[Consumo critico - Milano Social Forum]Globalizzazione: Le n…

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Autor: consumo-critico-msf@inventati.org
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Assumpte: [Consumo critico - Milano Social Forum]Globalizzazione: Le nuove sfide del Movimento
Sciogliere i social forum e iniziare a vivere con nuovi modelli di vita:=20
vedi sobrieta' felice alla introini?

Spigolaure dall'assemblea cittadina milanese sulla cop9, questo e'=20
l'articolo citato dal rappresentante ACEA nel dibattito di ieri sera ...

http://www.nuovimondimedia.it/index.php

Globalizzazione: Le nuove sfide del Movimento
di Franco Bifo Berardi

E' diffusa la percezione di una crisi di motivazione e di mobilitazione dei=
=20
social forum e pi=F9 in generale del movimento che negli ultimi quattro anni=
=20
ha vitalizzato una sfera pubblica mondiale di discussione e di azione.=20
Cerchiamo di capire.

Che cosa =E8 stato il movimento da Seattle in poi? E' stato critica di massa=
=20
del globalismo capitalista, ed erosione del consenso ideologico al progetto=
=20
liberista e privatizzante che si era affermato come politica di governo del=
=20
capitale a partire dai primi anni Ottanta. Se proviamo a vedere qual =E8=20
l'opinione maggioritaria in occidente, e perfino qual =E8 il discorso=20
vincente nelle alte sfere dell'economia globale dobbiamo concludere che il=
=20
lavoro intrapreso dal movimento nel novembre 1999 =E8 concluso. Missione=20
compiuta.

Il liberismo =E8 entrato in una crisi ideologica irreversibile. Dopo il=20
crollo delle dotcom, dopo il fallimento doloso della ENRON, dopo la=20
catastrofe argentina provocata dalle politiche liberiste del FMI, dopo=20
l'ininterrotto processo di disgregazione del sistema industriale=20
occidentale =E8 chiaro che, al di l=E0 delle parole, nessuna persona sana di=
=20
mente crede che il liberismo sia ancora proponibile come teoria, e come=20
politica economica. Ma questo non =E8 tutto. Gli ultimi vertici=20
internazionali (clamorosamente il vertice WTO di Cancun) hanno mostrato che=
=20
il ceto politico dominante dell'Occidente ha abbandonato senza tanti=20
rimpianti tutto larmamentario ideologico del liberismo e del globalismo. I=
=20
liberisti di ieri sono i protezionisti di oggi, e possiamo aspettarci che=20
il protezionismo diverr=E0 feroce, man mano che l'ingresso della Cina nel=20
mercato globale diverr=E0 dirompente. E i globalisti di ieri sono oggi=20
nazionalisti aggressivi, implicati fino al collo in una guerra che si=20
delinea ormai come una catastrofe, ma che non si pu=F2 fermare perch=E9=
ormai=20
il castello dell'ordine mondiale =E8 crollato, e il vaso di Pandora =E8=
stato=20
scoperchiato.
E' il Caos che regna attualmente.

La missione che i Social forum si erano proposti dopo l'esplosione di=20
Seattle non =E8 pi=F9 attuale, non pu=F2 pi=F9 avere una funzione di=
orientamento=20
strategico del movimento. La loro motivazione originaria =E8 in qualche modo=
=20
fuori fuoco. Il che non significa che i Social forum vadano abbandonati.=20
Come dimostra la situazione sudamericana la cultura antiglobalista ha=20
prodotto dei risultati importantissimi. Ci sono ormai aree del mondo in cui=
=20
il globalismo capitalista =E8 stato sconfitto sul piano politico e si stanno=
=20
sperimentando tentativi di gestione transitoria dell'economia in funzione=20
apertamente anti-capitalista. Possiamo attenderci che queste situazioni si=
=20
rafforzino e difendano la loro indipendenza politica ed economica contro la=
=20
rapina delle corporation. Ma non possiamo aspettarci che da l=EC possa=
venire=20
fuori un modello di alternativa globale. Quella posizione, ben=20
rappresentata da Attac, ha un valore tattico da non sottovalutare, ma si=20
aggrappa a una pregiudiziale sovranista che non =E8 strategicamente=20
utilizzabile dal movimento globale.

L'alternativa globale per il momento non c'=E8. Nella prima fase di=
esistenza=20
dei Social forum ci siamo concentrati sulla necessit=E0 di smontare il=20
castello ideologico del privatismo liberista. E abbiamo ottenuto risultati=
=20
straordinari. Ma ora siamo in una fase nuova, e non basta pi=F9 attaccare il=
=20
liberismo. Il liberismo non =E8 pi=F9 il modello di riferimento del=
capitalismo=20
mondiale. Purtroppo continua ad essere il modello di riferimento del gruppo=
=20
dirigente della sinistra autodefinitasi riformista. La sinistra=20
novecentesca =E8 gravata della responsabilit=E0 storica del disastro del=20
comunismo autoritario, che pesa come un macigno sul futuro dell'umanit=E0=20
intera. Subalterni all'ideologia liberista che l'ha sbaragliata,=20
culturalmente ritardata, la sinistra politica =E8 il peggiore ostacolo=20
esistente sulla strada della costruzione di un'alternativa al liberismo.=20
Dopo la disfatta del comunismo autoritario, infatti, gli eredi di quella=20
tradizione, per legittimarsi non hanno saputo trovare altra strada che=20
quella della subalternit=E0 al liberismo. Pensavano che il liberismo fosse=
la=20
modernit=E0 che a loro era sempre sfuggita, e si votarono anima e corpo alla=
=20
nuova fede. Karimov, Kuchma, Putin, come D'Alema, divennero cos=EC i=
pasdaran=20
della privatizzazione. Ora che il loro nuovo idolo affonda non se ne sanno=
=20
fare una ragione. Incapaci di comprendere la tendenza profonda della=20
societ=E0, restano abbarbicati a quello che a loro pare essere il potere=20
prevalente. Sbagliano, come al solito. Ma questa volta non dovremmo=20
permettere loro di riciclarsi e mantenersi a galla.

Il compito principale della prossima fase =E8 quello di elaborare=20
un'alternativa alle politiche catastrofiche del gruppo dirigente=20
occidentale. Non c'=E8 pi=F9 nessuna globalizzazione nella cultura dei=
gruppi=20
che gestiscono il potere. Questi gruppi sono espressione diretta di=20
interessi fortemente localizzati, di tipo sostanzialmente criminale e=20
mafioso. E' il caso degli Stati Uniti, =E8 il caso della Russia, =E8 il caso=
=20
dell'Italia. In queste aree del mondo gruppi d'interesse hanno preso il=20
potere e lo gestiscono per i loro interessi particolari, a costo di tornare=
=20
al protezionismo pi=F9 arcaico, a costo di piegare il sistema produttivo=20
all'economia della paura e della guerra, a costo di umiliare l'innovazione=
=20
tecnologica e di militarizzare la ricerca. Balza agli occhi un=20
rovesciamento del fronte che pu=F2 apparire paradossale, ma non lo =E8: non=
c'=E8=20
pi=F9 nessuno che persegua una politica di globalizzazione, eccettuato il=20
movimento globale che si continua a definire molto spesso no-global. I no=20
global sono i soli globalisti dell'epoca presente. Assumiamolo come un dato=
=20
fondante del nostro agire comunicativo, della nostra progettualit=E0.

Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Abbiamo ottenuto lo=20
sgretolamento del consenso al progetto liberista. Ma contemporaneamente il=
=20
castello liberista si =E8 dissolto lasciando emergere al suo posto un=20
armamentario nazionalista e guerrafondaio. Cosa possiamo fare per ritrovare=
=20
efficacia dell'agire? Guardiamo al prossimo futuro. Al momento attuale la=20
BBB connection pare destinata ad un rapido declino. Blair Bush e Berlusconi=
=20
hanno messo in moto processi che non possono governare. Perderanno il=20
potere per questo? E' tutto da vedere. In un articolo sull'Herald Tribune,=
=20
Paul Krugman ha messo in guardia i suoi lettori. Non aspettiamoci che=20
George Bush e Dick Cheney si lascino portare via il potere con eleganza=20
democratica. Se perdono il potere costoro rischiano di perdere tutto il=20
resto, dovranno rispondere di una lista di crimini e di truffe. Visti i=20
precedenti, avverte Krugman, c'=E8 da aspettarsi che costoro abbiano in=
serbo=20
un dirty trick, un colpetto di scena fenomenale. Krugman finisce con parole=
=20
inquietanti: Chi pensa di avere visto cose tremende dopo l'11 setembre, si=
=20
prepari perch=E9 il bello deve ancora venire.
Anyway. Supponiamo che costoro perdano il potere. E' possibile. Anche se=20
questo accadesse quale progetto alternativo vediamo all'orizzonte? In=20
Italia sappiamo come dovrebbero andare le cose, secondo il gruppo dirigente=
=20
del centrosinistra. Berlusconi ha fatto il lavoro sporco, e se il=20
centrosinistra attuale dovesse vincere le elezioni del 2006 si limiterebbe=
=20
a gestire con maggiore decenza il quadro sociale che Berlusconi ha=20
preparato. D'Alema ha detto che questo paese non pu=F2 sopportare una=20
rivoluzione ogni quattro-cinque anni. La rivoluzione l'ha fatta Berlusconi=
=20
e il centrosinistra ne prender=E0 atto. Perch=E9 dovremmo votare per il=
centro=20
sinistra se queste sono le premesse? Solo perch=E9 di l=E0 c'=E9 Berlusconi?=
Non=20
=E8 un motivo sufficiente, per quanto mi riguarda. Al momento considero pi=
=F9=20
urgente eliminare la sinistra esistente che far fuori Berlusconi, perch=E9=
=20
questo secondo lavoro si fa da s=E9, il primo richiede un impegno specifico.=
=20
Facciamo presto a togliere di mezzo i residuati della sinistra=20
novecentesca, perch=E9 non possono produrre altro che disgrazie,=
subalternit=E0=20
e sconfitte.

Ci sono adesso due passaggi davanti a noi.
Il primo passaggio =E8 il crollo della BBB-connection. Noi abbiamo fatto=20
tutto quello che si poteva fare, per provocare questo crollo. Abbiamo eroso=
=20
il consenso al modello pseudo-liberista e guerrafondaio. Sia in Europa che=
=20
in America il consenso =E8 al tracollo. Adesso non dipende pi=F9 da noi.=20
Dipende dalla forza automatica del Caos che loro stessi hanno suscitato e=20
non possono governare.
Il secondo passaggio =E8 quello della creazione di un'alternativa. Questo =
=E8=20
il compito a cui dobbiamo dedicare le nostre energie, intellettuali=20
comunicative e organizzative. L'alternativa deve trasformare i fondamenti=20
antropologici che hanno portato il pianeta al punto attuale. L'idea che la=
=20
ricchezza sia possesso e consumo va dissolta, e va riconquistata l'idea=20
della ricchezza come godimento, come gratuit=E0 e come condivisione. Il=20
paradigma economico (valorizzazione, accumulazione, propriet=E0 privata,=20
competizione, crescita illimitata) non pu=F2 ulteriormente dominare=20
l'evoluzione della razza umana. L'alternativa deve avere i caratteri della=
=20
proposta programmatica, ma ancor di pi=F9 deve avere il carattere di una=20
campagna che comunichi rilassamento al sistema nervoso sociale planetario.=
=20
Non serve pi=F9 a niente manifestare contro la devastazione capitalista.=20
Occorre mettere in moto immaginari, comportamenti, forme di vita che=20
sfuggano quotidianamente a quella devastazione. Processi di=20
de-lavorizzazione della vita quotidiana. Sul piano politico la creazione di=
=20
un'alternativa vuol dire togliere di mezzo, definitivamente, la sinistra=20
esistente. Dare una forma politica all'area vastissima di coloro che=20
rifiutano di sottoporre la loro vita e la loro intelligenza al dominio=20
illimitato dell'economia. E per finire: Il movimento di questi anni ha=20
rotto l'egemonia liberista sull'opinione globale. Ma non =E8 riuscito a=20
trovare un linguaggio adeguato alle forme psichiche ed esistenziali della=20
prima generazione videoelettronica. Molti ventenni hanno partecipato alle=20
manifestazioni e alle assemblee del movimento da Seattle in poi. Ma non =E8=
=20
emersa un'onda culturale capace di farsi maggioritaria nell'immaginario=20
neo-umano (o post-umano?). Di questo occorre occuparsi. Soprattutto di=
questo.