[Cm-milano] rendiamo partecipe la lista

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Autore: Jacopo
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Oggetto: [Cm-milano] rendiamo partecipe la lista
non mi pare fosse già passato... chi se lo fosse perso lo legga, è troppo
divertente ^^

libero, mercoledi' 12 novembre 2003 pag. 26 (milano)
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la nostra e-mail: cari lettori, scriveteci le vostre storie e
segnalazioni al nostro indirizzo di posta elettonica;
milano@???
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due settimane di incontro sul protocollo di kyoto.
sui siti dei disobbedienti si prepara la sfida "antagonista"

PIANO DEI CENTRI SOCIALI PER PARALIZZARE MILANO

Occupazione di strade e cavalcavia, danneggiamenti ad auto
e blocco del traffico: il 6 dicembre va in scena la protesta
no global contro il vertice sul clima

di Carlo Nicolato

I no global, nelle loro molteplici forme di okkupatori, autonomi,
critical mass, ekologisti d'assalto, black block e via scrivendo
(tutto rigorosamente con la kappa), stanno affilando le armi.
Dal primo dicembre al 12 si terra' a Milano il Cop9 (Climate
Change Convention), il nuovo giro di negoziati Onu sul Protocollo
di Kyoto. Si parlera' di petrolio, di ambiente, di emissioni
di CO2; arriveranno un sacco di uomini importanti. I no global
stanno da tempo battendo insistenti tam tam sui loro variegati
siti internet: "per salutare questo lieto evento - si legge in
un comunicato all'indirizzo http://www.inventati.org - a Milano si e'
costituito un Comitato Supremo di Accoglienza (il maiuscolo e'
loro)". Una minaccia piu' o meno velata che evoca brutti ricordi,
quali Genova luglio 2001 o Napoli 2000.

"Artivismo anti-motoristico"
Un'altra email sullo stesso evento comunica che il Comitato
d'Accoglienza si "Okkupera' di kreare un bel ambientino per i
nostri ospiti internazionali". Purtroppo non si e' ancora a
conoscenza di quali siano le misure che che il Comune, la Questura
e la Prefettura hanno intenzione di mettere in atto per evitare
incidenti, se si creeranno zone rosse o se polizia e carabinieri
si limiteranno a massicci controlli. Si conoscono pero' abbastanza
bene "le azioni celebrative" che i no global hanno intenzione di
intraprendere "prima e durante il summit". Il clou della protesta
e' stato preparato per il 6 dicembre, quando entreranno in campo,
o meglio scenderanno in strada, i critical mass (i no global
della bicicletta), provenienti da ogni angolo d'Italia e da qualche
pertugio d'Europa. "Preparate pedali, ingrassate le catene,
infagottatevi per bene, portate le radio, salsicce e scaldini",
e' quello di congestionare il traffico, paralizzare Milano.
"Traffic jamming", il sogno di ogni aderente alla "massa critica",
autonomi inkazzati della bicicletta. L'appuntamento e' alle 15 in
piazza dei Mercanti, intitolata autonomamente dai critical mass
a Graziano Predielis, ciclista 66enne ucciso nel giugno del
2002, da un'auto pirata. Un appuntamento preciso che loro pero'
preferiscono definire, abbastanza ipocritamente, un "ammassamento
spontaneo". Il programma della giornata e' delirante. Obiettivamente,
preoccupante. Si parte da un intelleggibile "artivismo
anti-motoristico". Difficile capire cosa sia di preciso, alla voce
"artivismo" il vocabolario d'italiano tace come una tomba.
Sembra comunque che con questa articolata locuzione intendano varie
attivita' che prendono di mira l'automobile quale simbolo di tutte
le negativita' della Terra. Ecco alcuni esempi di artivismo.
Autotrazione: 10 biciclette trascinano un automobile sopra la quale
si accaniscono le ire degli altri ciclisti. Autonaturalizzazione:
le macchine in divieto di sosta vengono avvolte con la carta igienica.
Autonaturalizzazione: ricoprire le auto di fieno o di terra.
Autosaurizzazione: montare una cresta di cartone su un auto. E poi
altre idiozie dello stesso genere, inserite in un altro sito
internet dei no global nella generica categoria di "luddismo
ludico".

Strade okkupate e liberate
Dopo essersela presa con le auto, la massa dei ciclisti si accanira'
con le strade. L'appuntamento e' sulla Cassanese, con partenza dal
centro sociale Baraonda di Rovagnasco di Segrate. Il comunicato
dice: "Azione: le 2 ruote invadono uno dei principali assi di
saturazione della citta'". Sulla strada "liberata" verra' improvvisata
anche una partita di calcio undici contro undici. Quindi si passa
all' "okkupazione dei kavalkavia", con annesso spiegamento di
striscioni "per comunicare alla cittadinanza", e a quella sistematica
delle strade, pratica gia' in uso all'estero da cui il nome di
"street reclaiming" (riprendersi la strada). Le stesse strade
okkupate e liberate verranno riconvertite in "dance floor". Il programma
prevede anche il "giardinaggio d'assalto" che, spiegano, si tratta
di "piantumazioni sull'asfalto" ...e ogni altro commento e'
superfluo. Partecipare e' facilissimo, "pratikamente konsiderati gia'
iscritto".
Iscritti senza volerlo, e senza kappa, lo sono anche le centinaia di
migliaia di milanesi che forse non gradiranno le ingombranti iniziative
dei critical mass. Senza considerare poi che ci sono serie possibilita'
che il 6 dicembre possa essere ricordato in futuro come una giornata
nera per Milano, di caos e scontri di piazza. Sembra che il Comune
di Milano non si stia preoccupando piu' di tanto. "Abbiamo dato tutta
la disponibilita' logistica necessaria alle forze dell'ordine e alla
Prefettura, che proprio in questi giorni sta stilando un piano di
sicurezza". Cosi' ha detto l'assessore alla Sicurezza, Guido Manca.