[Lecce-sf] assemblea pugliese delle disobbedienze

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Aihe: [Lecce-sf] assemblea pugliese delle disobbedienze_report

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Alle sorelle e ai fratelli disobbedienti e a tutti coloro che ne hanno
condiviso, o ne vogliono condividere le pratiche.
=20
=20
Le realt=E0 che si riconoscono nel laboratorio della disobbedienza
pugliese, si sono riunite domenica 9 novembre 2003 al centro sociale
Coppolarossa.
Quanto realizzato in questo anno - in termini d'iniziativa, percorsi ed
azione politica - rappresenta il punto di partenza della fase che ci
accingiamo a percorrere, consapevoli della necessit=E0 di estendere il
campo della nostro agire sociopolitico per catalizzare i momenti e gli
spazi di ribellione e conflitto sociale.
Centrale resta la battaglia sulla chiusura dei centri di permanenza
temporanea, che tanto ha dato in termini di conflitto fino a questa
estate, e sulla quale bisogna lavorare per bilanciare col consenso.
Il campo-lager di Bari Palese, qualche settimana dopo l=92azione di
invasione degli attivisti del no-border camp, =E8 stato chiuso=85ma =E8 =
gi=E0 in
costruzione un nuovo c.p.t. a Bari, ed un altro a Foggia!
Che vuol dire =93C.P.T.=94?
Parliamo di gabbie, di carceri, di nuovi luoghi dell=92esclusione, nei
nostri quartieri, nelle nostre citt=E0; parliamo di una legge razzista, =
la
Bossi-Fini; parliamo di una =93frontiera puglia=94; parliamo di un mare
bagnato di sangue, il mediterraneo, di chi muore nei tanti viaggi della
speranza sulle carrette del mare, e parliamo di una =93fortezza =
europa=93
che erige muri e grate di fronte alle aspirazioni di milioni di uomini e
di donne di nuovi diritti di cittadinanza globale.
=20
Dobbiamo cominciare innanzitutto da uno sforzo comunicativo a partire
dalla
=93societ=E0 civile=94 di quei quartieri e di quelle realt=E0 =
direttamente
coinvolte in questi fenomeni, se vogliamo veramente allargare il fronte
dell=92indignazione e dunque della ribellione a questa messa in atto di
tutta una serie di dispositivi di controllo sociale, e di limitazione
delle libert=E0 personali.
I continui arresti e perquisizioni nei confronti dei disobbedienti e di
altri attivisti del movimento, gli ultimi lo scorso 7 novembre a Max
(c.s. Pedro), Ace (c.s. Rivolta) e Tommaso (Lab. Morion), ai quali va il
nostro sentito abbraccio, cos=EC come i continui tentativi di
criminalizzazione ai quali gi=E0 altri nostri fratelli hanno debitamente
risposto, mostrano in maniera ineluttabile quanto fanno paura oggi ai
nostri governanti, gli spazi del dissenso: dopo aver privatizzato il
privatizzabile, dopo tutte le leggi ad uso e consumo personale (di
berlusconi), dopo aver devastato scuola e universit=E0, dopo aver reso =
il
servizio televisivo pubblico una succursale di mediaset, dopo la =
=93legge
30=94 (s=EC, quella che strumentalmente hanno chiamato legge Biagi, e =
dunque
chi non =E8 d=92accordo =E8 un=85=85!) vorrebbero definitivamente =
chiudere la
bocca al movimento, purtroppo per loro=93la disobbedienza non si
arresta=94=85.=20
=20
Di fronte alla precarizzazione totale del lavoro, e delle condizioni di
vita, noi chiediamo reddito, reddito di cittadinanza per tutti; pensiamo
anche alla ri-appropriazione dal basso di porzioni di reddito: prendere
un luogo dismesso e renderlo uno spazio sociale, o prendersi una casa
sfitta se si ha bisogno di una casa=85=20
Questo quale esperienza diretta di una cittadinanza attiva, e non
rassegnata, che "caminando-domandando" ripropoponga la questione sociale
all'ordine del giorno della discussione generale, ed offra - nel
contempo - la possibilit=E0 di sperimentare, ed allargare =
successivamente,
nuove forme partecipative, che dal basso ridisegnino i momenti ed i
luoghi del conflitto.
Siamo consapevoli che non =E8 facile, e che costante =E8 il tentativo di
reprimere e sgomberare le nostre idee e le nostre attivit=E0, ma siamo
altrettanto consapevoli che forti sono le esigenze di spazi sociali a
Bari e provincia, forti sono i disagi di giovani, meno giovani,
studenti, lavoratori, precari, migranti in questa terra del Sud, ed =E8
quei disagi che dovremo attraversare.=20
Una campagna di ri-appropriazione di diritti di cittadinanza da lanciare
a Bari e provincia anche in vista del processo che il 19 dicembre 2003
vedr=E0 gli attivisti del centro sociale Coppolarossa, accusati per
l=92occupazione del =9297; con amministrazione comunale ed istituzioni =
che
non ascoltano le reali esigenze provenienti dal basso e che intendono
reprimere con lo strumento giudiziario; con una cooperativa di recupero
per tossicodipendenti che tramite un=92asta illegittima ha comprato =
l=92ex
mattatoio, e che ha provato ripetutamente a sgomberare la struttura
senza ordinanza del magistrato. Cos=EC pu=F2 accadere che, ad un passo
dall=92approvazione della legge proibizionista Sirchia-Fini, che intende
equiparare le =93droghe=94, mettendo oltretutto sullo stesso piano =
pusher e
semplice consumatore, che infligge un colpo mortale al servizio pubblico
in favore delle comunit=E0 private di recupero, ad Adelfia sia proprio =
una
comunit=E0 di recupero a sgomberare un centro sociale=85a questo ci
opporremo.=20
=20
MAX, TOMMASO, ACE LIBERI SUBITO!
=20
=20
Laboratorio pugliese della disobbedienza sociale
=20
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Le realt=E0 che si riconoscono nel
laboratorio della disobbedienza<o:p></o:p>

pugliese, si sono riunite domenica 9 =
novembre 2003
al centro sociale<o:p></o:p>

Coppolarossa<f=
ont
color=3Dnavy>.<o:p></o:p>

Quanto realizzato in questo
anno - in termini d'iniziativa, percorsi =
ed<o:p></o:p>

azione politica - rappresenta il punto =
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partenza della fase che ci<o:p></o:p>

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necessit=E0
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spazi di ribellione e conflitto =
sociale.<o:p></o:p>

Centrale resta la battaglia sulla =
chiusura
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temporanea<fon=
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di conflitto
fino a questa<o:p></o:p>

estate, e sulla quale bisogna lavorare =
per
bilanciare col consenso.<o:p></o:p>

Il campo-lager di Bari Palese, =
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invasione<font=

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che erige muri e grate di fronte =
alle
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Dobbiamo cominciare innanzitutto =
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tutta una serie di dispositivi di =
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sociale, e di limitazione<o:p></o:p>

delle libert=E0 =
personali.<o:p></o:p>

I continui arresti e perquisizioni =
nei
confronti dei disobbedienti e di<o:p></o:p>

altri attivisti del movimento, gli =
ultimi lo
scorso 7 novembre a Max<o:p></o:p>

(c.s. Pedro), Ace (c.s. Rivolta) e Tommaso (Lab. Morion),
ai quali va il<o:p></o:p>

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i continui
tentativi di<o:p></o:p>

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ineluttabile quanto
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privatizzabile=
, dopo tutte le leggi ad uso e =
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dopo aver reso il<o:p></o:p>

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dunque<o:p></o:p>

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vorrebbero definitivamente chiudere la<o:p></o:p>

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loro“la
disobbedienza non si<o:p></o:p>

arresta”…. =
<o:p></o:p>

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t
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sociale<o:p></o:p>

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allargare successivamente,<o:p></o:p>

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basso
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luoghi del =
conflitto.<o:p></o:p>

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attraversare. <o:p></o:p>

Una campagna di ri-appropriazione
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per<o:p></o:p>

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amministrazione comunale ed istituzioni che<o:p></o:p>

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accadere che, ad un passo<o:p></o:p>

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nt
color=3Dnavy>approvazione della legge =
proibizionista Sirchia-Fini, che =
intende<o:p></o:p>

equiparare<fon=
t
color=3Dnavy> le “droghe”, =
mettendo
oltretutto sullo stesso piano pusher e<o:p></o:p>

semplice consumatore, che infligge un =
colpo mortale
al servizio pubblico<o:p></o:p>

in favore delle comunit=E0 private =
di recupero,
ad Adelfia sia proprio =
una<o:p></o:p>

comunit=E0<fon=
t
color=3Dnavy> di recupero a sgomberare un =
centro
sociale…a questo ci<o:p></o:p>

opporremo. =
<o:p></o:p>

=A0<o:p></o:p>

MAX, TOMMASO, ACE LIBERI =
SUBITO!<o:p></o:p>

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Laboratorio pugliese della =
disobbedienza sociale<o:p></o:p>

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