Autore: saropi@katamail.com Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] Cultura e sicurezza?
Mentre è ancora in corso l'opera dei soccorritori per estrarre dalle macerie del costruendo Museo del Mare alla darsena vecchia di Via Gramsci Albert Kolgeja, muratore "mezza cazzuola" albanese di 30 anni, come Confederazione Cobas di Genova non possiamo esimerci da alcune lampanti considerazioni.
1)10 ore di lavoro giornaliero per 7 giorni alla settimana, pagate 7 euro l'ora: queste le condizioni dei lavoratori (in nero) immigrati in uno dei tanti cantieri aperti dal Comune per GENOVA 2004 Capitale della Cultura. Oggi c'è stato un incidente tragico nella sua gravità, ma quotidiani sono i piccoli incidenti di cui non si ha notizia che avvengono nella rincorsa delle scadenze per la consegna dei cantieri entro la fine dell'anno. Il Comune di Genova investe nella cultura-spettacolo ma sembra perdere completamente di vista la cultura del lavoro e della sicurezza sul lavoro. Di chi è la responsabilità?
2) Giovedì scorso 200 tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani hanno operato un "rastrellamento" contro gli immigrati del Centro Storico concordato, secondo le dichiarazioni del Prefetto ai quotidiani, con il Sindaco Pericu e il Presidente della Circoscrizione Centro-Est, Bellezza.
Evidentemente la psicosi della sicurezza mobilita istituzioni e forze dell'ordine per le strade "a caccia di clandestini" e non per effettuare i controlli di legge nei cantieri, dove gli stessi immigrati rischiano ogni giorno la vita. Più che straparlare dell'apertura di Centri di Permanenza Temporanea ci sembrerebbe necessario darsi da fare per offrire agli immigrati condizioni di lavoro e di vita dignitose.
Come Confederazione Cobas di Genova convochiamo un presidio
Via Gramsci (P.zza dello Statuto)
LUNEDI' 10 NOVEMBRE
Ore 17.00