[Cerchio] arresti domiciliari

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Autore: Pkrainer
Data:  
Oggetto: [Cerchio] arresti domiciliari
Max Gallob, Michele Valentini e Tommaso Cacciari agli arresti domiciliari
per aggressione e lesioni nel corso dei tafferugli per la cerimonia del
piazzale ai martiri delle Foibe


Tre esponenti dei centri sociali agli arresti domiciliari per aggressione e
lesioni negli scontri avvenuti il 28 settembre scorso a Marghera, prima
della cerimonia di nuova intitolazione di un piazzale ai Martiri
Giuliano-Dalmati delle Foibe. Max Gallob, Michele Valentini e Tommaso
Cacciari (rispettivamente portavoce dei centri sociali Pedro di Padova,
Rivolta di Marghera e Morion di Venezia) i tre notificati dalle questure di
Padova e Venezia.
Quel giorno, in occasione della rinominazione del piazzale decisa dal Comune
veneziano su richiesta dell'Associazione giuliano-dalmata, una trentina di
Disobbedienti dei centri sociali avevano dapprima aggredito esponenti di
Rifondazione Comunista e altre formazioni che intendevano contestare la
manifestazione con un sit-in pacifico. Successivamente, i Disobbedienti
erano venuti a contatto con un gruppo di una decina di esponenti di Azione
Giovani, organismo giovanile di Alleanza Nazionale, che si stavano recando
alla cerimonia per aderire alla manifestazione del Comune.

Negli scontri un esponente di Azione Giovani aveva riportato la frattura
della mascella con lesioni guaribili in circa un mese ed alcuni altri
avevano riportato contusioni più lievi. I provvedimenti di custodia
cautelare in casa, secondo quanto si è appreso, sono stati emessi dal gip
Maria Carla Maiolino su richiesta del pm Maria Rosa Micucci



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qui si ripropone, appena meno grave, il problema emerso con le BR. Meno
grave perché essendo costoro accusati di aver disperso sia i fasci sia gli
stalinisti di Rifondazione, nello specifico episodio sono al di sopra di
ogni critica. Tuttavia sappiamo tutti che si tratta di tre ambiti spregevoli
e di tre notissimi stronzi: in questo senso uno non ha neanche il problema
di chiedersi, come per una Lioce o simili, come saranno per davvero fuori
dal video e dai giornalacci, perché lo sa perfettamente.

Tuttavia, la repressione é sempre odiosa, gli arresti domiciliari sempre
inaccettabili (essendo una forma particolarmente viscida di carcerazione),
lo stato che carcera sempre e perpetuamente infame e infetto. Come può darsi
coerentemente della solidarietà in tali circostanze, quando l'arrestato é
senza dubbio tale da non consentire identificazione alcuna, da non
permettere alcuna moltiplicazione, alcun "mirroring" dei suoi atti e delle
sue tesi, e tuttavia non si può dimen ticare che una solidarietà espressa
per fazioni é ancor più inefficace e imbelle di quanto la solidarietà con
gli arrestati sia sempre. Come? Io credo che questo vada indagato e discusso
e meditato: che al disobbediente dia solidarietà il disobbediente, al tifoso
il tifoso, all'anarchico l'anarchico, é ridicolo e inefficace, al brigatista
il fiancheggiatore, é ridicolo e inutile, oltre a consentire odiose
mappature a quei cornuti di giudici e ai loro valletti in livrea
governativa. Ma non é neppure ammissibile che ci si debba identificare con
chiunque riceva la visita del frate della buona carcerazione, che i compagni
invece che sceglierceli noi altri, sulla base della simpatia, della fiducia
e dei progetti, ce li si faccia scegliere da quella feccia umana che sono i
procuratori della repubblica.

A me pare che urga parlarne: le cose si muovono pochissimo, ma evidentemente
già troppo vivacemente per chi ci vorrebbe imbalsamati dinanzi ai
teleschermi o in coda nei centri commerciali o per ricevere l'ostia
consacrata. La repressione monterà ancora, e le capacità di reagire mostrate
fin qui sono pressoché nulle. Non sarebbe ora di prendere in mano la
giustizia e ricacciarla in gola ai nostri nemici?