[Forumlucca] Verona: L'Ulivo discrimina

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Aihe: [Forumlucca] Verona: L'Ulivo discrimina
-----Messaggio originale-----
Da: owner-queer-it@??? [mailto:owner-queer-it@gay.it]Per conto di
bricioli@???
Inviato: venerd=EC 21 novembre 2003 17.41
A: queer-it@???
Oggetto: LA PRIMA CIRCOSCRIZIONE VERONA DISCRIMINA IL CIRCOLO PINK


Circolo Pink
Centro di Cultura e Iniziativa Gay/Lesbica/Bisessuale e Transgender
Verona

Oggetto: Primo dicembre 2003 Giornata Mondiale della Lotta contro
l?AIDS,
l?inizitiva di prevenzione, proposta dalla commissione Sanit=E0 della
Prima
Circoscrizione, non passa per la presenza del Circolo Pink fra le
associazioni
coinvolte.

Lunedi Primo Dicembre 2003 sar=E0 la Giornata Mondiale della Lotta
Contro
l?AIDS. Nelle settimane scorse la Commissione Sanit=E0 della Prima
Circoscrizione,
tramite la sua Presidente la dott.sa Eva Cacciatori ci ha proposto una
iniziativa
unitaria sul tema della prevenzione e informazione HIV.
Dopo aver contattato e chiesto l?adesione e la presenza a: ULS,
Associazioni,
Sindacati, Cooperative e Case famiglia l?iniziativa =E8 stata discussa
in
Commissione Sanit=E0. All?iniziativa era stato dato il nome di ? Primo
dicembre
2003, Giornata Mondiale della Lotta Contro l?AIDS. Con me usa la
prevenzione?.
L?iniziativa prevedeva la presenza in Piazza dei soggetti coinvolti e
la
distribuzione di materiali di prevenzione, nello specifico un
depliantino
in sei lingue con annesso preservativo.
In Commissione Sanit=E0 l?iniziativa non =E8 passata per la presenza dell=
e
associazioni
e per la precisione del Circolo Pink di Verona. La cosa =E8 molto grave,
ci
riporta a quel triste periodo in cui si parlava esclusivamente di
categorie
a rischio e non di comportamenti oltre a ricreare il solito clima di
diffidenza
e intolleranza nei confronti delle persone gay/lesbiche e
transessuali.

Nonostante l?impegno della dott.sa Cacciatori che aveva voluto
fortemente
l?iniziativa credendo che determinate barriere andassero superate,
purtroppo
anche lei si =E8 dovuta arrendere a questa triste e spiacevole decisione
della
prima Circoscrizione.
Vi allego la presa di posizione del Consigliere RC della Prima
Circoscrizione
Roberto Aere, invitandovi se lo riterrete necessario a prendere
posizione
sullo spiacevole episodio.

Indipendentemente da come =E8 andata l?inizitiva verr=E0 comunque fatta.
Domenica 30 novembre 2003 dalle ore 15.30 alle 19.00. Il Circolo Pink
ha
fatto richiesta per ottenere uno spazio in Piazza Erbe, dove
distribuiremo
materiale di prevenzione. Vi chiediamo di aderire e partecipare
all?inizitiva
in Piazza Erbe portando anche i vostri materiali di prevenzione.

Giovedi 27 novembre 2003 (sala stampa comune di Verona) verr=E0 fatta
una
conferenza stampa per dare risalto alla giornata di prevenzione
del Primo Dicembre 2003, la conferenza stampa =E8 aperta a tutti i
soggetti
che vorranno aderire o semplicemente partecipare.

Per aderire all?inizitiva - bricioli@??? / 348 2634126

Gianni Zardini
Presidente del Circolo Pink di Verona

- Presa di posizione di Roberto Aere

Roberto Aere, consigliere Prima Circoscrizione

La Prima Circoscrizione preferisce il silenzio sulla prevenzione per
la
Giornata Mondiale della Lotta all'AIDS alla possibilit=E0 di fare una
iniziativa rivolta alla cittadinanza e che prevede la scomoda presenza
del
Circolo Pink

Sono dispiaciuto per la scelta attuata dalla maggioranza di
Centrosinistra
di censurare la presenza del Pink nella manifestazione del Primo
Dicembre.
Mi dispiace constatare che non =E8 ancora passato il concetto di
rispetto
delle diversit=E0 che sul territorio si trovano ad operare, e che anzi
non
si
perde occasione per discriminare soggetti scomodi quali appunto le
associazioni di gay, lesbiche e trans.
Sono stupito per questa scelta razzista, camuffata da desiderio di
presentarsi come ente asettico al di sopra delle parti snaturando di
fatto
il senso della iniziativa e limitandone la portata culturale.
Questa manifestazione nasce infatti da un percorso promosso nella
commissione Diritti Umani lo scorso primo dicembre, unitamente alle
realt=E0
che lavorano sulla prevenzione, Gruppo C, Coop. Azalea, Circolo Pink,
Il
Cireneo, Malattie Infettive, sportello migranti Cisl, coord. studenti
e
concretizzatosi in un dibattito al teatro filippini.
Allora si era individuato come questione centrale l'accesso
all'informazione
sulla
prevenzione e la Prima Circoscrizione si era impegnata a dare un
seguito
a
quanto emerso in quella sede.
Questo anno si era elaborato un progetto che si rivolgesse alle
persone
di
tutte le provenienze che vivono i nostri quartieri, con attenzione
particolare ai /alle giovani che entrano nel mondo del lavoro e
rimangono
privi di informazione.
A tal proposito la VicePresidente della Circoscrizione, Eva
Cacciatori,ha
preso contatto con i sindacati che si sono resi disponibili a
distribuire
i
pieghevoli tradotti in pi=F9 lingue.
Il materiale =E8 stato gentilmente fornito dal Dott. Mirandola.
Questo anno inoltre si era pensato di distribuire preservativi in
piazza.
Che dire ancora....solo rammarico nel vedere buttata nel cesso una
iniziativa cos=EC importante sulla prevenzione e tutto per qualche
bacchettone
che vive la Circoscrizione come il prolungamento delle proprie fobie.





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From GC Lucca" <lucca@??? Fri Nov 21 23:26:18 2003
From: GC Lucca" <lucca@??? (GC Lucca)
Subject: [Forumlucca] Maledetti maledetti maledetti
Message-ID: <002b01c3b086$e8da9050$87271b97@CPQ14201597555>
Date: Fri, 21 Nov 2003 23:26:18 +0100

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Riportiamo la trascrizione dell'intervento che Toni Negri ha tenuto al =
Forum sociale europeo di Parigi giovedi 13 novembre nel corso di =
un'assemblea sulla guerra globale permanente.
    =20
     Maledetti guerrafondai=20


di Toni Negri
Sono italiano e mi permetto di parlare in italiano, soprattutto perch=E9 =
vorrei cominciare anch'io ricordando con molta piet=E0, con moltissima =
piet=E0 e con molta emozione i morti italiani in Iraq in questi giorni. =
Gli italiani non erano abituati ad avere morti in guerra da dopo che il =
fascismo aveva inviato molti dei nostri parenti e amici nelle avventure =
mostruose della seconda guerra mondiale. Non avevamo certo bisogno che =
un regime democratico sconvolgendo gli stessi termini della costituzione =
italiana mandasse delle persone, dei disgraziati a morire dentro una =
guerra di cui la enorme maggioranza degli italiani non capisce le =
ragioni e alla quale =E8 contraria.=20
Come i nostri padri hanno detto in termini antifascisti maledetti coloro =
che hanno inviato in guerra i nostri fratelli durante la guerra =
mondiale, cos=EC noi diciamo maledetti coloro che hanno mandato questi =
uomini a morire oggi in Iraq: maledetti, maledetti, maledetti. E sia =
chiaro che questo determina un ulteriore terribile enorme rottura tra le =
forze della pace e tutti coloro che in Italia hanno sostenuto questa =
guerra: parlo anche di buona parte della sinistra, noi non possiamo in =
nessun caso dimenticare che una parte della sinistra italiana ha =
sostenuto pienamente la guerra in Kosovo, non possiamo dimenticare che =
una gran parte della sinistra italiana oggi era disponibile a votare, =
dopo un'astensione faticosa, il rinnovo delle truppe italiane in Iraq e =
in Afghanistan.=20
Queste sono cose che non potremo dimenticare ed =E8 sulla base di questa =
non dimenticanza che potr=E0 solo essere ricostruita una sinistra in =
Italia, e dico ricostruire una sinistra perch=E9 penso che il problema =
della guerra globale non sia semplicemente, com'=E8 naturalmente fino in =
fondo il problema di lottare contro questa guerra, lottare contro tutti =
i residui imperialisti e neocoloniali che circolano nel mondo ma =E8 =
anche costituire la comprensione di quello che =E8 un momento nuovo nei =
comportamenti politici generali del capitale nel mondo della =
globalizzazione.
La guerra cos=EC come ci =E8 presentata oggi non =E8 semplicemente, =
anche se certamente lo =E8, un tentativo di alcune elite americane di =
mettere le mani sul petrolio; la guerra non =E8 semplicemente, anche se =
certamente lo =E8, un tentativo, un'operazione di intervenire sugli =
assetti mediorientali per facilitare ulteriori operazioni politiche. La =
guerra cos=EC come oggi =E8 stata inventata, applicata, sviluppata =E8 =
una guerra costituente. Una guerra costituente significa che la forma =
della guerra non =E8 pi=F9 semplicemente la legittimazione del potere, =
la guerra diventa la forma esterna e interna attraverso la quale tutte =
le operazioni del potere, l'organizzazione del potere sul livello =
globale viene sviluppandosi.=20
La guerra =E8 qualche cosa che compete a tutta l'azione del potere, del =
potere mondiale, del potere globale ed =E8 questa la forma nella quale =
noi dobbiamo combattere questa guerra. Noi dobbiamo opporci a questa =
guerra comprendendo che al suo interno, nella sua forma essa =E8 una =
guerra costituente, una guerra biopolitica che investe interamente =
l'ordinamento della vita, della produzione e della riproduzione della =
vita. Questa guerra =E8 una guerra che voleva essere una guerra di =
polizia, voleva trasformare l'intervento delle armate americane in una =
capacit=E0 duttile, flessibile di intervenire facilmente e velocemente =
in tutte le parti del mondo.=20
Era una guerra che voleva presentarsi ormai non pi=F9 guerra tra stati e =
stati ma guerra contro un nemico pubblico, guerra contro una realt=E0 =
interna che veniva definita appunto come pericolosa, una guerra dunque =
che investiva il rapporto sociale nel termine pi=F9 pieno della parola. =
Quanto Ignacio Ramonet diceva inizialmente sulla sovrapposizione appunto =
di guerra economica, guerra sociale, guerra militare ha ragione: sono =
cose che stanno tutte assieme, perch=E9 c'=E8 un progetto organizzativo =
costituente che attraversa questo modo di fare la guerra. Non =E8 pi=F9 =
la vecchia guerra imperialista che va ad espandere quelli che sono i =
poteri delle singole nazioni: questa =E8 una guerra in nome del capitale =
globale, =E8 una guerra che si muove come organizzazione globale e noi =
dobbiamo questo riuscire a capirlo oggi. Immagino in Italia i richiami =
alla patria, i richiami alla nazione, i richiami generosi, vorrebbero, a =
quelli che sono i grandi valori delle grandi tradizioni italiane: questi =
valori non sono pi=F9 nostri, questi valori della patria, della nazione =
non lo sono mai stati nella vera tradizione comunista e oggi non lo =
saranno pi=F9, mai pi=F9.=20
Noi siamo veramente internazionalisti fino in fondo, ma questo possiamo =
esserlo solo nella misura e solo quando noi comprendiamo che appunto =
oggi c'=E8 questo impero che si sta formando ed =E8 contro la potenza =
militare oltre che economica, ideologica, politica che noi dobbiamo =
combattere: noi dobbiamo combattere contro questa unit=E0 fondamentale =
ed =E8 questo il passaggio che dobbiamo fare. Cosa vuol dire fare questo =
passaggio: vuol dire che a questa guerra, che =E8 fondante, che =E8 =
costitutiva noi dobbiamo opporre delle proposte, dobbiamo opporre delle =
azioni ed =E8 chiaro che il valore della pace a questo punto non =E8 =
pi=F9 qualche cosa che possiamo trattare o non trattare.
La pace =E8 diventato un valore assolutamente fondamentale in tutta la =
nostra azione: la nostra disobbedienza attiva =E8 una disobbedienza che =
vuole mettersi veramente nei termini della pace, una disobbedienza =
attiva e possibilmente non-violenta; dico possibilmente non violenta =
perch=E9 non possiamo ripetere nella nostra lotta per la democrazia il =
carattere totalitario, violento del potere capitalistico. Noi dobbiamo =
veramente rompere l'omologia di una lotta per il potere che ripete le =
caratteristiche del potere, noi dobbiamo assolutamente muoverci =
riconquistando i termini della pace come elemento fondamentale e =
costitutivo esso stesso: ecco una costituzione veramente alternativa =
della nostra prospettiva.
Naturalmente non siamo i reduci, sappiamo perfettamente che se non ci =
fossero state le piaghe d'Egitto Mos=E8 non sarebbe mai potuto esodare =
dal paese dove il suo popolo era tenuto schiavo; sappiamo perfettamente =
che se non c'era la retroguardia di Aronne probabilmente non si sarebbe =
riusciti ad aprire il Mar Rosso. Sappiamo dunque che c'=E8 bisogno di =
resistere e che la resistenza non =E8 sempre gentile, ma sappiamo anche =
che la nostra forza e la nostra capacit=E0 di aggregare di mettere =
insieme passa prima di tutto attraverso una disobbedienza attiva e non =
violenta e questo deve essere veramente un elemento che noi assumiamo e =
io credo che quando lanciamo da questa formidabile assemblea una =
battaglia continua contro l'occupazione dei capitalisti in Iraq, contro =
tutto quello che =E8 avvenuto e contro la guerra in generale, noi =
dobbiamo farlo tenendo presente questa forma.
Se =E8 vero che lo sviluppo capitalistico oggi usa la guerra per =
organizzare il mondo, per quindi gerarchizzarlo, selezionarlo, =
includere/escludere cos=EC come tenta di fare, e se =E8 vero questo, noi =
dobbiamo evidentemente anche trasformare la nostra lotta per la pace in =
lotta sociale: non c'=E8 possibilit=E0 di distinguere la lotta per la =
pace dalla lotta sociale e qui ci riportiamo quindi di nuovo a quel =
problema fondamentale che =E8 quello di una ricostruzione della =
sinistra, di una sinistra che sappia essere pacifica ma che sappia nello =
stesso momento proporre il comune, proporre quelli che sono i grandi =
valori veramente della ricostruzione di una societ=E0 di democratici in =
cui la democrazia non =E8 una democrazia di pochi ma =E8 la democrazia =
di tutti per tutti.
Queste sono quindi secondo me le sensazioni e per quanto riguarda molti =
compagni in Italia anche le linee guida della nostra azione del nostro =
pensiero. Vi ringrazio.

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tenuto al Forum=20
sociale europeo di Parigi giovedi 13 novembre nel corso di =
un=92assemblea sulla=20
guerra globale permanente.</H2>
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vorrei cominciare anch=92io ricordando con molta piet=E0, con moltissima =
piet=E0 e con=20
molta emozione i morti italiani in Iraq in questi giorni. Gli italiani =
non erano=20
abituati ad avere morti in guerra da dopo che il fascismo aveva inviato =
molti=20
dei nostri parenti e amici nelle avventure mostruose della seconda =
guerra=20
mondiale. Non avevamo certo bisogno che un regime democratico =
sconvolgendo gli=20
stessi termini della costituzione italiana mandasse delle persone, dei=20
disgraziati a morire dentro una guerra di cui la enorme maggioranza =
degli=20
italiani non capisce le ragioni e alla quale =E8 contraria. </H3>
<H3>Come i nostri padri hanno detto in termini antifascisti maledetti =
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hanno inviato in guerra i nostri fratelli durante la guerra mondiale, =
cos=EC noi=20
diciamo maledetti coloro che hanno mandato questi uomini a morire oggi =
in Iraq:=20
maledetti, maledetti, maledetti. E sia chiaro che questo determina un =
ulteriore=20
terribile enorme rottura tra le forze della pace e tutti coloro che in =
Italia=20
hanno sostenuto questa guerra: parlo anche di buona parte della =
sinistra, noi=20
non possiamo in nessun caso dimenticare che una parte della sinistra =
italiana ha=20
sostenuto pienamente la guerra in Kosovo, non possiamo dimenticare che =
una gran=20
parte della sinistra italiana oggi era disponibile a votare, dopo =
un=92astensione=20
faticosa, il rinnovo delle truppe italiane in Iraq e in Afghanistan. =
</H3>
<H3>Queste sono cose che non potremo dimenticare ed =E8 sulla base di =
questa non=20
dimenticanza che potr=E0 solo essere ricostruita una sinistra in Italia, =
e dico=20
ricostruire una sinistra perch=E9 penso che il problema della guerra =
globale non=20
sia semplicemente, com=92=E8 naturalmente fino in fondo il problema di =
lottare=20
contro questa guerra, lottare contro tutti i residui imperialisti e =
neocoloniali=20
che circolano nel mondo ma =E8 anche costituire la comprensione di =
quello che =E8 un=20
momento nuovo nei comportamenti politici generali del capitale nel mondo =
della=20
globalizzazione.</H3>
<H3>La guerra cos=EC come ci =E8 presentata oggi non =E8 semplicemente, =
anche se=20
certamente lo =E8, un tentativo di alcune elite americane di mettere le =
mani sul=20
petrolio; la guerra non =E8 semplicemente, anche se certamente lo =E8, =
un tentativo,=20
un'operazione di intervenire sugli assetti mediorientali per facilitare=20
ulteriori operazioni politiche. La guerra cos=EC come oggi =E8 stata =
inventata,=20
applicata, sviluppata =E8 una guerra costituente. Una guerra costituente =
significa=20
che la forma della guerra non =E8 pi=F9 semplicemente la legittimazione =
del potere,=20
la guerra diventa la forma esterna e interna attraverso la quale tutte =
le=20
operazioni del potere, l'organizzazione del potere sul livello globale =
viene=20
sviluppandosi. </H3>
<H3>La guerra =E8 qualche cosa che compete a tutta l=92azione del =
potere, del potere=20
mondiale, del potere globale ed =E8 questa la forma nella quale noi =
dobbiamo=20
combattere questa guerra. Noi dobbiamo opporci a questa guerra =
comprendendo che=20
al suo interno, nella sua forma essa =E8 una guerra costituente, una =
guerra=20
biopolitica che investe interamente l=92ordinamento della vita, della =
produzione e=20
della riproduzione della vita. Questa guerra =E8 una guerra che voleva =
essere una=20
guerra di polizia, voleva trasformare l=92intervento delle armate =
americane in una=20
capacit=E0 duttile, flessibile di intervenire facilmente e velocemente =
in tutte le=20
parti del mondo. </H3>
<H3>Era una guerra che voleva presentarsi ormai non pi=F9 guerra tra =
stati e stati=20
ma guerra contro un nemico pubblico, guerra contro una realt=E0 interna =
che veniva=20
definita appunto come pericolosa, una guerra dunque che investiva il =
rapporto=20
sociale nel termine pi=F9 pieno della parola. Quanto Ignacio Ramonet =
diceva=20
inizialmente sulla sovrapposizione appunto di guerra economica, guerra =
sociale,=20
guerra militare ha ragione: sono cose che stanno tutte assieme, perch=E9 =
c=92=E8 un=20
progetto organizzativo costituente che attraversa questo modo di fare la =
guerra.=20
Non =E8 pi=F9 la vecchia guerra imperialista che va ad espandere quelli =
che sono i=20
poteri delle singole nazioni: questa =E8 una guerra in nome del capitale =
globale,=20
=E8 una guerra che si muove come organizzazione globale e noi dobbiamo =
questo=20
riuscire a capirlo oggi. Immagino in Italia i richiami alla patria, i =
richiami=20
alla nazione, i richiami generosi, vorrebbero, a quelli che sono i =
grandi valori=20
delle grandi tradizioni italiane: questi valori non sono pi=F9 nostri, =
questi=20
valori della patria, della nazione non lo sono mai stati nella vera =
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comunista e oggi non lo saranno pi=F9, mai pi=F9. </H3>
<H3>Noi siamo veramente internazionalisti fino in fondo, ma questo =
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economica, ideologica, politica che noi dobbiamo combattere: noi =
dobbiamo=20
combattere contro questa unit=E0 fondamentale ed =E8 questo il passaggio =
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dobbiamo fare. Cosa vuol dire fare questo passaggio: vuol dire che a =
questa=20
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dobbiamo opporre delle azioni ed =E8 chiaro che il valore della pace a =
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punto non =E8 pi=F9 qualche cosa che possiamo trattare o non =
trattare.</H3>
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la nostra=20
azione: la nostra disobbedienza attiva =E8 una disobbedienza che vuole =
mettersi=20
veramente nei termini della pace, una disobbedienza attiva e =
possibilmente=20
non-violenta; dico possibilmente non violenta perch=E9 non possiamo =
ripetere nella=20
nostra lotta per la democrazia il carattere totalitario, violento del =
potere=20
capitalistico. Noi dobbiamo veramente rompere l=92omologia di una lotta =
per il=20
potere che ripete le caratteristiche del potere, noi dobbiamo =
assolutamente=20
muoverci riconquistando i termini della pace come elemento fondamentale =
e=20
costitutivo esso stesso: ecco una costituzione veramente alternativa =
della=20
nostra prospettiva.</H3>
<H3>Naturalmente non siamo i reduci, sappiamo perfettamente che se non =
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fossero state le piaghe d=92Egitto Mos=E8 non sarebbe mai potuto esodare =
dal paese=20
dove il suo popolo era tenuto schiavo; sappiamo perfettamente che se non =
c=92era=20
la retroguardia di Aronne probabilmente non si sarebbe riusciti ad =
aprire il Mar=20
Rosso. Sappiamo dunque che c=92=E8 bisogno di resistere e che la =
resistenza non =E8=20
sempre gentile, ma sappiamo anche che la nostra forza e la nostra =
capacit=E0 di=20
aggregare di mettere insieme passa prima di tutto attraverso una =
disobbedienza=20
attiva e non violenta e questo deve essere veramente un elemento che noi =


assumiamo e io credo che quando lanciamo da questa formidabile assemblea =
una=20
battaglia continua contro l=92occupazione dei capitalisti in Iraq, =
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quello che =E8 avvenuto e contro la guerra in generale, noi dobbiamo =
farlo tenendo=20
presente questa forma.</H3>
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organizzare=20
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la nostra lotta per la pace in lotta sociale: non c=92=E8 possibilit=E0 =
di distinguere=20
la lotta per la pace dalla lotta sociale e qui ci riportiamo quindi di =
nuovo a=20
quel problema fondamentale che =E8 quello di una ricostruzione della =
sinistra, di=20
una sinistra che sappia essere pacifica ma che sappia nello stesso =
momento=20
proporre il comune, proporre quelli che sono i grandi valori veramente =
della=20
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=E8 una=20
democrazia di pochi ma =E8 la democrazia di tutti per tutti.</H3>
<H3>Queste sono quindi secondo me le sensazioni e per quanto riguarda =
molti=20
compagni in Italia anche le linee guida della nostra azione del nostro =
pensiero.=20
Vi ringrazio.</H3></DIV></BODY></HTML>

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