[NuovoLaboratorio] Polverone: gli interrogatori degli agenti…

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Author: antonio bruno
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Subject: [NuovoLaboratorio] Polverone: gli interrogatori degli agenti "firmati" da un avvocato no global?
dal secolo xix

G8, gli interrogatori degli agenti "firmati" da un avvocato no global
Le ipotesi del pm Zucca: =ABErrore del computer o un vecchio floppy-disc
inviato dal legale e riutilizzato=BB

Genova E' un giallo informatico a tener banco nelle inchieste sul G8,
sull'irruzione alla scuola Diaz. Dopo due giorni di polemiche,
precisazioni, incontri e chiarimenti sull'affaire Pinto e sulle telefonate
che il magistrato di turno quella notte ricevette dalla Digos, ora un nuovo
mistero s'insinua nei files dei computer della procura.
Che cosa =E8 accaduto? Le trascrizioni di alcuni interrogatori dei poliziott=
i
sotto inchiesta, e proprio quelle pi=F9 delicate, risultano redatte da
Riccardo Passeggi. Quel nome =E8 rimasto legato indissolubilmente ai
documenti di testo, che riportano la trascrizione dei colloqui registrati
tra pm e indagati. Ne =E8, in qualche modo, la firma. Chi =E8 Passeggi? Un
avvocato genovese. E, per di pi=F9, un avvocato che gravita nell'area del
Legal Forum, affine al movimento no global.
Se si dovesse far completo affidamento sui documenti informatici, si
dovrebbero trarre conclusioni sconvolgenti. La procura avrebbe affidato a
un legale, per di pi=F9 vicino alle parti offese nel procedimento giudiziari=
o
(i giovani arrestati e picchiati la notte del blitz alla Diaz) il compito
di trascrivere gli interrogatori dei poliziotti inquisiti. Per di pi=F9,
facendo conoscere alla parte offesa atti d'indagine ancora coperti dal
segreto istruttorio.
Ma siccome l'informatica applicata (soprattutto tra le mura del palazzo di
giustizia di Genova) sembra esser tutto tranne che una scienza esatta, la
spiegazione del mistero non pu=F2 che essere affidata alle parole dei dirett=
i
interessati. Perch=E9 anche la controprova conferma l'indiscrezione. Anche
sul monitor di un magistrato i file di testo appaiono come scritti da
Passeggi. Sono gli interrogatori di Michele Burgio e Pietro Troiani (che
portarono le false moltotov alla Diaz); di Vincenzo Canterini, capo del
reparto mobile di Roma; di Gianni Luperi, oggi al vertice
dell'antiterrorismo nazionale; persino dell'attore Ricky Tognazzi, sentito
dai pm come testimone.
Spiega il sostituto procuratore Enrico Zucca: sicuramente nessuno ha mai
pensato di assoldare un avvocato per trascrivere le registrazioni degli
interrogatori. L'unica ipotesi si pu=F2 annidare in qualche errore del
computer. O nell'utilizzo di qualche vecchio floppy-disc inviato da
Passeggi alla Procura e poi riutillizzato per economia. Anche l'avvocato
cade dalle nuvole: =ABE' una situazione surreale, grottesca. Posso al limite
commentare con una battuta: magari avessi qualche incarico del genere dalla
Procura, forse guadagnerei di pi=F9 che a fare l'avvocato=BB.
Per=F2, intanto, c'=E8 chi d=E0 fuoco alle polveri. Il sospetto di un
coinvolgimento diretto di professionisti vicini al movimento nel lavoro dei
magistrati =E8 un nuovo tema di polemica e di veleni, intorno all'inchiesta
G8. Passeggi spiega ancora: =ABUna possibile soluzione del giallo? L'anno
scorso ho venduto, di seconda mano, un computer alla segretaria di un pm,
Vittorio Ranieri Miniati. E' possibile che l'abbia utilizzato per questo
lavoro, ma che le licenze siano rimaste intestate a me=BB.
Spiegazione plausibile. Ma intanto quel nome, quello di uno dei difensori
dei giovani vittime del blitz alla Diaz, finito sui computer degli
inquirenti, appare un nuovo motivo di imbarazzo per la Procura. In un
momento delicatissimo dell'inchiesta.



Marco Menduni
22/11/2003=20

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L'EX DIRIGENTE DELLA DIGOS ROMPE IL SILENZIO Mortola: =ABPensavo che il pm
arrivasse da un momento all'altro, invece...=BB


GenovaRompe per la prima volta il silenzio dopo due anni e mezzo
d'inchiesta sul blitz alla scuola Diaz, durante il G8 genovese, Spartaco
Mortola.
L'ex dirigente della Digos, oggi numero uno della polizia postale della
Liguria, decide di commentare gli ultimi sviluppi delle indagini. =ABLe
pietre lanciate contro il cielo hanno la tendenza a cadere gi=F9. E'
veramente una perla di saggezza=BB. Fu quella la frase che il pm Enrico Zucc=
a
gli rivolse durante un interrogatorio, quando lo stesso Mortola sosteneva
di aver parlato pi=F9 volte, nel corso di quella notte, con il pm di turno
Francesco Pinto. Poi i tabulati del telefonino del magistrato hanno
rivelato che i contatti ci furono: cinque telefonate, ventiquattro minuti
di conversazione.
Mortola incalza: =ABMi son sentito dare ironicamente del buon samaritano,
quando ho spiegato agli inquirenti che la mia massima preoccupazione in
quei momenti era rivolta ai feriti. Poi il pm Pinto spiega lui stesso che
in quelle ore si preoccupava dei feriti e non dell'operazione di polizia
giudiziaria=BB. Insiste Spartaco Mortola: =ABIo, onestamente, non ricordo tu=
tta
questa sua preoccupazione per questo aspetto della vicenda. Parlammo un po'
di tutto quel che era accaduto=BB. Rimangono tanti interrogativi sul piatto.
Perch=E9 lo stesso pm quella notte o il giorno dopo non ordin=F2 l'immediata
liberazione di tutti i 93 arrestati, se riteneva che fossero stati fermati
illegalmente? Rintuzza, Mortola, anche le accuse di aver informato il pm in
maniera approssimativa e in ritardo: =ABVeramente io - puntualizza -
continuavo a pensare di trovarmelo davanti da un momento all'altro. Pensavo
tra me e me: adesso arriver=E0=BB. Rimane un'amarezza. Sa che per lui =E8 pr=
onto
un nuovo avviso di garanzia, per la vicenda del ragazzino di Ostia
picchiato e arrestato: =ABUna vicenda in cui non ho firmato un solo atto=BB.




M. Men.
22/11/2003=20