[Lecce-sf] Due milioni di morti

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Da =93il manifesto=94 del 6 novenbre
=20
Due milioni di morti
Tanti, nel mondo, i lavoratori che ogni anno perdono la vita. I dati
dell'Oms


Bambini forzati Alto il numero dei minori al lavoro: 40 milioni nel
mondo. Ispesl: in Italia i lavoratori precoci sono 144 mila, e subiscono
17 mila infortuni all'anno
AN. SCI.
Ogni anno nel mondo ci sono 2 milioni di morti sul lavoro, per
esposizione ad agenti tossici o per infortuni. Sono le cifre choc
presentate ieri da Mary Fingerhut, coordinatrice dei centri di
collaborazione dell'organizzazione mondiale della sanit=E0 (Oms).
L'esperta ha parlato nel corso di un'occasione istituzionale, nella
giornata in cui l'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza
del lavoro (Ispesl) =E8 entrato ufficialmente nella rete dei centri di
collaborazione dell'Oms. E sono proprio gli ultimi dati
dell'organizzazione mondiale della sanit=E0 riferiti ad un report del =
2002
a quantificare il problema: come ha ricordato la Fingerhut, rilevano che
c'=E8 un fattore di rischio del 37% per la comparsa di mal di schiena in
seguito ad attivit=E0 lavorative, del 16% per la perdita parziale o =
totale
dell'udito, del 13% per malattie a carico del sistema respiratorio,
dell'11% per l'asma, del 10% di infortuni, del 9% per l'insorgenza di
tumore ai polmoni, infine del 2% per la comparsa di leucemie.

=ABI paesi sviluppati hanno gli strumenti per prevenire questo tipo di
problematiche - ha detto la Fingerhut - ma c'=E8 bisogno di una profonda
coesione tra tutti gli organismi istituzionali che sono coinvolti in
questo ambito=BB. Della stessa opinione =E8 Antonio Moccaldi, presidente
dell'Ispesl, che ha ribadito come proprio questo bisogno di cooperazione
internazionale spinga l'istituto a ricercare collaborazioni scientifiche
internazionali, e che poi ha segnato l'inserimento dell'Ispesl nella
rete dell'Oms. Tale ruolo, ha aggiunto, comporta =ABl'assunzione di
responsabilit=E0 e collaborazioni che porteranno un contributo =
sostanziale
sia a livello dell'Italia, sia in ambito internazionale=BB.

L'Ispesl cooperer=E0 con le strutture locali, regionali e centrali
dell'Oms, ha spiegato il presidente, per la realizzazione degli
obiettivi dell'organizzazione stessa. Cercher=E0 non solo di acquisire
nuove conoscenze sul tema della salute dei lavoratori ma anche di
diffonderle in modo da incrementare la quota di persone raggiunte da
queste informazioni. Infatti si calcola che poco meno del 50% delle
persone in Europa abbiano accesso ai dati sulla sicurezza per la salute
in ambito lavorativo, quota non distribuita per=F2 in maniera omogenea =
sul
territorio, ma pi=F9 alta nel Nord Europa. Infine ulteriori sforzi =
saranno
tesi al miglioramento delle condizioni nei luoghi di lavoro dei paesi in
via di sviluppo.

C'=E8 anche un allarme lavoro minorile: nel mondo sono in tutto 40 =
milioni
i bambini lavoratori, mentre in Italia raggiungono quota 144 mila, pari
al 3% del numero dei minori del nostro paese. Sono compresi tra i 7 e i
15 anni, tenuti fuori dalla legge e senza nessuna copertura
assicurativa. E solo nell'ultimo anno, sempre in Italia, gli infortuni
sul lavoro denunciati dai minori sono stati 17 mila.

La percentuale pi=F9 significativa di lavoratori in et=E0 precoce si
registra, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non al sud ma
nelle regioni del nord-est, mentre i minori sono impiegati soprattutto
in settori come l'agricoltura, l'alberghiero e nella ristorazione.

Secondo l'Ispesl, per=F2, i minori al lavoro potrebbero essere molti di
pi=F9 di quelli denunciati, perch=E9 le indagini sul tema fino a oggi =
sono
state poche. L'Ispesl, che proprio quest'anno si =E8 trasformato da
istituto statale a ente pubblico, ha anche annunciato che realizzer=E0 =
un
profilo nazionale sul settore della sicurezza e della salute nei luoghi
di lavoro, per giungere a delineare degli indicatori standard. Inoltre,
verranno svolti degli studi sullo stress da lavoro.

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