROSSANDA, RAFFAELE K. =
SALINARI, CESARE SALVI, PIERO SANSONETTI, SABINA SINISCALCHI, PIERLUIGI =
SULLO, LUIGI VINCI, ALBERTO VITALI, ALEX ZANOTELLI.

Testate che hanno collaborato: Il manifesto, Liberazione, Carta, Le =
monde diplomatique, Solidariet=C3=A0 internazionale, Terres des hommes, =
Altreconomia.

L=E2=80=99appello =C3=A8 assunto dal Coordinamento Italiano del Forum =
Sociale Europeo.


_____ =20

RITORNA PIAZZE SOLIDALI
=20
Siete venuti in 130.000 in Duomo e ci avete chiesto: ma a Natale dove =
siete? Eccoci!
Ritorna "PIAZZE SOLIDALI" dal 2 al 24 dicembre a Milano in largo Paolo =
Grassi (metr=C3=B2 2 uscita Lanza). Dietro al Nuovo Piccolo Teatro.
Tutti i giorni dalle 11 alle 21
=20
Il tema di questa edizione: i popoli in cammino=20
Acra e Acea insieme a =20
Abarel=C3=A0 Nandre, Amani, Arci, Calcutta Village Project, Coopi, =
Dimensioni Diverse, Legambiente, Libera, Mag2 Finance,Pax Christi, Punto =
Rosso-Forum Mondiale delle Alternative, SocialPress/Progetto =
Comunicazione onlus (Milano), Sviluppo Umano
=20
ti aspettano per mostrarti la realt=C3=A0 dei progetti di commercio equo =
e solidale e della cooperazione con il Sud del Mondo.
=20
Non =C3=A8 Natale se non =C3=A8 equo e solidale!
=20
Per arrivarci
MM2 (linea verde) uscita Lanza
Tram 3-4-12-14
Autobus 61-43-70
=20
_____ =20


=20

Dibattito pubblico

=20


IL LAVORO, LA SOCIET=C3=80, LE ALTERNATIVE


QUALE RUOLO DEL MONDO DEL LAVORO NELLA COSTRUZIONE=20

DI UNA ALTERNATIVA DI SOCIET=C3=80?

QUALI RAPPORTI TRA CONFLITTUALIT=C3=80 DEL LAVORO E MOVIMENTI SOCIALI?

=20

MERCOLED=C3=8C 17 DICEMBRE ORE 20.45


CASA DELLA CULTURA =E2=80=93 VIA BORGOGNA 3 =E2=80=93 MILANO


=20

ne discutono

MARIO AGOSTINELLI (Punto Rosso-Fma)

MAURIZIO ZIPPONI=20

(segretario generale Fiom Milano, autore di Si pu=C3=B2! Operai, =
precari, impiegati e imprese in un nuovo sistema, Mursia)

CHRISTIAN MARAZZI (Universit=C3=A0 di Bellinzona - Svizzera)

GIANNI MEAZZA (Laboratorio Lavoro Rete di Lilliput)

=20

Coordinano (in qualit=C3=A0 di docenti del corso Lup sul lavoro e le sue =
trasformazioni nell=E2=80=99Italia postfordista)

ANDREA FUMAGALLI (Universit=C3=A0 di Pavia)

ROBERTO ROMANO (Centro Studi Cgil Lombardia)

=20

Organizzano

Libera Universit=C3=A0 Popolare, Associazione Culturale Punto =
Rosso-Forum Mondiale delle Alternative

=20


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LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE - PROSSIMI CORSI

=20

ATTENZIONE!!!! Per motivi tecnici il corso di filosofia, QUATTRO GRANDI =
OPERE DEL MARXISMO OCCIDENTALE, viene spostato a dopo le vecanze =
natalizie.
A breve vi comunicheremo le nuove date con inizio a gennaio 2004.

=20

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=20

Ciclo monografico

LA DEMOCRAZIA

=20

Secondo corso
LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO E IL CONFLITTO CAPITALE-LAVORO =
NELL=E2=80=99ITALIA POSTFORDISTA.

=20

Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso
Orario: 18.30-20.30.=20
Quota di iscrizione: 20 Euro=20

=20

Gioved=C3=AC 20 Novembre 2003
Le origini della flessibilit=C3=A0.
Il legame tra flessibilit=C3=A0 del lavoro, globalizzazione e =
accumulazione flessibile : una ricostruzione storica del periodo =
=E2=80=9968-=E2=80=9973, del perch=C3=A9 il capitale ha bisogno di =
frammentare il lavoro. Quanto =C3=A8 ancora centrale la compressione di =
diritti e salari ai fini del profitto (cio=C3=A8, c=E2=80=99=C3=A8 =
ancora una centralit=C3=A0 del lavoro nei processi di accumulazione)? =
E=E2=80=99 ancora il lavoro la chiave di volta dei processi economici?
Relatore: Andrea Fumagalli (Universit=C3=A0 di Pavia)

=20

Gioved=C3=AC 27 Novembre 2003
La precariet=C3=A0 e le sue conseguenze sulle persone (e sulla =
societ=C3=A0)
Ricognizione statistico-analitica della flessibilit=C3=A0 in Italia. La =
relazione tra flessibilit=C3=A0 e occupazione. Il modello di sviluppo =
italiano, il lavoro cognitivo e la flessibilit=C3=A0. Le conseguenze =
sociali della precariet=C3=A0: povert=C3=A0, insicurezza, =
instabilit=C3=A0. Relatore: Roberto Romano (centro studi Cgil Lombardia)

=20

Gioved=C3=AC 4 Dicembre 2003
Postfordismo e lavoro immateriale
Che cos=E2=80=99=C3=A8 il lavoro linguistico-cognitivo e quali =
potenzialit=C3=A0 apre: cooperazione, condivisione dei saperi, =
creativit=C3=A0, possibilit=C3=A0 di riappropriazione del proprio =
lavoro. Quali spazi reali per queste opportunit=C3=A0? Quanto sono =
realmente diffuse queste forme di lavoro? Quanto pesano, quanto =
determinano? Che possibilit=C3=A0 hanno di tradursi in alternativa?
Relatore: Andrea Fumagalli (Universit=C3=A0 di Pavia)

=20

Gioved=C3=AC 11 Dicembre 2003
Postfordismo e precariet=C3=A0
L=E2=80=99individualizzazione del rapporto di lavoro. Alienazione, =
lavoro cognitivo ed appropriazione capitalistica delle conoscenze =
collettive. L=E2=80=99irrigidimento autoritario del comando =
d=E2=80=99impresa. Il rapporto tra lavoro e consumo, tempo di lavoro e =
tempo di vita.
Relatore: Andrea Fumagalli (Universit=C3=A0 di Pavia)


=20

=20

Terzo corso


STORIA DEL PENSIERO POLITICO.
I GRANDI MODELLI DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE: TEORIA E STORIA. I PARTE

=20

Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso
Orario: 18.30-20.30.=20
Quota di iscrizione: 15 Euro

=20

marted=C3=AC 25 Novembre 2003
Platone, Aristotele e la polis greca
Relatore: Mario Vegetti (Universit=C3=A0 di Milano)

=20

marted=C3=AC 2 Dicembre 2003
Machiavelli e la Repubblica
Relatore: Monica Quirico (Universit=C3=A0 di Torino)

=20

marted=C3=AC 9 Dicembre 2003
Spinoza e lo Stato ebraico
Relatore: Vittorio Morfino (Universit=C3=A0 di Milano)

=20

marted=C3=AC 16 Dicembre 2003
Rousseau e la Rivoluzione francese
Relatore: Francesco Muraro

=20

STORIA DEL PENSIERO POLITICO.
I GRANDI MODELLI DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE: TEORIA E STORIA.=20
II PARTE

=20

Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso
Orario: 18.30-20.30.=20
Quota di iscrizione: 15 Euro

=20

Gioved=C3=AC 15 Gennaio 2004
La filosofia del diritto di Hegel e la critica di Marx
Relatori: Giorgio Riolo e Roberto Mapelli (Punto Rosso)

=20

Gioved=C3=AC 22 Gennaio 2004
Lenin, Kautsky e Rosa Luxemburg
Relatore: Vittorio Morfino (Universit=C3=A0 di Milano)

=20

Gioved=C3=AC 29 Gennaio 2004
Tocqueville e la democrazia in America
Relatrice: Monica Quirico (Universit=C3=A0 di Torino)

=20

Gioved=C3=AC 5 Febbraio 2004
Stuart Mill e il liberalismo
Relatrice: Antonella Besussi=20
(Universit=C3=A0 di Milano)

=20

Quarto corso
LA NASCITA DELLA DEMOCRAZIA=20
MODERNA. I PARTE: 1750-1850

=20

Durata: 3 incontri. Luogo: Punto Rosso
Orario: 18.30-20.30.=20
Quota di iscrizione: 10 Euro

=20

Mercoled=C3=AC 3 Dicembre 2003
Gli Stati Uniti
Relatore: Bruno Cartosio=20
(Universit=C3=A0 di Bergamo)

=20

Mercoled=C3=AC 10 Dicembre 2003
La Francia=20
Relatrice: Loredana Scalcon (insegnante)

=20

Mercoled=C3=AC 17 Dicembre 2003
L=E2=80=99Inghilterra
Relatore: Giorgio Giovannetti (storico)


LA NASCITA DELLA DEMOCRAZIA=20
MODERNA. II PARTE: 1850-1945

=20

Durata: 3 incontri. Luogo: Punto Rosso
Orario: 18.30-20.30.=20
Quota di iscrizione: 10 Euro

=20

Mercoled=C3=AC 21 Gennaio 2004
Gli Stati Uniti=20
Relatore: Bruno Cartosio (Universit=C3=A0 di Bergamo)

=20

Mercoled=C3=AC 28 Gennaio 2004
La Francia
Relatrice: Loredana Scalcon (insegnante)

=20

Mercoled=C3=AC 4 Febbraio 2004
L=E2=80=99Inghilterra
Relatore: Giorgio Giovannetti (storico)


=20

Per iscriversi basta segnalare telefonicamente la propria intenzione e =
poi iscriversi materialmente alla prima lezione.

=20


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=20

conferenza=20

=20

In una Unione Europea allargata alla turchia: quale posto per i Kurdi?

Roma, 10 dicembre 2003

c/o rappresentanza in Roma del Parlamento Europeo

Promossa da Ufficio d=E2=80=99Informazione del Kurdistan

in collaborazione con On. Silvana Pisa ed On. Elettra Deiana

=20

Saluti ed introduzione

I SESSIONE Ore 15.00 - 16.15

=20

Quale prospettiva per una soluzione della Questione Kurda?

Moderatore Angela BELLEI

Esponente del KongraGel           =20


Iacopo VENIER, PDCI

Tom BENETOLLO, ARCI

Sen. A. FORLANI, CDU

On. L. MORGANTINI, PRC=20


=20

II SESSIONE Ore 16.30 - 18.15

Diritti umani nell=E2=80=99UE caso Ocalan e deputati DEP

Moderatore avv. Arturo SALERNI=20

Avv. Giuliano PISAPIA*

Mauro PALMA, CPT

On. Luigi VINCI, PRC

Mark Muller, KHRP Londra

Marco ANSALDO, giornalista

Avv. Mario LANA, Pres. Unione Forense Diritti Umani=20

Avv. M. SAKAR, difensore di A. Ocalan

Avv. S. KENTRIDGE, difensore di N. Mandela*


III SESSIONE Ore 18.30 =E2=80=93 20.00

L=E2=80=99allargamento dell=E2=80=99UE alla Turchia nel semestre di =
presidenza italiana=20

Moderatore On. Marco PEZZONI

=20

Sen. F. MARTONE, Verdi

On. V. CALZOLAIO, D.S.

On. Dario RIVOLTA, F.I.

On. Gianpaolo GOBBO*, Lega

Emilio MOLINARI, gi=C3=A0 Sen.della Repubblica

=20

Discussione aperta

=20

=20


_____ =20

=20
IMPERO,
GUERRA INFINITA,
POTERE NUCLEARE
=20
LUNEDI' 15 DICEMBRE
ORE 17,30
SALA DEL COMUNE
PIAZZA 2 GIUGNO
CARRARA
=20
INCONTRO CON
=20
GIULIETTO CHIESA
GIORNALISTA, PRESIDENTE MEGACHIP
=20
MANLIO DINUCCI
SAGGISTA, AUTORE DEL LIBRO=20
"IL POTERE NUCLEARE"

=20


_____ =20

NOVITA' EDIZIONI PUNTO ROSSO=20


_____ =20

AA.VV.
Questione agraria e globalizzazione


Cruciale per l=E2=80=99avvenire dell=E2=80=99umanit=C3=A0, la questione =
agraria =C3=A8 al cuore delle contraddizioni e delle aberrazioni =
dell=E2=80=99attuale globalizzazione. Le politiche del libero scambio, =
imposte nelle condizioni di estrema ineguaglianza, accrescono i divari: =
sovraproduzione da una parte, malnutrizione dall=E2=80=99altra. I =
problemi sociali e ambientali causati dal modello agricolo dominante =
sono palesi: crollo dei prezzi internazionali, esodo rurale massiccio, =
pauperizzazione, carestie ricorrenti nel sud, crisi alimentare al =
nord...
Questa dinamica =C3=A8 a favore delle transnazionali =
dell=E2=80=99industria alimentare, ma penalizza centinaia di milioni di =
piccoli contadini.=20
La problematica dell=E2=80=99acesso alla terra rinvia alle differenti =
concezioni della riforma agraria: da una parte quelle in sontonia con la =
liberalizzazione dei mercati, dall=E2=80=99altra quelle per una vera =
democratizzazione dell=E2=80=99agricoltura. L=E2=80=99articolazione sul =
piano internazionale di numerosi movimenti contadini locali rimette la =
questione delle alternative al centro dei dibattiti. Saggi sulla =
questione agraria nel mondo e sulle sue implicazioni teoriche e =
politiche. Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp. 260, 13 Euro



Fran=C3=A7ois Houtart
La tirannia del mercato e le sue alternative


I testi presentati in questo lavoro cercano di smontare il discorso =
classico sul mercato che presenta quest=E2=80=99ultimo come =
dimostrazione e come unico meccanismo capace di risolvere i problemi =
economici e sociali dell=E2=80=99umanit=C3=A0.
In Europa, la forma di mercato esistente, vale a dire il mercato =
capitalistico, viene messo in discussione soltanto da una minoranza. =
Diventa dunque importante mettere a disposizione di un pubblico il =
pi=C3=B9 vasto possibile delle analisi che permettano di comprendere i =
meccanismi di funzionamento del =E2=80=9Ccapitalismo reale=E2=80=9D. =
Collana Libri/FMA n 9, pp. 224, 13 Euro


=20

Forum Mondiale delle Alternative
a cura di F. Houtart, S. Amin=20

La globalizzazione delle resistenze. Lo stato delle lotte 2002/2003

Il libro raccoglie i contributi di diversi autori da tutte le parti del =
mondo sullo stato delle lotte nei diversi continenti e alcuni saggi sui =
temi principali della resistenza alla globalizzazione capitalistica e =
sulle sue alternative.=20


Collana Libri FMA/8, pp. 420, 15 Euro.=20

Pubblicato in collaborazione con Terre Des Hommes

=20

Indice

1. Lo stato dei Luoghi =E2=80=93 Lo stato delle lotte
1. L=E2=80=99Asia dell=E2=80=99Est. 2. La Cina. 3. Il Sudest asiatico. =
4. L=E2=80=99india. 5. Il Mondo Arabo e il Medio Oriente. 6. =
L=E2=80=99Africa Subsahariana. 7. L=E2=80=99America Latina. 8. =
L=E2=80=99America del Nord. 9. L=E2=80=99Europa dell=E2=80=99Est. 10. =
L=E2=80=99Europa Occidentale

2. Le poste in gioco globali delle lotte contemporanee
1. Il petrolio chiave del dominio economico. 2. L=E2=80=99acqua, sfida =
globale dell=E2=80=99avvenire, tra privatizzazione e bene comune =
dell=E2=80=99umanit=C3=A0. 3. Il debito estero, meccanismo di estrazione =
delle ricchezze. 4. La lotta contro la povert=C3=A0, utilit=C3=A0 =
politica di un argomento nel nuovo ordine mondiale. 5. I movimenti delle =
donne per un=E2=80=99altra globalizzazione. 6. La militarizzazione del =
mondo e le nuove condizioni della pace

3. L=E2=80=99ampiezza delle sfide, riflessioni sulle origini e i =
percorsi delle resistenze e delle lotte
1. La dimensione economica. 2. La dimensione sociale. 3. La dimensione =
culturale. 4. La dimensione politica

4. La ricerca delle alternative
1. Il paradigma dello sviluppo. 2. Progetti e livelli delle alternativie

=20

--------------------------------------------------------------------

=20

Atilio A. Boron

IMPERO & IMPERIALISMO
Una lettura critica di Michael Hardt e Antonio Negri

=20

L=E2=80=99imperialismo attuale non =C3=A8 lo stesso di =
trent=E2=80=99anni fa. E=E2=80=99 cambiato, ma non =C3=A8 diventato il =
suo contrario, come ci propina la mistificazione neoliberista.
Esso continua ad opprimere i popoli e le nazioni, seminando ad ogni =
passo dolore, distruzione e morte. Nonostante i cambiamenti conserva la =
sua identit=C3=A0 e struttura e continua a perpetuare la sua funzione =
storica nella logica dell=E2=80=99accomulazione mondiale del capitale. =
Le sue mutazioni, la sua volatile e pericolosa compresenza di tradizione =
e innovazione, richiede la costruzione di un nuovo approccio che ci =
permetta di capire la natura attuale dell=E2=80=99imperialismo.
Questa continuit=C3=A0 dei paradigmi fondamentali =
dell=E2=80=99imperialismo - non necessariamente della sua fenomenologia =
- viene ignorata nell=E2=80=99opera di Hardt e Negri, tanto che in nome =
di tale negazione essi definiscono l=E2=80=99Impero.
Cercheremo, con questo libro, di dimostrare che, come le Mura di Gerico =
non crollarono di fronte al suono delle trombe di Giusu=C3=A8 e dei suoi =
sacerdoti, cos=C3=AC nemmeno la realt=C3=A0 dell=E2=80=99imperialismo =
svanisce davanti alla fantasia dei filosofi.

Atilio A. Boron =C3=A8 docente di Teoria politica e sociale =
all=E2=80=99Universit=C3=A0 di Buenos Aires (UBA)=20
ed =C3=A8 segretario della CLACSO (Consiglio latinoamericano di scienze =
sociali)

Collana Libri Varia, pp. 160, 10 Euro.=20


=20

_____ =20

BIBLIOTECA MINIMA=20

_____ =20

=20

ROMANO GASPAROTTI =E2=80=93 I MITI DELLA GLOBALIZZAZIONE. GUERRA =
PREVENTIVA E LOGICA DELLE IMMUNITA=E2=80=99 =E2=80=93 prefazione di =
Pietro Barcellona

EDIZIONI DEDALO, BARI 2003, pp. 219, =E2=82=AC 15

=20

Un libro che affronta la costellazione dei problemi attorno alle nozioni =
di globalizzazione, alternative, postmodernismo, guerra, culture, =
alterit=C3=A0 ecc. in un modo insolito, ma molto fecondo. Un libro che =
raccomandiamo con piacere scritto da un animatore delle attivit=C3=A0 =
del Punto Rosso nell=E2=80=99area di Venezia.

=20

-----------------------------------------------------------------------=20

=20

MAURIZIO ZIPPONI =E2=80=93 SI PUO=E2=80=99 OPERAI, PRECARI, IMPIEGATI E =
IMPRESE IN UN NUOVO SISTEMA =E2=80=93 MURSIA MILANO 2003, pp. 252, =
=E2=82=AC 12,50

=20

Un libro scritto in collaborazione con Lella Bellina da un protagonista =
delle pi=C3=B9 recenti vicende sindacali e politiche dell=E2=80=99area =
lombarda. I lavoratori non solo come specie umiliata e vilipesa, da =
proteggere, ma soggetti delle proposte alternative (come per esempio la =
trasformazione dell=E2=80=99area di Arese), dell=E2=80=99innovazione, =
della possibile ricomposizione con il precariato e con tutte le figure =
della flessibilizzazione. =20

=20

-----------------------------------------------------------

=20

Vincenzo Accattatis, Il giudice nello stato liberaldemocratico, Firenze, =
Il Ponte Editore, 2003

pp. 186; Euro 10. Isbn 88-88861-07-6

=20

La difficile lotta per la realizzazione dell=E2=80=99indipendenza della =
magistratura in Italia; la politicizzazione della magistratura e la =
possibile iscrizione dei magistrati ai partiti politici; =
l=E2=80=99azione delle lobbies sulla magistratura; la corruzione dei =
giudici; il sistema delle raccomandazioni; l=E2=80=99iscrizione dei =
giudici alle logge massoniche; le =E2=80=9Ctoghe rosse=E2=80=9D sono i =
temi affrontati in questo libro. In appendice il =E2=80=9Ccaso =
Berlusconi=E2=80=9D, in Italia e in Europa.

In definitiva, una breve storia dell=E2=80=99indipendenza della =
magistratura con l=E2=80=99ottica di mettere a fuoco i molti problemi, =
politici e sociali, che questa comporta. Una storia, cio=C3=A8, delle =
ombre dello Stato liberaldemocratico che, pur in presenza di una =
Costituzione di ispirazione antifascista, non =C3=A8 riuscito a =
rinnovarsi.

=20

Vincenzo Accattatis ha svolto le funzioni di giudice del lavoro e di =
giudice di sorveglianza presso il tribunale di Pisa. =C3=88 stato =
privato delle funzioni di giudice di sorveglianza per aver preso =
iniziative giudicate eterodosse. La relativa vicenda =C3=A8 documentata =
in Magistrati scomodi. Un tentativo di epurazione (Bari, Dedalo, 1974) e =
in Crimini di pace (Torino, Einaudi, 1975). Collabora a quotidiani e =
riviste. Per la Feltrinelli ha diretto le collane =C2=ABPolitica e =
giustizia=C2=BB e =C2=ABIl socialismo giuridico=C2=BB. Fra i suoi libri =
pi=C3=BA recenti, Governo dei giudici e giudici del governo, Milano, =
Angeli, 1998, e Quale Europa?, Milano, Edizioni Punto Rosso, 2000

=20


_____ =20

MATERIALI=20

_____ =20

=20

FSE Parigi 2003 =20

di Mario Agostinelli

=20

Premessa

=20

"Non =C3=A8 stato facile prendere l'eredit=C3=A0 dell'immenso successo =
di Firenze". Con queste parole Michel Rousseau, segretario di =
Euromarches-marches europeennes ed uno degli organizzatori del Forum =
Sociale Europeo 2003 di Parigi, inizia la sua lettera di ringraziamento =
e di compiacimento indirizzata a quanti hanno dato vita alla cinque =
giorni di Paris-St. Denis- Bobigny-Ivry dei movimenti sociali =
dell'Europa. C'=C3=A8 tutta la soggezione per la sorpresa magnifica, =
quasi impossibile da ripetere, con cui si era usciti dai dibattiti della =
Fortezza da Basso e si era riconsegnata Firenze alla pace con un fiume =
di un milione di persone, dopo averla liberata dalla paura e dall'ira =
animosa e ridicola delle Fallaci, degli Zeffirelli, dei Berlusconi. E =
c'=C3=A8 una parte anche del rammarico con cui, a distanza di un anno - =
quasi un secolo di questi tempi! - si registrano le sfasature tra =
movimento e politica, tra societ=C3=A0 ed istituzioni, tra aspirazioni =
mature al cambiamento e la violenza oscurantista del terrorismo e della =
guerra. Uno stare in campo fiducioso della democrazia mentre i poteri =
convergono sulla visione unilaterale di una elite mondiale che non cerca =
il consenso. A mio avviso non si sta rendendo giustizia a ci=C3=B2 che =
questo movimento duraturo, in grado di emergere ad ogni appuntamento =
significativo, radicato in forme sconosciute alle esperienze che l'hanno =
preceduto, costituisce per la ricostruzione di uno spazio pubblico in =
cui la rappresentanza, la democrazia ed i diritti valgano in s=C3=A9 e =
non come appendici residuali del mercato, che ha preso in mano le sorti =
e traccia una rovinosa direzione di marcia per il pianeta. A dire il =
vero, questo =C3=A8 il movimento che prende atto dei guasti e dei =
fallimenti del neoliberismo e con la radicalit=C3=A0 suggerita dal =
realismo si rifiuta di agire solo a valle, negli spazi ritagliati dal =
capitalismo compassionevole o dalle guerre umanitarie, ormai diventati =
tout court corporativismo populista e guerra infinita e preventiva.

Penso che in Italia, in particolare, l'urgenza drammatica del caso =
Berlusconi contribuisca ad assumere solo in chiave tattica le =
novit=C3=A0 sul fronte sociale ed a far dimenticare che non si vince a =
sinistra solo per accorte manovre degli stati maggiori. Basterebbe =
riflettere sul fatto che il pi=C3=B9 alto grado di unit=C3=A0 e di =
alterit=C3=A0 al Governo =C3=A8 proprio venuto in questi ultimi anni =
attorno a contenuti - pace, partecipazione, diritti del lavoro, beni =
pubblici, libert=C3=A0 di informazione, uguaglianza di fronte alla =
giustizia - che sono state al centro delle iniziative pi=C3=B9 vaste =
degli ultimi trentanni, ma su cui le alleanze politiche nel centro =
sinistra continuano a glissare. Cos=C3=AC l'intera nostra stampa, con la =
sola eccezione di Liberazione ed, in parte, del Manifesto, non ha dato =
risalto alcuno agli eventi parigini, al contrario della stampa =
d'Oltralpe o di quella spagnola e tedesca, che dedicavano intere pagine =
alla riflessione e non solo alla cronaca. Sembrer=C3=A0 un paradosso, ma =
Fassino, che l'anno scorso dichiarava poco felicemente di non aver preso =
parte alla manifestazione fiorentina "per non metterci il cappello", =
quest'anno ha convocato senza esitazioni l'assemblea congressuale dei DS =
per la lista unica alle europee proprio in concomitanza con il pi=C3=B9 =
grande appuntamento di massa del continente. D'altra parte gli stessi =
intellettuali italiani sono rimasti alla finestra e non solo per quella =
sottile pretesa di autosufficienza culturale che anima un poco gli =
organizzatori francesi=E2=80=A6 Certo, l'organizzazione decentrata, =
nelle tre banlieuses separate da ore di collegamenti metropolitani ha =
nuociuto all'unitariet=C3=A0 delle presenze ed alla comunicazione tra i =
53000 iscritti distribuiti su 55 plenarie, 250 seminari, un centinaio di =
laboratori, assistiti da 2000 volontari e 1200 interpreti. Certo, la =
maggiore disponibilit=C3=A0 verso la manifestazione dello stesso Governo =
francese ha caricato di minore tensione i lavori del Forum e ne ha =
quindi ridotto l'impatto esclusivamente conflittuale che piace cos=C3=AC =
tanto alla rappresentazione mediatica che da noi va per la maggiore. =
Certo, il movimento francese esprime un pluralismo meno ampio di quello =
italiano, una maggiore rigidit=C3=A0 culturale, una presenza meno =
militante delle ispirazioni religiose che si contaminano con le =
formazioni laiche, un raccordo pi=C3=B9 incerto con il movimento =
sindacale. Certo, bisogner=C3=A0 riflettere sulla opportunit=C3=A0 di =
appuntamenti talmente vasti da annacquare la caratteristica forse =
pi=C3=B9 proficua del "movimento dei movimenti", che =C3=A8 quella di =
mettere in comunicazione e relazione temi, esperienze e appartenenze =
anche distanti, ma riconducibili alla potentissima categoria del =
contrasto alla guerra e al liberismo. Ed in futuro potrebbe essere utile =
organizzare approfondimenti tematici lasciando ai forum territoriali =
continentali o subcontinentali il ruolo insostituibile di "fiera", di =
incontro, di scambio e di autoidentificazione in un progetto comune. Ma =
tutto questo non spiega la sottovalutazione con cui il dibattito =
politico-sociale italiano ha attraversato Parigi, quasi non si =
preoccupasse di prenderne in consegna le conclusioni. Proprio per =
ci=C3=B2 vorrei in queste note riprendere almeno alcune delle =
novit=C3=A0 pi=C3=B9 rilevanti.

=20

1.      L'Europa dal basso


=20

"Il potere costituente sta nelle mani e nella volont=C3=A0 dei cittadini =
europei, ma in questo momento si sta elaborando un progetto di =
Costituzione Europea al di fuori della societ=C3=A0 civile: questo =
progetto non risponde alle nostre aspirazioni; noi lottiamo per un'altra =
Europa". Affermazioni molto impegnative, che sono contenute nel =
documento dell'assemblea finale del 16 Novembre e che dovrebbero per lo =
meno trovare qualche eco nel dibattito che segue le riunioni affannose =
e le polemiche tra i governi della CIG sotto la presidenza di =
Berlusconi. In effetti le critiche mosse dal FSE sono state riprese da =
Fitoussi, da Lazar, da Habermas, da Derrida e perfino, indirettamente, =
da Dahrendorff, ma l'attenzione puntigliosa che le assemblee hanno =
dedicato ai contenuti della futura Costituzione non si =C3=A8 affatto =
tradotta in lotta politica al tavolo delle forze e delle idee che hanno =
trovato convergenza sulla Convenzione e che stancamente dibattono =
lontano ormai da un'Europa federale e di democrazia sociale .E' =
estremamente significativo come anche organizzazioni moderate e interne =
alla prassi istituzionale, come il Movimento Federalista Europeo, si =
siano invece rivolte direttamente ai partecipanti di Parigi con un =
appello per convocare una convenzione costituente a sovranit=C3=A0 =
popolare in piena consonanza di contenuti, a testimonianza di una =
avvenuta contaminazione: "un'Europa di pace che ripudia la guerra, una =
cittadinanza cosmopolita legata alla residenza, un'Europa sociale e dei =
diritti". E' in virt=C3=B9 di una autentica vitalit=C3=A0 che il FSE =
coglie l'orizzonte continentale come contenitore spazio-temporale di =
rivendicazioni fino ad ora difese e rielaborate solo in ambito =
nazionale, mentre sono invece in via di smantellamento su scala globale. =
Corrisponde ad un salto di qualit=C3=A0 dell'iniziativa e ad una =
testimonianza di lucidit=C3=A0, dal momento che la costruzione europea =
=C3=A8 un passaggio di civilt=C3=A0 prodotto dalle generazioni =
precedenti ed in particolare da quella antifascista, che aveva =
individuato nel lavoro e nel ripudio della guerra i tratti fondanti del =
patto sociale per il futuro. Non =C3=A8 per caso che "bella ciao" =C3=A8 =
diventata "la" canzone delle ragazze e dei ragazzi del movimento. A =
Parigi, assai pi=C3=B9 che a Firenze - e non poteva che essere cos=C3=AC =
dal momento che si sta materializzando una costituzione "octroyee" a =
dispetto di un protagonismo sociale tutt'altro che sopito - si =C3=A8 =
identificato un percorso di aggancio tra lotte e campagne di massa e =
caratteri di nuova civilt=C3=A0 di una costruzione dell'Europa che =
incrocia la globalizzazione. Non propaganda, n=C3=A9 un discorso =
generico sui valori dell'occidente, n=C3=A9 l'equivoco di una terza via, =
ma la praticabilit=C3=A0 della pace senza se e senza ma di fronte alla =
dimensione nuova della guerra, dello ius soli di fronte alla limitazione =
della cittadinanza ai soli nativi, del diritto al lavoro e della piena =
occupazione di fronte alla precariet=C3=A0 strutturale e al =
ridimensionamento in atto della tradizione giuslavorista. Va poi detto =
che in particolare l'apporto francese e tedesco alla discussione ha =
portato in luce il legame diretto tra servizi pubblici e =
universalit=C3=A0 del welfare; ha fatto emergere il conflitto tra =
crescita economica e valorizzazione della natura; ha fatto assumere la =
diversit=C3=A0 culturale come dimensione della stessa libert=C3=A0 di =
informazione e del diritto alla comunicazione. Sono temi che erano =
restati in ombra nella discussione precedente e che ora troveranno =
collocazione nell'elaborazione del Forum europeo per la democrazia =
costituzionale. In definitiva, rispetto alla Convenzione europea e ai =
lavori della CIG, a Parigi =C3=A8 andata in porto una duplice =
operazione: quella di disvelare i tratti di dottrina liberista assunti =
in un progetto di costituzione tenuto finora gelosamente al riparo da un =
dibattito pubblico e quella di denunciare la stabilizzazione di un =
governo sovranazionale degli esecutivi, che interrompe il circuito della =
rappresentanza e della sovranit=C3=A0 popolare riconosciuto dalle =
Costituzioni dei singoli Paesi dell'Unione. Con queste convinzioni e con =
la messa a disposizione dell'elaborazione dei tavoli tematici e delle =
campagne in corso, si =C3=A8 di fatto aperto anche un confronto in piena =
autonomia tra il movimento e l'insieme delle istituzioni democratiche di =
ciascun territorio e nazione, che potrebbero a loro volta essere portate =
a confliggere con il deficit democratico e sociale delle future =
istituzioni europee. La giornata di "azione per un'altra Europa" decisa =
per il 9 Maggio, data prevista per la ratifica della Costituzione, =
rappresenta una novit=C3=A0 con cui dovr=C3=A0 alla fine fare i conti un =
testo controverso, deludente e contorto prodotto dalla Convenzione, ma =
che per l'opinione pubblica sembra finora in discussione solo da destra. =
Per la preparazione di quella scadenza, il FSE si rivolge in particolare =
al movimento sindacale europeo, che ha gi=C3=A0 in parte risposto =
affermativamente con il dispiegamento di FIOM e IG Metall alla testa del =
corteo del 16 Novembre.

=20

La critica al concetto di crescita

=20

Raramente, quanto al Forum parigino, si =C3=A8 assistito ad una critica =
cos=C3=AC estesa al concetto di crescita. Occorre dire che, al pari =
dell'accelerazione per la dimensione europea, anche su questo aspetto =
viene ad incidere un fatto oggettivo portato dall'esterno, che =C3=A8 =
costituito nella fattispece dallo sconvolgimento climatico e =
dall'inquietante canicola dell'estate europea del 2003. Alle parole =
supponenti e autoconsolatorie di Bush- "la crescita =C3=A8 la chiave del =
progresso ambientale, in quanto fornisce le risorse che consentono di =
investire nelle tecnologie appropriate: =C3=A8 la soluzione, non il =
problema" - Latouche, Altvater, Ravaioli, Ferrante, Navarro, Stupples, =
e Diakos hanno cercato risposte nella decrescita e nel rallentamento, =
con una rottura di non poco conto con la tradizione della stessa =
sinistra. Si tratta della crisi del concetto quantitativo di =
"massimizzazione" che ha dominato l'economia classica ed il processo di =
industrializzazione basato sui combustibili fossili fino alla sua =
estremizzazione liberista, confermata quando i conflitti con l'ambiente =
e con la societ=C3=A0 ne esigevano invece il superamento. L'economia =
tradizionale non tiene in alcun conto il fatto che materia ed energia =
entrano nel ciclo economico produttivo per uscirne degradati e con minor =
valore: si =C3=A8 cos=C3=AC scoperto che l'aumento della =
produttivit=C3=A0 del lavoro a scapito della produttivit=C3=A0 della =
natura =C3=A8 connaturato al modo di produzione capitalistico e al =
sistema d'impresa, ma non crea solo guasti nell'immediato sul piano =
sociale , bens=C3=AC si rivela una scelta insostenibile nel lungo =
periodo. Essendo inevitabile in termini fisici la decrescita della =
produzione al passare del tempo, occorre orientarsi a produrre valore =
con meno materia, con meno energia, con maggiore lentezza, aumentando =
l'efficienza assai pi=C3=B9 che la produttivit=C3=A0 dei processi. Si =
tratta di un mutamento enorme a livello delle politiche industriali, =
dell'estensione dell'economia sociale, della riappropriazione del =
proprio tempo e di una riconsiderazione della riduzione dell'orario di =
lavoro, della definizione dei beni comuni come l'acqua e l'energia da =
sottrarre alla commercializzazione ed alla privatizzazione. Occorre =
convincersi che la produzione di qualsiasi bene o servizio, in termini =
di consumo di materia e di degrado dell'energia, comporta =
un'opportunit=C3=A0 in meno per gli esseri viventi che verranno dopo di =
noi. Si tratta di un'estensione intergenerazionale del concetto di =
solidariet=C3=A0 a cui la politica che conosciamo non ci ha affatto =
abituato e che obbliga ad uno spostamento del nostro orizzonte =
temporale. Siamo oggi costretti a rivedere la nostra concezione dello =
sviluppo, a sentirci parte di un destino comune con quelle risorse e =
quell'energia che sono in grado di ordinare il mondo vivente, ma solo a =
costi sopportabili, limitandone il degrado e consentendone la =
ricostruzione della base rinnovabile. A fronte del progressivo esaurirsi =
delle fonti fossili occorrer=C3=A0 fasare sempre di pi=C3=B9 i tempi =
della produzione e del consumo a quelli del flusso solare e dei grandi =
cicli naturali come quello dell'acqua, elemento vitale per eccellenza. =
E' in questa consapevolezza ancora abbozzata che si =C3=A8 sviluppato =
prima nel Forum Mondiale ed ora anche in quello europeo un dibattito =
sull'economia

del tutto irrituale e una riflessione sulla "bioeconomia", una =
disciplina che ha incontrato nel passato solo sporadiche attenzioni =
negli ambienti scientifici ed universitari del mondo occidentale. La =
riprova di uno sforzo a tutto campo viene dal progetto varato a St. =
Denis di un contratto mondiale per la conservazione e la qualit=C3=A0 =
dell'energia, in analogia con il contratto mondiale per l'acqua. La =
follia della guerra e della corsa agli armamenti ha cos=C3=AC trovato =
una conferma anche come crimine energetico-ambientale e come distruzione =
inferta anche alle generazioni future.

=20

La presenza delle donne

=20

Gli attenti bilanciamenti degli organizzatori del Forum prevedevano come =
condizione per una corretta rappresentanza anche il pluralismo di =
genere. Ad ogni presidenza e ad ogni gruppo di relatori spettava un =
pacchetto di proposte secondo equilibri riconosciuti e concordati. Ma =
questo utile formalismo =C3=A8 stato in effetti travolto durante tutta =
la manifestazione da un protagonismo assai significativo da parte delle =
donne e dal peso assunto dalla iniziativa di avvio del Forum: una =
assemblea per i diritti delle donne tenuta a Bobigny il 12 Novembre. =
Pi=C3=B9 di 5000 delegate provenienti da 44 Paesi hanno riempito una =
sala stracolma ed hanno discusso della prospettiva di uguaglianza, sotto =
il cui profilo =C3=A8 stata posta la questione di genere, in cinque =
gruppi dal titolo estremamente indicativo: donne e guerra, donne e =
violenza, diritto al lavoro, donne e migranti, donne e potere. Oltre =
all'inaspettata affluenza =C3=A8 stata la qualit=C3=A0 delle =
testimonianze e delle proposte che ha dato un carattere all'evento, =
facendo pesare i contenuti del documento finale sull'esito di tutte le =
plenarie dei giorni successivi. Come contributo dall'Europa alla =
imprevedibile novit=C3=A0 della sessione sul patriarcato che si =
terr=C3=A0 al Forum Mondiale in India, =C3=A8 stato denunciato il =
dominio maschile che attraversa i rapporti sociali e sessuali nelle =
culture, nelle religioni, nei comportamenti e come discriminazione =
irrisolta nella societ=C3=A0 e nella famiglia. Questo dominio =C3=A8 =
stato tuttavia attualizzato e nei fatti riproposto come chiave di =
lettura anche della societ=C3=A0 europea in evoluzione, con la sua =
sottovalutazione della sfera della riproduzione, le tensioni sui nodi =
dell'emigrazione, la difficolt=C3=A0 nell'incontro fra le culture, a =
partire dall'acutissima prossimit=C3=A0 e attualit=C3=A0 della questione =
femminile nel mondo islamico. Sfuggendo a tentazioni minoritarie, =C3=A8 =
stato avanzato il principio dell'uguaglianza tra i sessi come valore =
dell'identit=C3=A0 democratica europea , da riprendere nel testo =
costituzionale superando il concetto pi=C3=B9 debole di parit=C3=A0. =
Quando poi nella sala di Bobigny =C3=A8 giunta la notizia della strage =
di Nassirya, le donne italiane hanno legato l'emozione ed il dolore alla =
richiesta secca del ritiro delle truppe in Iraq. "Via i signori della =
guerra, via la guerra dalla storia, via l'Europa dalla guerra" sono le =
affermazioni del volantino che esse hanno distribuito gi=C3=A0 nella =
serata davanti all'ambasciata italiana. Molti altri temi, dal lavoro, =
all'informazione, all'immigrazione hanno ricevuto contributi di rilievo. =
Tuttavia queste note non si propongono di essere in tutto esaurienti, =
quanto di evocare la sostanza dentro e dietro l'evento. Concludere una =
riflessione sulle giornate di Parigi con l'accenno alla presenza =
femminile corrisponde alla certezza di essere in presenza di una fase di =
crescita e consolidamento di questo movimento, costretto dalle "nebbie =
della guerra" a temprarsi nei suoi orientamenti, a cercare la sua =
identit=C3=A0 e il suo profilo pi=C3=B9 su se stesso che nell'immagine =
che la potenza dei media gli vorrebbe assegnare. Il timore che un ceto =
politico professionale potesse occupare la ribalta della cronaca non ha =
mai impensierito il movimento femminista che cercava nella pratica delle =
relazioni concrete il punto di verit=C3=A0 sulla propria crescita ed il =
proprio potere. Oggi questo timore non deve sfiorare nemmeno noi, dato =
che fa ancora differenza per la gente comune limitarsi a partecipare =
solo ai momenti elettorali o essere invece soggetto di proposte, di =
processi democratici effettivi e di lotte con cui si costruisce =
solidariet=C3=A0 e si conquista giustizia ed uguaglianza. Il movimento =
dei movimenti, che i Francesi hanno opportunamente ribattezzato =
"altermondiale", rappresenta innanzitutto questo. In tal senso, =
l'elaborazione di rivendicazioni sempre pi=C3=B9 organiche e il =
diffondersi di una radicalit=C3=A0 aperta all'ascolto e ad un continuo =
confronto emanano un autentico fascino costituente. Le rappresentazioni =
che il corteo dava di s=C3=A9 ai Campi Elisi non possono non costituire =
un argomento di discussione anche per la crisi di rappresentanza della =
sinistra: "siamo la stoffa dei sogni" era scritto su uno striscione; =
"siamo diversi e plurali e questa =C3=A8 la nostra forza" =C3=A8 scritto =
nel documento finale. Perch=C3=A9 qui da noi tanto silenzio?=20

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FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@???
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=20

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class=3D491014214-17092003><SPAN class=3D165421412-14102003><SPAN=20
class=3D879471815-27102003></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SP=
AN></SPAN></SPAN><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><SPAN class=3D902134016-09052003><SPAN=20
class=3D708102214-23052003><SPAN class=3D323035110-06062003>-&nbsp;<SPAN =

class=3D900252414-27082003><SPAN class=3D165421412-14102003><SPAN=20
class=3D879471815-27102003>Prossimi corsi </SPAN></SPAN></SPAN><SPAN=20
class=3D522370512-15072003><SPAN class=3D491014214-17092003>della=20
Lup</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><SPAN class=3D902134016-09052003><SPAN=20
class=3D708102214-23052003><SPAN class=3D323035110-06062003><SPAN=20
class=3D522370512-15072003><SPAN class=3D491014214-17092003><SPAN=20
class=3D383480214-27112003>- In una Uniome Europea&nbsp;allargata alla =
Turchia,=20
quale posto per i Kurdi? (Roma 10=20
dicembre)</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN><=
/DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><SPAN class=3D902134016-09052003><SPAN=20
class=3D708102214-23052003><SPAN class=3D323035110-06062003><SPAN=20
class=3D522370512-15072003><SPAN class=3D491014214-17092003><SPAN=20
class=3D383480214-27112003>- Punto Rosso Carrara: dibattico con Chiesa e =

Dinucci</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D824590314-05052003><SPAN=20
class=3D902134016-09052003><SPAN class=3D708102214-23052003><SPAN=20
class=3D323035110-06062003><SPAN class=3D522370512-15072003><SPAN=20
class=3D491014214-17092003><SPAN class=3D879471815-27102003><SPAN=20
class=3D419322313-18112003></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SP=
AN></SPAN></SPAN></SPAN><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; =
mso-ansi-language: IT">-=20
Novit=C3=A0 Edizioni Punto=20
Rosso</SPAN></SPAN></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV>
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN =
class=3D165421412-14102003>-=20
Biblioteca Minima</SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN=20
class=3D165421412-14102003><SPAN class=3D383480214-27112003>-=20
Materiali:</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN=20
class=3D165421412-14102003><SPAN class=3D383480214-27112003>Agostinelli =
sul Forum=20
Sociale Europeo di Parigi</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN=20
class=3D165421412-14102003><SPAN class=3D383480214-27112003>Saggio di =
Samir Amin su=20
Geopolitica dell'imperialismo (in =
allegato)</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN=20
class=3D491014214-17092003></SPAN></SPAN></SPAN>&nbsp;</DIV><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; =
mso-ansi-language: IT">
<DIV class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<HR>
</DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DEN-GB><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D2>&nbsp;</P>
<P><FONT size=3D3><STRONG>AFRICA, ASIA E AMERICA LATINA A MUMBAY =
(BOMBAY)=20
2004</STRONG></FONT></P>
<P><FONT size=3D3><STRONG>QUARTO FORUM SOCIALE =
MONDIALE</STRONG></FONT></P>
<P><FONT size=3D3><STRONG>Dal 16 al 21 Gennaio 2004</STRONG></FONT></P>
<P><FONT size=3D3></FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Il Forum Sociale Mondiale sta diventando oggi =
l=E2=80=99unica e concreta=20
alternativa alla devastante applicazione dell=E2=80=99idea neoliberista =
di=20
globalizzazione, il luogo morale, culturale e politico in cui i popoli =
pensano e=20
costruiscono alternative concrete a questa situazione =
insostenibile.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Rispetto alle tre edizioni precedenti, =
quest=E2=80=99anno c=E2=80=99=C3=A8 una novit=C3=A0=20
importante: il Forum si svolger=C3=A0 in India, toccando quindi per la =
prima volta il=20
continente asiatico, cos=C3=AC centrale e determinante nella definizione =
dei futuri=20
equilibri mondiali.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Ci=C3=B2 sicuramente non riduce, ma se possibile rende =
ancora pi=C3=B9=20
presente la necessit=C3=A0 di sostenere economicamente movimenti ed =
associazioni=20
delle aree pi=C3=B9 svantaggiate del pianeta, affinch=C3=A9 possano =
partecipare al Forum=20
nonostante la scarsit=C3=A0 di mezzi.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Si tratta di organismi africani, latinoamericani e =
asiatici, con=20
un=E2=80=99attenzione particolare alle aree geografiche pi=C3=B9 =
pesantemente colpite dagli=20
sconvolgimenti di questi anni, come i paesi arabi e mediorientali. In=20
particolare vorremmo favorire la presenza di esponenti afgani e iracheni =
di=20
organismi democratici di quei martoriati paesi.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>E=E2=80=99 essenziale riuscire a raccogliere 25.000 =
euro per contribuire=20
alle spese burocratiche, di viaggio e di pernottamento di studiosi e di=20
militanti di queste organizzazioni.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Le sottoscrizioni debbono pervenire al conto corrente =
postale N.=20
37398203 intestato ad Associazione Culturale Punto Rosso =E2=80=93 Via =
Morigi 8 =E2=80=93 20123=20
Milano, specificando come causale "Africa, Asia e America Latina a =
Bombay";=20
oppure mediante bonifico bancario sul c/c N. 10438 =
dell=E2=80=99Associazione Culturale=20
Punto Rosso presso Banca Popolare di Milano Ag. 18 =E2=80=93 Meravigli =
ABI 05584 CAB=20
01618.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3></FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Firmatari:</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>SAMIR AMIN, FRANCOIS HOUTART, GIORGIO RIOLO, =
JOSE=E2=80=99 LUIZ DEL=20
ROIO, VITTORIO AGNOLETTO, MARIO AGOSTINELLI, PIERO BASSO, GIOVANNI =
BERLINGUER,=20
MARCO BERSANI, FAUSTO BERTINOTTI, RAFFAELLA BOLINI, LORIS CAMPETTI, =
SALVATORE=20
CANNAVO=E2=80=99, FEDERICO CERATTI, GIULIETTO CHIESA, GIORGIO CREMASCHI, =
ROSARIO LEMBO,=20
ROBERTO MAPELLI, ALESSANDRA MECOZZI, EMILIO MOLINARI, LUCIANO MUHLBAUER, =
ANGELA=20
PASCUCCI, ALFONSO PECORARO SCANIO, GUGLIELMO RAGOZZINO, ROSSANA =
ROSSANDA,=20
RAFFAELE K. SALINARI, CESARE SALVI, PIERO SANSONETTI, SABINA =
SINISCALCHI,=20
PIERLUIGI SULLO, LUIGI VINCI, ALBERTO VITALI, ALEX ZANOTELLI.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3></FONT></P>
<P><FONT size=3D3>Testate che hanno collaborato: Il manifesto, =
Liberazione, Carta,=20
Le monde diplomatique, Solidariet=C3=A0 internazionale, Terres des =
hommes,=20
Altreconomia.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3></FONT></P>
<P><FONT size=3D3>L=E2=80=99appello =C3=A8 assunto dal Coordinamento =
Italiano del Forum Sociale=20
Europeo.</FONT></P>
<P><FONT size=3D3>
<HR>
</FONT>
<P></P>
<DIV><FONT size=3D2>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D3><SPAN =
class=3D383480214-27112003><STRONG>RITORNA=20
PIAZZE SOLIDALI</STRONG></SPAN></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D3><SPAN=20
class=3D383480214-27112003></SPAN></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D3>Siete venuti in 130.000 in Duomo e ci =
avete=20
chiesto: ma a Natale dove siete? Eccoci!</FONT></DIV><FONT =
size=3D2><FONT size=3D3>
<DIV><FONT face=3DArial>Ritorna "PIAZZE SOLIDALI" dal 2 al 24 dicembre a =
Milano in=20
largo Paolo Grassi (metr=C3=B2 2 uscita Lanza). Dietro al Nuovo Piccolo=20
Teatro.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Tutti i giorni dalle 11 alle =
21</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Il tema di questa edizione: i popoli in cammino=20
</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2><FONT face=3DArial>Acra e Acea&nbsp;insieme a=20
&nbsp;</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Abarel=C3=A0 Nandre, Amani, Arci, =
Calcutta Village=20
Project, Coopi, Dimensioni Diverse, Legambiente, Libera, Mag2 =
Finance,Pax=20
Christi,&nbsp;Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative, =
SocialPress/Progetto=20
Comunicazione onlus (Milano), Sviluppo=20
Umano</FONT></DIV></FONT></FONT></FONT></FONT></DIV><FONT face=3DArial=20
size=3D2><FONT face=3DArial size=3D2><FONT size=3D3><FONT size=3D2>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>ti aspettano per mostrarti la realt=C3=A0 dei progetti di commercio =
equo e=20
solidale e della cooperazione con il Sud del Mondo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D2></FONT><FONT size=3D2></FONT><FONT =
size=3D2></FONT><FONT=20
size=3D2></FONT><FONT size=3D2></FONT><FONT size=3D2></FONT><FONT =
size=3D2></FONT><FONT=20
size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><FONT size=3D3>Non =C3=A8 Natale se non =
=C3=A8 equo e=20
solidale!</FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3D3></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D3>Per arrivarci</FONT></DIV>
<DIV>MM2 (linea verde) uscita Lanza</DIV>
<DIV>Tram 3-4-12-14</DIV>
<DIV>Autobus 61-43-70</DIV>
<DIV><FONT size=3D3></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><I><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"></FONT></SPAN></I>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><I><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Dibattito =
pubblico<o:p></o:p></FONT></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><I><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></I><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></I></P>
<H1 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">IL LAVORO, LA =
SOCIET=C3=80,=20
LE ALTERNATIVE<o:p></o:p></SPAN></H1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New =
Roman">QUALE=20
RUOLO DEL MONDO DEL LAVORO NELLA COSTRUZIONE =
<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New =
Roman">DI UNA=20
ALTERNATIVA DI SOCIET=C3=80?<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New =
Roman">QUALI=20
RAPPORTI TRA CONFLITTUALIT=C3=80 DEL LAVORO E MOVIMENTI=20
SOCIALI?<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><FONT=20
size=3D3><STRONG>MERCOLED=C3=8C 17 DICEMBRE ORE=20
20.45<o:p></o:p></STRONG></FONT></SPAN></P>
<H3 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">CASA DELLA =
CULTURA =E2=80=93 VIA=20
BORGOGNA 3 =E2=80=93 MILANO<o:p></o:p></SPAN></H3>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New =
Roman">ne=20
discutono<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">MARIO=20
AGOSTINELLI</SPAN></B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> (Punto=20
Rosso-Fma)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">MAURIZIO ZIPPONI</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> </SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">(segretario generale Fiom Milano, autore di =
<I>Si pu=C3=B2!=20
Operai, precari, impiegati e imprese in un nuovo sistema</I>,=20
Mursia)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">CHRISTIAN MARAZZI</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> (Universit=C3=A0 di Bellinzona -=20
Svizzera)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">GIANNI=20
MEAZZA</SPAN></B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> (Laboratorio Lavoro =
Rete di=20
Lilliput)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><o:p><FONT face=3D"Times New Roman" =
size=3D3>&nbsp;</FONT></o:p></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT size=3D3><FONT face=3D"Times New Roman">Coordinano =
(in qualit=C3=A0 di=20
docenti del corso Lup sul lavoro e le sue trasformazioni =
nell=E2=80=99Italia=20
postfordista)<o:p></o:p></FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">ANDREA=20
FUMAGALLI</SPAN></B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> (Universit=C3=A0 di =

Pavia)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">ROBERTO=20
ROMANO </SPAN></B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">(Centro Studi Cgil=20
Lombardia)<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Organizzano<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New =
Roman">Libera=20
Universit=C3=A0 Popolare, Associazione Culturale Punto Rosso-Forum =
Mondiale delle=20
Alternative<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New =
Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT><=
/o:p></SPAN></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D2><FONT=20
face=3D"Courier New"></FONT></FONT></SPAN></DIV><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D2><FONT=20
face=3D"Courier New"></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT =
size=3D2><FONT=20
face=3D"Courier New">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft>
<HR>

<P></P></DIV></DIV></DIV>
<P></P></DIV>
<DIV>
<DIV><SPAN class=3D491014214-17092003><STRONG><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D4>LUP -=20
LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE<SPAN class=3D419322313-18112003> - PROSSIMI=20
CORSI</SPAN></FONT></FONT></STRONG></SPAN></DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D491014214-17092003><FONT face=3DArial =
size=3D3></FONT></SPAN>&nbsp;</P><SPAN=20
class=3D491014214-17092003><SPAN class=3D419322313-18112003>
<DIV><FONT face=3DArial><FONT size=3D3><SPAN=20
class=3D753443218-17112003><STRONG>ATTENZIONE!!!!<SPAN =
class=3D419322313-18112003>=20
</SPAN></STRONG></SPAN><SPAN class=3D753443218-17112003>Per motivi =
tecnici il=20
corso di filosofia,&nbsp;QUATTRO GRANDI OPERE DEL MARXISMO OCCIDENTALE, =
viene=20
spostato a dopo le vecanze natalizie.</SPAN></FONT></FONT></DIV>
<DIV><SPAN class=3D753443218-17112003><FONT face=3DArial size=3D3>A =
breve vi=20
comunicheremo le nuove date con inizio a gennaio=20
2004.</FONT></SPAN></DIV></SPAN></SPAN></FONT></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D2><FONT=20
face=3D"Courier New"><o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></P><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D2><FONT=20
face=3D"Courier New">
<DIV>
<DIV>
<DIV><SPAN style=3D"mso-ansi-language: IT"><SPAN =
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class=3D767113515-02092003>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
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size=3D3>----------------------------------------------------------------=
------</FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial>Ciclo=20
monografico<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT =
size=3D3><STRONG><FONT=20
face=3DArial>LA DEMOCRAZIA<o:p></o:p></FONT></STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>&nbsp;<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Secondo corso<BR>LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO E IL =
CONFLITTO=20
CAPITALE-LAVORO NELL=E2=80=99ITALIA =
POSTFORDISTA.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial=20
size=3D3>Durata:&nbsp;<SPAN class=3D383480214-27112003>4</SPAN> =
incontri. Luogo:=20
Punto Rosso<BR>Orario: 18.30-20.30. <BR>Quota di iscrizione: 20 Euro=20
</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 20 Novembre 2003<BR>Le origini della =
flessibilit=C3=A0.<BR>Il=20
legame tra flessibilit=C3=A0 del lavoro, globalizzazione e accumulazione =
flessibile :=20
una ricostruzione storica del periodo =E2=80=9968-=E2=80=9973, del =
perch=C3=A9 il capitale ha bisogno=20
di frammentare il lavoro. Quanto =C3=A8 ancora centrale la compressione =
di diritti e=20
salari ai fini del profitto (cio=C3=A8, c=E2=80=99=C3=A8 ancora una =
centralit=C3=A0 del lavoro nei=20
processi di accumulazione)? E=E2=80=99 ancora il lavoro la chiave di =
volta dei processi=20
economici?<BR>Relatore: Andrea Fumagalli (Universit=C3=A0 di=20
Pavia)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 27 Novembre 2003<BR>La precariet=C3=A0 e le =
sue conseguenze sulle=20
persone (e sulla societ=C3=A0)<BR>Ricognizione statistico-analitica =
della=20
flessibilit=C3=A0 in Italia. La relazione tra flessibilit=C3=A0 e =
occupazione. Il modello=20
di sviluppo italiano, il lavoro cognitivo e la flessibilit=C3=A0. Le =
conseguenze=20
sociali della precariet=C3=A0: povert=C3=A0, insicurezza, =
instabilit=C3=A0. Relatore: Roberto=20
Romano (centro studi Cgil Lombardia)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 4 Dicembre 2003<BR>Postfordismo e lavoro =
immateriale<BR>Che=20
cos=E2=80=99=C3=A8 il lavoro linguistico-cognitivo e quali =
potenzialit=C3=A0 apre: cooperazione,=20
condivisione dei saperi, creativit=C3=A0, possibilit=C3=A0 di =
riappropriazione del proprio=20
lavoro. Quali spazi reali per queste opportunit=C3=A0? Quanto sono =
realmente diffuse=20
queste forme di lavoro? Quanto pesano, quanto determinano? Che =
possibilit=C3=A0 hanno=20
di tradursi in alternativa?<BR>Relatore: Andrea Fumagalli =
(Universit=C3=A0 di=20
Pavia)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 11 Dicembre 2003<BR>Postfordismo e=20
precariet=C3=A0<BR>L=E2=80=99individualizzazione del rapporto di lavoro. =
Alienazione, lavoro=20
cognitivo ed appropriazione capitalistica delle conoscenze collettive.=20
L=E2=80=99irrigidimento autoritario del comando d=E2=80=99impresa. Il =
rapporto tra lavoro e=20
consumo, tempo di lavoro e tempo di vita.<BR>Relatore: Andrea Fumagalli=20
(Universit=C3=A0 di Pavia)<BR></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial>Terzo=20
corso<BR></P></FONT></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>STORIA DEL PENSIERO POLITICO.<BR>I GRANDI MODELLI DELLA =
DEMOCRAZIA=20
OCCIDENTALE: TEORIA E STORIA. I PARTE</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso<BR>Orario: =
18.30-20.30.=20
<BR>Quota di iscrizione: 15 Euro</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
class=3D879471815-27102003>marted=C3=AC 25</SPAN>&nbsp;Novembre =
2003<BR>Platone,=20
Aristotele e la polis greca<BR>Relatore: Mario Vegetti (Universit=C3=A0 =
di=20
Milano)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
class=3D879471815-27102003></SPAN></FONT></FONT></SPAN></FONT></FONT></SP=
AN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><SPAN=20
class=3D879471815-27102003>marted=C3=AC 2 </SPAN></SPAN>Dicembre =
2003<BR>Machiavelli e=20
la Repubblica<BR>Relatore:&nbsp;<SPAN class=3D383480214-27112003>Monica =
Quirico=20
(Universit=C3=A0 di Torino)</SPAN></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
class=3D383480214-27112003></SPAN></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
class=3D879471815-27102003>marted=C3=AC 9 =
</SPAN></FONT></FONT></SPAN>Dicembre=20
2003<BR>Spinoza e lo Stato ebraico<BR>Relatore: Vittorio Morfino =
(Universit=C3=A0 di=20
Milano)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><FONT =
size=3D3><SPAN=20
class=3D879471815-27102003></SPAN></FONT></FONT></SPAN></FONT></FONT></SP=
AN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D3><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><SPAN=20
class=3D879471815-27102003>marted=C3=AC 16 </SPAN></SPAN>Dicembre =
2003<BR>Rousseau e la=20
Rivoluzione francese<BR>Relatore:&nbsp;<SPAN =
class=3D383480214-27112003>Francesco=20
Muraro</SPAN></FONT></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D3><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D383480214-27112003></SPAN></FONT></SPAN></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>STORIA DEL PENSIERO POLITICO.<BR>I GRANDI MODELLI DELLA =
DEMOCRAZIA=20
OCCIDENTALE: TEORIA E STORIA. <BR>II PARTE</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso<BR>Orario: =
18.30-20.30.=20
<BR>Quota di iscrizione: 15 Euro</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial =
size=3D3>Gioved=C3=AC 15=20
Gennaio<SPAN class=3D419322313-18112003> 2004</SPAN><BR>La filosofia del =
diritto=20
di Hegel e la critica di Marx<BR>Relatori: Giorgio Riolo e Roberto =
Mapelli=20
(Punto Rosso)</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 22 Gennaio 2004<BR>Lenin, Kautsky e Rosa=20
Luxemburg<BR>Relatore: Vittorio Morfino (Universit=C3=A0 di=20
Milano)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 29 Gennaio 2004<BR>Tocqueville e la democrazia =
in=20
America<BR>Relatrice: Monica Quirico (Universit=C3=A0 di=20
Torino)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Gioved=C3=AC 5 Febbraio 2004<BR>Stuart Mill e il =
liberalismo<BR>Relatrice:=20
Antonella Besussi <BR>(Universit=C3=A0 di =
Milano)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Quarto corso<BR>LA NASCITA DELLA DEMOCRAZIA <BR>MODERNA. I =
PARTE:=20
1750-1850</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Durata: 3 incontri. Luogo: Punto Rosso<BR>Orario: =
18.30-20.30.=20
<BR>Quota di iscrizione: 10 Euro</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Mercoled=C3=AC 3 Dicembre 2003<BR>Gli Stati =
Uniti<BR>Relatore: Bruno=20
Cartosio <BR>(Universit=C3=A0 di Bergamo)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Mercoled=C3=AC 10 Dicembre 2003<BR>La Francia =
<BR>Relatrice: Loredana=20
Scalcon (insegnante)</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT=20
face=3DArial>Mercoled=C3=AC 17 Dicembre =
2003<BR>L=E2=80=99Inghilterra<BR>Relatore: Giorgio=20
Giovannetti (storico)</FONT></FONT></SPAN></P><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT size=3D3><FONT =
face=3DArial>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><BR>LA NASCITA =
DELLA=20
DEMOCRAZIA <BR>MODERNA. II PARTE: 1850-1945</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Durata: 3 =
incontri. Luogo:=20
Punto Rosso<BR>Orario: 18.30-20.30. <BR>Quota di iscrizione: 10 Euro</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Mercoled=C3=AC 21 =
Gennaio=20
2004<BR>Gli Stati Uniti <BR>Relatore: Bruno Cartosio (Universit=C3=A0 di =
Bergamo)</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Mercoled=C3=AC 28 =
Gennaio=20
2004<BR>La Francia<BR>Relatrice: Loredana Scalcon (insegnante)</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Mercoled=C3=AC 4 =
Febbraio=20
2004<BR>L=E2=80=99Inghilterra<BR>Relatore: Giorgio Giovannetti=20
(storico)<BR></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial=20
size=3D3></FONT></P></SPAN>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial=20
size=3D3></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial =
size=3D3><o:p><SPAN=20
class=3D491014214-17092003>Per iscriversi basta segnalare tele<SPAN=20
class=3D383480214-27112003>f</SPAN>onicamente la propria intenzione e =
poi=20
iscriversi materialmente alla prima =
lezione.</SPAN></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial =
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class=3D491014214-17092003></SPAN></o:p></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial =
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<HR>
</SPAN></o:p></FONT></SPAN></P><SPAN=20
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face=3DArial><o:p><SPAN=20
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<DIV class=3DSection1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
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mso-bidi-font-style: italic"><o:p><FONT=20
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<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
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mso-bidi-font-style: italic"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D383480214-27112003>conferenza</SPAN>&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P=
>

<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman" size=3D3><B><SPAN=20
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mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: =
italic"></SPAN></B></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic">In=20
una Unione Europea <SPAN style=3D"LETTER-SPACING: 1pt">allargata alla=20
turchia</SPAN>: </SPAN></B></FONT><FONT face=3D"Times New =
Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic">quale=20
posto per i Kurdi?</SPAN></B><B><SPAN=20
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IT"><o:p></o:p></SPAN></B></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Roma,=20
10 dicembre 2003</SPAN><SPAN=20
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IT"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN=20
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mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">c/o<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>rappresentanza in Roma del Parlamento=20
Europeo<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Promossa=20
da Ufficio d=E2=80=99Informazione del Kurdistan</SPAN><SPAN=20
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IT"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">in collaborazione con On. Silvana Pisa ed On. =
Elettra=20
Deiana<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
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mso-bidi-font-style: italic"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Saluti=20
ed introduzione</SPAN><SPAN=20
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IT"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
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mso-bidi-font-style: italic">I=20
SESSIONE </SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Ore=20
15.00 - 16.15<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: =
italic"></SPAN></B></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic">Quale=20
prospettiva per una soluzione della Questione Kurda?</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT"><o:p></o:p></SPAN></B></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Moderatore =

Angela BELLEI</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun"><o:p></o:p></SPAN></B></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><B>Esponente=20
del KongraGel&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</B></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>Iacopo VENIER</B>, =
PDCI<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>Tom BENETOLLO</B>, =
ARCI<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Sen.=20
</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">A.=20
FORLANI,</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">=20
CD</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: =
italic">U</SPAN><SPAN=20
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mso-bidi-font-style: italic"><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">On.=20
L. MORGANTINI</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">,=20
PRC</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></FONT></P></DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">II SESSIONE Ore 16.30 -=20
18.15<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic">Diritti=20
umani nell=E2=80=99UE caso Ocalan e deputati DEP</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT"><o:p></o:p></SPAN></B></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Moderatore avv. Arturo=20
SALERNI&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Avv.=20
Giuliano </SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">PISAPIA</SPAN></B></FONT><SPAN=20
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mso-ascii-font-family: 'Times New Roman'; mso-hansi-font-family: 'Times =
New Roman'; mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Symbol"><SPAN =

style=3D"mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: =
Symbol">*</SPAN></SPAN><SPAN=20
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IT"><o:p></o:p></SPAN></P>
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align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><B>Mauro=20
PALMA</B></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">,=20
CPT<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>On. Luigi VINCI</B>, =
PRC<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>Mark Muller, </B>KHRP<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>Londra<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>Marco ANSALDO</B>,=20
giornalista<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Avv.=20
</SPAN></B><st1:PersonName><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Mari</SPAN></B></st1:PersonName><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">o=20
LANA</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">,=20
Pres. Unione Forense Diritti Umani<B> </B><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Avv.=20
M. SAKAR</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">,=20
</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">difensore=20
di A. Ocalan<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Avv.=20
</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">S.=20
KENTRIDGE</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">,<SPAN=20
class=3D383480214-27112003> </SPAN>difensore di N. =
Mandela</SPAN></FONT><SPAN=20
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mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic; =
mso-ascii-font-family: 'Times New Roman'; mso-hansi-font-family: 'Times =
New Roman'; mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Symbol"><SPAN =

style=3D"mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: =
Symbol">*</SPAN></SPAN><SPAN=20
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mso-bidi-font-style: italic"><o:p></o:p></SPAN></P></DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
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style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">III SESSIONE Ore 18.30 =E2=80=93=20
20.00<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic; mso-font-kerning: 18.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">L=E2=80=99allargamento dell=E2=80=99UE alla =
Turchia nel semestre di=20
presidenza italiana <o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal=20
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align=3Dleft><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Moderatore On. Marco=20
PEZZONI<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-VARIANT: small-caps; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">Sen.=20
F. </SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">MARTONE</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">,&nbsp;Verdi<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: FR; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>On. V. CALZOLAIO</B>,=20
D.S.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-font-family: SimSun; mso-bidi-font-style: italic">On.=20
</SPAN></B><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">Dario=20
RIVOLTA</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">,=20
F.I.<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>On. Gianpaolo GOBBO</B></FONT></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; FONT-FAMILY: Symbol; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-style: italic; =
mso-ascii-font-family: 'Times New Roman'; mso-hansi-font-family: 'Times =
New Roman'; mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Symbol"><SPAN =

style=3D"mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: =
Symbol">*</SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">, Lega<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>Emilio MOLINARI</B>, gi=C3=A0 Sen.della=20
Repubblica<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic">&nbsp;&nbsp;</SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; mso-margin-top-alt: =
auto; mso-margin-bottom-alt: auto"=20
align=3Dleft><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><B>Discussione=20
aperta</B></SPAN><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: =
IT"><o:p></o:p></SPAN></B></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: =
black"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-style: italic"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3D3>
<HR>
</FONT></SPAN></o:p></FONT></SPAN></P>
<DIV><FONT face=3D"Futura Md BT" =
size=3D4><STRONG></STRONG></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3D"Futura Md BT" =
size=3D4><STRONG>IMPERO,</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3D"Futura Md BT" size=3D4><STRONG>GUERRA=20
INFINITA,</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3D"Futura Md BT" size=3D4><STRONG>POTERE=20
NUCLEARE</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>LUNEDI' 15 DICEMBRE</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ORE 17,30</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>SALA DEL COMUNE</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>PIAZZA 2 GIUGNO</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>CARRARA</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>INCONTRO CON</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D4><STRONG>GIULIETTO =
CHIESA</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>GIORNALISTA, PRESIDENTE =
MEGACHIP</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D4><STRONG>MANLIO =
DINUCCI</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>SAGGISTA, AUTORE DEL LIBRO =
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>"IL POTERE NUCLEARE"</FONT></DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><FONT face=3DArial =
size=3D3><o:p><SPAN=20
class=3D491014214-17092003></P></SPAN></o:p></FONT></SPAN>
<P></P></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<HR>

<P></P>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; =
mso-bidi-font-weight: bold"><o:p><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D491014214-17092003><FONT=20
face=3DArial><STRONG>NOVITA' EDIZIONI PUNTO =
ROSSO</STRONG></FONT></SPAN></SPAN>=20
</P></DIV></DIV></DIV>
<DIV>
<DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial size=3D2>
<HR>
</FONT></SPAN>
<P></P></SPAN></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2><STRONG>AA.VV.<BR><SPAN =
class=3D419322313-18112003>Q</SPAN>uestione agraria=20
e globalizzazione<BR></STRONG></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Cruciale per l=E2=80=99avvenire dell=E2=80=99umanit=C3=A0, la =
questione agraria =C3=A8 al cuore=20
delle contraddizioni e delle aberrazioni dell=E2=80=99attuale =
globalizzazione. Le=20
politiche del libero scambio, imposte nelle condizioni di estrema =
ineguaglianza,=20
accrescono i divari: sovraproduzione da una parte, malnutrizione =
dall=E2=80=99altra. I=20
problemi sociali e ambientali causati dal modello agricolo dominante =
sono=20
palesi: crollo dei prezzi internazionali, esodo rurale massiccio,=20
pauperizzazione, carestie ricorrenti nel sud, crisi alimentare al=20
nord...<BR>Questa dinamica =C3=A8 a favore delle transnazionali =
dell=E2=80=99industria=20
alimentare, ma penalizza centinaia di milioni di piccoli contadini. =
<BR>La=20
problematica dell=E2=80=99acesso alla terra rinvia alle differenti =
concezioni della=20
riforma agraria: da una parte quelle in sontonia con la liberalizzazione =
dei=20
mercati, dall=E2=80=99altra quelle per una vera democratizzazione =
dell=E2=80=99agricoltura.=20
L=E2=80=99articolazione sul piano internazionale di numerosi movimenti =
contadini locali=20
rimette la questione delle alternative al centro dei dibattiti. Saggi =
sulla=20
questione agraria nel mondo e sulle sue implicazioni teoriche e =
politiche.=20
Collana Quaderni di Alternatives Sud, pp. 260, 13=20
Euro<BR></P></FONT></SPAN></SPAN><SPAN class=3D310260611-10042003><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><FONT face=3DArial size=3D2>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt"><BR><STRONG>Fran=C3=A7ois=20
Houtart<BR>La tirannia del mercato e le sue alternative<BR></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">I testi presentati in =
questo=20
lavoro cercano di smontare il discorso classico sul mercato che presenta =

quest=E2=80=99ultimo come dimostrazione e come unico meccanismo capace =
di risolvere i=20
problemi economici e sociali dell=E2=80=99umanit=C3=A0.<BR>In Europa, la =
forma di mercato=20
esistente, vale a dire il mercato capitalistico, viene messo in =
discussione=20
soltanto da una minoranza. Diventa dunque importante mettere a =
disposizione di=20
un pubblico il pi=C3=B9 vasto possibile delle analisi che permettano di =
comprendere i=20
meccanismi di funzionamento del =E2=80=9Ccapitalismo reale=E2=80=9D. =
Collana Libri/FMA n 9, pp.=20
224, 13 Euro<BR></P></FONT></SPAN></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2></FONT></SPAN></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Forum Mondiale delle Alternative<BR>a cura di F. Houtart, S. =
Amin=20
</FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN =
class=3D824590314-05052003><STRONG><FONT face=3DArial=20
size=3D2>La globalizzazione delle resistenze<SPAN =
class=3D419322313-18112003>.=20
</SPAN>Lo stato delle lotte 2002/2003</FONT></STRONG></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN class=3D824590314-05052003><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Il libro raccoglie i contributi di diversi autori da tutte le =
parti del=20
mondo sullo stato delle lotte nei diversi continenti e alcuni saggi sui =
temi=20
principali della resistenza alla globalizzazione capitalistica e sulle =
sue=20
alternative. </FONT></SPAN></SPAN></P><SPAN =
class=3D310260611-10042003><SPAN=20
class=3D824590314-05052003>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><BR><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Collana Libri FMA/8, pp. 420, 15 Euro. </FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Pubblicato in collaborazione con Terre Des =
Hommes</FONT></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial=20
size=3D2></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Indice</FONT></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial><FONT=20
size=3D2><STRONG>1. Lo stato dei Luoghi =E2=80=93 Lo stato delle =
lotte</STRONG><BR>1.=20
L=E2=80=99Asia dell=E2=80=99Est. 2. La Cina. 3. Il Sudest asiatico. 4. =
L=E2=80=99india. 5. Il Mondo=20
Arabo e il Medio Oriente. 6. L=E2=80=99Africa Subsahariana. 7. =
L=E2=80=99America Latina. 8.=20
L=E2=80=99America del Nord. 9. L=E2=80=99Europa dell=E2=80=99Est. 10. =
L=E2=80=99Europa=20
Occidentale</FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial><FONT=20
size=3D2><STRONG>2. Le poste in gioco globali delle lotte=20
contemporanee</STRONG><BR>1. Il petrolio chiave del dominio economico. =
2.=20
L=E2=80=99acqua, sfida globale dell=E2=80=99avvenire, tra =
privatizzazione e bene comune=20
dell=E2=80=99umanit=C3=A0. 3. Il debito estero, meccanismo di estrazione =
delle ricchezze. 4.=20
La lotta contro la povert=C3=A0, utilit=C3=A0 politica di un argomento =
nel nuovo ordine=20
mondiale. 5. I movimenti delle donne per un=E2=80=99altra =
globalizzazione. 6. La=20
militarizzazione del mondo e le nuove condizioni della =
pace</FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial><FONT=20
size=3D2><STRONG>3. L=E2=80=99ampiezza delle sfide, riflessioni sulle =
origini e i percorsi=20
delle resistenze e delle lotte<BR></STRONG>1. La dimensione economica. =
2. La=20
dimensione sociale. 3. La dimensione culturale. 4. La dimensione=20
politica</FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial><FONT=20
size=3D2><STRONG>4. La ricerca delle alternative<BR></STRONG>1. Il =
paradigma dello=20
sviluppo. 2. Progetti e livelli delle alternativie</FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial=20
size=3D2></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D522370512-15072003><FONT face=3DArial=20
size=3D2>----------------------------------------------------------------=
----</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2></FONT></STRONG></SPAN></SPAN><STRONG><FONT face=3DArial=20
size=3D2></FONT></STRONG>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Atilio A. Boron</FONT></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>I<SPAN class=3D522370512-15072003>MPERO</SPAN> & =
IMPERIALISMO<BR>Una=20
lettura critica di Michael Hardt e Antonio Negri</FONT></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial=20
size=3D2></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial=20
size=3D2>L=E2=80=99imperialismo attuale non =C3=A8 lo stesso di =
trent=E2=80=99anni fa. E=E2=80=99 cambiato, ma=20
non =C3=A8 diventato il suo contrario, come ci propina la mistificazione =

neoliberista.<BR>Esso continua ad opprimere i popoli e le nazioni, =
seminando ad=20
ogni passo dolore, distruzione e morte. Nonostante i cambiamenti =
conserva la sua=20
identit=C3=A0 e struttura e continua a perpetuare la sua funzione =
storica nella=20
logica dell=E2=80=99accomulazione mondiale del capitale. Le sue =
mutazioni, la sua=20
volatile e pericolosa compresenza di tradizione e innovazione, richiede =
la=20
costruzione di un nuovo approccio che ci permetta di capire la natura =
attuale=20
dell=E2=80=99imperialismo.<BR>Questa continuit=C3=A0 dei paradigmi =
fondamentali=20
dell=E2=80=99imperialismo - non necessariamente della sua fenomenologia =
- viene ignorata=20
nell=E2=80=99opera di Hardt e Negri, tanto che in nome di tale negazione =
essi=20
definiscono l=E2=80=99Impero.<BR>Cercheremo, con questo libro, di =
dimostrare che, come=20
le Mura di Gerico non crollarono di fronte al suono delle tro<SPAN=20
class=3D165421412-14102003>m</SPAN>be di Giusu=C3=A8 e dei suoi =
sacerdoti, cos=C3=AC nemmeno=20
la realt=C3=A0 dell=E2=80=99imperialismo svanisce davanti alla fantasia =
dei=20
filosofi.</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><EM><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Atilio A. Boron =C3=A8 docente di Teoria politica e sociale =
all=E2=80=99Universit=C3=A0 di=20
Buenos Aires (UBA) <BR>ed =C3=A8 segretario della CLACSO (Consiglio =
latinoamericano=20
di scienze sociali)</FONT></EM></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2>Collana Libri Varia, pp. 160, 10 Euro. </FONT></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial=20
size=3D2><BR><STRONG>&nbsp;=20
<HR>
</STRONG></FONT></SPAN></o:p></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN><FONT =
face=3DArial=20
size=3D3><SPAN class=3D491014214-17092003><SPAN=20
class=3D165421412-14102003><STRONG>BIBLIOTECA =
MINIMA</STRONG></SPAN></SPAN></FONT>=20

<P></P></DIV></DIV>
<P class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial =
size=3D3><SPAN=20
class=3D491014214-17092003><SPAN=20
class=3D165421412-14102003></P><STRONG></STRONG><STRONG></STRONG>
<HR>
</SPAN></SPAN></FONT>
<P></P><FONT face=3DArial><SPAN class=3D165421412-14102003><SPAN=20
class=3D419322313-18112003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">ROMANO GASPAROTTI =E2=80=93 I MITI DELLA =
GLOBALIZZAZIONE. GUERRA=20
PREVENTIVA E LOGICA DELLE IMMUNITA=E2=80=99 =E2=80=93 prefazione di =
Pietro=20
Barcellona<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">EDIZIONI DEDALO, BARI 2003, pp. 219, =E2=82=AC =

15<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Un=20
libro che affronta la costellazione dei problemi attorno alle nozioni di =

globalizzazione, alternative, postmodernismo, guerra, culture, =
alterit=C3=A0 ecc. in=20
un modo insolito, ma molto fecondo. Un libro che raccomandiamo con =
piacere=20
scritto da un animatore delle attivit=C3=A0 del Punto Rosso =
nell=E2=80=99area di=20
Venezia.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><SPAN class=3D383480214-27112003><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
-----------</FONT></SPAN>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">MAURIZIO ZIPPONI =E2=80=93 SI PUO=E2=80=99 =
OPERAI, PRECARI, IMPIEGATI E=20
IMPRESE IN UN NUOVO SISTEMA =E2=80=93 MURSIA MILANO 2003, pp. 252, =
=E2=82=AC=20
12,50<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Un=20
libro scritto in collaborazione con Lella Bellina da un protagonista =
delle pi=C3=B9=20
recenti vicende sindacali e politiche dell=E2=80=99area lombarda. I =
lavoratori non solo=20
come specie umiliata e vilipesa, da proteggere, ma soggetti delle =
proposte=20
alternative (come per esempio la trasformazione dell=E2=80=99area di =
Arese),=20
dell=E2=80=99innovazione, della possibile ricomposizione con il =
precariato e con tutte=20
le figure della flessibilizzazione.<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><FONT =

face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'"><SPAN=20
class=3D383480214-27112003>----------------------------------------------=
-------------</SPAN></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'"></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">Vincenzo=20
Accattatis, <I>Il giudice nello stato liberaldemocratico</I>, Firenze, =
Il Ponte=20
Editore, 2003<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">pp.=20
186; Euro 10<SPAN class=3D383480214-27112003>. </SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">Isbn=20
88-88861-07-6<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">La=20
difficile lotta per la realizzazione dell=E2=80=99indipendenza della =
magistratura in=20
Italia; la politicizzazione della magistratura e la possibile iscrizione =
dei=20
magistrati ai partiti politici; l=E2=80=99azione delle <I>lobbies</I> =
sulla=20
magistratura; la corruzione dei giudici; il sistema delle =
raccomandazioni;=20
l=E2=80=99iscrizione dei giudici alle logge massoniche; le =
=E2=80=9Ctoghe rosse=E2=80=9D sono i temi=20
affrontati in questo libro. In appendice il =E2=80=9Ccaso =
Berlusconi=E2=80=9D, in Italia e in=20
Europa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm; LINE-HEIGHT: 12pt"><SPAN =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'">In=20
definitiva, una breve storia dell=E2=80=99indipendenza della =
magistratura con l=E2=80=99ottica=20
di mettere a fuoco i molti problemi, politici e sociali, che questa =
comporta.=20
Una storia, cio=C3=A8, delle ombre dello Stato liberaldemocratico che, =
pur in=20
presenza di una Costituzione di ispirazione antifascista, non =C3=A8 =
riuscito a=20
rinnovarsi.</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'; mso-bidi-font-size: 11.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: windowtext; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'; mso-bidi-font-size: 11.0pt"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></P>
<P class=3Dponte style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3>Vincenzo Accattatis ha svolto le =
funzioni di=20
giudice del lavoro e di giudice di sorveglianza presso il tribunale di =
Pisa. =C3=88=20
stato privato delle funzioni di giudice di sorveglianza per aver preso=20
iniziative giudicate eterodosse. La relativa vicenda =C3=A8 documentata =
in=20
<I>Magistrati scomodi. Un tentativo di epurazione</I> (Bari, Dedalo, =
1974) e in=20
<I>Crimini di pace</I> (Torino, Einaudi, 1975). Collabora a quotidiani e =

riviste. Per la Feltrinelli ha diretto le collane =C2=ABPolitica e =
giustizia=C2=BB e =C2=ABIl=20
socialismo giuridico=C2=BB. Fra i suoi libri pi=C3=BA recenti, =
<I>Governo dei giudici e=20
giudici del governo</I>, Milano, Angeli, 1998, e <I>Quale Europa?</I>,=20
Milano,&nbsp;<SPAN class=3D383480214-27112003>Edizioni </SPAN>Punto =
Rosso,=20
2000</FONT></P>
<P class=3Dponte style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" size=3D3></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3Dponte style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-INDENT: 0cm">
<HR>
</SPAN></SPAN></FONT></FONT></FONT></SPAN></FONT><SPAN=20
class=3D383480214-27112003><FONT =
size=3D4><STRONG>MATERIALI</STRONG></FONT></SPAN>=20
<P></P></DIV>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><STRONG><FONT =
size=3D4>FSE=20
Parigi 2003<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></FONT></STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">di=20
</SPAN><st1:PersonName><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Mari</SPAN></st1:PersonName><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">o Agostinelli<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Premessa<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">"Non =C3=A8 =
stato facile=20
prendere l'eredit=C3=A0 dell'immenso successo di Firenze". Con queste =
parole Michel=20
Rousseau, segretario di Euromarches-marches europeennes ed uno degli=20
organizzatori del Forum Sociale Europeo 2003 di Parigi, inizia la sua =
lettera di=20
ringraziamento e di compiacimento indirizzata a quanti hanno dato vita =
alla=20
cinque giorni di Paris-St. Denis- Bobigny-Ivry dei movimenti sociali=20
dell'Europa. C'=C3=A8 tutta la soggezione per la sorpresa magnifica, =
quasi=20
impossibile da ripetere, con cui si era usciti dai dibattiti della =
Fortezza da=20
Basso e si era riconsegnata Firenze alla pace con un fiume di un milione =
di=20
persone, dopo averla liberata dalla paura e dall'ira animosa e ridicola =
delle=20
Fallaci, degli Zeffirelli, dei Berlusconi. E c'=C3=A8 una parte anche =
del rammarico=20
con cui, a distanza di un anno - quasi un secolo di questi tempi! - si=20
registrano le sfasature tra movimento e politica, tra societ=C3=A0 ed =
istituzioni,=20
tra aspirazioni mature al cambiamento e la violenza oscurantista del =
terrorismo=20
e della guerra. Uno stare in campo fiducioso della democrazia mentre i =
poteri=20
convergono sulla visione unilaterale di una elite mondiale che non cerca =
il=20
consenso. A mio avviso non si sta rendendo giustizia a ci=C3=B2 che =
questo movimento=20
duraturo, in grado di emergere ad ogni appuntamento significativo, =
radicato in=20
forme sconosciute alle esperienze che l'hanno preceduto, costituisce per =
la=20
ricostruzione di uno spazio pubblico in cui la rappresentanza, la =
democrazia ed=20
i diritti valgano in s=C3=A9 e non come appendici residuali del mercato, =
che ha preso=20
in mano le sorti e traccia una rovinosa direzione di marcia per il =
pianeta. A=20
dire il vero, questo =C3=A8 il movimento che prende atto dei guasti e =
dei fallimenti=20
del neoliberismo e con la radicalit=C3=A0 suggerita dal realismo si =
rifiuta di agire=20
solo a valle, negli spazi ritagliati dal capitalismo compassionevole o =
dalle=20
guerre umanitarie, ormai diventati tout court corporativismo populista e =
guerra=20
infinita e preventiva.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">Penso che in =
Italia, in=20
particolare, l'urgenza drammatica del caso Berlusconi contribuisca ad =
assumere=20
solo in chiave tattica le novit=C3=A0 sul fronte sociale ed a far =
dimenticare che non=20
si vince a sinistra solo per accorte manovre degli stati maggiori. =
Basterebbe=20
riflettere sul fatto che il pi=C3=B9 alto grado di unit=C3=A0 e di =
alterit=C3=A0 al Governo =C3=A8=20
proprio venuto in questi ultimi anni attorno a contenuti - pace, =
partecipazione,=20
diritti del lavoro, beni pubblici, libert=C3=A0 di informazione, =
uguaglianza di=20
fronte alla giustizia - che sono state al centro delle iniziative =
pi=C3=B9 vaste=20
degli ultimi trentanni, ma su cui le alleanze politiche nel centro =
sinistra=20
continuano a glissare. Cos=C3=AC l'intera nostra stampa, con la sola =
eccezione di=20
Liberazione ed, in parte, del Manifesto, non ha dato risalto alcuno agli =
eventi=20
parigini, al contrario della stampa d'Oltralpe o di quella spagnola e =
tedesca,=20
che dedicavano intere pagine alla riflessione e non solo alla cronaca. =
Sembrer=C3=A0=20
un paradosso, ma Fassino, che l'anno scorso dichiarava poco felicemente =
di non=20
aver preso parte alla manifestazione fiorentina "per non metterci il =
cappello",=20
quest'anno ha convocato senza esitazioni l'assemblea congressuale dei DS =
per la=20
lista unica alle europee proprio in concomitanza con il pi=C3=B9 grande =
appuntamento=20
di massa del continente. D'altra parte gli stessi intellettuali italiani =
sono=20
rimasti alla finestra e non solo per quella sottile pretesa di =
autosufficienza=20
culturale che anima un poco gli organizzatori francesi=E2=80=A6 Certo, =
l'organizzazione=20
decentrata, nelle tre banlieuses separate da ore di collegamenti =
metropolitani=20
ha nuociuto all'unitariet=C3=A0 delle presenze ed alla comunicazione tra =
i 53000=20
iscritti distribuiti su 55 plenarie, 250 seminari, un centinaio di =
laboratori,=20
assistiti da 2000 volontari e 1200 interpreti. Certo, la maggiore =
disponibilit=C3=A0=20
verso la manifestazione dello stesso Governo francese ha caricato di =
minore=20
tensione i lavori del Forum e ne ha quindi ridotto l'impatto =
esclusivamente=20
conflittuale che piace cos=C3=AC tanto alla rappresentazione mediatica =
che da noi va=20
per la maggiore. Certo, il movimento francese esprime un pluralismo meno =
ampio=20
di quello italiano, una maggiore rigidit=C3=A0 culturale, una presenza =
meno militante=20
delle ispirazioni religiose che si contaminano con le formazioni laiche, =
un=20
raccordo pi=C3=B9 incerto con il movimento sindacale. Certo, =
bisogner=C3=A0 riflettere=20
sulla opportunit=C3=A0 di appuntamenti talmente vasti da annacquare la =
caratteristica=20
forse pi=C3=B9 proficua del "movimento dei movimenti", che =C3=A8 quella =
di mettere in=20
comunicazione e relazione temi, esperienze e appartenenze anche =
distanti, ma=20
riconducibili alla potentissima categoria del contrasto alla guerra e al =

liberismo. Ed in futuro potrebbe essere utile organizzare =
approfondimenti=20
tematici lasciando ai forum territoriali continentali o subcontinentali =
il ruolo=20
insostituibile di "fiera", di incontro, di scambio e di =
autoidentificazione in=20
un progetto comune. Ma tutto questo non spiega la sottovalutazione con =
cui il=20
dibattito politico-sociale italiano ha attraversato Parigi, quasi non si =

preoccupasse di prenderne in consegna le conclusioni. Proprio per =
ci=C3=B2 vorrei in=20
queste note riprendere almeno alcune delle novit=C3=A0 pi=C3=B9=20
rilevanti.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt 18pt; TEXT-INDENT: -18pt; mso-list: l0 =
level1 lfo1; tab-stops: list 18.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN=20
style=3D"mso-list: Ignore">1.<SPAN=20
style=3D"FONT: 7pt 'Times New Roman'">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">L'Europa dal=20
basso<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">"Il potere =
costituente sta=20
nelle mani e nella volont=C3=A0 dei cittadini europei, ma in questo =
momento si sta=20
elaborando un progetto di Costituzione Europea al di fuori della =
societ=C3=A0 civile:=20
questo progetto non risponde alle nostre aspirazioni; noi lottiamo per =
un'altra=20
Europa". Affermazioni molto impegnative, che sono contenute nel =
documento=20
dell'assemblea finale del 16 Novembre e che dovrebbero per lo meno =
trovare=20
qualche eco nel dibattito che segue le riunioni affannose<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>e le polemiche tra i governi =
della CIG=20
sotto la presidenza di Berlusconi. In effetti le critiche mosse dal FSE =
sono=20
state riprese da Fitoussi, da Lazar, da Habermas, da Derrida e perfino,=20
indirettamente, da Dahrendorff, ma l'attenzione puntigliosa che le =
assemblee=20
hanno dedicato ai contenuti della futura Costituzione non si =C3=A8 =
affatto tradotta=20
in lotta politica al tavolo delle forze e delle idee che hanno trovato=20
convergenza sulla Convenzione e che stancamente dibattono lontano ormai =
da=20
un'Europa federale e di democrazia sociale .E' estremamente =
significativo come=20
anche organizzazioni moderate e interne alla prassi istituzionale, come =
il=20
Movimento Federalista Europeo, si siano invece rivolte direttamente ai=20
partecipanti di Parigi con un appello per convocare una convenzione =
costituente=20
a sovranit=C3=A0 popolare in piena consonanza di contenuti, a =
testimonianza di una=20
avvenuta contaminazione: "un'Europa di pace che ripudia la guerra, una=20
cittadinanza cosmopolita legata alla residenza, un'Europa sociale e dei=20
diritti". E' in virt=C3=B9 di una autentica vitalit=C3=A0 che il FSE =
coglie l'orizzonte=20
continentale come contenitore spazio-temporale di rivendicazioni fino ad =
ora=20
difese e rielaborate solo in ambito nazionale, mentre sono invece in via =
di=20
smantellamento su scala globale. Corrisponde ad un salto di qualit=C3=A0 =

dell'iniziativa e ad una testimonianza di lucidit=C3=A0, dal momento che =
la=20
costruzione europea =C3=A8 un passaggio di civilt=C3=A0 prodotto dalle =
generazioni=20
precedenti ed in particolare da quella antifascista, che aveva =
individuato nel=20
lavoro e nel ripudio della guerra i tratti fondanti del patto sociale =
per il=20
futuro. Non =C3=A8 per caso che "bella ciao" =C3=A8 diventata "la" =
canzone delle ragazze e=20
dei ragazzi del movimento. A Parigi, assai pi=C3=B9 che a Firenze - e =
non poteva che=20
essere cos=C3=AC dal momento che si sta materializzando una costituzione =
"octroyee" a=20
dispetto di un protagonismo sociale tutt'altro che sopito - si =C3=A8 =
identificato un=20
percorso di aggancio tra lotte e campagne di massa e caratteri di nuova =
civilt=C3=A0=20
di una costruzione dell'Europa che incrocia la globalizzazione. Non =
propaganda,=20
n=C3=A9 un discorso generico sui valori dell'occidente, n=C3=A9 =
l'equivoco di una terza=20
via, ma la praticabilit=C3=A0 della pace senza se e senza ma di fronte =
alla=20
dimensione nuova della guerra, dello ius soli di fronte alla limitazione =
della=20
cittadinanza ai soli nativi, del diritto al lavoro e della piena =
occupazione di=20
fronte alla precariet=C3=A0 strutturale e al ridimensionamento in atto =
della=20
tradizione giuslavorista. Va poi detto che in particolare l'apporto =
francese e=20
tedesco alla discussione ha portato in luce il legame diretto tra =
servizi=20
pubblici e universalit=C3=A0 del welfare; ha fatto emergere il conflitto =
tra crescita=20
economica e valorizzazione della natura; ha fatto assumere la =
diversit=C3=A0=20
culturale come dimensione della stessa libert=C3=A0 di informazione e =
del diritto=20
alla comunicazione. Sono temi che erano restati in ombra nella =
discussione=20
precedente e che ora troveranno collocazione nell'elaborazione del Forum =
europeo=20
per la democrazia costituzionale. In<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>definitiva, rispetto alla Convenzione europea e ai lavori della =
CIG, a=20
Parigi =C3=A8 andata in porto una duplice operazione: quella di =
disvelare i tratti di=20
dottrina liberista assunti in un progetto di costituzione tenuto finora=20
gelosamente al riparo da un dibattito pubblico e quella di denunciare la =

stabilizzazione<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>di un =
governo=20
sovranazionale degli esecutivi, che interrompe il circuito della =
rappresentanza=20
e della sovranit=C3=A0 popolare riconosciuto dalle Costituzioni dei =
singoli Paesi=20
dell'Unione. Con queste convinzioni e con la messa a disposizione=20
dell'elaborazione dei tavoli tematici e delle campagne in corso, si =
=C3=A8 di fatto=20
aperto anche un confronto in piena autonomia tra il movimento e =
l'insieme delle=20
istituzioni democratiche di ciascun territorio e nazione, che potrebbero =
a loro=20
volta essere portate a confliggere con il deficit democratico e sociale =
delle=20
future istituzioni europee. La giornata di "azione per un'altra Europa" =
decisa=20
per il 9 Maggio, data prevista per la ratifica della Costituzione, =
rappresenta=20
una novit=C3=A0 con cui dovr=C3=A0 alla fine fare i conti un testo =
controverso, deludente=20
e contorto prodotto dalla Convenzione, ma che per l'opinione pubblica =
sembra=20
finora in discussione solo da destra. Per la preparazione di quella =
scadenza, il=20
FSE si rivolge in particolare al movimento sindacale europeo, che ha =
gi=C3=A0 in=20
parte risposto affermativamente con il dispiegamento di FIOM e IG Metall =
alla=20
testa del corteo del 16 Novembre.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">La critica al =
concetto di=20
crescita<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">Raramente, =
quanto al Forum=20
parigino, si =C3=A8 assistito ad una critica cos=C3=AC estesa al =
concetto di crescita.=20
Occorre dire che, al pari dell'accelerazione per la dimensione europea, =
anche su=20
questo aspetto viene ad<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>incidere un=20
fatto oggettivo portato dall'esterno, che =C3=A8 costituito nella =
fattispece dallo=20
sconvolgimento climatico e dall'inquietante canicola dell'estate europea =
del=20
2003. Alle parole supponenti e autoconsolatorie di Bush- "la crescita =
=C3=A8 la=20
chiave del progresso ambientale, in quanto fornisce le risorse che =
consentono di=20
investire nelle tecnologie appropriate: =C3=A8 la soluzione, non il =
problema" -<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Latouche, Altvater, Ravaioli, =
Ferrante,=20
Navarro, Stupples, e Diakos hanno cercato risposte nella decrescita e =
nel=20
rallentamento, con una rottura di non poco conto con la tradizione della =
stessa=20
sinistra. Si tratta della crisi del concetto quantitativo di =
"massimizzazione"=20
che ha dominato l'economia classica ed il processo di =
industrializzazione basato=20
sui combustibili fossili fino alla sua estremizzazione liberista, =
confermata=20
quando i conflitti con l'ambiente e con la societ=C3=A0 ne esigevano =
invece il=20
superamento. L'economia tradizionale non tiene in alcun conto il fatto =
che=20
materia ed energia entrano nel ciclo economico produttivo per uscirne =
degradati=20
e con minor valore: si =C3=A8 cos=C3=AC scoperto che l'aumento della =
produttivit=C3=A0 del=20
lavoro a scapito della produttivit=C3=A0 della natura =C3=A8 connaturato =
al modo di=20
produzione capitalistico e al sistema d'impresa, ma non crea solo guasti =

nell'immediato sul piano sociale , bens=C3=AC si rivela una scelta =
insostenibile nel=20
lungo periodo. Essendo inevitabile in termini fisici la decrescita della =

produzione al passare del tempo, occorre orientarsi a produrre valore =
con meno=20
materia, con meno energia, con maggiore lentezza, aumentando =
l'efficienza assai=20
pi=C3=B9 che la produttivit=C3=A0 dei processi. Si tratta di un =
mutamento enorme a livello=20
delle politiche industriali, dell'estensione dell'economia sociale, =
della=20
riappropriazione del proprio tempo e di una riconsiderazione della =
riduzione=20
dell'orario di lavoro, della definizione dei beni comuni come l'acqua e=20
l'energia da sottrarre alla commercializzazione ed alla privatizzazione. =
Occorre=20
convincersi che la produzione di qualsiasi bene o servizio, in termini =
di=20
consumo di materia e di degrado dell'energia, comporta =
un'opportunit=C3=A0 in meno=20
per gli esseri viventi che verranno dopo di noi. Si tratta di =
un'estensione=20
intergenerazionale del concetto di solidariet=C3=A0 a cui la politica =
che conosciamo=20
non ci ha affatto abituato e che obbliga ad uno spostamento del nostro =
orizzonte=20
temporale. Siamo oggi costretti a rivedere la nostra concezione dello =
sviluppo,=20
a sentirci parte di un destino comune con quelle risorse e quell'energia =
che=20
sono in grado di ordinare il mondo vivente, ma solo a costi =
sopportabili,=20
limitandone il degrado e consentendone la ricostruzione della base =
rinnovabile.=20
A fronte del progressivo esaurirsi delle fonti fossili occorrer=C3=A0 =
fasare sempre=20
di pi=C3=B9 i tempi della produzione e del consumo a quelli del flusso =
solare e dei=20
grandi cicli naturali come quello dell'acqua, elemento vitale per =
eccellenza. E'=20
in questa consapevolezza ancora abbozzata che si =C3=A8 sviluppato prima =
nel Forum=20
Mondiale ed ora anche in quello europeo un dibattito=20
sull'economia<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">del tutto =
irrituale e una=20
riflessione sulla "bioeconomia", una disciplina che ha incontrato nel =
passato=20
solo sporadiche attenzioni negli ambienti scientifici ed universitari =
del mondo=20
occidentale. La riprova di uno sforzo a tutto campo viene dal progetto =
varato a=20
St. Denis di un contratto mondiale per la conservazione e la =
qualit=C3=A0=20
dell'energia, in analogia con il contratto mondiale per l'acqua. La =
follia della=20
guerra e della corsa agli armamenti ha cos=C3=AC trovato una conferma =
anche come=20
crimine energetico-ambientale e come distruzione inferta anche alle =
generazioni=20
future.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">La presenza =
delle=20
donne<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;</FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">Gli attenti =
bilanciamenti=20
degli organizzatori del Forum prevedevano come condizione per una =
corretta=20
rappresentanza anche il pluralismo di genere. Ad ogni presidenza e ad =
ogni=20
gruppo di relatori spettava un pacchetto di proposte secondo equilibri=20
riconosciuti e concordati. Ma questo utile formalismo =C3=A8 stato in =
effetti=20
travolto durante tutta la manifestazione da un protagonismo assai =
significativo=20
da parte delle donne e dal peso assunto dalla iniziativa di avvio del =
Forum: una=20
assemblea per i diritti delle donne tenuta a Bobigny il 12 Novembre. =
Pi=C3=B9 di 5000=20
delegate provenienti da 44 Paesi hanno riempito una sala stracolma ed =
hanno=20
discusso della prospettiva di uguaglianza, sotto il cui profilo =C3=A8 =
stata posta la=20
questione di genere, in cinque gruppi dal titolo estremamente =
indicativo: donne=20
e guerra, donne e violenza, diritto al lavoro, donne e migranti, donne e =
potere.=20
Oltre all'inaspettata affluenza =C3=A8 stata la qualit=C3=A0 delle =
testimonianze e delle=20
proposte che ha dato un carattere all'evento, facendo pesare i contenuti =
del=20
documento finale sull'esito di tutte le plenarie dei giorni successivi. =
Come=20
contributo dall'Europa alla imprevedibile novit=C3=A0 della sessione sul =
patriarcato=20
che si terr=C3=A0 al Forum Mondiale in India, =C3=A8 stato denunciato il =
dominio maschile=20
che attraversa i rapporti sociali e sessuali nelle culture, nelle =
religioni, nei=20
comportamenti e come discriminazione irrisolta nella societ=C3=A0 e =
nella famiglia.=20
Questo dominio =C3=A8 stato tuttavia attualizzato e nei fatti riproposto =
come chiave=20
di lettura anche della societ=C3=A0 europea in evoluzione, con la sua=20
sottovalutazione della sfera della riproduzione, le tensioni sui nodi=20
dell'emigrazione, la difficolt=C3=A0 nell'incontro fra le culture, a =
partire=20
dall'acutissima prossimit=C3=A0 e attualit=C3=A0 della questione =
femminile nel mondo=20
islamico. Sfuggendo a tentazioni minoritarie, =C3=A8 stato avanzato il =
principio=20
dell'uguaglianza tra i sessi come valore dell'identit=C3=A0 democratica =
europea , da=20
riprendere nel testo costituzionale superando il concetto pi=C3=B9 =
debole di parit=C3=A0.=20
Quando poi nella sala di Bobigny =C3=A8 giunta la notizia della strage =
di Nassirya,=20
le donne italiane hanno legato l'emozione ed il dolore alla richiesta =
secca del=20
ritiro delle truppe in Iraq. "Via i signori della guerra, via la guerra =
dalla=20
storia, via l'Europa dalla guerra" sono le affermazioni del volantino =
che esse=20
hanno distribuito gi=C3=A0 nella serata davanti all'ambasciata italiana. =
Molti altri=20
temi, dal lavoro, all'informazione, all'immigrazione hanno ricevuto =
contributi=20
di rilievo. Tuttavia queste note non si propongono di essere in tutto=20
esaurienti, quanto di evocare la sostanza dentro e dietro l'evento. =
Concludere=20
una riflessione sulle giornate di Parigi con l'accenno alla presenza =
femminile=20
corrisponde alla certezza di essere in presenza di una fase di crescita =
e=20
consolidamento di questo movimento, costretto dalle "nebbie della =
guerra" a=20
temprarsi nei suoi orientamenti, a cercare la sua identit=C3=A0 e il suo =
profilo pi=C3=B9=20
su se stesso che nell'immagine che la potenza dei media gli vorrebbe =
assegnare.=20
Il timore che un ceto politico professionale potesse occupare la ribalta =
della=20
cronaca non ha mai impensierito il movimento femminista che cercava =
nella=20
pratica delle relazioni concrete il punto di verit=C3=A0 sulla propria =
crescita ed il=20
proprio potere. Oggi questo timore non deve sfiorare nemmeno noi, dato =
che fa=20
ancora differenza per la gente comune limitarsi a partecipare solo ai =
momenti=20
elettorali o essere invece soggetto di proposte, di processi democratici =

effettivi e di lotte con cui si costruisce solidariet=C3=A0 e si =
conquista giustizia=20
ed uguaglianza. Il movimento dei movimenti, che i Francesi hanno =
opportunamente=20
ribattezzato "altermondiale", rappresenta innanzitutto questo. In tal =
senso,=20
l'elaborazione di rivendicazioni sempre pi=C3=B9 organiche e il =
diffondersi di una=20
radicalit=C3=A0 aperta all'ascolto e ad un continuo confronto emanano un =
autentico=20
fascino costituente. Le rappresentazioni che il corteo dava di s=C3=A9 =
ai Campi Elisi=20
non possono non costituire un argomento di discussione anche per la =
crisi di=20
rappresentanza della sinistra: "siamo la stoffa dei sogni" era scritto =
su uno=20
striscione; "siamo diversi e plurali e questa =C3=A8 la nostra forza" =
=C3=A8 scritto nel=20
documento finale.<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>Perch=C3=A9 qui da noi=20
tanto silenzio? </FONT></SPAN></P>
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New Roman">
<HR>
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{\*\pnseclvl5\pndec\pnstart1\pnindent720\pnhang{\pntxtb (}{\pntxta =
)}}{\*\pnseclvl6\pnlcltr\pnstart1\pnindent720\pnhang{\pntxtb (}{\pntxta =
)}}{\*\pnseclvl7\pnlcrm\pnstart1\pnindent720\pnhang{\pntxtb (}{\pntxta =
)}}{\*\pnseclvl8
\pnlcltr\pnstart1\pnindent720\pnhang{\pntxtb (}{\pntxta =
)}}{\*\pnseclvl9\pnlcrm\pnstart1\pnindent720\pnhang{\pntxtb (}{\pntxta =
)}}\pard\plain \s1\ql =
\li0\ri0\keepn\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\outlinelevel0\adjustright=
\rin0\lin0\itap0=20
\fs24\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {
\par=20
\par }{\b\f1 SAMIR AMIN
\par }\pard\plain \ql =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
\fs20\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\f1\fs24=20
\par }{\b\f1\fs24 GEOPOLITICA DELL\rquote IMPERIALISMO CONTEMPORANEO
\par }{\b\fs24=20
\par=20
\par }\pard\plain \s15\qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
\fs24\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {L\rquote =
analisi che qui propongo si inquadra in una concezione storica generale =
dell\rquote=20
espansione capital}{i}{sta che ho sviluppato altrove, e sulla quale in =
questa sede non torner\'f2 (1). In base a questa conc}{e}{zione, il =
capitalismo \'e8 sempre stato per sua natura, fin dalle origini, un =
sistema polarizzante, cio\'e8
imperialista. Tale polarizzazione \endash cio\'e8 la formazione =
simultanea di centri dominanti e di periferie dominate, e la loro =
riproduzione sempre pi\'f9 approfondita di tappa in tappa \endash \'e8 =
immanente al proce}{s}{
so di accumulazione del capitale operante su scala mondiale, fondato su =
ci\'f2 che ho definito \'93la le}{g}{ge del valore mondializzata\'94. =20
\par }\pard\plain \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
\fs20\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\fs24 In questa =
teoria dell\rquote espansione mondiale del capitalismo le trasformazioni =
qua
litative dei sistemi di accumulazione da una fase all\rquote altra della =
sua storia determinano a loro volta le forme successive della =
polarizzazione asimmetrica centro-periferie, cio\'e8 dell\rquote =
imperialismo concreto. Il sistema mo}{\fs24 n}{\fs24=20
diale contemporaneo \'e8 dunque destinato a restare imperialista =
(polarizzante) per tutto il futuro pr}{\fs24 e}{\fs24 vedibile, dato che =
la logica fondamentale del suo sviluppo resta determinata dal dominio =
dei rappo}{\fs24 r}{\fs24=20
ti di produzione capitalistici. Questa teoria dunque associa =
strettamente imperialismo e processo di accumulazione del capitale su =
scala mondiale, che a parer mio costituiscono allora una sola realt\'e0
le cui diverse dimensioni sono indissociabili. Essa si differenzia =
quindi sia dalla versione volgarizzata della teoria leninista =
dell\rquote imperialismo come \'93fase suprema del capitalismo\'94 (come =
se le fasi prec}{\fs24 e}{\fs24 denti dell\rquote=20
espansione mondiale del capitalismo non fossero state polarizzanti), sia =
dalle teorie post-moderne contemporanee che definiscono la nuova =
mondializzazione come \'93post-imperialista\'94. (2)
\par=20
\par }{\b\fs24=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 1.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 Dal =
conflitto permanente degli imperialismi all\rquote imperialismo =
collettivo
\par }\pard \qj \li0\ri0\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 {\fs24=20
\par Nel suo sviluppo mondiale l\rquote imperialismo si \'e8 sempre =
coniugato al plurale, dalle sue origini nel XVI secolo fino al 1945. Il =
conflitto fra imperialismi, permanente e spesso violento, ha
occupato un posto decisivo nella trasformazione del mondo, alla pari =
della lotta di classe con cui si esprimono le contraddizioni =
fondamentali del capitalismo. Al nostro tempo lotte sociali e conflitti =
imperialistici si articolano strettamente e tale ar
ticolazione determina il percorso del capitalismo realmente esistente. =
Faccio notare anche che l\rquote analisi che ho proposto su questo tema =
prende le distanze da quella della \'93successione delle egemonie\'94.
\par La seconda guerra mondiale si \'e8 conclusa con una grande =
trasformazione che ha investito le forme dell\rquote imperialismo: la =
sostituzione di un imperialismo collettivo che associa l\rquote=20
insieme dei centri del sistema mondiale capitalista (semplificando: la =
\'93triade\'94, cio\'e8 gli Stati Uniti con la loro provincia }{\fs24 =
e}{\fs24 sterna del Canada, l\rquote Europa occidentale e centrale, il =
Giappone) alla molteplicit\'e0
degli imperialismi in conflitto permanente. Questa nuova forma di =
espansione imperialista \'e8 passata per diverse fasi di sviluppo, ma =
\'e8 sempre ben presente. In questa prospettiva va sit
uato il ruolo egemonico eventuale degli Stati Uniti, di cui bisogner\'e0 =
allora precisare le basi come le forme con cui si articolano al =
nu}{\fs24 o}{\fs24=20
vo imperialismo collettivo. Queste questioni pongono dei problemi che =
sono precisamente quelli che cercheremo di trattare in questo articolo.
\par Gli Stati Uniti hanno tratto un vantaggio enorme dalla seconda =
guerra mondiale, che aveva invece rovinato i contendenti principali =
\endash l\rquote Europa, l\rquote Unione Sovietica, la Cina e il =
Giappone. Si trovavano quindi nella possibilit\'e0
di esercitare la loro egemonia economica, giacch\'e9 concentravano =
pi\'f9 della met\'e0 della produzione industriale del mondo di allora e =
avevano l\rquote esclusiva delle nuove tecnologie che dovevano =
determinare lo sviluppo della seconda met\'e0
del secolo. Inoltre avevano l\rquote esclusiva dell\rquote arma =
nucleare \endash la nuova arma \'93assoluta\'94. Per questo io fisso =
l\rquote inizio del dopoguerra non a Yalta, come si dice comunemente (a =
Yalta gli Stati Uniti non avevano ancora l
\rquote arma) ma a P}{\fs24 o}{\fs24 stdam, cio\'e8 qualche giorno prima =
del bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. A Postdam il tono degli =
Americani era gi\'e0 cambiato: avevano gi\'e0 preso la decisione di =
iniziare quella che doveva d}{\fs24 i}{\fs24=20
ventare la \'93guerra fredda\'94.
\par Il doppio vantaggio assoluto si \'e8 eroso peraltro in un tempo =
relativamente breve (due decenni), con il doppio recupero \endash =
economico per l\rquote Europa capitalista e il Giappone, militare per =
l\rquote Unione Sovi}{\fs24 e}{\fs24 tica. Si ricorder
\'e0 che questo relativo arretramento della potenza degli Stati Uniti a =
quell\rquote epoca al}{\fs24 i}{\fs24 ment\'f2 una fioritura di discorsi =
sul \'93declino americano\'94 e sui futuri egemonismi alternativi =
(l\rquote Europa, il Giappone, poi la Cina
\'85).
\par E\rquote il momento del gollismo. De Gaulle considera che gli =
Stati Uniti dal 1945 in poi hanno l\rquote obiettivo di controllare =
tutta la regione eurasiatica. E che Washington \'e8 riuscito ad avanzare =
le sue pedine rovinando l\rquote Europa \endash l
\rquote Europa \'93vera\'94, dall\rquote Atlantico agli Urali, inclusa =
cio\'e8 la \'93Russia s}{\fs24 o}{\fs24 vietica\'94, come diceva lui =
\endash e agitando lo spettro di una \'93aggressione\'94
di Mosca, alla quale egli non credeva. Secondo me la sua analisi era =
realistica e perfetta. Ma era il solo a proporla. La controstr}{\fs24 =
a}{\fs24 tegia che egli prospettava di fronte all\rquote =
\'93atlantismo\'94
proposto da Washington si fondava sulla rico}{\fs24 n}{\fs24 ciliazione =
franco-tedesca, sulla cui base mettere in cantiere la costruzione di =
un\rquote Europa \'93non amer}{\fs24 i}{\fs24 cana\'94, curando di =
tenerne fuori la Gran Bretagna giudicata=20
\endash giustamente \endash come il cavallo di Troia dell\rquote =
atlantismo. L\rquote Europa in questione potrebbe allora aprire la via =
a una riconciliazione con la Russia (sovietica). Riconciliare e =
riavvicinare i tre grandi popoli europei \endash=20
francesi, tedeschi e russi \endash porrebbe definitivamente termine al =
progetto americano di dominio del mondo. Il conflitto interno che =
dilania il progetto europeo si pu\'f2 allora riassumere nella scelta fra =
due alternative: l\rquote Europa (a}{\fs24=20
t}{\fs24 lantica) come risvolto europeo del progetto americano oppure =
l\rquote Europa (che in prospettiva si co}{\fs24 m}{\fs24 pleti con la =
Russia) non atlantica. Questo conflitto resta tuttora irrisolto. Ma le =
ulteriori evoluzioni \endash=20
la fine del gollismo, l\rquote ammissione della Gran Bretagna =
all\rquote Europa, l\rquote allargamento ad est, il crollo sovietico =
\endash hanno finora favorito quello che io chiamo il \'93dissolvimento =
del progetto europeo\'94 e la sua \'93
duplice diluizione nella globalizzazione economica neoliberista e =
nell\rquote allineamento politico-militare su Washington\'94. (3) Tale =
evoluzione rafforza d\rquote altra parte la solidit\'e0 del carattere =
collettivo dell\rquote=20
imperialismo della triade.
\par Si tratta dunque di una trasformazione qualitativa =
\'93definitiva\'94 (non congiunturale)? Implica forz}{\fs24 o}{\fs24 =
samente una qualche }{\i\fs24 leadership}{\fs24 degli Stati Uniti ? =
Prima di tentare una risposta a queste domande \'e8
necessario esplicitare con maggior precisione in che cosa consiste il =
\'93progetto\'94 degli Stati Uniti.
\par }{\b\fs24=20
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 2.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 Il =
progetto della classe dirigente degli Stati Uniti: estendere la dottrina =
Monroe a tutto il pianeta
\par }\pard \qj \li0\ri0\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 {\fs24=20
\par Questo progetto, che io senza esitare definirei smisurato, quasi =
demenziale, e anche criminale per ci\'f2 che implica, non \'e8 nato =
nella testa del presidente Bush junior per essere attuato da una giunta =
di estrema destra, giunta al potere con una sp
ecie di colpo di stato dopo elezioni dubbiose.
\par E\rquote invece il progetto che la classe dirigente degli Stati =
Uniti persegue dal 1945 e che non ha mai a}{\fs24 b}{\fs24 bandonato, =
anche se ovviamente la sua attuazione ha sofferto alti e bassi, ha avuto =
diverse vicissit}{\fs24 u}{\fs24 dini ed \'e8
stata messa in scacco qua e l\'e0, e non ha potuto venir perseguita con =
coerenza e violenza se non in certi momenti congiunturali come il =
nostro, dopo il crollo dell\rquote Unione Sovietica.
\par Il progetto ha sempre attribuito un ruolo decisivo alla dimensione =
militare. E\rquote stato concepito dopo Postdam, come ho gi\'e0 =
ricordato, sulla base del monopolio nucleare. Molto rapidamente gli =
Stati }{\fs24 U}{\fs24=20
niti hanno elaborato una strategia militare globale, dividendo il =
pianeta in regioni ognuna affidata alla responsabilit\'e0 e al controllo =
di un \'93US Military Command\'94. Rinvio a ci\'f2 che ho scritto su =
qu}{\fs24 e}{\fs24=20
sta materia ancor prima del crollo dell\rquote Urss, e sulla posizione =
prioritaria occupata dal Medio Orie}{\fs24 n}{\fs24 te in questa visione =
strategica globale. (4) L\rquote obiettivo non era soltanto di =
\'93accerchiare l\rquote Urss\'94
(e la Cina) ma anche di disporre di mezzi che rendessero Washington il =
padrone in ultima istanza di tutte le regioni del pianeta. In altri =
termini, di estendere a tutto il pianeta la dottrina Monroe, che in =
effetti attribuisce agli Stati Uniti il \'93
diritto\'94 esclusivo di gestire tutto il Nuovo Mondo in base a ci\'f2 =
che e}{\fs24 s}{\fs24 si definiscono i loro \'93interessi nazionali\'94.
\par Il progetto implica che \'93la sovranit\'e0 degli interessi =
nazionali degli Stati Uniti\'94 sia posta al di sopra di tutti gli altri =
principi che regolano i comportamenti politici considerati come mezzi =
\'93legittimi\'94
; esso sviluppa una diffidenza sistematica nei confronti di ogni forma =
di diritto sovranazionale. Gli imperialismi del passato non si =
comportavano certo in maniera diversa e coloro che cercano di sm}{\fs24 =
i}{\fs24 nuire le responsabilit\'e0 \endash=20
e i comportamenti criminali \endash dell\rquote }{\i\fs24 =
establishment}{\fs24 statunitense nel momento attuale, e di trovargli =
delle \'93scuse\'94 (5), riprendono questo stesso argomento \endash =
quello di antecedenti storici indiscutibili.
\par Ma questo precisamente avremmo voluto cambiare nella storia, e lo =
si \'e8 tentato dopo il 1945. Il co}{\fs24 n}{\fs24 flitto fra gli =
imperialismi e il disprezzo del diritto internazionale da parte delle =
potenze fasciste av}{\fs24 e}{\fs24=20
vano prodotto gli orrori della seconda guerra mondiale, e per questo =
l\rquote Onu \'e8 stata fondata su un nuovo principio che proclama il =
carattere illegittimo della guerra. Gli Stati Uniti \endash si dir\'e0 =
\endash=20
non solo hanno adottato in pieno tale principio, ma ne sono stati i =
primi iniziatori. All\rquote indomani della prima guerra mondiale il =
presi
dente Wilson auspicava di rifondare la politica internazionale =
precisamente su principi diversi da quelli che dal trattato di Vestfalia =
(1648) in poi hanno dato alla sovranit\'e0 d}{\fs24 e}{\fs24 gli stati =
monarchici e poi delle nazioni pi\'f9
o meno democratiche quel carattere assoluto, messo succe}{\fs24 =
s}{\fs24 sivamente in discussione dal disastro cui ha condotto la =
civilt\'e0 moderna. Poco importa che le vice}{\fs24 n}{\fs24=20
de della politica interna degli Stati Uniti abbiano posticipato l\rquote =
attuazione di tali principi. F. Roos}{\fs24 e}{\fs24 velt e anche il suo =
successore H. Truman hanno svolto un ruolo decisivo nel nuovo concetto =
di mu}{\fs24 l}{\fs24=20
tilateralismo e nella concomitante condanna della guerra, che sono alla =
base della Carta delle N}{\fs24 a}{\fs24 zioni Unite.
\par Questa bella iniziativa \endash appoggiata allora da tutti i =
popoli del mondo \endash che rappresenta effettiv}{\fs24 a}{\fs24 mente =
un salto qualitativo e apre la strada al progresso della civilt\'e0, non =
ha mai convinto complet}{\fs24 a}{\fs24=20
mente le classi dirigenti degli Stati Uniti. Le autorit\'e0 di =
Washington si sono sempre sentite a disagio nel concerto dell\rquote Onu =
e oggi proclamano brutalmente ci\'f2 che finora erano state costrette a =
nasco}{\fs24 n}{\fs24=20
dere: che non accettano il concetto stesso di un diritto internazionale =
superiore a ci\'f2 che esse cons}{\fs24 i}{\fs24 derano le necessit\'e0 =
di difesa dei loro \'93interessi nazionali\'94. Non credo che sia =
accettabile trovare de}{\fs24 l}{\fs24=20
le scuse per questo ritorno alla concezione elaborata a suo tempo dai =
nazisti, che avevano preteso la distruzione della Societ\'e0 delle =
Nazioni. L\rquote appassionata difesa del diritto svolta con =
intelligenza ed eleganza dal ministro francese de Vill
epin al Consiglio di Sicurezza, non costituisce in questo senso uno =
\'93sguardo nostalgico al passato\'94 ma \'e8 bens\'ec un richiamo a =
ci\'f2 che deve essere l\rquote=20
avvenire. Sono gli Stati Uniti che a volte hanno difeso invece un =
passato che si considerava definitivamente super}{\fs24 a}{\fs24 to.
\par L\rquote attuazione del progetto \'e8 passata necessariamente per =
fasi successive determinate dalla realt\'e0 dei rapporti di forza =
particolari che le definivano.
\par Nell\rquote immediato dopoguerra la }{\i\fs24 leadership}{\fs24 =
americana era non solo accettata ma anche sollecitata da}{\fs24 l}{\fs24 =
la borghesia in Europa e in Giappone. Se la realt\'e0 della minaccia di =
una \'93invasione sovietica\'94 pot}{\fs24 e}
{\fs24 va convincere solo i deboli di spirito, la sua evocazione serviva =
egregiamente ai fini sia della destra che dei socialdemocratici =
tallonati dai cugini-avversari comunisti. Si poteva credere allora che =
il c}{\fs24 a}{\fs24=20
rattere collettivo del nuovo imperialismo fosse dovuto solo a questo =
fattore politico e che \endash una vo}{\fs24 l}{\fs24 ta recuperato il =
ritardo sugli Stati Uniti \endash l\rquote Europa e il Giappone =
avrebbero cercato di sbarazzarsi del
la tutela ingombrante e ormai inutile di Washington. Non \'e8 stato =
questo il caso. Perch\'e9?
\par Per spiegarlo bisogna ricordare la grande ondata dei movimenti di =
liberazione nazionale in Asia e in Africa \endash l\rquote epoca di =
Bandung 1955-1975 \endash (6) e il sostegno che l\rquote Unione =
Sovietica e la Cina vi a}{\fs24 p}{\fs24=20
portavano (ognuno a modo proprio). L\rquote imperialismo era allora =
costretto a non solo a sopportare ed accettare la coesistenza pacifica =
con una vasta area che gli sfuggiva ampiamente (il mondo =
\'93social}{\fs24 i}{\fs24 sta\'94) ma anche a negoziare i=20
termini della partecipazione dei paesi d\rquote Asia e d\rquote Africa =
al sistema i}{\fs24 m}{\fs24 perialista mondiale. L\rquote allineamento =
del collettivo della triade sul leader americano pareva utile per =
gestire i rapporti Nord-Sud dell\rquote=20
epoca. Per questo i non-allineati si trovavano allora di fronte un =
\'93blocco occidentale\'94 praticamente senza incrinature.
\par Il crollo dell\rquote Unione Sovietica e l\rquote indebolimento dei =
regimi di nazionalismo populista usciti dai movimenti di liberazione =
nazionale hanno evidentemente permesso che il progetto degli Sta
ti Uniti tornasse a dispiegarsi con estremo vigore, fra l\rquote altro =
in Medio Oriente, ma anche altrove, in Amer}{\fs24 i}{\fs24 ca Latina e =
in Africa. Il progetto resta comunque al servizio dell\rquote =
imperialismo collettivo, almeno f}{\fs24 i}{\fs24=20
no a un certo punto (tenter\'f2 di precisarlo poi). Il governo economico =
del mondo sulla base dei pri}{\fs24 n}{\fs24=20
cipi del neoliberismo, esercitato dal G7 e dalle istituzioni al suo =
servizio (OMC, Banca Mondiale, FMI), i piani di riaggiustamento =
strutturale imposti al terzo mondo ormai allo stremo ne sono l\rquote =
espressione. Anche sul piano politico si vedr\'e0
che in un primo tempo europei e giapponesi hanno accettato di =
allinearsi sul progetto degli Stati Uniti, in occasione della guerra del =
Golfo (1991), poi di quella di Jugoslavia e in Asia centrale (2002), =
accettando di emarginare l\rquote=20
Onu in favore della N}{\fs24 a}{\fs24 to. Questo primo tempo non \'e8 =
ancora del tutto superato, anche se alcuni segni indicano una =
possib}{\fs24 i}{\fs24 le frattura a partire dalla guerra in Iraq =
(2003).=20
\par La classe dirigente degli Stati Uniti proclama senza alcun ritegno =
che non \'93tollerer\'e0\'94 la ricostituzi}{\fs24 o}{\fs24=20
ne di una potenza politica e militare capace di mettere in discussione =
il suo monopolio di dominio del pianeta, e a questo scopo si \'e8 =
attribuita il diritto di condurre \'93guerre preventive\'94. Ma vi sono =
tre potenziali avversari.=20
\par In primo luogo la Russia, il cui smembramento \endash dopo quello =
dell\rquote Urss \endash costituisce ormai uno dei maggiori obiettivi =
strategici degli Stati Uniti. Sembrava che la classe dirigente russa non =
l\rquote=20
avesse capito, finora. Sembrava convinta che dopo aver \'93perduto la =
guerra\'94, potesse \'93vincere la pace\'94 c}{\fs24 o}{\fs24 me avevano =
fatto la Germania e il Giappone. Dimenticava che Washington aveva =
bisogno della r}{\fs24 e}{\fs24=20
surrezione dei due avversari della seconda guerra mondiale precisamente =
per affrontare la sfida s}{\fs24 o}{\fs24 vietica. La nuova congiuntura =
\'e8 diversa, giacch\'e9 gli Stati Uniti non hanno pi\'f9 alcun serio =
conco}{\fs24 r}{\fs24=20
rente e la loro opzione \'e8 quella di distruggere definitivamente e =
completamente l\rquote avversario russo sconfitto. Putin lo ha capito? =
Riuscir\'e0 a far uscire la Russia dalle sue illusioni?
\par In secondo luogo la Cina: la sua massa e il suo successo economico =
inquietano gli Stati Uniti, che hanno come obiettivo strategico lo =
smembramento di quel grande paese. (7) =20
\par L\rquote Europa viene in terza posizione in questa visione globale =
dei nuovi padroni del mondo. Ma qui l\rquote }{\i\fs24 =
establishment}{\fs24 americano non sembra inquieto, almeno fino a oggi. =
L\rquote=20
atlantismo incondizionato degli uni (la Gran Bretagna, ma anche i nuovi =
governi servili dell\rquote est), le \'93sabbie mobili del proge}{\fs24 =
t}{\fs24 to europeo\'94, su cui torner\'f2 pi\'f9 avanti, gli interessi =
convergenti del capitale dominante dell
\rquote imperialismo collettivo della triade, contribuiscono ad =
attenuare il progetto europeo, mantenuto nel suo stato di \'93risvolto =
europeo del progetto degli Stati Uniti\'94. La diplomazia di Washington =
era riuscita=20
a mantenere la Germania nella propria scia; la riunificazione e la =
conquista dell\rquote Europa dell\rquote est sono parse rafforzare =
l\rquote alleanza. La Germania sarebbe stata incoraggiata a riprendere =
la sua tradizionale \'93spinta verso est\'94
: il ruolo svolto da Berlino nello smembramento della Jugoslavia, con il =
frettoloso riconoscimento dell\rquote indipendenza della Slovenia e =
della Croazia, ne \'e8 stata un\rquote espressione (8) e per il resto, =
la Germania \'e8
sempre stata invitata a navigare nella scia di W}{\fs24 a}{\fs24 =
shington. C\rquote \'e8 in vista qualche rovesciamento? La classe =
politica tedesca sembra esitante e forse d}{\fs24 i}{\fs24 visa rispetto =
alle scelte strategiche. L\rquote alternativa all
\rquote allineamento atlantico \endash che sembra avere il vento in =
poppa \endash evoca in contrappunto il rafforzamento di un asse =
Parigi-Berlino-Mosca, che d}{\fs24 i}{\fs24 venterebbe il pilastro =
pi\'f9
solido di un eventuale sistema europeo indipendente da Washington.
\par Possiamo adesso tornare alla nostra questione centrale: la natura e =
l\rquote eventuale solidit\'e0 dell\rquote imperialismo collettivo della =
triade, le contraddizioni e le debolezze della }{\i\fs24 =
leadership}{\fs24 americ}{\fs24 a}{\fs24 na.
\par=20
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 3.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 =
Imperialismo collettivo della triade ed egemonia statunitense: =
articolazione e contradd}{\b\fs24 i}{\b\fs24 zioni
\par }\pard \qj \li0\ri0\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 {\b\fs24=20
\par }{\fs24 Il mondo di oggi \'e8 militarmente unipolare. Nello stesso =
tempo per\'f2 sembrano disegnarsi delle fra}{\fs24 t}{\fs24 ture fra gli =
Stati Unit
i e certi paesi europei per quanto riguarda la gestione politica di un =
sistema globalizzato e ormai generalmente allineato sui principi del =
liberismo, almeno in via di principio. Tali fratture sono solo =
congiunturali e di portata limitata, oppure annuncia
no cambiamenti duraturi? Sar\'e0 necessario analizzare in tutta la loro =
complessit\'e0 sia le logiche che determinano il corso della nuova fase =
dell\rquote imperialismo collettivo (i rapporti Nord-Sud, nel linguaggio =
corrente) sia gli obie}{\fs24 t}{
\fs24 tivi specifici del progetto statunitense. In questo spirito =
affronter\'f2 succintamente e successivamente cinque serie di questioni:
\par=20
\par }{\i\fs24 Riguardo alla natura delle evoluzioni che hanno potuto =
condurre alla costituzione del nuovo imp}{\i\fs24 e}{\i\fs24 rialismo =
collettivo
\par=20
\par }{\fs24 Suggerisco qui che la formazione del nuovo imperialismo =
collettivo trova la sua origine nella tr}{\fs24 a}{\fs24 sformazione =
delle condizioni della concorrenza. Ancora pochi decenni fa le grandi =
imprese sferr}{\fs24 a}{\fs24=20
vano le loro battaglie concorrenziali essenzialmente sui mercati =
nazionali, che si trattasse degli Stati Uniti (il mercato pi\'f9
grande del mondo) o degli stati europei (malgrado la loro misura =
ridotta, che li svantaggiava rispetto agli Stati Uniti). I vincitori dei =
match nazionali potevano presentarsi in buona posizione sul mercato =
mondiale. Oggi la misura
del mercato necessario per vincere nella prima fase del match si =
avvicina ai 500-600 milioni di \'93consumatori potenziali\'94. La =
battaglia si combatte sub}{\fs24 i}{\fs24=20
to sul mercato mondiale e si deve vincere su questo terreno. Quelli che =
vincono si impongono anche sul rispettivo terreno nazionale. La =
mondializzazione approfondita diventa allora lo scenario princ}{\fs24 =
i}{\fs24 pale dell\rquote attivit\'e0
delle grandi imprese. In altri termini, nella coppia nazionale/mondiale =
i termini di causalit\'e0 si sono invertiti: in altri tempi il potere =
nazionale determinava la presenza mondiale, oggi \'e8 l\rquote inverso. =
Perci\'f2
le grandi imprese transnazionali, quale che sia la loro nazionalit\'e0, =
hanno degli int}{\fs24 e}{\fs24 ressi comuni nella gestione del mercato =
mondiale. Tali interessi si sovrappongono ai conflitti pe}{\fs24 =
r}{\fs24 manenti
e mercantili che definiscono tutte le forme di concorrenza proprie del =
capitalismo, quali che esse siano.
\par La solidariet\'e0 dei segmenti dominanti del capitale =
transnazionalizzato di tutti i componenti della triade \'e8 un fatto =
reale, e si esprime con il loro=20
allineamento sul neoliberismo globalizzato. In questa prospettiva gli =
Stati Uniti sono visti come i difensori (militari, se necessario) di =
tali \'93interessi c}{\fs24 o}{\fs24 muni\'94. Washington per\'f2
non intende dividere equamente i profitti della propria }{\i\fs24 =
leadership}{\fs24 . Gli Stat
i Uniti si sforzano invece di rendere vassalli i propri alleati, e a =
questo fine sono disposti a elargire agli alleati subalterni solo delle =
concessioni di scarsa importanza. Questo conflitto di interessi del =
capitale dominante \'e8
destinato ad aggravarsi al punto da provocare una rottura nell\rquote =
alleanza atlant}{\fs24 i}{\fs24 ca? Non \'e8 impossibile, ma \'e8 poco =
probabile.
\par=20
\par }{\i\fs24 Riguardo al posto degli Stati Uniti nell\rquote economia =
mondiale
\par }{\fs24=20
\par E\rquote opinione corrente che la potenza militare degli Stati =
Uniti costituisce solo la cima dell\rquote iceberg, prolungando una =
superiorit\'e0 in tutti i campi, in particolare dell\rquote=20
economia, e anche della politica e della cultura. Sarebbe quindi =
inevitabile piegarsi alla loro egemonia, come essi pretendono.
\par Io affermo invece che nel sistema dell\rquote imperialismo =
collettivo gli Stati Uniti non dispongono di vantaggi economici =
decisivi, giacch\'e9 il sistema produttivo statunitense \'e8 ben lungi =
dall\rquote essere \'93il pi\'f9 efficiente del mondo\'94
. Al contrario, quasi nessuno dei suoi segmenti avrebbe la certezza di =
vi}{\fs24 n}{\fs24 cere i concorrenti su un mercato veramente aperto, =
come immaginano gli economisti liberisti. Ne \'e8
testimone il deficit commerciale degli Stati Uniti, che si aggrava di =
anno in anno, e che \'e8 passato da 100 miliardi di dollari nel 1989 a =
500 miliardi nel 2002. E il deficit per di pi\'f9 riguarda tutti i =
se}{\fs24 g}{\fs24=20
menti del sistema produttivo. Anche l\rquote eccedente di cui =
beneficiavano gli Stati Uniti nel settore dei beni di alta tecnologia, =
che era di 35 miliardi nel 1990, ha ormai lasciato posto a un deficit. =
La co}{\fs24 n}{\fs24 correnza fra Ariane e i=20
missili della Nasa, fra Airbus e Boeing, testimonia la vulnerabilit\'e0 =
del va}{\fs24 n}{\fs24 taggio americano. Di fronte all\rquote Europa e =
al Giappone per le produzioni di alta tecnologia, alla Cina, alla Corea =
e agli altri paesi industrializzati d
\rquote Asia e d\rquote America Latina per le manifatture pi\'f9 =
sempl}{\fs24 i}{\fs24 ci, di fronte all\rquote Europa e al cono sud =
d\rquote America Latina per l\rquote agricoltura, gli Stati Uniti non =
vinc}{\fs24 e}{\fs24=20
rebbero senza ricorrere a mezzi \'93extra economici\'94 che violano i =
principi del liberismo imposti ai concorrenti.
\par Di fatto gli Stati Uniti beneficiano di vantaggi comparativi =
stabili solo nel settore degli armamenti, precisamente perch\'e9 si =
tratta di un settore che sfugge ampiamente alle regole del mercato e =
benef}{\fs24 i}{\fs24=20
cia del sostegno statale. Tale vantaggio comporta indubbiamente qualche =
ricaduta per il settore civ}{\fs24 i}{\fs24 le (Internet ne \'e8 =
l\rquote esempio pi\'f9 noto) ma \'e8 anche all\rquote origine di serie =
distorsioni che costituiscono d}{\fs24 e}{
\fs24 gli handicap per vari settori produttivi.
\par L\rquote economia americana vive da parassita a svantaggio dei =
partner nel sistema mondiale. \'93Gli Stati Uniti dipendono per il 10% =
del loro consumo industriale dei beni la cui importazione non \'e8 =
coperta da esportazioni di prodotti nazionali\'94
, ricorda Emmanuel Todd. (9) Il mondo produce, gli Stati Uniti (dove il =
risparmio nazionale \'e8 praticamente nullo) consumano. Il =
\'93vantaggio\'94 degli Usa \'e8 quello di un predatore il cui deficit =
\'e8 coperto dall\rquote=20
apporto degli altri, consenzienti o forzati. I mezzi usati da Washington =
per compensare le deficienze sono di natura diversa: violazioni =
unilaterali e ripetute d
ei principi del liberismo, esportazione di armi, ricerca di =
superprofitti petroliferi (che suppongono l\rquote asservimento dei =
produttori, uno dei motivi reali delle guerre in Asia centrale e Iraq). =
Ma il grosso del deficit americano \'e8
coperto dagli apporti di capitale provenienti dall\rquote Europa e dal =
Giappone, dal Sud (paesi petroliferi ricchi e classi }{\i\fs24 =
compradoras}{\fs24 di tutti i paesi del terzo mondo, anche i pi\'f9 =
pov}{\fs24 e}{\fs24=20
ri), ai quali va aggiunto il prelievo esercitato a titolo di servizio =
del debito, imposto alla quasi total}{\fs24 i}{\fs24 t\'e0 dei paesi =
alla periferia del sistema mondiale.
\par La crescita degli anni di Clinton, vantata come prodotto di quel =
liberismo cui l\rquote Europa avrebbe d}{\fs24 i}{\fs24 sgraziatamente =
troppo resistito, \'e8 di fatto ampiamente fittizia e in ogni caso non =
generalizzabile, giacch\'e9
si fonda su trasferimenti di capitali che implicano la stagnazione =
degli altri. Per tutti i se}{\fs24 g}{\fs24 menti del sistema produttivo =
reale, la crescita degli USA non \'e8 stata migliore di quella europea. =
Il \'93miracolo americano\'94 si \'e8
alimentato esclusivamente della crescita delle spese prodotte =
dall\rquote=20
aggravarsi delle disuguaglianze sociali (servizi finanziari e personali: =
legioni di avvocati e di polizie private ecc.). In questo senso il =
liberismo di Clinton ha soltanto preparato le condizioni che hanno =
permesso la=20
fioritura reazionaria e la vittoria di Bush figlio.
\par Le cause all\rquote origine dell\rquote indebolimento del sistema =
produttivo degli Stati Uniti sono complesse. Non sono certamente =
congiunturali e quindi correggibili per esempio con l\rquote adozione di =
un tasso di cambio co
rretto, o con la costruzione di rapporti salari/produttivit\'e0 pi\'f9 =
favorevoli. Sono cause stru}{\fs24 t}{\fs24 turali. La mediocrit\'e0 del =
sistema generale di insegnamento e di formazione, e il pregiudizio =
tenace che favorisce sistematicamente il=20
\'93privato\'94 a danno del pubblico, costituiscono una delle ragioni =
pi\'f9 importanti della crisi profonda che attraversa la societ\'e0 =
degli Stati Uniti.
\par Ci si dovrebbe quindi stupire che gli europei, invece di trarre le =
conseguenze imposte dalla const}{\fs24 a}{\fs24 tazione dell\rquote =
insufficienza dell\rquote economia=20
degli Stati Uniti, si affrettino invece a imitarli. Anche in questo caso =
il virus liberistico non spiega tutto, anche se svolge qualche funzione =
utile per il sist}{\fs24 e}{\fs24=20
ma, paralizzando la sinistra. La privatizzazione a oltranza, lo =
smantellamento dei servizi pubblici potranno solo ridurre i vantaggi =
comparativi di cui beneficia ancora la \'93vecchia Europa\'94
(come la definisce Bush). Ma quali che siano i danni che produrranno a =
lungo termine, queste misure offrono al capitale dominante \endash che =
vive sul breve termine \endash l\rquote occasione di profitti =
supplementari.
\par=20
\par }{\i\fs24 Riguardo agli obiettivi propri del progetto degli Stati =
Uniti
\par=20
\par }{\fs24 La strategia egemonica degli Stati Uniti si pone nel quadro =
del nuovo imperialismo collettivo.
\par Gli \'93economisti convenzionali\'94 non dispongono di strumenti =
analitici che permettano di cogliere tutta l\rquote importanza del primo =
di questi obiettivi. Li si sente ripetere fino alla nausea che nella =
\'93nuova economia\'94
le materie prime fornite dal terzo mondo sono destinate a perdere =
importanza, e che di fatto esso \'e8 sempre pi\'f9 marginale nel sistema =
mondiale. In contrappunto a questo discorso ingenuo e vuoto (il \'93Mein =
Kampf\'94
della nuova amministrazione di Washington) (10) si ammette che gli =
St}{\fs24 a}{\fs24 ti Uniti si sono arrogati il diritto di impadronirsi =
di tutte le risorse del pianeta per soddisfare priorit}{\fs24 a}{\fs24=20
riamente le proprie esigenze di consumo. La corsa alle materie prime (il =
petrolio anzitutto, ma a}{\fs24 n}{\fs24 che altre risorse, in =
particolare l\rquote acqua) ha gi\'e0 riacquistato tutta la sua =
virulenza. Tanto pi\'f9 che tali risorse rischiano di r
arefarsi non solo per il cancro esponenziale dello spreco del consumo =
occide}{\fs24 n}{\fs24 tale, ma anche per lo sviluppo della nuova =
industrializzazione delle periferie.
\par D\rquote altra parte un buon numero di paesi del Sud sono destinati =
a diventare produttori industriali se}{\fs24 m}{\fs24 pre pi\'f9 =
importanti sia per i rispettivi mercati interni, sia sul mercato =
mondiale. Importatori di tecn}{\fs24 o}{\fs24=20
logie e di capitali, ma anche concorrenti sul piano delle esportazioni, =
sono destinati ad avere un p}{\fs24 e}{\fs24 so sempre crescente negli =
equilibri economici mondiali. E non si tratta solo di qualche paese =
dell\rquote=20
Asia sudorientale, come la Corea, ma dell\rquote immensa Cina e domani =
dell\rquote India e dei grandi paesi d\rquote America Latina. Lungi =
dall\rquote essere un fattore di stabilit\'e0, l\rquote accelerazione =
dell\rquote espansione capital}{\fs24 i}{
\fs24 stica nel Sud non pu\'f2 che generare violenti conflitti, interni =
e internazionali. Tale espansione infatti non pu\'f2 assorbire, nelle =
condizioni della periferia, l\rquote=20
enorme riserva di forza lavoro che vi si trova concentrata. Per questo =
le periferie del sistema continuano a essere \'93zone di tempesta\'94
. I centri del sistema capitalista hanno dunque bisogno di esercitare il =
dominio sulle periferie, di sottomettere i popoli alla disciplina =
implacabile necessaria per soddisfare le loro priorit\'e0.
\par In questa prospettiva l\rquote }{\i\fs24 establishment}{\fs24 =
americano ha perfettamente capito che per mantenere la pr}{\fs24 =
o}{\fs24=20
pria egemonia aveva a disposizione tre vantaggi decisivi sui concorrenti =
europei e giapponesi: il controllo delle risorse naturali del globo, il =
monopolio militare, il peso della \'93cultura anglosassone\'94
con cui si esprime in via preferenziale il dominio ideologico del =
capitalismo. L\rquote uso sistematico di questi tre vantaggi chiarisce =
molti aspetti della politica degli Stati Uniti, in particolare gli =
sforzi s}{\fs24 i}{\fs24=20
stematici per il controllo militare del Medio Oriente e del petrolio, la =
strategia offensiva nei co}{\fs24 n}{\fs24 fronti della Corea - =
profittando della \'93crisi finanziaria\'94 del paese \endash=20
e della Cina, il gioco sottile che mira a perpetuare le divisioni in =
Europa \endash mobilitando a questo scopo l\rquote alleato britannico =
\endash e a i}{\fs24 m}{\fs24 pedire un serio avvicinamento fra =
l\rquote=20
Unione Europea e la Russia. Sul piano del controllo globale de}{\fs24 =
l}{\fs24 le risorse del pianeta, gli Stati Uniti dispongono di un =
vantaggio decisivo sull\rquote Europa e il Giappone. Non solo perch\'e9 =
gli Stati Uniti sono la sola poten
za militare mondiale, e dunque senza di loro non si pu\'f2 fare alcun =
intervento di forza nel terzo mondo. Ma ancora perch\'e9 l\rquote Europa =
(esclusa l\rquote=20
ex Urss) e il Giappone sono sprovvisti delle risorse essenziali per =
tutelare le rispettive economie. Per esempio, la loro dipendenza nel =
settore energetico, e in particolare la dipendenza dal petrolio del =
Golfo, \'e8 e rester\'e0
a lungo considerevole, anche se dovesse decrescere in termini relativi. =
Impadronendosi mil}{\fs24 i}{\fs24 tarmente del controllo della regione =
con la guerra in Iraq, gli Stati Uniti hanno dimostrato di essere =
perfettamente coscienti dell\rquote utilit
\'e0 di tale mezzo di pressione di cui dispongono nei confronti degli =
alleati-concorrenti. Una volta anche il potere sovietico aveva capito =
altrettanto bene questa vulner}{\fs24 a}{\fs24 bilit\'e0 dell\rquote=20
Europa e del Giappone e certi interventi sovietici nel terzo mondo =
avevano avuto lo sc}{\fs24 o}{\fs24 po di ricordarlo, in modo da =
costringerli a negoziare su altri terreni. E\rquote evidente che le =
deficienze dell\rquote=20
Europa e del Giappone si potrebbero colmare con un avvicinamento serio =
fra Europa e Russia (la \'93casa comune\'94 di Gorbaciov). Per questa =
ragione il pericolo di una costruzione eurasiatica viene vissuto a =
Washington come un incubo.=20
\par=20
\par }{\i\fs24 Riguardo ai conflitti che oppongono gli Stati Uniti e i =
loro partner della triade
\par }{\fs24=20
\par Se i partner della triade condividono interessi comuni che la =
gestione mondiale dell\rquote imperialismo collettivo implica nei =
rapporti con il Sud, si trovano nondimeno in una relazione di serio =
conflitto potenziale.
\par La superpotenza americana vive alla giornata grazie al flusso di =
capitali che alimenta il parassitismo della sua economia e della sua =
societ\'e0. La vulnerabilit\'e0 degli Stati Uniti costituisce perci\'f2 =
una seria minaccia per il progetto di Washington.

\par L\rquote Europa in particolare, ma il resto del mondo in ge
nerale, dovranno scegliere fra le due opzioni strategiche seguenti: =
piazzare il surplus dei capitali (il risparmio) di cui dispongono per =
finanziare il debito degli Stati Uniti (del consumo, degli investimenti =
e delle spese militari), oppure conservarlo e
investirlo a casa loro.
\par Gli economisti convenzionali ignorano il problema, e fanno l\rquote =
ipotesi (che \'e8 solo un non-senso) che avendo la globalizzazione =
soppresso le nazioni, le grandezze economiche (risparmio e =
investime}{\fs24 n}{\fs24 to) non si possono pi\'f9 gestire=20
\'93a livello nazionale\'94. Si tratta di un ragionamento tautologico, =
dove le conclusioni cui si vuol giungere sono implicite nelle premesse: =
giustificare e accettare il finanzi}{\fs24 a}{\fs24=20
mento del deficit degli Stati Uniti da parte degli altri, giacch\'e9 a =
livello mondiale poi \'e8 facile ritrov}{\fs24 a}{\fs24 re l\rquote =
eguaglianza risparmi-investimenti!
\par Perch\'e9 si accetta un ragionamento di questo tipo? Indubbiamente =
le \'e9quipes di \'93economisti-scienziati\'94 che circondano le classi =
politiche europee (e altre, russe e cinesi) sia di destra che di =
sin}{\fs24 i}{\fs24 stra=20
elettorale sono esse stesse vittime dell\rquote alienazione =
economicista, di ci\'f2 che io chiamo il \'93virus liberista\'94. Oltre =
a ci\'f2, tale opzione esprime di fatto il giudizio politico del grande =
capitale transn}{\fs24 a}{\fs24=20
zionale che considera che i vantaggi procurati dalla gestione del =
sistema globalizzato da parte degli Stati Uniti per conto dell\rquote =
imperialismo collettivo sono superiori agli inconvenienti: il tributo =
che b}{\fs24 i}{\fs24=20
sogna pagare a Washington per assicurarne la permanenza. Giacch\'e9 si =
tratta proprio di un \'93tributo\'94 e non di un \'93investimento\'94 =
garantito e di buon rendimento. Ci sono dei paesi definiti come =
\'93paesi poveri indebitati\'94
che sono sempre costretti ad assicurare il servizio del loro debito =
quale che ne sia il prezzo. Ma esiste anche un \'93paese potente =
indebitato\'94 che dispone di mezzi che gli permettono di svalutare il =
suo debito, se necessario.
\par L\rquote altra opzione consisterebbe \endash per l\rquote Europa =
e per il resto del mondo \endash nel porre fine alle trasfusi}{\fs24 =
o}{\fs24 ni in favore degli Stati Uniti. Il surplus potrebbe allora =
essere utilizzat
o a casa propria, in Europa, per rilanciare l\rquote economia. =
Giacch\'e9 la trasfusione esige che gli europei si sottomettano a =
politiche \'93deflazioniste\'94 (termine improprio del linguaggio =
economico convenzionale) \endash io direi \'93stagnazi}{
\fs24 o}{\fs24 niste\'94 \endash in modo da trarne un surplus di =
risparmio esportabile. La ripresa dell\rquote Europa \endash sempre =
m}{\fs24 e}{\fs24 diocre - viene cos\'ec a dipendere da quella \endash =
sostenuta artificialmente \endash=20
degli Stati Uniti. In senso i}{\fs24 n}{\fs24 verso, la mobilitazione =
del surplus per creare lavoro in Europa permetterebbe di rilanciare =
simult}{\fs24 a}{\fs24=20
neamente i consumi (ricostruendo la dimensione sociale della gestione =
economica devastata dal v}{\fs24 i}{\fs24 rus liberista), gli =
investimenti \endash=20
in particolare nelle nuove tecnologie (e finanziare la loro ricerca) e =
anche le spese militari (ponendo fine al vantaggio degli Usa in questo =
campo). L\rquote=20
opzione in favore di questa risposta alla sfida implica un riequilibrio =
dei rapporti sociali in favore delle classi lavor}{\fs24 a}{\fs24 trici. =
Conflitti fra nazioni e lotte sociali si articolano in questo modo. In =
altri termini, il
contrasto fra Stati Uniti ed Europa non oppone fondamentalmente gli =
interessi dei segmenti dominanti del capit}{\fs24 a}{\fs24 le dei =
diversi partner. Risulta anzitutto dalla diversit\'e0 delle rispettive =
culture politiche.
\par=20
\par }{\i\fs24 Riguardo alle questioni teoriche suggerite dalle =
riflessioni precedenti
\par }{\fs24=20
\par La complicit\'e0-concorrenza fra i partner dell\rquote imperialismo =
collettivo per il controllo del Sud \endash la r}{\fs24 a}{\fs24 pina =
delle risorse naturali e l\rquote assoggettamento dei popoli \endash si =
pu\'f2 analizzare a partire da punti di v}{
\fs24 i}{\fs24 sta diversi. A questo proposito far\'f2 tre osservazioni =
che mi sembrano importanti.
\par Prima osservazione: il sistema mondiale contemporaneo, quello che =
io definisco imperialismo co}{\fs24 l}{\fs24 lettivo, non \'e8 certo =
\'93meno\'94 imperialista dei precedenti. Non \'e8 un \'93Impero\'94 di =
natura \'93post-capitalista\'94. H
o avanzato altrove una critica alle formulazioni ideologiche di =
\'93mascheramento\'94 che alimentano il discorso dominante dell\rquote =
}{\i\fs24 air du temps}{\fs24 . (11)
\par Seconda osservazione: ho proposto una lettura della storia del =
capitalismo, globalizzato fin dalle sue origini, incentrata sulla =
distinzione fra le diverse fasi dell\rquote imperialismo (dei rapporti =
fra centri e p}{\fs24 e}{\fs24=20
riferie). Esistono naturalmente altre letture della stessa storia, in =
particolare quella che si articola i}{\fs24 n}{\fs24 torno alla =
\'93successione delle egemonie\'94. (12)
\par Ho peraltro qualche riserva nei confronti di tale lettura.
\par In primo luogo ed essenzialmente perch\'e9 \'e8 =
\'93occidentalocentrica\'94, nel senso che considera le tr}{\fs24 =
a}{\fs24 sformazioni operanti al cuore del sistema, nei suoi centri, =
come elementi che determinano in mani}{\fs24 e}{\fs24 ra decisiva e=20
quasi esclusiva l\rquote evoluzione globale del sistema. Io credo invece =
che non vadano so}{\fs24 t}{\fs24 tovalutate le reazioni dei popoli =
delle periferie al processo di sviluppo imperialista. Esse hanno =
pr}{\fs24 o}{\fs24 vocato almeno l\rquote=20
indipendenza delle Americhe, le grandi rivoluzioni in nome del =
socialismo (Russia e Cina), la riconquista dell\rquote indipendenza da =
parte dei paesi asiatici e africani, e non credo che si possa render =
conto dell\rquote=20
evoluzione del capitalismo mondiale senza prendere in considerazione gli =
\'93aggiustamenti\'94 che queste trasformazioni hanno imposto al =
capitalismo centrale.
\par In secondo luogo perch\'e9 mi pare che la storia dell\rquote =
imperialismo si sia svolta attraverso il conflitto degli imperialismi =
piuttosto che con il tipo di \'93ordine\'94 che le egemonie successive =
avrebbero imp}{\fs24 o}{\fs24 sto.=20
I periodi di apparente \'93egemonia\'94 sono sempre stati molto brevi e =
l\rquote egemonia in questione mo}{\fs24 l}{\fs24 to relativa.
\par Terza osservazione: mondializzazione non \'e8 sinonimo di =
\'93unificazione\'94 del sistema economico m}{\fs24 e}{\fs24 diante =
\'93l\rquote apertura deregolata dei mercati\'94. Quest\rquote ultima =
\endash nelle sue forme storiche successive (\'93l}{\fs24=20
i}{\fs24 bert\'e0 di commercio\'94 ieri, \'93libert\'e0 d\rquote =
impresa\'94 oggi) - ha sempre rappresentato solo il progetto del =
capitale dominante. Nella realt\'e0 tale progetto \'e8 stato quasi =
sempre obbligato a piegarsi a esigenze che non sono=20
peculiari della sua logica interna ed esclusiva. Non \'e8 mai stato =
quindi attuato, se non in brevi momenti della storia. Il \'93libero =
scambio\'94 promosso dalla maggior potenza industriale dell\rquote epoca =
\endash la Gran Bretagna \endash \'e8
stato effettivo solo per due decenni, dal 1860 al 1880, e poi per un =
secolo, dal 1880 al 1980, la caratteristica dominante \'e8 stata il =
conflitto degli imperialisti e lo sga}{\fs24 n}{\fs24=20
ciamento forte dei paesi detti socialisti (a partire dalla rivoluzione =
russa del 1917, poi quella cinese) e quello pi\'f9 modesto dei paesi di =
nazionalismo populista (l\rquote epoca di Bandung per l\rquote Asia e =
l\rquote=20
Africa, dal 1955 al 1975). Il momento attuale di riunificazione del =
mercato mondiale (la \'93libera impresa\'94) inaugurato dal neoliberismo =
a partire dal 1980 ed esteso a tutto il pianeta dopo il crollo =
sovietico, non \'e8
destinato probabilmente a una sorte migliore. Il caos che ne viene =
generato \endash termine con cui ho designato tale sistema fin dal 1990 =
\endash ne testimonia il carattere di \'93utopia permanente del =
capit}{\fs24 a}{\fs24 le\'94. (13)
\par=20
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 4.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 Il =
Medio Oriente nel sistema imperialista
\par }\pard \qj \li0\ri0\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 {\fs24=20
\par Il Medio Oriente con quelle che sono ormai le sue propaggini verso =
il Caucaso e l\rquote Asia centrale ex sovietica occupa una posizione di =
particolare importanza nella geostrategia/geopolitica dell\rquote =
imperialismo e in particolare del prog
etto egemonico degli Stati Uniti. Tale posizione \'e8 dovuta a tre =
fattori: la ricchezza di petrolio, la posizione geografica al centro del =
Vecchio mondo e il fatto che esso costituisce ormai il \'93ventre =
molle\'94 del sistema mondiale.
\par L\rquote accesso al petrolio relativamente a buon mercato \'e8 =
vitale per l\rquote economia della triade dominante: e il mezzo migliore =
per garantirsene l\rquote accesso consiste nell\rquote assicurarsi il =
controllo politico della r}{\fs24 e}{\fs24=20
gione.=20
\par Ma la regione \'e8 importante anche per la posizione geografica, al =
centro del Vecchio mondo, equid}{\fs24 i}{\fs24 stante da Parigi, =
Pechino, Singapore, Johannesburg. Nell\rquote antichit\'e0
il controllo di questo luogo di passaggio obbligato aveva dato al =
Califfato il privilegio di trarre i migliori benefici dalla =
mondiali}{\fs24 z}{\fs24 zazione dell\rquote epoca. (14) Dopo=20
la seconda guerra mondiale la regione, situata al fianco meridionale =
dell\rquote Urss, occupava un posto distinto nella strategia di =
accerchiamento militare della potenza sovi}{\fs24 e}{\fs24=20
tica. E la regione non ha perduto la sua importanza, malgrado il crollo =
dell\rquote avversario sovietico; i}{\fs24 n}{\fs24 sediandosi in quella =
zona, gli Stati Uniti riuscirebbero nello stesso tempo a rendersi =
vassalla l\rquote=20
Europa, che ne dipenderebbe per il suo rifornimento energetico, e a =
sottoporre la Russia, la Cina e l\rquote India a un ricatto permanente =
rafforzato da minacce di intervento militare, se necessario. Il =
co}{\fs24 n}{\fs24=20
trollo della regione permetterebbe concretamente di estendere la =
dottrina Monroe al Vecchio mo}{\fs24 n}{\fs24 do, il che costituisce =
l\rquote obiettivo del progetto egemonico degli Stati Uniti.
\par Gli sforzi effettuati con costanza e continuit\'e0 da Washington =
fin dal 1945 per assicurarsi il controllo della regione \endash =
escludendone inglesi e francesi \endash non erano stati finora coronati =
dal successo. Rico}{\fs24 r}{\fs24 diamo l\rquote=20
insuccesso del tentativo di associare la regione alla Nato per mezzo del =
patto di Bagdad, poi pi\'f9 tardi in Iran la caduta dello Scia, uno =
degli alleati pi\'f9 fedeli.
\par La ragione \'e8 che semplicemente il progetto del populismo =
nazionalista arabo (e iraniano) entrava in pieno in conflitto con gli =
obiettivi dell\rquote egemonia americana. Il progetto arabo aveva =
l\rquote=20
ambizione di imporre alle grandi potenze di riconoscere l\rquote =
indipendenza del mondo arabo. Questo era il senso del =
\'93non-allineamento\'94 formulato nel 1955 a Bandung dal complesso dei =
movimenti di liberazione dei popoli d\rquote Asia e d\rquote=20
Africa, che avevano allora il vento in poppa. I sovietici compresero =
rapidamente che apportando il loro sostegno a tale progetto potevano =
mettere in scacco i piani aggressivi di W}{\fs24 a}{\fs24 shington.
\par Quella pagina di storia \'e8 ormai passata, in primo luogo =
perch\'e9 il progetto nazionalista e populista del mondo arabo ha =
rapidamente esaurito il suo potenziale di trasformazione e le potenze =
nazional}{\fs24 i}{\fs24=20
ste sono sprofondate in dittature prive di alcun programma. Il vuoto =
creato da quella deriva ha ape}{\fs24 r}{\fs24 to la via all\rquote =
Islam politico e alle autocrazie oscurantiste del Golfo, gli alleati =
preferiti da Washi}{\fs24 n}{\fs24=20
gton. La regione \'e8 diventata uno dei ventri molli del sistema =
globale, producendo congiunture che permettono l\rquote intervento =
estero (compreso quello militare), che i regimi al potere non sono =
pi\'f9 in grado di contenere \endash o di scoraggiare=20
\endash per mancanza di legittimit\'e0 presso i rispettivi popoli.
\par La regione costituiva \endash e continua a costituire \endash =
nella strategia geomilitare americana che ricopre tutto il pianeta, un =
luogo considerato altamente prioritario (come i Carabi), cio\'e8 una =
zona in cui gli Stati Uniti si sono attribuiti il=20
\'93diritto\'94 di intervento militare. Dal 1990 in qua non se ne sono =
certo privati!
\par Nel Medio Oriente gli Stati Uniti operano in stretta collaborazione =
con il loro due alleati pi\'f9 fedeli \endash la Turchia e Israele. =
L\rquote Europa \'e8 tenuta lontana dalla regione, e accetta che gli =
Stati Uniti vi difend}{\fs24 a}{\fs24=20
no da soli gli interessi vitali globali della triade, cio\'e8 i =
rifornimenti di petrolio. Malgrado evidenti segni di irritazione, dopo =
la g
uerra in Iraq gli europei continuano in complesso a navigare nella scia =
di Washington, per quanto riguarda la regione mediorientale.
\par L\rquote espansionismo coloniale di Israele costituisce una sfida =
reale. Israele \'e8 il solo paese al mondo che rifiuta di riconoscere =
frontiere definitive (e a questo titolo non avrebbe diritto di essere =
membro de}{\fs24 l}{\fs24=20
le Nazioni Unite). Al pari degli Stati Uniti nel XIX secolo, Israele =
considera di avere il \'93diritto\'94 di conquistare nuove aree per =
espandere la sua colonizzazione e trattare i popoli che vi abitano da =
mi}{\fs24 l}{\fs24=20
le anni come a suo tempo i Pellerossa. E\rquote il solo paese al mondo =
che dichiara apertamente di non sentirsi vincolato alle risoluzioni =
dell\rquote Onu.
\par La guerra del 1967, pianificata in accordo con Washington gi\'e0 =
dal 1965, perseguiva vari obiettivi: favorire il fallimento dei regimi =
nazionalisti populisti, spezzare la loro alleanza con l\rquote Unione =
Sovi}{\fs24 e}{\fs24=20
tica, costringerli a riposizionarsi nella scia americana, aprire nuove =
terre alla colonizzazione sion}{\fs24 i}{\fs24 sta. Nei territori =
conquistati nel 1967 Israele metteva in atto un sistema di }{\i\fs24 =
apartheid}{\fs24 ispirato a que}{\fs24 l}{\fs24=20
lo del Sudafrica.
\par E\rquote qui che gli interessi del capitale dominante mondiale si =
saldano con quelli del sionismo. Giacch\'e9 un mondo arabo modernizzato, =
ricco e potente rimetterebbe in discussione l\rquote accesso dei paesi =
occ}{\fs24 i}{\fs24=20
dentali alla rapina delle risorse petrolifere, necessarie per continuare =
lo spreco associato all\rquote accumulazione capitalistica. I poteri =
politici dei paesi della triade come sono ora \endash cio\'e8 servi =
f}{\fs24 e}{\fs24=20
deli del capitale transnazionale dominante \endash non vogliono saperne =
di un mondo arabo modernizzato e potente.
\par L\rquote alleanza fra le potenze occidentali e Israele \'e8 dunque =
fondata sulle solide basi dei loro interessi comuni: non \'e8 il =
prodotto di un senso di colpa degli europei, responsabili dell\rquote =
antisemitismo e del crimine nazista, n\'e9
quello dell\rquote abilit\'e0 della \'93lobby ebrea\'94 di sfruttare =
tale sentimento. Se le potenze occidentali pensassero che i loro =
interessi venissero danneggiati dall\rquote espansionismo coloniale =
sion}{\fs24 i}{\fs24 sta, troverebbero rapidamente=20
i mezzi per superare il loro \'93complesso\'94 e neutralizzare la =
\'93lobby }{\fs24 e}{\fs24 brea\'94. Non ne ho alcun dubbio, giacch\'e9 =
non sono un ingenuo capace di credere che l\rquote opinione pu}{\fs24 =
b}{\fs24=20
blica dei paesi democratici riesca a imporre le proprie opinioni ai =
governi. Si sa che anche l\rquote opinione pubblica si fabbrica. Israele =
sarebbe incapace di resistere pi\'f9 di qualche giorno alle mis}{\fs24 =
u}{\fs24=20
re (anche moderate) di un eventuale blocco che le potenze occidentali =
volessero imporre come hanno fatto con la Jugoslavia, l\rquote Iraq e =
Cuba. Non sarebbe dunque difficile ridurre Israele alla ragi}{\fs24 =
o}{\fs24=20
ne e creare le condizioni di una vera pace, se si volesse. Non lo si =
vuole.
\par All\rquote indomani della sconfitta del 1967, Sadat dichiarava che =
dato che gli Stati Uniti detenevano \'93il 90% delle carte\'94 del gioco =
(sono proprio le sue parole) bisognava rompere con l\rquote=20
Urss e ritornare al campo occidentale in modo da poter ottenere che =
Washington esercitasse su Israele una pressione sufficiente per =
riportarla alla ragione. Oltre questa \'93idea strategica\'94 specifica =
di Sadat \endash e il s
eguito degli avvenimento ne ha dimostrato l\rquote inconsistenza \endash =
l\rquote opinione publica araba resta largamente i}{\fs24 n}{\fs24 =
capace di capire la dinamica dell\rquote=20
espansione capitalista mondiale, e ancor meno di identificarne le =
autentiche contraddizioni e debolezze. Non si sente dire e ripetere che =
\'93gli occidentali alla lunga c}{\fs24 a}{\fs24 piranno che \'e8
loro interesse intrattenere buone relazioni con i duecento milioni di =
arabi \endash loro vicini immediati \endash e non sacrificare queste =
relazioni al loro sostegno incondizionato a Israele\'94? Ci\'f2 =
sign}{\fs24 i}{\fs24 fi
ca implicitamente pensare che gli \'93occidentali\'94 in questione =
(cio\'e8 il capitale dominante) auspich}{\fs24 i}{\fs24 no un mondo =
arabo modernizzato e sviluppato, e non capire che essi vogliono al =
contrario mant}{\fs24 e}{\fs24 nerlo nell\rquote=20
impotenza e che per questo \'e8 utile sostenere Israele.
\par L\rquote opzione scelta dai governi arabi \endash eccetto Siria e =
Libano \endash che li ha condotti attraverso i negoziati di Madrid e di =
Oslo (1993) a firmare il piano americano di pretesa \'93pace =
definitiva\'94, non poteva d}{\fs24 a}{\fs24=20
re altri risultati che quelli che ha dato: incoraggiare Israele ad =
avanzare le pedine del suo progetto espansionistico. Oggi, rigettando =
apertamente i termini del \'93contratto di Oslo\'94, Ariel Sharon =
dim}{\fs24 o}{\fs24=20
stra soltanto quel che si sarebbe dovuto capire prima \endash cio\'e8 =
che non si trattava di un progetto di \'93pace definitiva\'94, ma di =
aprire una nuova tappa all\rquote espansione coloniale sionista.
\par Lo stato di guerra permanente che Israele e le potenze occidentali =
che ne appoggiano il progetto i}{\fs24 m}{\fs24 pongono nella regione =
costituisce a sua volta un importante motivo che favorisce l\rquote=20
autoperpetuarsi dei sistema arabi autocratici. Questo blocco di una =
possibile evoluzione democratica indebolisce le possibilit\'e0 di =
rinnovamento arabo e serve egregiamente pertanto ai fini del capitale =
dominante e de}{\fs24 l}{\fs24=20
la strategia egemonica degli Stati Uniti. Il cerchio si chiude =
perfettamente: l\rquote alleanza israelo-americana serve perfettamente =
gli interessi dei due partner.
\par In un primo tempo il sistema di }{\i\fs24 apartheid}{\fs24 attuato =
dal 1967 ha dato l\rquote impressione di essere in grado di raggiungere =
i suoi scopi, gestendo in maniera fondata sulla paura la quotidianit\'e0 =
nei territori o}{\fs24 c}{\fs24=20
cupati, con un\rquote apparente accettazione da parte del popolo =
palestinese. L\rquote Olp, allontanata dalla r}{\fs24 e}{\fs24 gione =
dopo l\rquote invasione del Libano da parte dell\rquote esercito =
israeliano (1982), pareva non aver pi\'f9 mezzi \endash=20
dal lontano esilio di Tunisi \endash per rimettere in discussione =
l\rquote annessione sionista.
\par La prima intifada scoppia nel dicembre 1987. Esplosione in =
apparenza \'93spontanea\'94, essa esprime l\rquote irruzione sulla scena =
delle classi popolari, e in particolare dei segmenti pi\'f9 poveri, =
confinati nei campi di rifugiati. L\rquote=20
intifada boicotta il potere israeliano organizzando una sistematica =
disobbedie}{\fs24 n}{\fs24 za civile. Israele reagisce con brutalit\'e0: =
ma non riesce a ristabilire il suo potere di polizia e neppure a =
rimettere i
n sella le pavide classi medie palestinesi che agivano da cuscinetto. =
L\rquote intifada provoca invece un ritorno in massa delle forze =
politiche in esilio, la costituzione di nuove forme organizzat}{\fs24 =
i}{\fs24 ve locali e l\rquote=20
allineamento delle classi medie sulla lotta di liberazione. L\rquote =
intifada \'e8 sostenuta dai gi}{\fs24 o}{\fs24 vani \endash }{\i\fs24 =
Chebab}{\fs24 }{\i\fs24 al intifada}{\fs24 \endash all\rquote=20
inizio non ancora organizzati entro la rete formale dell\rquote Olp, ma =
non concorrenti n\'e9 ostili a tale forza. Le quattro componenti =
dell\rquote Olp (Fath, fedele al suo capo Yasser Arafat, il Fdlp e il =
Fplp, cio\'e8
il partito comunista) si sono immediatamente impegnate nell\rquote =
intifada e si sono guadagnate la simpatia di molti }{\i\fs24 =
chebab}{\fs24 . I Fratelli musulmani, penalizzati per la scarsa =
attiv}{\fs24 i}{\fs24 t\'e0
svolta negli anni precedenti malgrado qualche azione della Jihad =
islamica dal 1980 in poi, ced}{\fs24 e}{\fs24 vano il posto a una nuova =
espressione di lotta \endash Hamas, costituita nel 1988.
\par Mentre questa prima intifada dopo due anni di espansione mostrava =
qualche segno di stanchezza, tanto violenta era stata la repressione =
israeliana (uso di armi da fuoco contro i bambini, chiusura della =
\'93linea verde\'94
ai lavoratori palestinesi, unica fonte di reddito per le famiglie ecc.) =
si montava lo scenario per un \'93negoziato\'94, su iniziativa degli =
Stati Uniti, che ha condotto a Madrid (1991) poi agli accordi detti di =
pace di Oslo (1993). Con tali accordi l
\rquote Olp \'e8 tornata nei territori occupati e si \'e8 tr}{\fs24 =
a}{\fs24 sformata in \'93Autorit\'e0 palestinese\'94 (1994).
\par Gli accordi di Oslo avevano immaginato di trasformare i territori =
occupati in uno o pi\'f9 Bantustan, definitivamente integrati nello =
spazio israeliano. In questo contesto l\rquote Autorit\'e0 palestinese =
doveva essere solo un falso stato \endash=20
come quello dei Bantustan \endash ma fungere di fatto come cinghia di =
tr}{\fs24 a}{\fs24 smissione degli ordini sionisti.
\par Rientrata in Palestina, l\rquote Olp diventata Autorit\'e0 \'e8 =
riuscita a ristabilire il suo ordine, non senza qua}{\fs24 l}{\fs24 che =
ambiguit\'e0. L\rquote autorit\'e0 ha assorbito nelle sue nuove =
strutture la maggior parte dei }{\i\fs24 chebab}{\fs24=20
che }{\fs24 a}{\fs24 vevano coordinato l\rquote intifada. E\rquote =
riuscita anche a darsi legittimit\'e0 con la consultazione elettorale =
del 1996, cui i palestinesi hanno partecipato in massa (l\rquote 80%), =
mentre Arafat diventava plebiscitari}{\fs24 a
}{\fs24 mente Presidente dell\rquote Autorit\'e0. Essa resta peraltro in =
una posizione ambigua: accetter\'e0 di svolgere le funzioni che Israele, =
gli Stati Uniti e l\rquote Europa le attribuiscono \endash quella di =
\'93governo di un Bant}{\fs24 u}{\fs24=20
stan\'94 \endash oppure si schierer\'e0 a fianco del popolo palestinese =
che rifiuta il giogo?
\par Appunto perch\'e9 il popolo palestinese rifiuta il progetto di =
Bantustan, Israele ha deciso di denunciare gli accordi di Oslo, di cui =
aveva direttamente dettato i termini, per sostituirvi l\rquote=20
impiego della forza militare pura e semplice. La provocazione sulla =
spianata delle Moschee, attuata dal criminale di guerra Sharon nel 1998 =
(ma con il sostegno del governo allora laburista che gli forn\'ec i =
carri armati), l\rquote=20
elezione trionfale di quel criminale alla testa del governo di Israele =
(e la collaborazione di \'93c}{\fs24 o}{\fs24 lombe\'94 come Shimon =
Peres a tale governo) sono dunque all\rquote origine della seconda =
intifada, oggi in corso.
\par Se essa riuscir\'e0 a liberare il popolo palestinese dalla =
prospettiva di sottomissione pianificata all\rquote }{\i\fs24 =
apartheid}{\fs24 sionista, \'e8
troppo presto per dirlo. In ogni caso il popolo palestinese dispone =
oggi di un autentico movimento di liberazione nazionale. Esso ha le sue =
peculiarit\'e0. Non \'e8 dello stile \'93part}{\fs24 i}{\fs24 to =
unico\'94, in apparenza (se non in realt\'e0)=20
\'93unanime\'94 e omogeneo. E\rquote composto di spezzoni che co}{\fs24 =
n}{\fs24 servano la propria personalit\'e0, la propria concezione del =
futuro, la propria ideologia, militanti e clientele proprie, ma che =
apparentemente sanno mettersi d\rquote=20
accordo per lottare insieme.
\par=20
\par L\rquote erosione dei regimi di nazionalismo populista e la =
scomparsa del sostegno sovietico hanno dato agli Stati Uniti l\rquote =
occasione di attuare il loro \'93progetto\'94 per la regione, senza =
alcun ostacolo capace di farli indietreggiare, finora.

\par Il controllo del Medio Oriente \'e8 certamente una pietra di volta =
del progetto di egemonia mondiale di Washington. Come dunque gli Stati =
Uniti pensano di assicurarsene il controllo? Gi\'e0 dieci anni fa =
Washington aveva preso l\rquote inizi
ativa di avanzare lo strano progetto di un \'93mercato comune =
medi}{\fs24 o}{\fs24 rientale\'94
in cui i paesi del Golfo avrebbero fornito i capitali e gli altri paesi =
arabi la manodopera a buon mercato, mentre Israele si sarebbe riservato =
il controllo tecnologico e le funzioni di interm}{\fs24 e}{\fs24 diario =
obbligato. Accettato dall\rquote=20
Egitto e dai paesi del Golfo, il progetto veniva peraltro ostacolato dal =
rifiuto della Siria, dell\rquote Iraq e dell\rquote Iran. Per andare =
avanti bisognava dunque abbattere quei tre regimi. Per l\rquote Iraq =
oggi \'e8 cosa fatta.
\par La questione allora \'e8 di sapere che tipo di regime politico sia =
necessario per sostenere il progetto. I discorsi propagandistici di =
Washington parlano di \'93democrazie\'94. Di fatto Washington tende a =
sost}{\fs24 i}{\fs24=20
tuire alle logore autocrazie del populismo ormai superato delle nuove =
autocrazie oscurantiste pret}{\fs24 e}{\fs24 samente \'93islamiche\'94 =
(nel preteso rispetto della specificit\'e0 culturale delle =
\'93comunit\'e0\'94
). La rinnovata alleanza con un Islam politico detto \'93moderato\'94 =
(cio\'e8 in grado di reggere la situazione con efficacia sufficiente a =
impedire le derive \'93terroristiche\'94 \endash=20
quelle dirette contro gli Stati Uniti e solo quelle, naturalmente) =
costituisce l\rquote asse delle opzioni politiche di Washington, ed \'e8 =
oggi l\rquote unica possibile. In questa prospettiva, si tenter\'e0 la =
riconciliazione con l\rquote arc
aica autocrazia del sistema saudita.
\par Di fronte al progetto perseguito dagli Stati Uniti, gli europei ne =
hanno inventato uno proprio, ba}{\fs24 t}{\fs24 tezzato \'93partenariato =
euro-mediterraneo\'94. Un progetto assai poco ardito, carico di =
chiacchiere senza seguito, ma che anch\rquote=20
esso si proponeva di \'93riconciliare i paesi arabi con Israele\'94, =
mentre esclude}{\fs24 n}{\fs24 do i paesi del Golfo dal \'93dialogo =
euro-mediterraneo\'94
, gli europei riconoscevano implicitamente che quello era territorio di =
esclusiva pertinenza di Washington. (15)
\par Il patente contrasto fra la temeraria audacia del progetto =
americano e la debolezza di quello europeo \'e8 un indicatore eloquente =
del fatto che l\rquote atlantismo realmente esistente ignora lo =
\'93}{\i\fs24 sharing}{\fs24 \'94 (la co}{\fs24 n}{\fs24=20
divisione di responsabilit\'e0 e l\rquote associazione nelle decisioni, =
mettendo su un piano di eguaglianza gli Stati Uniti e l\rquote Europa). =
Tony Blair, che fa l\rquote avvocato della costruzione di un mondo =
\'93unipolare\'94
, crede di poter giustificare tale opzione perch\'e9 l\rquote atlantismo =
che ne sarebbe alla base sarebbe fondato sullo \'93}{\i\fs24 =
sharing}{\fs24 \'94. L\rquote=20
arroganza di Washington smentisce ogni giorno questa illusoria speranza, =
se quello di Blair non \'e8 che un cavillo da opporre all\rquote =
opinione europea. Il realismo di Stalin, che a suo tempo dei nazisti =
aveva detto \'93non sanno dove bisogna fermarsi
\'94, si applica alla lettera alla giunta che governa gli Stati Uniti. E =
le \'93speranze\'94 che Blair tenta di rianimare somigliano troppo a =
quelle che Mussolini poneva nella possibilit\'e0 di ridurre alla ragione =
Hitler.
\par E\rquote possibile un\rquote altra opzione europea? Si sta forse =
delineando? Il discorso di Chirac che oppone al mondo \'93atlantico =
unipolare\'94
(che egli intende correttamente come sinonimo di egemonia unilaterale =
degli Stati Uniti, riducendo il progetto europeo a niente di pi\'f9 del =
risvolto europeo del progetto di Washington) la costruzione di un mondo =
\'93multipolare\'94
annuncia forse la fine dell\rquote atlantismo?
\par Perch\'e9 questa possibilit\'e0 diventi realt\'e0 \'e8 necessario =
che l\rquote Europa riesca a uscire dalle sabbie mobili nelle quali sta =
scivolando.
\par=20
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 5.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 Le =
sabbie mobili del progetto europeo
\par }\pard \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\b\fs24=20
\par }{\fs24 Tutti i governi degli stati europei sono finora uniti sulle =
tesi del liberismo. Tale allineamento degli stati europei non significa =
altro che la cancellazione del progetto europeo, il suo doppio =
dissolv}{\fs24 i}{\fs24=20
mento economico (i vantaggi dell\rquote unione economica europea si =
diluiscono nella globalizzazione generale) e politico (l\rquote =
autonomia politica e militare europea sparisce). In questo momento non =
esiste alcun progetto europeo. Gli si \'e8
sostituito un progetto nord-atlantico (o eventualmente della triade) =
sotto comando americano.
\par Le guerre \'93made in Usa\'94 hanno certo risvegliato l\rquote =
opinione pubblica di tutta Europa \endash soprattutto l\rquote ultima =
dell\rquote Iraq \endash=20
e anche certi governi, in primo luogo quello francese, ma anche quelli =
della Germania, della Russia e della Cina. Ma questi stessi governi non =
hanno rimesso in discussione il fedele allineamento sulle esigenze del =
neoliberismo. E\rquote=20
una contraddizione importante che andr\'e0 s}{\fs24 u}{\fs24 perata in =
qualche maniera, o assoggettandosi alle esigenze di Washington oppure =
con una vera ro}{\fs24 t}{\fs24 tura che ponga fine all\rquote =
atlantismo.
\par La conclusione politica principale che traggo da questa analisi =
\'e8 che l\rquote Europa non pu\'f2 abbandonare l\rquote atlantismo =
finch\'e9
le alleanze politiche che definiscono i blocchi al potere saranno =
incentrate sul capitale transnazionale dominante. So
lo se le lotte sociali e politiche riusciranno a modificare il contenuto =
di tali blocchi e imporre nuovi compromessi storici fra il capitale e il =
lavoro, solo allora l\rquote Europa potr\'e0
prendere le distanze da Washington, permettendo di rinnovare un =
eventuale progetto europeo. In queste condizioni l\rquote Europa =
potrebbe \endash e anche dovrebbe \endash impegnarsi sul piano =
intern}{\fs24 a}{\fs24 zionale, nei rapporti con l\rquote=20
Est e con il Sud, su una strada diversa da quella tracciata in base alle =
es}{\fs24 i}{\fs24 genze esclusive dell\rquote imperialismo collettivo, =
dando inizio cos\'ec alla sua partecipazione alla lunga marcia \'93oltre =
il capitalismo\'94
. In altri termini, l\rquote Europa sar\'e0 di sinistra (il termine di =
sinistra qui \'e8 preso sul serio) o non sar\'e0.
\par Conciliare l\rquote allineamento sul liberismo e l\rquote =
affermazione di un\rquote autonomia politica dell\rquote Europa o =
d}{\fs24 e}{\fs24 gli stati che la costituiscono resta l\rquote =
obiettivo di certe frazioni delle classi politiche europee, preo}{
\fs24 c}{\fs24 cupate di salvaguardare le posizioni esclusive del grande =
capitale. Ci riusciranno? Ho forti dubbi al proposito.
\par In contrappunto, le classi popolari europee, almeno in certi paesi, =
saranno in grado di superare la crisi che le colpisce? Lo credo =
possibile, precisamente per le ragioni che fanno s\'ec che la cultura =
pol}{\fs24 i}{\fs24=20
tica almeno in certi paesi europei \endash diversa da quella degli =
Stati Uniti \endash potrebbe produrre questa r}{\fs24 i}{\fs24 nascita =
della sinistra. La condizione anche qui \'e8 che ci si liberi dal virus =
del liberismo.
\par Il \'93progetto europeo\'94 \'e8 nato come risvolto europeo del =
progetto atlantico degli Stati Uniti, concep}{\fs24 i}{\fs24 to =
all\rquote indomani della seconda guerra mondiale, nello spirito della =
\'93guerra fredda\'94 attuata da W}{\fs24 a}{\fs24=20
shington, progetto al quale le borghesie europee \endash a loro volta =
indebolite e impaurite di fronte alle proprie classi operaie \endash =
hanno aderito praticamente senza condizioni.
\par Tuttavia lo stesso procedere del progetto \endash malgrado le =
origini dubbiose \endash ha modificato progress}{\fs24 i}{\fs24 vamente =
alcuni dati importanti del problema e delle sfide ad esso connesse. =
L\rquote Europa occidentale \'e8 riuscita a \'93
recuperare\'94 il ritardo economico e tecnologico rispetto agli Stati =
Uniti, o almeno ne ha tutti i mezzi. D\rquote altra parte, il \'93nemico =
sovietico\'94 non c\rquote \'e8 pi\'f9
. Il processo di integrazione ha poi cancellato le violente avversioni =
che avevano dominato un secolo e mezzo di storia europea: i tre =
principali paesi del continente \endash Francia, Germania e Russia =
\endash=20
si sono riconciliati. Questi sviluppi sono secondo me positivi e ricchi =
di un potenziale ancor pi\'f9 positivo. Certo il processo si \'e8 =
svilu}{\fs24 p}{\fs24 pato su basi economiche ispirate ai principi del =
liberismo, ma di un liberismo che f
ino agli anni o}{\fs24 t}{\fs24 tanta \'e8 stato temperato dalla =
dimensione sociale presa in considerazione con il \'93compromesso =
stor}{\fs24 i}{\fs24 co socialdemocratico\'94, che ha costretto il =
capitale a piegarsi alla domanda di giustizia sociale }{
\fs24 e}{\fs24 spressa dalle classi lavoratrici. Poi invece il processo =
\'e8 proseguito in un nuovo quadro sociale isp}{\fs24 i}{\fs24 rato al =
liberismo \'93all\rquote americana\'94, antisociale.
\par Quest\rquote ultima svolta ha gettato le societ\'e0 europee in una =
crisi che ha molte dimensioni. In primo luogo, c\rquote \'e8 la crisi =
economica, che \'e8 immanente all\rquote opzione liberista. Una crisi =
aggravata dall\rquote=20
allineamento dei paesi europei sulle esigenze economiche del leader =
americano, giacch\'e9 l\rquote Europa ha accettato finora di finanziare =
il debito americano, a scapito dei propri interessi. In s}{\fs24 =
e}{\fs24 condo luogo c\rquote \'e8 una crisi s
ociale accentuata dalla crescita della resistenza e delle lotte delle =
classi popolari contro le fatali conseguenze dell\rquote opzione =
liberista. Infine, si sta delineando una crisi polit}{\fs24 i}{\fs24 ca =
\endash=20
il rifiuto di allinearsi, almeno senza condizioni, sull\rquote opzione =
degli Stati Uniti: la guerra infinita contro il Sud del mondo.
\par In che modo i popoli e gli stati europei si comportano e si =
comporteranno di fronte a questa triplice sfida?=20
\par Gli europeisti per principio si dividono in tre gruppi piuttosto =
diversi:
\par {\listtext\pard\plain\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 -\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li720\ri0\widctlpar\jclisttab\tx720\aspalpha\aspnum\faauto\ls2\ad=
justright\rin0\lin720\itap0 {\fs24 coloro che difendono l\rquote opzione =
liberista e accettano la }{\i\fs24=20
leadership}{\fs24 degli Stati Uniti quasi senza condizioni;
\par {\listtext\pard\plain\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 -\tab}coloro che =
difendono l\rquote opzione liberista, ma auspicano un\rquote Europa =
politica indipendente, l}{\fs24 i}{\fs24 bera dalla tutela americana;
\par {\listtext\pard\plain\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 -\tab}coloro che =
auspicano (e lottano per) un\rquote Europa sociale, cio\'e8 un =
capitalismo temperato da un nuovo compromesso sociale fra capitale e =
lavoro che operi su scala europea, e contempor}{\fs24 a}{
\fs24 neamente un\rquote Europa politica che pratichi \'93altre =
relazioni\'94 (sottinteso amichevoli, democr}{\fs24 a}{\fs24 tiche e =
pacifiche) con il Sud, la Russia e la Cina. L\rquote opinione pubblica =
generale in tutta Eur}{\fs24 o}{\fs24=20
pa ha espresso al Forum sociale europeo di Firenze del 2002 e poi in =
occasione della guerra all\rquote Iraq tutta la sua simpatia per questa =
posizione di principio.
\par }\pard \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\fs24=20
\par Esistono poi certo dei \'93non-europeisti\'94 nel senso che =
considerano n\'e9 auspicabili n\'e9 possibili queste tre opzioni: \'e8 =
un gruppo fortemente minoritario per ora, ma di certo destinato a =
rafforzarsi. Il raffo}{\fs24 r}{\fs24=20
zamento dovrebbe verificarsi mediante una delle due opzioni molto =
diverse, e cio\'e8:
\par {\listtext\pard\plain\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 -\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li720\ri0\widctlpar\jclisttab\tx720\aspalpha\aspnum\faauto\ls2\ad=
justright\rin0\lin720\itap0 {\fs24 un\rquote opzione \'93populista\'94
di destra, che rifiuta il progredire dei poteri politici \endash e =
forse econ}{\fs24 o}{\fs24 mici \endash sovranazionali, eccetto =
evidentemente quelli del capitale transnazionale;
\par {\listtext\pard\plain\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 -\tab}Un\rquote =
opzione popolare di sinistra, nazionale, democratica e sociale.
\par }\pard \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\fs24 Su quali forze si appoggia ognuna di queste due tendenze e quali =
ne sono le rispettive possibilit\'e0?=20
\par Il capitale dominante \'e8 liberista per sua natura. E\rquote =
perci\'f2 portato, in base alla sua logica, a sostenere la prima delle =
tre opzioni. Tony Blair rappresenta l\rquote espressione pi\'f9 coerente =
di ci\'f2 che ho definito \'93
imperialismo collettivo della triade\'94. La classe politica unita sotto =
la bandiera a stelle e strisce \'e8 d}{\fs24 i}{\fs24 sposta, se =
necessario, a \'93sacrificare il progetto europeo\'94 \endash o almeno =
a dissipare ogni illusione al r}{\fs24 i}{
\fs24 guardo \endash p
er mantenerlo nei limiti originari di risvolto europeo del progetto =
atlantico. Ma Bush, come Hitler, non concepisce alleati ma solo =
subordinati che obbediscono incondizionatamente. Per questa ragione =
alcuni segmenti importanti della classe politica, anche
di destra \endash bench\'e9 in via di principio difensori degli =
interessi del capitale dominante - rifiutano di allinearsi oggi sugli =
Stati Un}{\fs24 i}{\fs24 ti come ieri su Hitler. Se in Europa esiste la =
possibilit\'e0
di un Churchill, questi sarebbe Chirac. Ri}{\fs24 u}{\fs24 scir\'e0 a =
esserlo?
\par La strategia del capitale dominante pu\'f2 scendere a patti con un =
\'93anti-europeismo di destra\'94, che si accontenter\'e0 di sfoggiare =
una retorica nazionalista e demagogica (per esempio sul tema degli =
imm}{\fs24 i}{\fs24 grati \endash=20
del Sud, naturalmente) ma che di fatto si inchiner\'e0 alle esigenze di =
un liberismo non specif}{\fs24 i}{\fs24 camente \'93europeo\'94
ma mondializzato. Aznar e Berlusconi costituiscono i prototipi di tali =
alleati di Washington, al pari delle classi dirigenti servili =
dell\rquote Europa orientale.
\par Per questo io ritengo che la seconda opzione sia difficile da =
sostenere. Costituisce tuttavia la scelta dei principali governi europei =
\endash=20
la Francia e la Germania. Esprime forse le ambizioni di un capitale =
abbastanza potente da emanciparsi dalla tutela degli Stati Uniti? =
Domanda per la quale non ho r}{\fs24 i}{\fs24 sposta. E\rquote=20
possibile, ma intuitivamente direi che sia poco probabile.
\par Tale opzione \'e8 tuttavia quella di alleati di fronte all\rquote =
avversario americano che costituisce il nemico principale di tutta =
l\rquote umanit\'e0. Ho detto di alleati perch\'e9 sono convinto che se =
pe
rsistono nella loro opzione saranno spinti ad uscire dalla logica del =
progetto unilaterale del capitale (il liberismo) e a cercare alleanze a =
sinistra (le sole che possano dare forza al loro progetto di =
indipendenza da W}{\fs24 a}{\fs24 shington). L
\rquote alleanza fra i gruppi due e tre non \'e8 impossibile. Come lo fu =
la grande alleanza anti-nazista.
\par Se tale alleanza prendesse forma, dovr\'e0 e potr\'e0 operare =
esclusivamente nel quadro europeo, non s}{\fs24 a}{\fs24 pendo gli =
europeisti rinunciare alla priorit\'e0 datavi? Non lo credo, giacch\'e9 =
tale quadro, come \'e8 e r}{\fs24 e}{\fs24 ster\'e0
, favorisce sistematicamente solo l\rquote opzione del primo gruppo, =
quello filoamericano. Bisogner\'e0 allora far saltare l\rquote Europa e =
rinunciare definitivamente al progetto?
\par Credo che non sia necessario, e neppure auspicabile. E\rquote =
possibile invece un\rquote alta strategia: quella di lasciare il =
progetto europeo \'93fermo\'94
, per un periodo, allo stadio attuale di sviluppo, e di sviluppare =
parallelamente altri assi di alleanza.
\par Darei in questo caso un\rquote assoluta priorit\'e0 alla =
costruzione di un\rquote alleanza politica e strategica =
Parigi-Berlino-Mosca, prolungandola fino a Pechino e Nuova Delhi, se =
possibile. Ho detto politica, con l\rquote=20
obiettivo di restituire tutte le loro funzioni al pluralismo =
internazionale e all\rquote Onu. E strategica: c}{\fs24 o}{\fs24 struire =
insieme forze militari all\rquote al
tezza di quelle americane. Queste tre o quattro potenze ne hanno tutti i =
mezzi, tecnologici e finanziari, rafforzati da tradizioni di capacit\'e0
militari di fronte alle quali gli Stati Uniti fanno una ben magra =
figura. La sfida americana e le sue ambizioni criminali lo i}{\fs24 =
m}{\fs24 pongono. Ma le ambizioni sono smisurate. Bisogna provare. =
Costruire un fronte anti-egemonico \'e8 oggi \endash=20
come ieri costruire un\rquote alleanza anti-nazista \endash la pi\'f9 =
urgente priorit\'e0.
\par Una strategia di questo genere riconcilierebbe gli europeisti del =
gr
uppo due e tre e i non-europeisti di sinistra. Creerebbe dunque le =
condizioni favorevoli alla ripresa, successivamente, di un progetto =
europeo che includa una Gran Bretagna liberata dalla sua soggezione agli =
Stati Uniti e un\rquote=20
Europa orientale risanata dalla cultura servile. Bisogna avere pazienza: =
questo processo prender\'e0 molto tempo.
\par Non sar\'e0 possibile alcun progresso del progetto europeo =
finch\'e9 non sar\'e0 stata sconfitta la strategia degli Stati Uniti.=20
\par=20
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\b \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 6.\tab}}\pard \qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls1\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxta .}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls1\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\b\fs24 =
L\rquote Europa di fronte al Sud arabo e mediterraneo
\par }\pard \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\b\fs24=20
\par }{\fs24 Il mondo arabo e il Medio Oriente occupano un posto =
decisivo nel progetto egemonico degli Stati Uniti. La risposta che gli =
europei vorranno dare alla sfida degli Stati Uniti nella regione diventa =
a}{\fs24 l}{\fs24=20
lora una delle prove decisive per il progetto europeo in s\'e9.
\par La questione \'e8 dunque sapere se i paesi rivieraschi del =
Mediterraneo e delle sue propaggini \endash eur}{\fs24 o}{\fs24 pei, =
arabi, turchi, iraniani, paesi del Corno d\rquote Africa \endash si =
orienteranno o meno verso un\rquote idea di sic}{\fs24 u}
{\fs24 rezza diversa da quella determinata dal predominio dell\rquote =
egemonia mondiale americana. La ragione dovrebbe far inclinare in questa =
direzione, ma finora l\rquote Europa non ha dato alcuna indicazione di =
v}{\fs24 o}{\fs24=20
ler andare in questo senso. Una delle ragioni che forse spiega almeno in =
parte l\rquote inerzia europea \'e8 che gli interessi dei partner =
dell\rquote Unione Europea sono, se non totalmente divergenti, almeno =
caricati di un coefficiente di priorit\'e0
relativa molto diverso da un paese all\rquote altro. La costa =
mediterranea non occupa un posto centrale nelle polarizzazioni =
industriali del capitalismo sviluppato: le coste del m}{\fs24 a}{\fs24=20
re del Nord, del Nord-est atlantico americano e del Giappone centrale =
sono di una densit\'e0 smisurata. Per gli europei del nord \endash =
Germania e Gran Bretagna \endash e a fortori per gli Stati Uniti e il =
Giappone, il pericolo di caos nei p
aesi situati a sud del Mediterraneo non ha la gravit\'e0 che dovrebbe =
avere per italiani, spagnoli e francesi.
\par Fino al 1945 le diverse potenze europee avevano avuto politiche =
mediterranee diverse, e spesso in conflitto fra loro. Dopo la seconda =
guerra mondiale gli stati d\rquote Europa occidentale non hanno pi\'f9
avuto praticamente una politica mediterranea e araba, n\'e9 comune, =
n\'e9 specifica di ogni stato, che fosse diversa dall\rquote =
allineamento sugli Stati Uniti. Peraltro, anche in questo contesto, la =
Gran Bret}{\fs24 a}{\fs24 gna e la Fra
ncia, che avevano delle posizioni coloniali nella regione, hanno =
condotto delle battaglie di retroguardia per conservare i rispettivi =
vantaggi. La Gran Bretagna vi ha rinunciato, per quanto riguarda =
l\rquote Egitto e il Sudan, fin dal 1954 e dopo l
\rquote insuccesso dell\rquote avventura dell\rquote aggressione =
tripa}{\fs24 r}{\fs24 tita del 1956, ha proceduto a una svolta =
lacerante, e infine ha abbandonato l\rquote=20
ipotesi di esercitare una qualche influenza sui paesi del Golfo, alla =
fine degli anni sessanta. La Francia, espulsa dalla Siria fin dal 1945, =
ha infine accettato l\rquote indipendenza dell\rquote=20
Algeria nel 1962, ma ha conservato una certa nostalgia del suo influsso =
nel Magreb e in Libano, incoraggiata d\rquote altra parte dalle classi =
dirigenti l}{\fs24 o}{\fs24 cali, almeno in Tunisia, Marocco e Libano. =
Parallelamente, la costruz
ione europea non ha sostituito il ritiro delle potenze coloniali con una =
politica comune operante in questo settore. Si ricorda che quando i =
prezzi del petrolio sono stati riaggiustati, dopo la guerra =
arabo-israeliana del 1973, l\rquote=20
Europa comunitaria, sorpresa nel sonno, ha riscoperto di avere degli =
\'93interessi\'94 nella regione. Ma tale risveglio non ha suscitato =
alcuna iniziativa importante, per esempio sul problema palestinese. In =
questo, come in molti altri settori, l\rquote=20
Europa \'e8 rimasta velleitaria e inconsistente. Alcuni progressi nel =
senso di un\rquote=20
autonomia di fronte agli Stati Uniti sono stati peraltro registrati nel =
corso degli anni settanta, culminando nel vertice di Venezia del 1980; =
ma i progressi non sono stati consolidati e con il tempo si sono =
piuttosto
erosi, nel corso degli anni ottanta, per sparire infine con l\rquote =
allineamento su Washington adottato al momento della crisi del Golfo. =
Perci\'f2 gli atteggiamenti dell\rquote Europa nei co}{\fs24 n}{\fs24=20
fronti del futuro delle relazioni con il mondo arabo e iraniano vanno =
studiati sulla base di analisi specifiche per ognuno degli stati =
europei.
\par La Gran Bretagna non ha pi\'f9 alcuna politica mediterranea e araba =
che le sia propria. In questo sett}{\fs24 o}{\fs24 re come altrove la =
societ\'e0 britannica in tutte le sue espressioni politiche =
(conservatori e
laburisti) ha scelto di allinearsi senza condizioni sugli Stati Uniti. =
Si tratta di una scelta storica di fondo, che s}{\fs24 u}{\fs24 pera le =
particolari circostanze congiunturali, rafforzando notevolmente la =
dipendenza dell\rquote=20
Europa dalle esigenze della strategia americana.
\par Sia pure per ragioni diverse, neppure la Germania ha una politica =
araba e mediterranea specifica, e non cercher\'e0 di elaborarne nel =
futuro immediato. Frenata dalla divisione e dal suo status, la =
Repu}{\fs24 b}{\fs24=20
blica federale tedesca aveva dedicato tutti i suoi sforzi allo sviluppo =
economico, accettando di ma}{\fs24 n}{\fs24 tenere un basso profilo =
politico, sulla scia \endash in maniera simultanea e ambigua \endash =
degli Stati Uniti e dell\rquote \'93
europeismo\'94della Cee. In un primo tempo la riunificazione della =
Germania e la riconquista della piena sovranit\'e0 internazionale non =
hanno modificato tale comportamento, ma al contrario ne hanno accentuato =
le espressioni. Il fatto \'e8
che le forze politiche dominanti (conservatrici, liberali e =
socialdemocratiche) avevano scelto di dare priorit\'e0 all\rquote =
espansione del capitalismo tedesco in Europa centrale e orientale, =
riducendo l\rquote=20
importanza relativa di una strategia europea comune, sia sul piano =
politico che su quello dell\rquote integrazione economica. Resta da =
vedere se tale tendenza sia ormai i}{\fs24 n}{\fs24 vertita, come sembra =
suggerito dall\rquote=20
atteggiamento tenuto da Berlino sulla guerra in Iraq.
\par Le posizioni della Francia sono pi\'f9 sfumate. Paese sia atlantico =
che mediterraneo, erede di un imp}{\fs24 e}{\fs24 ro coloniale, situato =
fra i vincitori della seconda guerra mondiale, la Francia non ha mai=20
rinunciato a esprimersi come una grande potenza. Nel corso dei primi =
dieci anni dopo la guerra i successivi g}{\fs24 o}{\fs24 verni francesi =
avevano tentato di mantenere le posizioni coloniali mediante un =
sovrappi\'f9 di atlant}{\fs24 i}{\fs24=20
smo, anticomunista e antisovietico. Il sostegno di Washington peraltro =
non fu mai n\'e9 completo n\'e9 sincero, come dimostr\'f2 l\rquote =
atteggiamento degli Stati Uniti al tempo dell\rquote aggressione =
tripartita contro l\rquote=20
Egitto nel 1956. Allora, per forza di cose, la politica mediterranea e =
araba della Francia era se}{\fs24 m}{\fs24 plice
mente retrograda. De Gaulle aveva spezzato contemporaneamente le =
illusioni paleocoloniali e filoamericane. Egli aveva ideato allora il =
triplice progetto ambizioso di modernizzare l\rquote=20
economia francese, di portare avanti un processo di decolonizzazione che =
permettesse di sostituire le formule antiche e ormai superate con un =
neocolonialismo flessibile, e di usare l\rquote=20
integrazione europea per compensare le debolezze intrinseche di un paese =
medio quale \'e8 la Francia. In questa prospettiva, De Gaulle concepiva =
un\rquote Europa capace di rendersi autonoma rispetto agli Stati Uniti, =
non solo sul pi}{\fs24 a}{\fs24=20
no economico e finanziario, ma anche politico e \endash a suo tempo =
\endash militare, come concepiva anche \endash pure a tempo debito =
\endash di associare l\rquote Urss alla costruzione europea =
(\'93l\rquote Europa dall\rquote Atlantico agli }{\fs24=20
U}{\fs24 rali\'94). Ma il gollismo non \'e8 sopravvissuto al suo =
fondatore e dal 1968 in poi le forze politiche fra}{\fs24 n}{\fs24=20
cesi sia della destra classica che della sinistra socialista sono =
progressivamente tornate alle posizioni precedenti. La loro concezione =
della costruzione europea si \'e8 ristretta alla dimensione del =
\'93mercato comune\'94
, al faccia a faccia con la Germania federale (al punto che quando =
l\rquote unificazione tedesca si \'e8 realizzata, a Parigi \'e8 sorta =
una qualche sorpresa e inquietudine\'85) e all\rquote invito pressan
te fatto alla Gran Bretagna di unirsi alla Cee (dimenticando che =
l\rquote Inghilterra sarebbe stata il cavallo di Troia dell\rquote =
America in Europa). Naturalmente tale deriva implicava per la Francia =
l\rquote abbandono di ogni p}{\fs24 o}{\fs24=20
litica araba degna di questo nome, cio\'e8 una politica che andasse =
oltre gli interessi mercantili imm}{\fs24 e}{\fs24 diati. Sul piano =
politico la Francia si \'e8
comportata oggettivamente, nel mondo arabo come in quello subsahariano, =
come appoggio complementare alla strategia egemonica americana. In =
questo cont}{\fs24 e}{\fs24 sto va si
tuato il discorso mediterraneo che invita ad associare i paesi del =
Magreb al carro europeo (nello stesso modo in cui era associata la =
Turchia, oggi in crisi) il che significa poi spezzare la pr}{\fs24 =
o}{\fs24=20
spettiva di un riavvicinamento unitario del mondo arabo, abbandonando il =
Mashrek all\rquote=20
intervento israelo-americano. Indubbiamente le classi dirigenti =
magrebine sono responsabili delle simpatie che hanno mostrato per tale =
progetto. Nondimeno la crisi del Golfo ha dato un colpo molto serio al =
pr}{\fs24 o}{\fs24 getto, e le masse popola
ri del nord Africa hanno affermato con forza la loro solidariet\'e0 al =
Mashrek, come d\rquote altra parte era prevedibile. =20
\par Per la sua stessa posizione geografica, l\rquote Italia \'e8 =
particolarmente sensibile ai problemi mediterranei. Ci\'f2 non significa =
che per questo essa abbia una politica mediterranea e araba che sia =
concreta e ta}{\fs24 n}{\fs24=20
to meno efficace o autonoma. A lungo emarginata nello sviluppo =
capitalistico, l\rquote Italia \'e8 stata c}{\fs24 o}{\fs24 stretta a =
circoscrivere le sue ambizioni mediterranee nella scia di un\rquote =
alleanza obbligata con altre p}{\fs24 o}{\fs24=20
tenze europee, pi\'f9 decisive. Dal raggiungimento dell\rquote unit\'e0 =
nazionale alla met\'e0 dell\rquote ottocento fino alla caduta di =
Mussolini nel 1943 essa ha sempre esitato fra l\rquote alleanza con i =
padroni del Mediterr}{\fs24 a}{\fs24 neo=20
\endash cio\'e8 gli inglesi e i francesi \endash o con coloro che =
potevano contestare le posizioni anglo-francesi, cio\'e8 la Germania.
\par L\rquote atlantismo, esercitato in Italia in un quadro che implica =
una politica estera di basso profilo nella scia degli Stati Uniti, ha =
dominato l\rquote azione e le opzioni dei governi italiani che s
i sono succeduti dal 1947 in poi. In una concezione ancor pi\'f9 =
ideologizzata, l\rquote atlantismo \'e8 presente anche in certi settori =
della borghesia laica (repubblicani e liberali, oltre a certi =
socialisti). Per i democratici cristiani esso \'e8
temperato dalla pressione universalistica propria della tradizione =
cattolica. E\rquote un fatto caratterist}{\fs24 i}{\fs24 co che il =
papato abbia spesso preso delle posizioni \endash=20
di fronte ai popoli arabi e in particolare nella questione palestinese, =
nonch\'e9 rispetto al terzo mondo \endash che sono meno ret
rograde di quelle di vari governi italiani e occidentali in generale. Lo =
slittamento a sinistra di una parte della Chiesa cattol}{\fs24 i}{\fs24 =
ca, per influsso della teoria della liberazione d\rquote=20
America Latina, rafforza oggi tale universalismo, di cui si ritrovano =
versioni laiche nei movimenti pacifisti, ecologisti e terzomondismi. La =
corrente mi}{\fs24 t}{\fs24 teleuropea affonda le sue radici nel XIX =
secolo e nella frattura fra nord e sud che l
\rquote unit\'e0 italiana non ha mai superato. Agganciata agli interessi =
del grande capitale milanese, essa suggerisce di dare pri}{\fs24 =
o}{\fs24 rit\'e0 all\rquote espansione economica italiana verso l\rquote =

Europa orientale, in stretta collaborazione con la Germania. In questo =
contesto, la Croazia costituisce oggi un obiettivo immediato, al punto =
che certi analisti vi ritrovano delle sp
inte espansionistiche italiane in direzione della Dalmazia. Tale opzione =
implicherebbe il proseguimento, da parte dell\rquote Italia, della =
politica estera di basso profilo, margin}{\fs24 a}{\fs24=20
lizzando i suoi rapporti con i paesi della costa meridionale del =
Mediterraneo. Una opzione parallela della Spagna isolerebbe ancor pi\'f9 =
la Francia nel concerto europeo, riducendone la portata al den}{\fs24 =
o}{\fs24 minatore comune pi\'f9
basso. La corrente mediterranea, che \'e8 sempre debole, malgrado =
l\rquote apporto che le potrebbe fornire l\rquote universalismo, si \'e8 =
espressa perci\'f2 in una versione \'93levantina\'94: si tratta di =
\'93fare affari\'94 qua e l\'e0
, senza preoccuparsi del quadro strategico nel quale si iscrivono. Per =
prendere una diversa consistenza, pi\'f9 nobile, che associ l\rquote =
Italia ad aperture economiche incentrate su una prospe}{\fs24 t}{\fs24 =
tiva di rafforzamento dell\rquote=20
autonomia sua e dei suoi partner arabi, sarebbe necessaria una =
conve}{\fs24 r}{\fs24 genza fra tale progetto e le idee universaliste, =
in particolare di una parte della sinistra italiana, c}{\fs24 o}{\fs24 =
munista e cristiana.
\par La destra italiana, riunificata sotto la direzione di Berlusconi al =
potere, ha scelto l\rquote opzione di restare nel solco dell\rquote=20
asse atlantico Washington-Londra. Il comportamento delle forze di =
polizia durante il G8 di Genova nel luglio del 2001 esprime tale scelta =
in maniera che non potrebbe essere pi\'f9 chiara.
\par La Spagna e il Portogallo occupano un posto importante nella =
geostrategia di egemonia mondiale degli Stati Uniti. Il Pentagono =
infatti considera l\rquote asse Azzorre \endash Canarie - Gibilterra =
\endash Baleari di i}{\fs24 m}{\fs24=20
portanza vitale per la sorveglianza dell\rquote Atlantico, sia =
settentrionale che meridionale, e per sbarrare l\rquote ingresso al =
Mediterraneo. Gli Stati Uniti avevano dunque forgiato l\rquote alleanza =
con questi due paesi all\rquote=20
indomani della seconda guerra mondiale, senza provare il minimo disagio =
per il loro carattere fascista. Al contrario, il forsennato =
anticomunismo delle dittature di Franco e Salazar serviva ott}{\fs24 =
i}{\fs24=20
mamente la causa egemonica degli Stati Uniti, che hanno favorito =
l\rquote ingresso del Portogallo nella Nato e sul suolo spagnolo hanno =
stabilito basi mi
litari di grande importanza. Come contropartita poi gli Stati Uniti e =
gli alleati europei hanno sostenuto senza riserve il Portogallo per =
tutta la guerra c}{\fs24 o}{\fs24 loniale, fino alla sconfitta.
\par L\rquote evoluzione democratica della Spagna dopo la morte di =
Franco non ha dato l\rquote occasione di rimett}{\fs24 e}{\fs24 re in =
discussione l\rquote integrazione del paese nel sistema militare =
americano. Anzi, l\rquote=20
adesione formale della Spagna alla Nato nel maggio 1982 era stata =
oggetto di un autentico ricatto elettorale, facendo credere che la =
partecipazione alla Cee esigeva tale adesione, peraltro non auspicata =
dalla maggi}{\fs24 o}{\fs24 ranza dell\rquote=20
opinione pubblica.
\par Successivamente, l\rquote allineamento di Madrid sulle posizioni di =
Washington non ha avuto riserve. Gli Stati Uniti, in cambio, sarebbero =
intervenuti a \'93moderare\'94 l
e rivendicazioni marocchine su Ceuta e Melilla e inoltre per tentare di =
convincere la Gran Bretagna a proposito di Gibilterra, anche se si =
pu\'f2 dubitare ampiamente su tale intervento. Resta il fatto che =
l\rquote allineamento atlantista di Madrid si \'e8
tradotto in cambiamenti radicali nell\rquote organizzazione delle forze =
armate spagnole, che sono state \'93spostate a sud\'94. Infatti nella =
tradizione spagnola l\rquote esercito era disseminato su tutto il =
territorio del paese. Concepito d\rquote=20
altra parte come una forza di polizia interna pi\'f9 che come forza =
d\rquote urto diretta verso l\rquote esterno, l\rquote esercito spagnolo =
era rimasto arretrato e \endash malgrado l\rquote attenzione prestata =
dal pot}{\fs24 e}{\fs24=20
re supremo al corpo dei generali e degli ufficiali \endash non era =
stato oggetto di un\rquote autentica moderni}{\fs24 z}{\fs24 zazione, al =
pari degli eserciti francese, inglese e tedesco.
\par I governi socialisti e poi quelli di destra hanno dunque effettuato =
una redistribuzione delle forze a}{\fs24 r}{\fs24 mate spagnole, in =
vista di un eventuale \'93fronte meridionale\'94, e si sono impegnati in =
un programma di modernizzazione dell\rquote=20
esercito di terra, di mare e d\rquote aria. Tale spostamento, imposto da =
Washi}{\fs24 n}{\fs24 gton e dalla Nato, \'e8 una delle numerose =
manifestazioni della nuova strategia egemonica americana, che ha =
sostituito il Sud all\rquote Est nella \'93difesa
\'94 dell\rquote Occidente. In Spagna \'e8 poi accompagnata da un nuovo =
discorso che porta alla ribalta un ipotetico \'93nemico\'94 che viene =
dal sud, la cui identificazione non lascia alcun dubbio. E\rquote=20
poi interessante notare come tale discorso degli ambienti democratici =
(e socialisti) spagnoli si riallacci alla vecchia tradizione della =
\'93Reconquista\'94, popolare nei circoli ca}{\fs24 t}{\fs24 tolici =
dell\rquote=20
esercito. Lo spostamento delle forze armate spagnole \'e8 dunque il =
segno di una determin}{\fs24 a}{\fs24 zione della Spagna a svolgere un =
ruolo attivo entro la Nato, nel quadro della nuova strategia occ}{\fs24 =
i}{\fs24=20
dentale che prevedono interventi di forza nel terzo mondo. La penisola =
iberica d\rquote altra parte gi\'e0 }{\fs24 a}{\fs24=20
desso costituisce un anello di congiunzione fra Washington e Tel Aviv, =
la principale testa di ponte europea della Rapid Deployment Force =
americana=20
(che ha svolto un ruolo decisivo nella guerra del Golfo), completata =
dalle basi siciliane (che finora sono servite solo per operazioni =
dirette contro il mondo arabo: Libia, bombardamento aereo della Tunisia =
ecc.) e dagli appoggi offerti dal Marocco. Natur
almente questa opzione occidentale svuota il discorso \'93euro-arabo\'94 =
di ogni contenuto serio. La nuova Spagna democratica, che pretende di =
attivare una politica di amicizia nei confronti dell\rquote=20
America Latina e del mondo arabo, ha peraltro iniziato la sua azione in =
senso esattamente co}{\fs24 n}{\fs24 trario alle sue proclamazioni di =
principio.
\par Il governo di destra diretto da Aznar ha confermato l\rquote =
allineamento atlantista di Madrid. Pi\'f9 ancora dell\rquote Italia, la =
Spagna rifiuta di capitalizzare la sua posizione mediterranea in favor
e di una nuova politica europea verso il mondo arabo, l\rquote Africa e =
il terzo mondo, prendendo le distanze dalle es}{\fs24 i}{\fs24 genze =
dell\rquote egemonia americana. L\rquote idea francese di un gruppo =
mediterraneo in senso all\rquote Unione E}{
\fs24 u}{\fs24 ropea resta perci\'f2 sospesa in aria, senza alcun punto =
d\rquote appoggio serio. D\rquote altra parte sul piano ec}{\fs24 =
o}{\fs24 nomico il capitale spagnolo, erede della tradizione franchista, =
ha posto le sue speranze d\rquote=20
espansione prioritariamente nello sviluppo di accordi con la Germania e =
il Giappone, che sono stati invitati a partecipare alla modernizzazione =
della Catalogna.
\par Finch\'e9 \'e8 esistita, la linea di confronto fra est e ovest =
passava per i Balcani. L\rquote allineamento obbligato degli stati sorti =
nella regione sia su Mosca che su Washington \endash con l\rquote unica =
eccezione della Jug}{\fs24 o}{\fs24 slavia d
al 1948, e poi dell\rquote Albania dal 1960 \endash aveva messo la =
sordina ai conflitti nazionalisti locali che avevano fatto dei Balcani =
la polveriera europea.=20
\par La Turchia si \'e8 situata spontaneamente nel campo occidentale fin =
dal 1945, dopo aver concluso fre}{\fs24 t}{\fs24 tolosamente la sua =
neutralit\'e0 piuttosto benevola nei confronti della Germania =
hitleriana. Le rivend}{\fs24 i}{\fs24=20
cazioni sovietiche su Kars e Ardahan nel Caucaso e circa il diritto di =
passaggio negli Stretti, form}{\fs24 u}{\fs24 late da Stalin all\rquote =
indomani della vittoria, vennero respinte da=20
Ankara solo grazie al deciso appoggio di Washington. In cambio la =
Turchia, divenuta membro della Nato malgrado il sistema politico =
p}{\fs24 o}{\fs24 co democratico, ha accolto le basi americane pi\'f9 =
vicine all\rquote Urss. La societ\'e0
turca resta peraltro una societ\'e0 del terzo mondo, anche se dopo =
Ataturk, le classi dirigenti del paese proclamano l\rquote europeit\'e0 =
della nuova Turchia e bussano alla porta dell\rquote Unione Europea, che =
non ne vuole sapere. Alleata f}{\fs24 e}{
\fs24 dele degli Stati Uniti e dei loro partner europei, la Turchia =
auspica di recuperare il suo passato e svolgere un ruolo attivo in Medio =
Oriente, facendo pagare all\rquote Occidente i servizi che potrebbe =
re}{\fs24 n}{\fs24=20
dere nella regione? Sembra che il problema della questione curda, di cui =
rifiuta perfino di riconosc}{\fs24 e}{\fs24 re l\rquote esistenza, =
l\rquote abbia fatta esitare finora. Ed \'e8 stata relegata nel museo =
storico delle origini anche l\rquote=20
idea di una eventuale opzione pan-turaniana, suggerita all\rquote =
indomani della prima guerra mondiale in certi ambienti kemalisti. Ma =
oggi la decomposizione dell\rquote ex Urss potrebbe costituire u
n invito per il potere di Ankara a prendere la testa di un gruppo =
turcofono che potrebbe dominare l\rquote Asia dall\rquote Azerbaigian al =
Sinkiang. L\rquote=20
Iran ha sempre espresso il timore di una evoluzione di questo tipo, che =
rimetterebbe in questione non solo lo status dell\rquote=20
Azerbaigian meridionale iraniano ma anche la sicurezza della sua lunga =
frontiera asiatica settentrionale con il Turkmenistan e l\rquote =
Uzbekistan.
\par La Grecia non aveva scelto spontaneamente di posizionarsi nel campo =
antisovietico. Vi \'e8 stata c}{\fs24 o}{\fs24 stretta dall\rquote =
intervento britannico, rilevato poi dagli Stati Uniti dal 1948. In base =
agli accordi di Yalta l\rquote Urss \endash=20
come si sa - aveva abbandonato al suo destino la resistenza greca =
diretta dal partito com}{\fs24 u}{\fs24 nista che pure, come in =
Jugoslavia e in Albania, aveva liberato il
paese e conquistato un appoggio popolare ampiamente maggioritario. =
Contro questo movimento popolare gli occidentali sono stati condotti a =
sostenere dei regimi repressivi e infine una dittatura di colonnelli =
fascisti, senza vedervi alcuna contraddizione c
on il loro discorso secondo cui la Nato proteggeva il \'93mondo =
libero\'94 contro il \'93satana totalitario\'94
. Il ritorno della Grecia alla democrazia con la vittoria elettorale del =
Pasok nel 1981 rischiava, in quelle condizioni, di rimettere in =
discussione la fedelt\'e0 della Grecia alla Nato. L\rquote Europa =
comunitaria si \'e8
lanciata allora in soccorso di Washington e \endash come per la Spagna =
\endash ha legato di fatto la candidatura greca alla Cee al =
mantenimento della sua partecipazione all\rquote alleanza atlantica. =
L\rquote ingresso nella Cee era d\rquote=20
altra parte ancora molto discusso nell\rquote opinione pubblica =
dell\rquote epoca. La scelta di Papandreu di allinearsi ad ogni costo, =
dopo qualche esitazione e malgrado l\rquote=20
opzione terzomondista e neutralista di principio adottata dal Pasok, ha =
messo in moto una evol}{\fs24 u}{\fs24 zione irreversibile nella stessa =
mentalit\'e0 del popolo greco, lusingandone le aspirazioni alla =
modern}{\fs24 i}{\fs24 t\'e0
e allo status europeo. Tuttavia i nuovi partner europei della Grecia =
non hanno molto da offrire a questo paese, che \'e8 destinato a restare =
ancora per molto tempo il parente povero della costruzione c}{\fs24 =
o}{\fs24 munitaria.
\par La fedelt\'e0 di Atene all\rquote occidente euroamericano non le ha =
procurato neppure un appoggio concreto nel conflitto con la Turchia. =
Anche se la dittatura greca ha una responsabilit\'e0 precisa nella =
tragedia cipriota del 1974, l\rquote=20
aperta aggressione turca (l\rquote operazione Attila) e la creazione di =
una \'93repubblica turca di Cipro\'94, in violazione dello statuto =
dell\rquote isola, sono state non solo accettate, ma probabilme}{\fs24 =
n}{\fs24=20
te messe a punto in accordo con i servizi del Pentagono, davanti al =
quale l\rquote Europa ha ceduto ancora una volta. E\rquote evidente che =
per gli Stati Uniti l\rquote amicizia della Turchia, notevole potenza =
militare r}{\fs24 e}{\fs24=20
gionale, viene prima di quella con la Grecia, anche se ormai =
democratica.
\par Nel 1945 l\rquote insieme della regione balcanico-danubiana =
(Jugoslavia, Albania, Ungheria, Romania e Bulgaria) era entrato nella =
sfera d\rquote influenza di Mosca, sia per il fatto dell\rquote =
occupazione militare s}{\fs24 o}{\fs24 vietica con l\rquote=20
acquiescenza delle potenze di Yalta, sia per il fatto della loro =
liberazione e della scelta dei rispettivi popoli in Jugoslavia e =
Albania.
\par La Jugoslavia di Tito, isolata negli anni fra il 1948 e il 1953 sia =
per l\rquote ostracismo di Mosca che per l\rquote anticomunismo =
occidentale, aveva perseguito con successo una strategia di costruzione =
di un fro}{\fs24 n}{\fs24 te di \'93non-allineati
\'94 che le aveva procurato l\rquote amicizia del terzo mondo, in =
particolare dopo la conf}{\fs24 e}{\fs24 renza di Bandung del 1955. Gli =
analisti del pensiero geostrategico jugoslavo dell\rquote epoca =
segnalano peraltro il fatto \endash=20
in apparenza strano \endash che tale pensiero era poco sensibile alla =
dimensione medite}{\fs24 r}{\fs24 ranea del paese. Forse l\rquote =
abbandono da parte dell\rquote Italia, dopo la seconda guerra mondiale, =
delle tr}{\fs24 a}{\fs24=20
dizionali aspirazioni sulla Dalmazia (e l\rquote Albania) e la soluzione =
trovata nel 1954 allo spinoso pr}{\fs24 o}{\fs24 blema di Trieste sono =
all\rquote origine di questo \'93oblio storico\'94
. La Jugoslavia si era vissuta come uno stato preoccupato anzitutto dei =
problemi dell\rquote equilibrio dei suoi rapporti regionali =
danubiano-balcanici e soprattutto di quelli dell\rquote equilibrio =
mondiale delle=20
superpotenze. Sotto il primo aspetto, era riuscita a capitalizzare a suo =
favore la doppia attrazione nordica e danubiana della regione cro}{\fs24 =
a}{\fs24 to-slovena e quella russa e balcanica della Serbia. Il =
riavvicinamento iniziato da Krusciov e pros}{
\fs24 e}{\fs24 guito dai suoi successori, riconoscendo il ruolo positivo =
del neutralismo di Tito nell\rquote arena mondiale, e in seguito =
l\rquote ammorbidirsi dei regimi del patto di Varsavia a partire dagli =
anni sessanta e soprattu}{\fs24 t}{\fs24=20
to settanta, avevano garantito allora la sicurezza jugoslava, e il paese =
aveva smesso di sentirsi o}{\fs24 g}{\fs24=20
getto di un conflitto regionale qualsiasi. La diplomazia jugoslava aveva =
potuto agire sugli scenari internazionali dando al paese un peso che non =
aveva proporzione con la sua misura. Ma se tale d}{\fs24 i}{\fs24 =
plomazia aveva riportato inco
ntestabilmente dei successi in Asia, in Africa e perfino in America =
L}{\fs24 a}{\fs24=20
tina, non aveva avuto risultati altrettanto brillanti in Europa, dove i =
suoi appelli ad allargare il fronte dei neutrali non ha mai trovato echi =
favorevoli. Tuttavia, di fronte all\rquote Europ
a della Nato, dal nord al sud del continente, fra i due patti militari =
avversari, la Svezia, la Finlandia e l\rquote Austria avrebbero p}{\fs24 =
o}{\fs24 tuto prospettare iniziative positive comuni, abbandonando lo =
spirito della guerra fredda. Success}{
\fs24 i}{\fs24 vamente la Grecia del Pasok ha cercato di allargare il =
campo neutralista europeo, delineando nel 1982 una proposta di =
cooperazione in vista della denuclearizzazione dei Balcani, indirizzata =
co}{\fs24 n}{\fs24=20
temporaneamente a paesi membri di una delle due alleanze (Turchia, =
Romania e Bulgaria) e ai ne}{\fs24 u}{\fs24 trali (Jugoslavia e =
Albania). Tali proposte non hanno trovato eco. =20
\par La decomposizione dell\rquote Europa sud-orientale iniziata nel =
1989 ha stravolto i dati del problema. L\rquote erosione e poi il crollo =
della legittimit\'e0 dei regimi - che era fondata su un certo s
viluppo, quali che ne siano stati i limiti e gli aspetti negativi =
\endash ha fatto esplodere l\rquote unit\'e0 della classe dirigente, le =
cui frazioni, allo stremo, cercano di rifondare la loro legittimit\'e0 =
sul nazionalismo. Si trovavano ri}{\fs24 u}{
\fs24 nite tutte le condizioni non solo per permettere l\rquote =
offensiva del capitalismo selvaggio appoggiato da Stati Uniti e Unione =
Europea, ma anche perch\'e9 la Germania riprendesse l\rquote iniziativa =
nella regione, gettando olio sul fuoco \endash=20
con il riconoscimento affrettato dell\rquote indipendenza di Slovenia e =
Croazia, appoggiato dall\rquote Unione Europea \endash e accelerando =
cos\'ec lo smembramento dell\rquote=20
Jugoslavia e la guerra civile. Stranamente gli europei tentano di =
imporre in Bosnia la coesistenza di comunit\'e0 di cui hanno favorito la =
separazione. Giacch\'e9 se \'e8 possibile che serbi, croati e musulmani =
coesistano in quella piccola Jugoslavia che=20
\'e8 la Bosnia, perch\'e9 non potrebbero coesistere nella grande =
Jugoslavia? Ev}{\fs24 i}{\fs24 dentemente una strategia di questo tipo =
non aveva possibilit\'e0 di successo, il che ha permesso agli Stati =
Uniti di intervenire a loro volta, nel cuore dell
\rquote Europa! Nella strategia di Washington l\rquote asse Balcani =
\endash Caucaso \endash Asia centrale \'e8 di fatto un prolungamento =
del Medio Oriente.=20
\par Dalle analisi che ho proposto e che riguardano le opzioni politico =
strategiche dei
paesi della costa settentrionale del Mediteraneo, voglio trarre questa =
conclusione principale: la maggior parte di tali paesi, ieri partner =
fedeli degli Stati Uniti nel conflitto fra est e ovest, restano oggi =
allineati sulla str}{\fs24 a}{\fs24=20
tegia dell\rquote egemonia americana nei confronti del terzo mondo, e in =
particolare dei paesi arabi e degli altri paesi della regione Mar Rosso =
\endash=20
Golfo; gli altri paesi, balcanici e danubiani, ieri implicati in una =
qualche maniera nel conflitto est-ovest, hanno smesso di essere agenti =
attivi nel conflitto pe}{\fs24 r}{\fs24 manente fra nord e sud, e sono =
diventati oggetti passivi dell\rquote=20
espansionismo occidentale.
\par=20
\par }{\b\fs24 In conclusione: l\rquote impero del caos e la guerra =
permanente
\par }{\fs24=20
\par Il progetto di dominio degli Stati Uniti \endash l\rquote =
estensione della dottrina Monroe a tutto il pianeta \endash \'e8 =
smisurato. Tale progetto, che ho definito \'93Impero del caos\'94 fin =
dal crollo dell\rquote Unione Sovietica nel 1991, si trover
\'e0 fatalmente a fronteggiare l\rquote ondata di resistenza che aumenta =
fra le nazioni del Ve}{\fs24 c}{\fs24 chio mondo che non accetteranno di =
sottomettervisi. Gli Stati Uniti saranno allora destinati a co}{\fs24 =
m}{\fs24 portarsi da \'93stato canaglia
\'94 per eccellenza, sostituendo al diritto internazionale il ricorso =
alla guerra permanente (iniziata nel Medio Oriente, ma diretta, pi\'f9 =
oltre, alla Russia e all\rquote Asia) e slittando ve}{\fs24 r}{\fs24 so =
il fascismo (la \'93legge patriottica\'94
ha gi\'e0 dato alla loro polizia, nei confronti degli stranieri \endash =
gli \'93alieni\'94 \endash poteri analoghi a quelli attribuiti a suo =
tempo alla Gestapo).
\par Gli stati europei, partner nel sistema di imperialismo collettivo =
della triade, accetteranno questa d}{\fs24 e}{\fs24 riva che li pone in =
posizione subalterna? La tesi che io ho sviluppato sulla questione pone =
l\rquote=20
accento non sui conflitti di interesse del capitale dominante, ma sulla =
diversit\'e0 che separa le culture politiche europee da q
uella che caratterizza la formazione storica degli Stati Uniti, e vede =
in questa nuova contraddizione una delle ragioni principali del =
probabile insuccesso del progetto statunitense.
\par=20
\par }{\b\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Note:
\par=20
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (1)\tab}}\pard\plain \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
\fs16\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 vedi: Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Classe et nation dans l\rquote=20
histoire et la crise contemporaine}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 =
, cap. VI et VIII , Minuit 1979
\par }\pard \s18\ql \li0\ri0\sa120\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 L\rquote eurocentrisme}{
\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , cap IV, Anthropos economica, =
1988
\par Samir Amin, }{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Au del\'e0 du =
capitalisme s\'e9nile}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 . =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Pour un XXI i\'e8me si\'e8cle =
non am\'e9ricain}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036=20
, PUF 2001 (trad. }{\fs24 It. }{\i\fs24 O}{\i\fs24 l}{\i\fs24 tre il =
capitalismo senile}{\fs24 , Edizioni Punto Rosso, Milano 2002)
\par {\pntext\pard\plain\s18 \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (2)\tab}}\pard =
\s18\qj \fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\fs24 per la =
critica del postmodernismo e delle tesi di Negri, vedi\~:
\par }\pard \s18\ql \li0\ri0\sa120\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Critique de l\rquote=20
air du temps}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , cap VI , Harmattan =
1997 (trad. }{\fs24 It. }{\i\fs24 Le fiabe del capitale}{\fs24 , =
coedizione La meridiana/Edizioni Punto Rosso, 1999)
\par }{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Le virus =
lib\'e9ral}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , pp. 20 e segg., Le =
temps des cerises, 2003
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (3)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 L\rquote h\'e9g\'e8monisme des =
Etats Unis et l\rquote effacement du projet europ\'e9en}{
\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , Harmattan , 2000 (trad. }{\fs24 =
It. }{\i\fs24 Fermare la Nato}{\fs24 , Edizioni Punto Rosso 1999).
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (4)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin e altri, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Les enjeux strat\'e9giques en =
M\'e9diterran\'e9e}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , premi
\'e8re partie , Harmattan 1992
\par {\pntext\pard\plain\s18 \hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (5)\tab}}\pard =
\s18\qj \fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 {\fs24 Come =
per esempio:
\par }\pard \s18\ql \li0\ri0\sa120\widctlpar{\*\pn =
\pnlvlcont\ilvl0\ls0\pnrnot0\pndec =
}\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 G\'e9rard Chaliand et Arnaud Blin =
, America is back , Bayard 2003
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (6)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 La faillite du =
d\'e9veloppement}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , cap II , =
Harmattan 1989
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (7)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Les d\'e9fis de la =
mondialisation}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , cap VII, =
Harmattan 1996 (trad.=20
}{\fs24 It. }{\i\fs24 Le sfide della mondializzazione}{\fs24 , Edizioni =
Punto Rosso 1996).
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (8)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Salir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 L \lquote ethnie \'e0 l\rquote =
assaut des nations}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , Harmattan =
1994

\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (9)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Emmanuel Todd , =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Apr\'e8s l\rquote =
empire}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , Gallimard 2002
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang2057\langfe1040\langnp2057 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (10)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang2057\langfe1040\langnp2057 The national security strategy of =
the United States 2002
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (11)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Cfr. note 2
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (12)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Les d\'e9fis de la =
mondialisation}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , op. cit., cap =
III
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (13)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 L\rquote empire du =
chaos}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , Harmattan 1991
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (14)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Les d\'e9fis de la =
mondialisation}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , op. cit., cap I =
et II
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (15)\tab}}\pard \s18\qj =
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\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin et Ali El Kenz, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Le monde arabe, enjeux sociaux, =
perspectives m\'e9dit\'e9rran\'e9e}{
\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 =
n}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 nes =
}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , Harmattan 2003 (in corso di =
traduzione presso le Edizioni Punto Rosso)
\par {\pntext\pard\plain\s18 \lang1036\langfe1040\langnp1036 =
\hich\af0\dbch\af0\loch\f0 (16)\tab}}\pard \s18\qj =
\fi-360\li360\ri0\widctlpar\jclisttab\tx360{\*\pn =
\pnlvlbody\ilvl0\ls3\pnrnot0\pndec\pnstart1\pnindent360\pnsp120\pnhang{\p=
ntxtb (}{\pntxta )}}
\aspalpha\aspnum\faauto\ls3\adjustright\rin0\lin360\itap0 =
{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Samir Amin, =
}{\i\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 Le virus =
lib\'e9ral}{\fs24\lang1036\langfe1040\langnp1036 , op cit , pp 20 e =
segg.
\par }\pard \s18\ql =
\li0\ri0\sa120\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\ita=
p0 {\fs24 Samir Amin, }{\i\fs24 L\rquote id\'e9ologie =
am\'e9ricaine}{\fs24 , ,in Ahram Weekly , maggio 2003, Il Cairo =
(traduzione itali}{\fs24 a}{\fs24=20
na disponibile al Punto Rosso, richiederla con e-mail).=20
\par }\pard\plain \qj =
\li0\ri0\widctlpar\aspalpha\aspnum\faauto\adjustright\rin0\lin0\itap0 =
\fs20\lang1040\langfe1040\cgrid\langnp1040\langfenp1040 {\fs24=20
\par }}
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