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Carlo Giuliani =20
by anarres Tuesday November 25, 2003 at 06:45 PM mail: =20
Non sono qui per chiedere perdono, ma per dirvi chi realmente =
sono: non un assassino, un ladro o un traditore, ma un essere qualunque, =
con una testa e un cuore Carlo Giuliani=20
LIBERAZIONE 25/11/03=20
Il mio diritto di piangere=20
Carlo come italiana=20
Caro Curzi, volevo segnalarti una delle lettere che ho ricevuto in =
questi giorni.=20
Un abbraccio=20
Haidi Giuliani=20
=AB... ci=F2 che ti sto per scrivere, mi rimbalza dentro da ieri =
sera: sul piano personale sono sinceramente addolorata per la morte =
degli italiani in Iraq, ma non sopporto questa forzatura a dovermi =
sentire afflitta per quanto accaduto in quanto italiana. Prima di tutto =
perch=E9 la morte non conosce nazione, e dunque perch=E9 il fatto che i =
morti siano miei connazionali dovrebbe accrescere il mio dolore? Tutti i =
morti non italiani che ci sono stati dall'inizio, ma anche dalla fine =
"ufficiale" del conflitto, non hanno meritato considerazione paritaria =
dal popolo italiano? La forzatura al dolore in quanto italiana mi sta =
stretta perch=E9 non devo spartire i sensi di colpa di un governo che ha =
scelto di inviare delle truppe in Iraq, contrariamente alla mia =
opinione; e poi, perch=E9, personalmente, non mi sento vicina al =
militare che sceglie di andare a combattere una guerra, perch=E9 di =
questo si tratta: sono partiti da militari, soldati, consapevoli di =
quello che rischiavano, come ammesso ad occhi asciutti dai parenti =
davanti alla stampa piagnucolona. A me d'altronde la cosa non sorprende, =
come pu=F2 non stridere l'idea che dei militari partano per ristabilire =
la pace, a braccetto con gli americani... A un certo punto di questo =
rimescolio di pensieri, =E8 spuntato Carlo. Carlo era italiano, qualcuno =
si =E8 mai sentito forzato a piangerlo? Carlo =E8 morto su un fronte che =
=E8 stato inventato, come quello della guerra in Iraq, ma che non per =
questo non si =E8 materializzato, tangibile, nel mezzo della sua =
citt=E0, ben oltre la zona rossa. Carlo =E8 morto per difendere le =
stesse idee, giustizia, pace, rispetto dell'altro, che comicamente =
vengono ora sbandierate come movente di una guerra, gli sponsor =
ufficiali dell'intervento in Iraq. Carlo =E8 morto mentre difendeva se =
stesso e gli altri da una mano armata dallo stesso nostro governo cui =
preme tanto portare valori di pace e giustizia altrove nel mondo. Carlo =
=E8 morto senza imbracciare fucili e senza munizioni, con un estintore =
tra le mani che era tutto ci=F2 che gli era consentito di brandire per =
contrastare la prevaricazione, la minaccia fisica, un estintore =
rotolatogli tra i piedi, certo diverso dalle armi intelligenti che hanno =
spesso dimostrato di essere miopi, provocando la morte di innocenti. E =
soprattutto Carlo non poteva sapere esattamente a cosa stesse andando =
incontro: i militari, ma anche i civili volati in Iraq, invece, s=EC. =
Carlo non era in missione, Carlo credeva di poter partecipare ad una =
manifestazione nel civilissimo Paese Italia, in quella sua citt=E0 che 3 =
anni pi=F9 tardi sarebbe diventata capitale della cultura. Prima di =
essere nel corteo, certamente sapeva che il clima non era quello di uno =
dei tanti cortei consentiti dalle nostre leggi. Non credeva certo di =
poter essere in pericolo di vita. Dopo esserci entrato, nel corteo, =
forse s=EC, aveva compreso la pericolosit=E0 della situazione, magari =
nemmeno fino in fondo, altrimenti, come in una morra cinese, avrebbe =
capito subito che "pistola batte estintore"; si sar=E0 anche accorto che =
la sua sicurezza non era garantita, ma perch=E9 a quel punto avrebbe =
dovuto tirarsi indietro? Per vilt=E0, o per realismo? Perch=E9 a Carlo =
si rimprovera ci=F2 che alle vittime italiane in Iraq fa onore, l'essere =
morti per un ideale? Chi stabilisce da che parte sta la legittima =
difesa, da quella del carabiniere che spara o da quella del manifestante =
che lancia un estintore? Solo ai militari si riconosce il diritto a =
difendersi, anche con le armi, per difenderci dall'aggressione fisica e =
da quella ai nostri valori? Nessuno ammetter=E0 mai che a Genova =E8 =
stata imbastita e combattuta una guerra. E che Carlo difendeva i valori =
propugnati dall'Italia, dalla Costituzione della Repubblica. =
Personalmente e politicamente, Carlo mi ha rappresentato molto di pi=F9; =
e rivendico il mio diritto di piangerlo come italiana. Con affetto, =
Francesca=BB.=20
Molte cose segnano una vita, molte vite segnano qualcosa che =
verr=E0.=20
Carlo Giuliani=20
=20
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